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Gay & Bisex

Quando ci siamo scopati l'etero curioso


di spruzzoATTIVO
26.08.2017    |    40.603    |    69 9.7
"L’altra cosa che mi confidò e che mi fece sorridere è che mi chiese subito di coinvolgere nell’incontro un amico, perché aveva voglia di essere al centro..."

In questo sito quasi tutti i racconti sono dal punto di vista dei passivi, quindi provo a raccontare io qualcuno delle avventure più eccitanti che mi sono capitate.
Tempo fa proprio su questo sito sono stato contattato da un altro ragazzo, uno con il profilo da “etero” e vari feedback di coppie e donne. Dalle foto si intuiva un bel corpo atletico, senza peli ma compensato da pettorali, cosce glutei perfetti, oltre che da un cazzo notevole.
Il tipo mi dice che il mio profilo lo intrigava e che avrebbe voluto conoscermi. Gli faccio notare che sono un bsex solo attivo… e lui mi risponde che aveva voglia di soddisfare una curiosità che gli era nata da tempo: essere scopato da un altro uomo.
Ci scambiammo i numeri e approfondimmo la conoscenza, chiacchierando e mandandoci foto del viso e del corpo: lui era davvero pazzesco, un uomo molto virile nell’aspetto, un viso assolutamente maschile, così come la voce e il corpo. Chattando nei giorni precedenti all’incontro uscì fuori che aveva già provato una volta ad essere inculato ma il tipo non si era dimostrato abbastanza duro e era entrato solo di punta, per così dire, lasciandolo insoddisfatto dell’esperienza. L’altra cosa che mi confidò e che mi fece sorridere è che mi chiese subito di coinvolgere nell’incontro un amico, perché aveva voglia di essere al centro delle attenzioni di più maschi. Accontentarlo non mi costò nulla, anche perché amo i terzetti e tutte le situazioni di gruppo e coinvolsi subito uno dei miei più fidati scopamici, Carlo. Carlo è un quarantenne sul metro e settanta, in forma, senza peli ma molto maschile e dotato di uno dei cazzi più belli che abbia mai visto, lungo almeno 20 cm, dritto come una colonna, venoso e duro. insomma uno spettacolo che anche io, poco interessato agli uccelli degli altri uomini, non posso che ammirare.
Coinvolgendo Carlo sapevo che avrei fatto una bella figura con l’etero curioso, viste le sue doti sessuali e il gran feeling che abbiamo come coppia di attivi che si divertono a montare duro ragazzi gay, bsex, mariti, padri e fidanzati. Appena raccontai all’etero del coinvolgimento del mio amico, impazzì di gioia, eccitato all’idea di quel cazzo superbo, e iniziò a implorarmi di far succedere l’incontro secondo le sue fantasie: voleva che ci facessimo in casa già nudi e duri, al buio, in modo che appena entrato potesse già mettersi al lavoro sui nostri cazzi, non voleva chiacchiere, presentazioni o cose romantiche, “da gay” le definì.
E finalmente la sera lo accontentammo: salì in ascensore, entrò in casa mia dalla porta socchiusa e nel buio della sala trovò me e Carlo ad aspettarlo, già spogliati.
L’etero era davvero bello come in foto, uno di quei maschi un po’ grezzi ma non buzzurri, occhi chiari, carnagione ambrata, corpo mozzafiato, voce romana calda e virile. Ci scambiamo un ciao e subito come promesso lo mettemmo in mezzo. La maglietta voló via sul divano e lui stesso si sfilò i pantaloni della tuta rivelando di essere senza intimo. In un secondo era già nudo e in silenzio era inginocchiato davanti a noi due, in adorazione dei nostri cazzi. Il mio era duro e svettante ma naturalmente a fargli sgranare gli occhi era soprattutto quello del mio amico Carlo, un palo di carne enorme che iniziò subito a spompinare voracemente.
Sembrava un affamato che non mangiava da giorni, stringeva i due piselli nella mani e a turno ingoiava uno o l’altro, senza stare troppo a dedicarsi a cappella o palle, infilava tutta l’asta fino in gola e succhiava su e giù ferocemente, cercando di prenderne più che poteva. Noi assecondavamo la sua indole da zoccola pompinara prendendolo per la nuca e spingendolo contro i nostri cazzi per farglieli arrivare fino in gola, sbattendoglielo in faccia e prendendolo a schiaffi con i piselli, o infilandoglieli entrambi in gola.
Dopo una decina di minuti di lavori di bocca, lasciai che l’etero si concentrasse sull’uccello del mio amico e iniziai a dedicarmi a quello che mi aveva subito attirato: un fantastico culo sodo, tonico, da sportivo, attaccato su due cosce veramente virili, su cui spuntavano un filo di peli biondini. Nelle varie posizioni in cui lo avevamo costretto a succhiarci, l’etero curioso aveva già dovuto piegarsi e allargare cosce e natiche, svelando il buchetto che non vedeva l’ora di essere aperto come doveva.
Lo feci sistemare meglio, a pecora sul poggia piedi del salotto e mentre si piegava in avanti per succhiare il cazzo del mio amico seduto sul divano, io dietro di lui utilizzai il mio solito sistema da pre- inculata: sputo sul culo, lunghe leccata quasi a scopare il buchetto con la lingua, un po’ di giochi con due dita per dilatare per bene l’ano… e poi iniziai a scoparlo!
