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Ricordi di pubertà


di toperos
07.06.2020    |    667    |    7 9.7
"Mi sono accasciato su di lui fino a quando il mio cazzo non si è sfilato da solo dal suo culo..."
I fatti raccontati si riferiscono all'estate scorsa. Ma il tutto inizia molti anni fa, quando da ragazzino andavo a giocare a casa di un mio cugino. Lui era molto effeminato, ma non ci avevo mai fatto caso fino a quando un giorno mi propose di fare un nuovo gioco. Dovevamo giocare ai genitori. Lui faceva la mamma ed io il papà. Io tornavo dal lavoro lui mi teneva la cena pronta e poi si andava a letto. E li che iniziarono i primi strusciamenti, naturalmente tutti e due vestiti ma strusciavo sul suo culo fino a quando non sentivo un calore fortissimo che dalle palle mi arrivava fino al cervello. Crescendo mi trasferisco per lavoro e ,quindi, ci siamo persi un po di vista.Questi giochi, per diverso tempo, sono caduti nel dimenticatoio ma ultimamente continuavo a chiedermi come sarebbe stato rifare quel gioco senza i freni dell'età.Tornando ai giorni nostri, l'estate scorsa come tutti gli anni, sono rientrato nella mia città di origine per trascorrere le ferie. Un pomeriggio, un po annoiato, mentre ero sul divano coi pensieri che vagavano mi ritornano in mente i giochi con mio cugino, sento il boxer farsi sempre più stretto. Allora decido di farmi coraggio e vado a trovarlo. Non sapevo nemmeno io cosa avrei detto o fatto ma qualcosa mi sarei inventato. Arrivato a casa, i soliti saluti di rito, e dopo un po che si parla del più e del meno si torna con la mente a quando eravamo ragazzini al tempo trascorso insieme e a quel punto mi faccio coraggio e tiro fuori il gioco di "mamma e papà". Lui cerca di minimizzare, un po imbarazzato, ma io mi avvicino e gli dico "a me sinceramente fa ancora un certo effetto", gli prendo la mano e la appoggio sul mio pacco che incominciava a farsi barzotto. Accompagno la sua mano in un lento movimento sopra i miei pantaloni. Lo guardo e vedo che è con gli occhi chiusi che si mordicchia il labbro inferiore. A quanto sembra nemmeno lui ha dimenticato il nostro gioco e non gli dispiace riprendere da dove avevamo lasciato. Gli lascio la mano ma lui non smette di accarezzarmi il pacco. Con le mani libere mi slaccio i pantaloni, lui li lascia cadere a terra e si inginocchia davanti a me. Mi abbassa i boxer e subito scatta in su il mio cazzo ormai duro. Con una mano afferra l'asta con l'altra accarezza i coglioni. Lo scappella e con la lingua segue tutto il contorno della cappella per poi farla sparire tutta in bocca, mmmmm un caldo umido che mi arriva al cervello, mi afferra dalle natiche e mi spinge verso di lui fino a far sparire tutto il cazzo dentro la sua bocca. Ci sapeva proprio fare, mi sa che mio cugino in questi anni aveva continuato a fare la mogliettina.
Si stacca dal mio cazzo e mi dice che voleva sentirlo in culo ma questa volta senza i pantaloni a separaci. Lo faccio spogliare e lo metto a pecora appoggiato sul tavolo. Gli allargo le natiche, sputo sul buco e inizio a spalmare la saliva con la lingua lungo tutto il culo, con leccate lente e profonde, poi mi soffermo sul buco e faccio roteare la lingua, inizio a spingere per far colare saliva anche dentro e lubrificare bene. Il lavoretto gli piace, lo sento mugolare mi afferra la testa per spingerla di più contro il suco culo. Ormai la lingua non basta più, mi alzo lo faccio girare e lo stendo con la schiena sul tavolo, metto le sue gambe sulle mie spalle, gli punto la cappella sul buco del culo, una leggera spinta e il mio cazzo e tutto dentro. Inizio a scoparlo sempre più forte. Lui comincia a dirmi "...e tutto il giorno che la tua mogliettina ti aspetta adesso riempimi tutta, fammi sentire quanta voglia hai di me.....mi piace il tuo cazzo lo sento tutto....scopami, scopami come una troia...." inizia a godere sempre più forte finché, senza nemmeno toccarsi, si sborra sulla pancia. Anche io ero quasi sul punto di venire, ma volevo scoparlo a pecora, lo faccio girare, e glielo risbatto subito dentro di nuovo. Lo scopo più lentamente perché non voglio venire subito. Mentre faccio un lento dentro fuori, mi allungo sulla sua schiena e inizio a fargli dei leggeri succhiotti sul collo e mordicchiargli le orecchie, la cosa non gli dispiace, i mugolii aumentano, fino a quando gli sussurro all'orecchio "sto per godere" e lui "ti prego sborrami dentro la tua mogliettina vuole sentirsi la tua troia tutto il giorno con la sborra che le cola lungo le gambe", aumento la scopata e dopo un paio di colpi sento il primo fiotto schizzare fuori. Mi sono accasciato su di lui fino a quando il mio cazzo non si è sfilato da solo dal suo culo.
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