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Gay & Bisex

RICORDI DI UNA CALDA ESTATE - 1ª parte


di lutin
19.05.2013    |    3.696    |    1 9.4
"Non so se lui aveva notato me ma io avevo notato lui..."
1ª parte
Era l’inizio dell’estate e il caldo già si faceva sentire, le giornate afose e torride mi fecero prendere la decisione di anticipare le vacanze. Prendere una settimana di ferie per godermi il sole e la tranquillità del primi giorni del mese di Luglio… ma dove andare?
Visto che ero solo, senza pensarci oltre, prenotai una camera a Riccione, il mare non è dei migliore ma almeno il divertimento è assicurato.
Arrivato in albergo, dopo aver lasciato le mie poche cose in camera, mi sono recato nella piscina dell’albergo. Era tarda mattinata quindi molta gente scendeva a quell’ora in piscina per prendere il sole, prima di recarsi a pranzo. Molti si erano alzati a quell’ora, sicuramente avevano fatto tardi nelle discoteche del posto o solamente avevano dormito un po’ più a lungo.
Non c’era molta gente e la cosa non mi dispiaceva: era più facile conoscere qualcuno, inoltre ero in vacanza per riposarmi. Ma si sa che l’estate fa cambiare idea: si parte per riposarsi e poi si fa tutto l’opposto, soprattutto quando si presentano certe occasioni e davanti a me si era presentata una stupenda occasione.
Un gruppo di ragazzi erano scesi in piscina, dal loro modo di fare avevo intuito che erano tedeschi e dall’età intorno ai 25 anni. Fra di loro ne notai uno che mi lascio senza fiato. Un magnifico ragazzo, alto 1,80, dal fisico ben modellato dall’allenamento fisico: pettorali sodi senza peli, addominali scolpiti sul ventre piatto, una leggera striscia di peli parte da sotto l’ombelico e va a nascondersi sotto i boxer, sembra indicare dove si nasconde il suo bene più prezioso, un culetto piccolo ma sodo, gambe muscolose ricoperte da una leggera peluria bionda. Su questa armoniosa distribuzione di muscoli splende una faccia da angelo, ma che in privato si è dimostrerà un vero satiro, occhi azzurri luminosi, cappelli biondi allungati fino alle spalle, labbra sottili e un sorriso disarmante… un tipo veramente sexy.
Non so se lui aveva notato me ma io avevo notato lui.
Osservo dalla mia sdraio il gruppo di ragazzi giocare nell’acqua e vorrei essere li in mezzo a loro per giocare insieme a quel gran pezzo di figliolo che mi aveva fatto venire un’erezione micidiale. Il mio cazzo era diventato duro solo a vederlo pensa cosa sarebbe successo averlo accanto a me. Ma non avevo visto ancora tutto, quando il biondino uscii dall’acqua il mio cazzo impazzii insieme ai miei pensieri. Rivoli d’acqua scendevano lungo il suo corpo facendo risplendere la sua abbronzatura d’orata e mettendo in evidenza il suo cazzo sotto i boxer attillati, dalle dimensioni discrete benché a riposo.
Dopo essersi asciugato al sole se ne andò insieme ai suoi amici e io rimasi li disteso a sognare ad occhi aperti il suo corpo e la sua bocca.
Dovevo conoscerlo assolutamente, mi recai in portineria e inizia a parlare con la titolare dell’albergo sugli inizi della stagione balneare, sul tipo di clientela e così via, in realtà volevo sapere qualcosa di più sul biondino e chissà… forse sarebbe passato li in portineria.
Dopo un’ora di chiacchiere inconcludenti mi recai nella spiaggia per fare un giro alla ricerca del gruppo, ma il giro andò a vuoto. Ormai sconsolato tornai in albergo, salii nella mia camera e andai in terrazzo. Il panorama non era male davanti e a sinistra si vedeva la costa e il mare, alla mia destra i terrazzi delle altre camere, l’edifico era a forma di elle, da un terrazzo, alla stessa altezza del mio, vedo due occhi azzurri, i suoi occhi. E’ lì sul terrazzo che guarda verso la mia direzione rimango di sasso ma riesco ad alzare la mano in segno di saluto che viene ricambiato.
I miei occhi erano puntati su di lui e lui ricambiava il mio sguardo. Contemplavo la sua bellezza e sognavo di averlo stretto fra le mie braccia. Per un po’ restiamo così a squadrarci l’un l’altro fino a quando lui viene richiamato dai suoi amici e rientra nella sua stanza.
