Gay & Bisex
Quando il mio capo ha scoperto il mio segreto
di andreabx
21.08.2022 |
3.218 |
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"Così ormai tranquillo vado negli spogliatoi, mi spoglio dei vestiti bagnati dal sudore ed entro in doccia, faccio per insaponarmi quando odo aprirsi la..."
Ormai vivo la mia bisessualità in segreto da anni e ho sempre separato la vita di tutti i giorni con la mia femminilità. Spesso la sera messaggio con probabili trombamici con cui scambio opinioni, foto e segreti.
Una sera, mentre messaggiavo tranquillamente, il mio capo mi scrive se sono disponibile a lavorare il giorno dopo assieme a lui anche se è sabato per poter finire un lavoro!
Chiaramente do la mia disponibilità e salutandolo continuo a chattare.
Tra un messaggio ed un altro, mentre ci scambiamo alcune foto osé, per un errore invio una mia foto mentre gioco con un grosso dildo al mio capo!!
Inizio a sudare a freddo per la vergogna non so che fare è cancello subito l’invio sperando che il messaggio non sia stato visto!!
Chiudo tutto e resto sveglio tutta la notte al pensiero che il capo abbia scoperto il mio segreto!!
Arrivata la mattina, mi presento a lavoro, arriva anche il capo, alto, robusto e con mani possenti.
Quasi mi fa sembrare un ragazzino davanti al suo papà.
Mi saluta come tutti i giorni ed iniziamo a lavorare.
Tiro un sospiro di sollievo, pare che non ha visto la foto.
Un caldo terribile ci avvolge tutto il giorno, non facciamo altro che sudare, montiamo stand per le fiere, un lavoro manuale che con queste temperature estive è un continuo cambiare di magliette bagnare.
Il giorno va avanti come tutti gli altri , è andata bene, sono quasi certo che non sa niente.
Intorno a mezzogiorno il capo decide che visto che è sabato ed il lavoro è quasi finito possiamo staccare, una doccia e tutti a casa.
Così ormai tranquillo vado negli spogliatoi, mi spoglio dei vestiti bagnati dal sudore ed entro in doccia, faccio per insaponarmi quando odo aprirsi la porta, mi sporgo e vedo il capo entrare nello spogliatoio mentre inizia a spogliarsi anche lui.
Con voce tremolante gli dico: ‘’capo è occupato, ma ho quasi finito”.
Non sento risposta, resto paralizzato sotto l’acqua quando lo vedo davanti a me nudo, con quelle belle spalle possenti, muscoloso, mentre si tocca il cazzo ancora moscio con quella grossa mano e mi dice: “tranquillo, dove vai così di fretta”.
Mi si gela il sangue, non riesco a capire, resto praticamente senza voce e paralizzato e lui continua: “che dici, non è meglio del tuo dildo?”
È fatta, sono imbarazzato a mille, sudo sotto la doccia per la vergogna, ha visto la foto.
Non ho fatto in tempo a cancellarla, ora che faccio?
Oltre all’imbarazzo di conoscere il mio segreto che tanto ho fatto per tenere nascosto, ora sarò stuprato sotto la doccia dal mio capo.
Dopo qualche secondo di evidente silenzioso imbarazzo mi dice: “tranquillo il tuo segreto è al sicuro, ma ora inginocchiati e prendilo in bocca”.
Non sapevo che fare l’acqua calda che scendeva, il vapore che aumentava, l’imbarazzo che mi bloccava, però in fondo quel bel cazzo, quelle grosse mani, quel fisico, insomma, un bell’uomo che in molte se lo litigavano ora poteva essere tutto mio, e non so cosa mi è scattato dentro ma ho iniziato ad inginocchiarmi avvicinandomi con la bocca al suo cazzo.
Un forte odore di sudore e pipì mi entra dal naso, faccio per allontanarmi d’istinto mentre glie lo prendo in mano.
Forse se ne è accorto ma mi spinge la testa con quelle sue grosse mani e braccia possenti a cui faccio fatica a fare resistenza facendomelo entrare tutto in bocca.
Ancora moscio ma abbastanza grande per riempirmela con quel sapore pungente di pipì ha iniziato a scoparmi in bocca mentre diventava sempre più grosso e duro.
Senza parole e senza oppormi mi sono lasciato infilare quel cazzo fino in gola e stimoli di vomito mi facevano tirare la testa indietro, ma lui continuava a spingermi il cazzo in bocca mentre mi spingeva la testa con le mani sempre più forte.
Inizio ad abituarmi a quel grosso cazzo in bocca e continuo a succhiarlo mentre con le mani gli accarezzo le dure natiche, molla la presa sulla mia testa tiro fuori il cazzo dalla mia bocca iniziò a segarglielo mentre gli succhio e lecco le palle.
