Gay & Bisex
Non è incesto
di Sam_75
30.06.2022 |
436 |
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"Non credeva di avere questo tipo di sensazioni anche pensando a suo suocero, ma l’atteggiamento che lui aveva nel tentativo di dirgli questa cosa, qualunque..."
Una bellissima giornata, non c’è che dire. Non poteva andare meglio il matrimonio di Sam e la sua bella moglie. L’amava, questo sì, ma la voglia di trasgressione di Sam era sempre lì, dietro l’angolo, decisa a non tramontare. Certo, forse ci sarebbero state un po’ di difficoltà in più, forse era la volta buona per abbandonare, ma i giorni passavano e la voglia era costantemente nella mente di Sam, indelebile.Erano passate poche settimane dal matrimonio e la Signora era al lavoro, quando Sam ricevette un messaggio inaspettato dal papà di lei: “Sam, sono John. Posso venirti a trovare? Devo chiederti una cosa…”, scrisse nella chat. “Vieni pure, tanto lo sai, sto in smart working”, gli rispose Sam, in un misto tra il piacevolmente stupito e l’icredulo.
Dopo 20 minuti suonano al citofono, era John. Sam aprì e lo fece salire. Sam si presentò con uno short e una maglietta: “Ciao Sam…”, disse John; “Ciao… Che bella sorpresa…”, rispose piacevolmente Sam e lo fece accomodare nel soggiorno.
“Scusa se ti vengo a trovare così, di punta in bianco, ma vorrei parlarti di una cosa strana, ma seria…” lo informò John mostrando anche un certo nervosismo e un leggero imbarazzo. “Dimmi pure…”, lo incitò Sam, notando questo suo stato d’animo che effettivamente mai aveva visto in suo suocero… Oppure no?
“Sai, spesso quando vengo a trovarvi, te e mia figlia, mi accorgo che c’è una cosa strana che non ho provato mai…”, disse John lasciando sgorgare anche un po’ di sudore dalla fronte; “Non so se riuscirò a chiederti questa cosa, ma devo tentare, altrimenti non ci dormo la notte…”. Sam lo vide alquanto scosso e anche notevolmente imbarazzato, per cui cercò di tranquillizzarlo: “Tranquillo John, non preoccuparti, qualunque cosa tu debba dire non devi avere timore. Ti offro un po’ d’acqua? O una cosa fresca?”, gli chiese gentilmente Sam. “Grazie, un po’ d’acqua va benissimo…”.
Sam andò in cucina a preparare il bicchiere d’acqua per suo suocero e comincio ad avvertire un certo ritorno di caldane che lo sorpresero alquanto, perché… “Dai, su, è mio suocero…”, pensò. Non credeva di avere questo tipo di sensazioni anche pensando a suo suocero, ma l’atteggiamento che lui aveva nel tentativo di dirgli questa cosa, qualunque essa sia, aveva ovviamente acceso in Sam quei pensieri e quelle voglie che era un po’ che non soddisfava più, con la vita matrimoniale. Solo che mai avrebbe pensato di “fare qualcosa” con suo suocero. "No, non può essere", disse tra sé e sé, "Sono io che sto travisando, come al solito".
Tornò nel soggiorno col bicchiere d’acqua e lo porse a John. “Allora, dimmi tutto…”, lo incitò Sam, guardandolo bere l’acqua e asciugandosi il sudore col fazzoletto. “Quando vengo qui da voi ho notato una cosa che mi è rimasta in testa, e ci penso sempre… Non so come dirtelo…”, disse John ancora più imbarazzato; “Anche adesso e… Ufff, è imbarazzante…”. John cominciava a sembrare estremamente in imbarazzo e Sam cominciava a sua volta a sospettare che la richiesta di John fosse molto, molto personale, per così dire. Non sapeva cosa dire.
Passarono interminabili secondi di silenzio e il suocero di Sam riprese: “Ho notato che tu hai sempre… Le gambe depilatissime e io… Non posso non cadere… Nella tentazione di… Guardarle e... Scusami ma purtroppo è più forte di me…” disse anche un po’ balbettando ma sicuramente sentendosi sollevato di aver detto finalmente quale era la cosa imbarazzante che si teneva dentro già da molto tempo. “Non è da poco che lo noto, anche prima, da mesi, forse anni, e ora finalmente ho trovato il coraggio di dirtelo”.
