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Gay & Bisex

Il primo incontro


di Membro VIP di Annunci69.it CoscionaPerDaddy
27.05.2022    |    2.486    |    36 9.8
""Bel posto eh?" dissi "Si, molto" rispose Aveva una voce calma e da vicino mi sembrò un uomo molto tranquillo ed amichevole, mi mise a..."
Era una calda estate al mare, il caldo torrido apriva tutti i pori della pelle e...della mente.
Avevo poco più di 18 anni, ero in vacanza e le giornate al mare passavano principalmente sulla spiaggia del paese, una lunghissima lingua di sabbia con mare azzurro e bellissime dune.

Spesso capitava di fare lunghe passeggiate lungo il bagnasciuga per ammirare la natura del posto e fare un pò di movimento. La vastità del posto permetteva di passare dalla folla della parte iniziale ad una quasi totale solitudine nella sua parte finale, consentendo ad ognuno di scegliere il proprio posto ideale.
All'inizio non lo notai, probabilmente distratto dalla presenza degli amici in compagnia, ma in quella parte così isolata in realtà si andavano a rilassare i soggetti più interessanti.
Coppie di ragazzi o ragazze in cerca di più intimità, nudisti, esibizionisti, amanti dello joga, surfisti e diversi uomini di differente età spesso e volentieri...soli.
Ingenuamente convinto si trattasse solamente di persone in cerca di isolamento, capii poi in realtà guardando meglio che lì oltre alla tintarella ci fosse anche qualche altra attività, tra le dune.

La presenza di quegli uomini mi stava eccitando.
Da sempre sono stata attratta dagli uomini maturi, credo che questa attrazione derivi soprattutto dalla contrapposizione di sensazioni che provo nel vedere un uomo maturo al di fuori di determinate circostanze, serio e posato, rispetto al atteggiamento diametralmente opposto se provocato ed eccitato.

Dal momento in cui capii che quel posto poteva essere un'opportunità per dar sfogo a quella che fino a quel momento era solo una fantasia fonte di mille masturbazioni, iniziai ad eccitarmi ogni istante in cui mettevo piede su quella spiaggia.
Decisi quindi un giorno di andare a fare una passeggiata in solitaria, per capire meglio come potessi trovare il modo e la persona giusta.
Ero eccitata oltre ogni immaginazione, camminavo sul bagnasciuga lentamente eppure sentivo il cuore battere come se stessi facendo una maratona. Ogni tanto mi fermavo e mi appoggiavo alla staccionata delle dune, fingendo di contemplare il mare quando in realtà sbirciavo le persone. Sentivo lo sguardo di diversi uomini al mio passaggio davanti a loro, l'eccitazione all'inizio non mi permetteva nemmeno di girare la testa, notavo con la coda dell'occhio e proseguivo.
La voglia però era devastante, era il momento di provare non appena si fosse presentata la persona ideale.

Arrivò quel momento.
C'era un signore maturo, tra i 60/70 anni, capelli bianchi corti e un fisico abbronzato e ancora abbastanza atletico seppur con una pancia leggermente pronunciata.
Mi colpirono due cose di lui e che mi fecero finalmente vacillare a osare : il suo costume azzurro che evidenziava un pacco veramente importante ed il suo sguardo. Mi stava letteralmente spogliando con gli occhi, mi fissava e incrociammo i nostri sguardi, ma una volta passato andai ancora avanti.
Avevo il cuore in gola ma anche voglia, volevo lui, mi piaceva e mi aveva eccitata con quello sguardo invadente. Mi fermai poco più avanti e mi girai indietro.
Mi stava ancora fissando, complice forse anche il mio costume che avevo sistemato come un perizoma tra i miei glutei.
Lui appena vide che mi voltai, si alzò in piedi, restando fermo nel suo posto ma senza smettere di guardarmi.
Il mio cuore stava impazzendo, ero immobile ma al tempo stesso lo stavo a quel punto anche io fissando.
Guardai la dune dietro di noi e senza dire nulla lo guardai di nuovo, sperando avesse capito la mia intenzione di volerlo incontrare dietro la duna. Capii eccome.
Mentre lo aspettavo, mi fermai a guardare lo stagno presente dietro la duna, ricordo ancora adesso il caldo torrido. Non un filo d'aria, tutto fermo, sentivo il cuore esplodere ed il fiato corto, ma al tempo stesso sentivo che il mio buchetto era diventato completamente fradicio.
Dopo pochi istanti arrivò e si fermò di fianco a me, senza dire una parola, alcuni istanti di silenzio totale in cui cercavo il modo di spezzare la tensione/eccitazione.

