Gay & Bisex

Incontro


di Coddy80
09.02.2018    |    427    |    3 8.8
"- Ah, mi fai impazzire, obbedisco..."
Era da tanto che non mi incontravo con nessuno e l'altra sera, avevo una gran voglia di farmi fare un bel pompino.
Mi sedetti dietro al Pc in cerca di qualche passivo voglioso. Da un paio di giorni conversavo con un ragazzo, un 25enne che chiamerò Daniel, dopo aver visto le foto della mia attrezzatura voleva incontrarmi, purtroppo non avevo ancora avuto modo di vederci perché il lavoro mi teneva impegnato.
Appena mi collego al sito, sfoglio un paio di profili, parlo con alcuni di loro ma non si conclude niente. Dopo un paio di ore la fortuna mi arrise, venni contattato da Daniel. Era una ragazzo dal fisico asciutto, capelli corti neri, labbra carnose, occhi scuri. Parliamo un po' e infine prendiamo accordi per il pomeriggio, non potendo ospitare decidiamo di incontrarci vicino ad un parco dove li vicino c'era un posto riservato.
Ci scambiamo i numeri di telefono e ci diamo appuntamento per quel pomeriggio.

Arriviamo insieme al parco e decidiamo di fare una passeggiata per conoscerci un po' meglio, in chat più che altro mi chiese cosa mi sarebbe piaciuto fare oltre al sesso orale, se mi sarebbe piaciuto scoparmelo. In genere ai primi incontri, preferisco ricevere un succhiotto al pisello e se si instaura un feeling si va oltre.
Il giro per il parco fungeva da perlustrazione, per fortuna il parco a quell'ora era poco trafficato, poi assicurandosi che non ci fosse nessuno Daniel allungò la mano verso il mio pacco e tasto la zona pelvica.
- Sembra che non ci sia nessuno qui, ho voglia... Ti va? Disse Daniel.
- E me lo chiedi? Ho il cazzo che mi scoppia, risposi.
- Mmmm... Lo sento, non resisto più, ho voglia di sentire il tuo sapore..., riprese il ragazzo.
- Ok, risposi e sistemandosi dietro una siepe vicino ad un muro alto che faceva ad angolo nei pressi di un ulivo, da lì non poteva vederci nessuno.

Daniel si abbassò ed io mi avvicinai, riprese a tastarmi sotto la cintola, avvicinò il viso ai pantaloni e lo premette sul pacco e iniziò ad annusare, nel mentre mi palpava il culo con una mano e con l'altra mi slacciava la fibbia e mì sbottonò il jeans facendolo scendere fino alle ginocchia. Mi guardò con occhi lascivi, tirò fuori la lingua e la passò sulla stoffa dei miei boxer neri, sentii le sue mani che entravano sotto il tessuto palpando le natiche con trasporto, nel frattempo le sue labbra baciavano il pisello che intanto iniziava a gonfiarsi, poi mise il naso sotto le palle e respiro forte.
- Aah... odore di maschio, finalmente... Commentò Daniel
- Ti piace, sentirai che gusto, dai succhiamelo, ordinai.
- Agli ordini, sospirò fissandomi gli occhi.
Mi abbassò i boxer con i denti: avevo il cazzo semi irrigidito, tirò fuori la lingua e senza scappellarlo la infilò leccando il glande, poi lo prese in bocca e iniziò a spompinarmi.
Il calore della sua bocca fecce espandere la mia cappella, mi prese le mani e le mise sulla sua testa, poi con una mano mi accarezzò le palle mentre con l'altra si sbottonò i jeans e senza far uscire il cazzo dalla sua bocca, si alzò e si abbassò i pantaloni, ritornò nella posizione originaria e riprese a spompinare segandosi.
- Leccami le palle troia, dissi staccando la sua testa dalla cappella, presi il cazzo in mano e lo tirai in su mostrandogli i testicoli.
- Si, sono una troia, usami come preferisci, disse Daniel passando la lingua larga sulle palle e succhiandole avidamente, poi gli rimisi il cazzo in bocca spingendolo in fondo alla gola.
Daniel cercò di prenderlo tutto in fondo ma non ci riuscì, poi si staccò e mi chiese di sputargli in bocca. Lo guardai per un attimo stupito.
- Dai sputami in bocca... Insisté la troia.
Una volta fatto, mi sputò sulla cappella e riprese a succhiare sempre più avidamente. Era davvero bravo con la lingua raccoglieva tutto il mio sapore anche quando iniziò ad uscire il precum. Sentivo che stavo per venire, ma non volevo così tolsi il cazzo da quella bocca vogliosa. Daniel, la troia, ansimava guardandomi poi tirò fuori la lingua, allora presi il cazzo e cominciai a schiaffeggiare la cappella sulla lingua e poi il viso, inveendo contro di lui...
- Ti piace il cazzo, vero?
- Si...
- Ti fa sentire una troia, è così, vero?
- Si...
- Che cosa vuoi di più, cagna?
- Mmmm... Si sono una cagna e sono in calore...
- Dimmi, che cosa vuoi? Vuoi un premio?
- Si..., sborrami in bocca...
- Bevi?
- Ssssssiiiiiiii!!!
Senza tanti complimenti, gli sbattei tutto il cazzo in bocca spingendolo sempre più affondo, finché non lo prese tutto, gli tenni la testa ferma scopandogliela fino a quando con un urlo soffocato non gli schizzai sei fiotti di sperma in bocca.
- Aaaaah, bevi tutto pompinara del cazzooooo....
- Mmmm, gustosa la tua sborra..., è calda, densa... Come piace a me.
Notai che il suo sguardo era cambiato, sembrava felice. Lo guardai e lo osservai pulirmi la cappella, leccandola con gusto mentre il cazzo si ammosciava nella sua bocca.