“John, io no so cosa dire… Ma… Ecco…”, fece Sam, ma subito interrotto: “Scusa, non dovevo, che vergogna…”, ma Sam prese la mano del suocero e la mise sulla sua coscia, liscissima come sempre. I due si guardarono, con intensa complicità. John cominciò a palpare quella bellissima coscia: “Hai delle gambe da femmina, come è possibile?”, disse John cominciandosi ad eccitare. La sua mano si muoveva lungo tutta la coscia di Sam, sotto quello short che la lasciava mostrare per intero. Sul ginocchio, sul polpaccio… “Hai pure i piedini piccoli…”, aggiunse, accarezzandoli dopo aver tirato su la gamba di Sam e lasciandola poggiare su di sé. “E’ questo che mi fa impazzire, il fatto che tu hai curve femminili, e io non resisto più…”.
John, fece alzare Sam dal divano, se lo mise davanti, di spalle, restando seduto e gli tirò giù gli shorts e si accorse che il culetto di Sam era altrettanto liscio e femminile, e lo accarezzò con grande voluttà. “Che bello…”, disse ansimando di piacere e continuò ad accarezzare il culetto e i fianchi di Sam, stupendosi di sentire il proprio membro duro come non mai: “Lo sai da quanto tempo non scopo?”, disse alzandosi dal divano anche lui e cominciando a sbottonarsi i calzoni.
Quando Sam intuì che i pantaloni di John erano ormai giù, insieme alle mutande, allungò una mano dietro di sé e afferrò il membro di suo suocero e sentì che era davvero corposo e dotato. Sentì che John era ormai assai eccitato, il respiro ansimante di chi non si eccitava così da tanto tempo: “Mia moglie non mi tocca così da decenni”, rivelò John a Sam che intanto gli stava segando dolcemente il membro per farlo indurire ancora di più.
John alzo le mani per palpare i dolcissimi e lisci seni di Sam, che essendo falso magro, si facevano palpare morbidi e sodi come i seni di una femmina, ed avvicinando l’addome al culetto di Sam gli chiese “Facciamolo...”. Sam non rispose nemmeno, andò a prendere rapidamente il lubrificante e lo rese a John, che lo passo per bene sul suo membro, fece abbassare Sam a 90 e lo mise un po’ anche sul suo buchino e…
John cominciò a penetrare Sam molto dolcemente, con grande mascolinità e tanta voglia, quella voglia che non soddisfava da anni e anni, tanto che dopo pochissime spinte cominciò a penetrare con forza, tanto da provocare un piccolo gridolino di piacere in Sam, che sentiva entrare tutto quanto quel poderoso membro di suo suocero: “Scusa… Non scopo da secoli…”, disse, “Dai, non smettere…”, lo incitò Sam.
John scopò Sam in svariate posizioni ma la sua preferita era la smorza candela, così si stese sul divano e Sam gli salì sopra. Continuarono a scopare con una voluttà mai vista, John era al massimo della sua estensione ed entrava praticamente tutto, nel culetto di Sam, anche a smorza candela e mentre Sam cavalcava con passione, John gli palpava le tettine liscissime con le sue mani grandi, mentre Sam ansimava come una femmina.
Sam e suo suocero scoparono per più di due ore e John venne due volte.
Erano entrambi distesi sul divano, Sam stava ancora palpando il membro di suo suocero: “E’ stato magnifico… Non sai quanto… Grazie, Sam…”, gli disse, “No, John, non devi ringraziarmi…”, rispose Sam, “Mi sembra di capire che non è la prima volta che lo fai…”, disse John, “Si, lo confesso”, rispose Sam, “Spero che lo faremo ancora e ancora…”, gli chiese, e mentre cominciava a segarlo più forte gli rispose: “Tu puoi venire - in tutti i sensi - quando vuoi…” rispose Sam, sorridendogli con malizia e dopo un po’ John venne una terza volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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