"Bel posto eh?" dissi
"Si, molto" rispose
Aveva una voce calma e da vicino mi sembrò un uomo molto tranquillo ed amichevole, mi mise a mio agio la cosa.
"Anche lo stagno, che bella natura" osservai.
"Si, vero, molto bello ed è pieno di uccelli..." disse lui, ora guardandomi. Mi aveva provocata.
Attesi un attimo , "si ma io ne sto cercando uno di un altro tipo". Lo guardai, vidi un guizzo nei suoi occhi.
Mi infilò la mano nel costume, andando sfacciatamente tra le mie natiche a palpare.
Non mi sembrava vero.
"Ma sei bagnatissima! Lo sapevo, mi stavi fissando da quando mi hai visto sdraiato a terra!"
Sorrisi mordendomi il labbro inferiore e allungando la mano sul suo pacco. Rimasi basita dalla consistenza, sentivo con la mano che non riuscivo a contenerlo tutto in essa. Il suo costume conteneva a malapena il tutto, una parte di palle non era coperto da esso e lo avevo subito notato.
"wow, hai un pacco enorme"
"Vieni con me, ora lo vedrai meglio" mi disse, prendendomi per mano e portandomi dietro ad un cespuglio che sembrava creare una piccola stanza apposta per noi. Camminai per qualche metro con il costume mezzo abbassato ed il culo mezzo fuori, mi sentivo già una poco di buono e la cosa mi stava eccitando ancora di più.
"prima di dartelo però, voglio vedere meglio questo bel culetto".
Mi fece mettere per terra a quattro zampe, sfilandomi il costume e lasciandomi completamente nuda davanti a lui.
Mi prese con le due mani le chiappe per allargarle leggermente in modo da poter contemplare bene il mio buchetto. Iniziò a leccarmelo ed io a gemere.
Mi misi più comoda allargando meglio le gambe ed inarcando un pò di più la schiena per agevolarlo a leccarmi meglio.
"Troietta, ti sta piacendo, vedo" si fermo a dirmi, tirandomi una pacca sul sedere.
Stavo impazzendo, avrei voluto che quel momento non finisse mai e riuscii solamente a mugolare con un cenno di assenso girandomi a guardarlo.