Il buco era stretto, forse davvero vergine come diceva, ma con la preparazione di prima, un buon lubrificante e soprattutto la grande voglia che ci metteva lui, dopo pochi tentavi la mia grossa cappella era già dentro, e con un paio di stantuffate decise lo penetrai completamente.
Quello che seguì fu una meravigliosa cavalcata in uno dei culi più belli mai visti, montando un uomo figo come un pornoattore, che anche nel ruolo passivo e con la voglia di una troia assatanata, mantenne sempre un atteggiamento maschile. Lo cavalcai a pecora per una ventina di minuti, piano, forte, fortissimo, prendendolo per i fianchi, spingendolo a spompinare Carlo, facendogli inarcare la schiena tirandolo per i capelli mentre gli mordevo la nuca e il collo. E lui godeva, beandosi di avere finalmente un cazzo duro tutto nel culo.
Dopo la mia monta, con il buco ora bello lubrificato e allentato, lasciai campo a Carlo e al suo pilone. Si mise alle spalle dell’etero, sempre inginocchiato a quattro zampe sul puff, che si spinse in avanti per prendere il mio uccello in bocca. Naturalmente, conoscendo le doti del mio amico, sapevo che appena avrebbe iniziato, il passivo non ce l’avrebbe fatta a succhiare è così fu: Carlo, con un colpo deciso, infilò il suo cazzo completamente nel culo bollente del poverello, che sgranò gli occhi, si fece rosso e inizió a godere come un matto sotto i suoi colpi.
La monta del mio amico fu un po’ diversa dalla mia, durò una decina di minuti fatti di un ritmo da martello pneumatico, con il suo pisello che spaccava in due il culo muscoloso dell’etero, arrivando a sbattergli con le palle sulle chiappe. Ogni tanto, durante l’inculata, l’etero cercava di infilarsi il mio cazzo in bocca ma non riusciva a succhiare in modo continuato perchè il godimento lo spingeva a stare con la testa tra le braccia o al contrario con lo sguardo verso l’alto e la bocca spalancata, quasi in estasi.
Quando ci chiese una pausa, ne approfittammo per cambiare stanza, lo portammo in camera da letto e qui, su un ben più comodo matrimonial, la monta dell’etero proseguì per oltre un’ora.
Lo scopammo a turno in diverse posizioni, ma in particolare mettendolo a pancia in su, uno scopandolo davanti reggendogli le gambe muscolose sulle spalle o per aria, l’altro riempiendogli la bocca con l’altro cazzo.
In questa posizione lo infilzammo a lungo, facendogli perdere ogni inibizione e ritegno: il corpo muscoloso era un bagno di sudore, arrossato per le prese e le manate ricevute durante la chiavata, il culo era fradicio di lubrificante e sudore e ormai i nostri uccelli percorrevano la strada del suo buco senza il minimo sforzo, come una figa bagnata. Il suo viso da vero macho era stravolto dal piacere e non faceva che ripetere quanto fossero duri i nostri cazzi e quanto lo stessimo scopando come una troia. Insomma, fu divertentissimo sbattersi in due un manzo di quel genere, sapendo di stare contribuendo a tirare fuori da un presunto etero tutto il suo lato represso da vacca vogliosa di cazzi.
Quando già stavamo pregustando un gran finale con un’inondazione di sborra su tutto il suo corpo, l’etero ci sorprese… disse di non farcela più a prenderlo in culo, così ci fece mettere seduto sul letto e a carponi davanti a noi, iniziò a segarci i cazzi lentamente. Purtroppo fu irremovibile e fu accontentato come per le altre richieste, quindi ci fece sborrare nelle sue mani con una lenta sega, per poi sborrare subito dopo anche lui.
Un po’ delusi dal finale dei giochi, andammo in bagno a ripulirci e sciacquarci per poi ritrovarci in sala per rivestirci e bere un bicchiere di birra, mentre l’etero si fumava una sigaretta e rispondeva all cellulare alla sua donna. Qui arrivó la parte più buffa della serata, quando testualmente ci disse che “finalmente aveva capito cosa si provava a scopare con altri uomini, che era stato divertente ma che sicuramente ora che si era tolto la curiosità, difficilmente avrebbe riprovato.”
Io e il mio amico Carlo ci scambiammo uno sguardo complice e un po’ increduli, mentre l’etero iniziava a raccontarci della tipa con cui stava in quel periodo. Dopo poco ci salutò e andò via.

La conclusione della storia (che è successa davvero grazie a questo sito)?
Un mesetto dopo, l’etero riapparve tramite WhatsApp e mi chiese un nuovo incontro, con almeno un altro attivo in più.
Seguirono lunghe chattate in cui scriveva quanto era stato bello essere trattato da troia da me, come ero stato bravo a condurre il gioco e a soddisfarlo, che il mio cazzo era perfetto per il suo culo e che lo avevo scopato senza stancarmi… e che ora voleva un altro attivo dotato oltre a me e al mio amico.
Pochi giorni dopo, l’etero che si voleva solo togliere la curiosità era di nuovo a casa mia, nudo, bello come il sole, messo a pecora sul poggiapiedi del mio salone, con un cazzo che gli trapanava il culo e altri due uccelli che entravano e uscivano dalla sua bocca.

Buone scopate a tutti!
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