Alzo lo sguardo ed incontro il suo e mi dice: “che ne pensi? È pronto per il tuo culetto?”
Annuisco con la testa, al che mi prende dalle spalle invitandomi ad alzarmi, mi fa girare e mi spinge la schiena facendomi mettere a pecora con le mani al muro.
Mi sento accarezzare il buchetto del culo e mentre l’acqua della doccia mi cadeva sulla schiena sento un dito che trova spazio nel culo allargandolo e bagnandolo iniziando a ravanare come se cercasse qualcosa all’interno.
Mi piace ed inizio a mugolare come una cagna mentre sento entrare un altro dito che assieme cosi grandi iniziano a scoparmi come un cazzo.
Sento lui che mi sussurra: “ti piace troia?”
Annuisco ancora con la testa e continua: “vedrai come ti piacerà questo” e mentre cercavo di capire cosa volesse dire sento uscire le dita mentre qualcosa di grosso e duro si appoggia sul buco del culo al posto delle stesse e mentre sottovoce dico: “piano per favore” lo sento entrare facendosi largo nel buco ancora troppo stretto per quel bastone, un forte bruciore e dolore mi è salito facendomi fare un balzo e facendomi alzare la schiena, ma con la forza del capo a cui non riuscivo ad oppormi mi rimette a pecora iniziando a scopare il culo con movimenti lenti ma forti fino in fondo facendomi urlare dal dolore, lo sentivo sbattermi nello stomaco facendomi pregarlo di far piano, ma più lo pregavo più faceva forte iniziandomi ad insultare umiliandomi chiamandomi “troia” intimandomi a farlo godere e minacciandomi: “lo sai che da ora sarai la mia puttana personale, mi farai sborrare tutti i giorni, vedrai come ti lascerò largo il buco del culo” ed una forte schiaffo sul culo mi fa sussultare.
D’istinto rispondo: “si, sarò la tua puttana” ed un secondo schiaffo sul culo mi fa di nuovo sussultare.
Sento il suo cazzo scoparmi dandomi forti colpi che mi spingono al muro mentre forti schiaffi con quelle grosse mani mi arrossiscono il culo!!
Continua così ancora per qualche minuto, smette di sculacciarmi e mi infila le dita in bocca fino a farmeli arrivare in gola: “ti piace succhiare mentre ti scopano?”Annuisco di nuovo ed un forte schiaffo mi brucia una guancia, “sei una puttana, sei la mia puttana” ed un secondo schiaffo mi inizia a far prendere fuoco la guancia.
Ora mi prende per i fianchi ed inizia a scoparmi più veloce gridando: “mi fai godere troia, ti riempio il culo di sborra”. Mugolo con un un filo di voce: “si, vienimi nel culo” lo dico sperando che finisca in fretta quella tortura perché il dolore nel culo sulle natiche e sul viso è si piacevole ma non lo reggo più.
Ecco che un suo urlo di goduria si sente mentre si blocca e sento riempirmi di sborra calda il culo mentre mi da gli ultimi colpi.
Sento sfilare il cazzo dal culo dolorante, mi prende con le sue mani, mi gira e mi spinge a terra facendomi inginocchiare di nuovo, mi appoggia il cazzo durissimo ed ancora sporco di sborra sulla bocca spingendomelo dentro “puliscilo bene” mi dice ed io obbedisco.
Lo lecco per bene, me lo infilo in bocca e succhio tutto il nettare, caldo, dolce, buono, mentre con la mano continuo a segarlo.
“Ora basta, ma sappi che da oggi sarai la mia puttana ogni volta che ne avrò voglia. Penso che ti presenterò a degli amici e se sarai una brava puttana magari ci scappa un aumento”
A queste parole mi sono sentito gelare, stuprato, umiliato, ed ora pare voglia farmi anche prostituire.
Mi ha scansato dalla doccia ed è entrato lui, mentre bloccato lo vedo iniziare ad insaponarsi, si ferma un attimo e mi dice: “cosa fai ancora qui troia, vestiti, puoi andare a casa, ci vediamo lunedì e cerca di venire mezz’ora prima”.
Distinto annuisco e rivestendomi di tutta fretta mentre con la coda dell’occhio cerco il suo corpo insaponato sotto la doccia faccio per andare via.
Umiliato, spaventato e sottomesso, mentre andavo via non ho avuto la voce per dire una parola.
Lunedì dovrò tornare a lavoro mezz’ora prima e non so cosa fare, ho sempre tenuto nascosta la mia bisessualità, ma ora che il mio capo ne era a conoscenza anche se mi eccitava tanto allo stesso tempo mi spaventava tanto!
Ora sono a letto che penso e penso a quello che è successo.
E penso e penso a quello che succederà lunedì.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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