Dopo esserci sistemati Daniel chiese se mi ritenevo soddisfatto, risposi affermativamente e lui si complimentò per il mio uccello gustoso aggiungendo che gli sarebbe piaciuto incontrarmi ancora.
Gli dissi che per me andava bene.
Era ancora presto e decidemmo di fare una passeggiata per il parco scambiandoci le nostre esperienze. Dopo una mezz'ora Daniel mi chiese se non volessi fare una doppietta. All'inizio non capii ma poi lo vidi inumidirsi le labbra nel mentre allungò la mano sul pacco tastandomi le palle.
- Il tuo cazzo mi è piaciuto molto, non vorresti il bis... Ho ancora sete..., disse Daniel con un sorriso sbarazzino.
Mi guardai attorno e alla fine acconsentii.
- Va bene, ma prima devo svuotarmi la vescica, torniamo dove eravamo prima?
- Si, che ne diresti di farmi bere anche la tua pipì?
- Come? Risposi stupito da quella richiesta.
- Se a te non va' non c'è problema, basta che mi scopi di nuovo la bocca e mi dai il tuo seme..., replicò Daniel mentre mi sbottonava i pantaloni e mi tirava fuori l'uccello inginocchiandosi davanti a me e aprendo la bocca.
Non ero abituato a quel genere di richiesta ma decisi comunque di provare, e poi, se piaceva a lui, perché privarlo e privarmi di questa esperienza?
Mi scappellai il pende e iniziai a pisciare dritto nella sua bocca aperta. Daniel raccolse nella sua cavità orale il liquido giallognolo che fuoriusciva dal mio pisello, beveva tutto a garganella. Devo essere sincero all'inizio questa cosa mi diede un principio di disgusto ma, davanti al viso da Troia di Daniel la cosa ha iniziato a eccitarmi. Finito di pisciare Daniel prese a succhiare il mio cazzo, che in quel momento era già bello ingrossato, il calore della sua bocca e la lingua che passava sulla cappella me lo fece diventare di marmo.
Mi sedetti per terra e lui si posizionò su di me continuando a pompare dandomi le spalle, io gli accarezzavo la testa e gli davo il ritmo poi allungai la mano verso il suo pacco, sbottonai i jeans, Daniel mi diede una mano abbassandosi i pantaloni. Gli palpai le natiche in cerca del suo ano, mi sputai sulle dita della mano e poi passai la saliva sul buco del culo massaggiandoglielo e spingendo il dito medio dentro.
- Aaaah si porco fottimi il culo così, mi vuoi inculare?
- Si, voglio fotterti, ma solo così per ora magari un altro giorno ti romperò il culo a colpi di minchia, ti va'?
- Fai di me quello che vuoi...
- Continua a pompare, zoccola.
- Ah, mi fai impazzire, obbedisco.
E riprese a spompinare, il mio dito medio nel frattempo si era fatto strada nel suo sfintere, poi lo tolsi e cominciai ad accarezzargli le palle e a stringergliele dolcemente. In quel momento Daniel cominciò a mugolare, il suo cazzo era già dritto, glielo afferrai e cominciai a segarlo nel frattempo la sua lingua mulinava su tutto il cazzo, mi leccava e succhiava i testicoli, la sua lingua cercava di farsi strada in cerca del mio ano, inarcai un po' la schiena per agevolarlo e quando lo raggiunse sentii la punta della lingua che cercava di entrare dentro.
Mi mandò su di giri, cominciai a segarlo con più energia e dopo qualche minuto sentii che stavo per venire, lo avvisai e lui riprese infilarsi il cazzo in bocca, pompava come se non ci fosse un domani, mi massaggiava le palle, mentre lo segavo con l'altra mano gli spingevo la testa sul cazzo e allo stesso tempo muovevo il bacino infine sborrai nella sua gola e lui mi venne sulla mano.
Daniel come prima, mi ripulì la cappella ingoiando tutto il mio sperma. Mi alzai, avevo la mano sporca del suo seme, gliela misi davanti e gli ordinai di pulirla. Obbedì, iniziando a leccare la mia mano e il cazzo alternandosi. Una volta terminato, ci ricomponemmo e uscimmo dal parco.
Mi complimentai con Daniel.

- Grazie ho goduto molto e grazie alla tua bocca, gli dissi sorridendo.
- Felice di averti soddisfatto... e se vuoi, la prossima volta..., sarò felice di darti anche il culo, disse lui in tono lascivo.

Una volta fuori dal parco, ci salutammo con una stretta di mano fino al prossimo incontro.
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