Mi leccò ancora un pò, palpandomi il culo con entrambe le mani come se fosse stato qualche impasto da preparare.
Mugolavo, lui con la lingua risalì dal mio buchetto e mi leccò la schiena, andando con le mani a toccarmi le tettine per poi tenerle. Sentii che si stava appoggiando a me e sentii anche il pacco contro il mio culetto, non era più molle come avevo inizialmente sentito con la mano.
"Ora è arrivato il tuo turno, girati e resta giù" mi disse.
Si alzò e mi ritrovai la faccia davanti al suo costume, che ormai era gonfio e aspettava solo di essere tolto.
Mi venne istintivo di mordicchiare quel pacco da sopra il costume, restando a quattro zampe e sentendo da vicino l'odore del suo cazzo.
Mi passò una mano nei capelli e me ne prese una ciocca tenendola tra le mani, mentre con l'altra si abbassò il costume.
Uscì fuori un cazzo enorme, ad oggi è ancora il più lungo che abbia mai visto, un palo di più di 20 cm con due belle palle penzolanti. Ero estasiata e lo ammiravo come un trofeo.
"ora è tutto tuo, ti piace?"
"è meraviglioso, lo voglio tutto"
Iniziai a leccarlo, era ancora non completamente duro, quindi con la lingua partii dalla base e scesi fino alla cappella, prendendola per un attimo in bocca in modo da inumidirgliela.
Decisi che avrei voluto prima dare delle belle leccate e così feci, passando più volte lentamente tutta la superficie di quel cazzo enorme.
Lui non diceva nulla, ma il suo cazzo stava diventando di marmo.
Continuava a tenermi la testa e quel gesto stava continuando ad eccitare anche me.
"Sei bravissima, continua così, ora succhia bene"
Con la mano mi invitò la testa a imboccare tutto quel cazzo, per me era impossibile da contenere tutto.
Succhiavo lentamente, volevo fare il meglio possibile. Ogni tanto venivo colpita da qualche colpo di tosse e gag reflex, ma non perdevo tempo e continuavo a succhiare.
Il suo cazzo ormai era qualcosa di divino, enorme e duro, tutto insalivato dalla mia bocca avida.
Volevo leccare anche le sue palle, prendendone una in bocca e succhiando leggermente.
La cosa venne particolarmente apprezzata.
"ooooh si che brava, brava" disse, prendendosi il cazzo in mano e segandolo mentre io continuavo a succhiare il testicolo.
Mi strofinò sul volto il tuo cazzo pieno della mia saliva e dei suoi umori, poi me lo ficcò di nuovo in bocca.
"Ora ferma così, faccio io".
Mi prese con tutte e due le mani la testa e iniziò lentamente a scoparmi la bocca.
Io iniziavo ad essere stanca per la posizione, ma ero così eccitata che non mi sarei fermata nemmeno con i crampi.
La mia testa era come sotto un'esplosione, ero lì a pecorina completamente nuda alla mercé di un uomo che mi stava scopando la gola.
Ansimava come un animale ora e aumentava il ritmo delle pompate, io stavo avendo conati ogni 3x2 ma ero caldissima e lui lo sentiva.
Per qualche istante smetteva, togliendo il cazzo dalla mia bocca per farmi rifiatare, poi riprendeva appena vedeva che con le labbra cercavo di nuovo di raggiungere la sua cappella, colante della mia saliva.
Ad un certo punto spostò le sue mani dalla mia testa per andare a palpeggiare il mio culo.
Mi stava scopando in gola palpandomi e passando la mano nel solco, andando a stuzzicare il mio buco e infilando un dito dopo averci sputato sopra.
Sentivo il suo dito che si muoveva mentre con l'altra mano continuava a palparmi e darmi delle pacche sulla chiappa.
Ero alle prese con quella bestia in gola, ero provata ed il suo cazzo stava pulsando.
"Piccola continua cosi, sto per venire"
Io andavo solo più avanti a gemere e mugolare , non avevo alcun modo di parlare e sentivo che si stava sempre più irrigidendo per arrivare all'orgasmo.
Si tirò indietro e mi riprese la testa mentre continuavo a succhiarglielo, se lo prese in mano ed iniziò a segarsi la base mentre io continuavo a lavorare la sua cappella.
Arrivò un schizzo enorme nella mia bocca, non riuscii a contenerlo ed ebbi un colpo di tosse, sputandomi sulla mia faccia e sul suo cazzo tutto il suo sperma.
Ci fermammo tutti e due per un istante, eravamo ansimanti e sudati, il suo cazzo sborrato tenuto con la sua mano sulla mia faccia.
"Mi è piaciuto tanto" gli dissi.
"Piccola troietta, anche a me" "Abbiamo ancora da fare con quel tuo bel culetto"
"Avevo paura che mi avresti scopata ora, il tuo cazzo è enorme".
"Lo so, verrai a casa mia, lì saremo più comodi e se vorrai avrò anche qualcosa da farti mettere".

Non mi sembrava vero, il mio primo pompino.



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