Io sconsolato rientro e vado a farmi una doccia gelata, sono eccitato ho voglia del suo bel corpo, mi infilo sotto la doccia e i primi getti d’acqua fredda sono diretti sul mio cazzo eretto e duro, mi appoggio alla parete e solleticato dall’acqua e dai ricordi inizio lentamente ad accarezzare il mio corpo. Le mie mani passano su i capezzoli duri, scendono lungo il ventre e prendo il cazzo in mano e inizio a tirarmi una sega pensando a lui e alla sua bocca sul mio corpo che mi lecca e scende sul mio cazzo. Non resisto a lungo e vengo quasi subito. E’ stato bello farsi una sega ma sicuramente sarebbe meglio farsi una scopata insieme a lui, quindi mi decido che devo conoscerlo a tutti i costi devo trovare l’occasione giusta tipo i momenti in piscina o quelli dei pasti, ma non avevo voglio di aspettare dovevo scoprire i suoi gusti. Scesi nella hall dell’albergo e aspettai che anche il gruppo di ragazzi scendessero per la cena. Non dovetti aspettare a lungo, sentii le loro voci precederli dalle scale poi i loro corpi apparvero uno ad uno e per ultimo lui il mio angelo tentatore. Gli altri si sedettero nella hall lui rimase un po’ in disparte e usci sulla veranda da solo, ecco l’occasione giusta. Lo segui mi avvicinai a lui e con la scusa più scema gli chiesi se aveva da accendere. Non capiva molto l’italiano ma fortunatamente per me parlava inglese e iniziai a conversare insieme a lui. Scoprii che aveva 25 anni, il suo nome era Thomas e veniva da Monaco di Baviera. La conversazione durò ancora per altri dieci minuti fino al momento che fu chiamato dai suoi amici per la cena. Non volevo perderlo e visto che ero da solo chiesi a lui e ai suoi amici, dopo essermi presentato, se potevo unirmi a loro per la cena, quasi tutti parlavano inglese. Gli altri acconsentirono e mi sedetti vicino a Thomas, la cena trascorse apparentemente tranquilla parlando dei divertimenti offerti dal posto e delle bellezze italiane, più di bellezze artistiche erano interessati alle ragazze e mi rivolgevano mille domande ma su questo argomento stranamente Thomas non partecipava con molto entusiasmo, a lui interessava sapere dei monumenti e delle bellezze paesaggistiche del nostro bel paese.
Un dubbio incomincio a nascermi dentro, non sarà interessato ai maschietti italiani? Lo spero o come vorrei che lo fosse, mi fai impazzire e vorrei saltarti addosso qui davanti a tutti. Bene è ora di passare all’attacco avvicino la mia gamba alla sua per un attimo per vedere come reagisce. Nulla, sembra che non abbia notato nulla allora riprovo ad avvicinare la mia gamba alla sua, rimango così un po’ più a lungo, la sua gamba è attaccata alla mia e lui non la ritrae, cazzo è impossibile che non si sia accorto di nulla, non so più che cosa fare sono agitato ed eccitato. Questi momenti mi mandano ai pazzi, trovo molto eccitante il momento dell’approccio e dei tentativi di capire cosa prova l’altro anche se più delle volte finisco per crearmi delle false illusioni, ma questa volta sono quasi certo o almeno credo.
Faccio cadere il tovagliolo per terra e mentre mi abbasso per raccoglierlo sfioro con il dorso della mano la sua coscia, fasciata da pantaloni di lino, raccolgo il tovagliolo e mentre rialzo la testa incontro i suoi occhi, ma non esprimono nulla né stupore né disappunto per il mio gesto. Ok, ho capito mi sono illuso anche questa volta ed ho sbagliato tutto ma almeno ho provato. Mentre pensavo questo sento la sua gamba sulla mia soffermarsi e strusciarsi per un po’ per poi allontanarsi. Non so come interpretare il suo gesto ma i dubbi ritornano nella mia mente ma la cena è finita. Ringrazio i ragazzi per la compagnia e li invito a bere qualcosa ma loro declinano l’invito per un’altra volta aggiungendo che tanto staranno lì per tutta la settimana.
Salgo in camera mi sdraio sul letto meditando sulle altre mosse da fare ma mi addormento. Mi risveglio che sono l’una di notte, sono accaldato ed esco sul terrazzo per fumarmi una sigaretta e vedo che la luce della camera dei tedeschi e accesa, mi appoggio al parapetto e aspetto chissà forse anche a lui verrà voglia di uscire sul terrazzo. Posso intravedere quello che succede nella camera, due persone si stanno spogliando per andare a letto poi vedo avvicinarsi alla finestra una terza persona: è lui. Esce sul terrazzo e rimane li. Ho un tuffo al cuore, ecco un’altra occasione da sfruttare, inizio a spogliarmi lentamente lì sul terrazzo, come se fosse la cosa più naturale, faccio finta di nulla ma con la coda dell’occhio osservo lui e spero che guardi me. Rimango con i boxer, mi accendo una sigaretta e lui è ancora lì, mi accarezzo il petto scendo con la mano sul ventre e mi tolgo anche i boxer, sono nudo e mi siedo, continuo a fumare e mi giro verso il suo terrazzo lo vedo e lo saluto e lui ricambia il saluto. Ha visto il mio spogliarello, credo proprio che ci stà. Peccato che la notte dovrò passarla in bianco ma domani riproverò e chissà!
Continua…
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