Gay & Bisex
La palestra

15.07.2020 |
1.019 |
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"Da quel pomeriggio ci vediamo spesso in una sua casa di campagna e giochiamo a spompinarci e segarci a vicenda..."
Nell'autunno dello scorso anno, decisi di iscrivermi in una palestra della mia zona.Purtroppo gli orari lavorativi mi permettevano di poter essere libero solo il primo pomeriggio. E così feci, mi iscrissi a una palestra che fa orario continuato. Il mio turno era dalle 14:30 alle 16:00. Turno molto tranquillo e poco affollato, ma soprattutto frequentato da molte signore.
Qualche settimana dopo aver cominciato il corso, venne a iscriversi un ragazzo che io già conoscevo, in quanto avevamo avuto delle collaborazioni lavorative insieme. Un bel ragazzo, mio coetaneo e come me sposato...
Capitava spesso che con Andrea (questo è ill suo nome), facevamo esercizi insieme, ma soprattutto facevamo commenti sulle signore con abbigliamento ginnico ovviamente molto attillato da fare vedere tutte le grazie, alcune di queste si vedeva chiaramente che si attizzavano ancora di più se vedevano che le guardavamo. Ovviamente capitava spesso che con Andrea finiamo la sezione di allenamento insieme e insieme andavamo negli spogliatoi. Il più delle volte, visto l'orario, capitava che negli spogliatoi eravamo completamente soli. Io non potevo fare a meno di notare la sua dotazione già abbastanza notevole in fase di riposo.
Fi in quel periodo che cominciò a nascere in me ina voglia irrefrenabile di maneggiare un cazzo e quello di Andrea mi intrigava parecchio. Capitava spesso che dopo la palestra mi segavo pensando al suo arnese tra le mie mani e la mia bocca.
Un pomeriggio però dopo già alcuni mesi di palestra, io e Andrea ci troviamo come capitava spesso a farci la doccia insieme, però quel pomeriggio notai il suo uccello in erezione, così subito per fare il goliardico e per deviare l'argomento gli dissi: "ah però Andrea! Vedo che stai arrapato oggi! Stai pensando a qualche signora di la?"... Contuai la mia recita dicendo: "bhe fammi allontanare oggi, nel caso tu abbia cattive intenzioni con me"...
Però io continuai guardare il suo uccello bello dritto e grosso, al punto tale che anche a me cominciò a diventare duro. Andrea ovviamente notò la mia erezione e sorridendo mi disse: "che c'è ti stai eccitando anche tu adesso?"
Io rimasi impietrito, ma effettivamente quel cazzo mi piaceva moltissimo.
Ad un certo punto Andrea si avvicina a me e con una mano comincia prima a toccarmi le palle e successivamente mi tocca tutto l'uccello. Ero in extasi, sentivo l'adrenalina salirmi addosso e l'eccitazione riempire il mio corpo. Cominciai a toccarlo anche io. Era duro come una pietra. Le nomani toccavano e segavano i nostri cazzi ero talmente eccitato che stavo già per venire, colsi subito l'occasione per fargli togliere la mano e bmi inginocchiai di fronte a lui. Cominciai a leccargli la cappella bella grossa, scesi giù fino a leccargli le palle, poi salii nuovamente verso la sua capocchia e affondai il suo uccello nella mia bocca. Lo spompinai per alcuni minuti, fino a che non sentii che stava per venire. Lo guardai negli occhi e sentivo tutto il suo piacere in quel pompino che decisi di farmi venire in bocca.... Lui rimase quasi esanime appoggiato alla doccia, ma appena si riprese volle ricambiare con un pompino da favola...
Da quel pomeriggio ci vediamo spesso in una sua casa di campagna e giochiamo a spompinarci e segarci a vicenda...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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