Gay & Bisex
Il capo non mi ha importunato più (prima parte)
di andreabx
25.10.2022 |
10.968 |
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"Ha un cazzo grosso, bollente e bagnato che succhio con ingordigia mentre lo sego così veloce che in qualche minuto sento le sue mani che mi spingono la testa..."
Ormai sono due mesi da quando il mio capo ha scoperto che sono bisex ed ha abusato di me nelle docce a lavoro.Sono stati mesi di duro lavoro e tutto sembra un lontano ricordo.
Abbiamo terminato di preparare tutto l’occorrente per montare un stand in una fiera che si terrà a Rimini, una settimana senza sosta per terminare in tempo.
Anche oggi abbiamo fatto tardi, ma abbiamo finito e caricato tutto nei furgoni, stanchi morti il capo ci ringrazia e ci da l’orario per la partenza, “mi raccomando partenza alle 6, così alle 8.30 iniziamo a scaricare i furgoni”.
Doccia e tutti a casa. Anche oggi è finita, sono così stanco che il tempo di mangiare qualcosa e subito a letto cado in un sonno profondo.
Sono le 5, suona la sveglia ma sembra che sono andato a letto solo da qualche minuto, colazione e via a lavoro.
Il capo è già pronto assieme a Franco, un operaio che ormai da anni lavora con noi.
“Capo” chiedo con curiosità, “ma solo in tre non siamo pochi?”
“Ho ingaggiato due operai del posto, tranquillo siamo in 5” mi risponde sicuro di se come sempre.
Puntuali partiamo alle 6 direzione Rimini e senza sosta arriviamo, il tempo di una colazione al bar e subito in fiera.
Dobbiamo allestire uno stand per un cliente.
Ad aiutarci due operai del posto, due omoni di colore, saranno almeno 1,90 di altezza, sulla quarantina, robusti e muscolosi.
Iniziamo subito a lavorare, la giornata praticamente è volata, tra il mio capo, io, Franco, Alì e Mohamed abbiamo praticamente già predisposto tutto per l’indomani.
Sono le 19.00 ormai, andiamo in hotel, consegnamo i documenti alla reception e su in camera con i bagagli.
Franco, Alì e Mohamed camera 203, il capo ed io al 204 e già la cosa mi mette a disagio, ma non sarebbe la prima volta quindi saliamo in camera per fare una doccia e per poi andare a cena.
Il capo si spoglia e va per primo, però non me lo ricordavo così robusto e muscoloso ed una voglia mi viene in mente, ma subito faccio per distogliere il pensiero.
Dopo una cena al volo, finalmente a letto, avevo proprio bisogno di riposare.
Mi metto sotto le lenzuola con un pantaloncino ed una maglietta quasi al bordo del letto su di un fianco, dopo un po’ entra anche il capo, con la coda dell’occhio lo vedo solo con le mutande.
“Buonanotte”, “buonanotte” gli rispondo e spenta la luce cerco di prendere sonno.
Sarà passata una mezz’ora, non riuscivo a chiudere occhio, ero un po’ a disagio ma ero lì per addormentarmi quando sento avvicinarsi il capo, nel silenzio della camera riesco a sentire il suo respiro, una sua mano mi si infila sotto il pantaloncino cercando il mio buco del culo.
Faccio finta di dormire sperando così che si fermi e si giri dall’altra parte, ma non faccio in tempo a pensarlo che un dito mi entra dentro facendomi stringere le natiche.
Con un filo di voce tremolante “no, ti prego”, lui “cosa pensavi puttanella, sai da quando aspettavo questo momento e poi mi sono accorto come mi guardavi quando sono andato a fare la doccia, non volevi altro vero Troia?” “No dai ti prego, stasera no” ripeto con un nodo in gola.
Ma lui con l’altra mano mi prende la mia e me la sbatte sul suo cazzo che sento già grosso e duro.
“Senti? Lo so che lo vuoi”, mi toglie il dito dal culo che ha ravanato per bene, mi scende i pantaloncini e lasciandomi su un fianco mi prende e mi tira a se e sento il suo cazzo che si appoggia sul mio buco già bagnato e mentre cerco di ripetere che non volevo me lo sbatte con forza tutto dentro, fino in fondo.
Mi sbatte dentro ed il dolore è così lancinante che faccio per urlare ma mi tappa la bocca con la sua grossa mano ed inizia a scoparmi veloce e con forza.
Mi fa un male terribile un dolore che piano piano inizia ad affievolirsi per diventare piacere, nonostante continui a dimenarmi chiedendo di smettere il piacere inizia a farsi sentire.
Stringo le lenzuola con le mani e mordo il cuscino mentre ormai lui in ginocchio mentre sono ancora su un fianco continua a sbattermi sempre più veloce e con forza.
Saranno passati ormai una decina di minuti, sembrano interminabili e sento il buco ormai rotto quando toglie il cazzo dal culo, mi si mette davanti e mi spinge la testa infilandomi il cazzo in bocca.
“Succhia troia” mi ordina, al che gli prendo il cazzo con la mano e mentre gli succhio la grossa cappella iniziò a segarlo sperando che sborri presto.
Ha un cazzo grosso, bollente e bagnato che succhio con ingordigia mentre lo sego così veloce che in qualche minuto sento le sue mani che mi spingono la testa sul cazzo mentre una abbondante e calda sborra riempie letteralmente la mia bocca obbligandomi a bere per non farla scolare sul letto.
Rimaniamo qua che secondo immobili poi con il cazzo che mi sussulta in bocca ed il che con la lingua gli pulisco la cappella, senza dire niente, mi spinge indietro, scende dal letto e si mette su una tuta da dove si vede il suo grosso pacco ancora eretto mentre si dirige alla porta.
Io mi accuccio come fossi stato stuprato mentre lo guardo aprire la porta e nel corridoio intravedo che ci sono Alì e Mohamed che maneggiano dei soldi e riesco a percepire poche parole che dicono “sicuro che valga tutti questi soldi?”
Il capo li invita ad entrare in camera, mi dice, “mi raccomando, fai vedere quanto sei troia” chiude la porta e va via, mentre Alì è Mohamed si avvicinano spogliandosi.
Il porco mi ha venduto, mi ha fatto prostituire, me lo aveva promesso e lo ha fatto.
Sono a disagio totale ma la situazione mi sta eccitando così tanto che non dico nulla.
Solo con due maschioni con corpi lisci e glabri, alti, scuri, robusti e muscolosi per non parlare dei membri, sono enormi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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