Gay & Bisex
Il negozio

13.04.2022 |
11.087 |
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"Lo tocco e sento un sobbalzo..."
Aprile è quel mese nel quale inizi ad assaporare quella sensazione di rinascita. L'inverno ti tiene per forza di cose più al chiuso ed il tempo non è clemente con quelli come me a cui piace fare trekking e attività fisica all'aperto. In questo mese le temperature iniziano ad essere buone per tenere in allenamento il fisico che a 40 anni merita un attenzione più costante rispetto a 10 anni prima.
Per questo motivo ho organizzato un 5 giorni di trekking con dei miei amici: percorrere la via degli dei. Un percorso che da piazza maggiore a Bologna arriva fino a piazza della Signoria a Firenze passando tra sentieri, valli, borghi e riserve dell'appennino tosco-emiliano.
Ero in fase di preparazione e cercavo pantaloni e magliette in tessuto specifico così, dopo una mattinata a lavoro, mi regalo una mezza giornata per un po di shopping nel centro di Bologna che iniziava a spogliarsi di maglioni e giacché mostrando i fisici più disparati di ragazzi e ragazze accaldati che nel primo pomeriggio accendevano ad ogni semaforo rosso le mie fantasie un po sopite da mesi di intenso lavoro e doveri familiari..
Erano le 13 quasi mentre passando davanti ad una vetrina noto una t-shirt in microfibra e decido di entrare sperando che non fosse chiuso. Il negozio non è molto grande e non sulle principali vie quindi probabilmente potevano essere in pausa. Spingendo la porta non si apriva ma ho notato subito un campanello con la scritta "suonare" ed io schiaccio. La porta mi viene aperta ed entro.
Mi accoglie un ragazzo alto, occhi azzurri e capelli molto corti ed un gran sorriso.
Chiedo se fossero ancora aperti e faccio presente l'interesse per la maglia vista in vetrina. Il ragazzo cortesemente mi dice di essere al limite ma che per lui non ci sono problemi e che potevo dare tranquillamente un occhiata ai capi sportivi. Mi chiede di seguirlo e mi porta nella zona dedicata. Seguendolo noto come quei pantaloni fasciano le sue gambe e polpacci ed avverto quasi un senso di buona invidia. Mi mostra una serie di magliette togliendole dalla fila e proponendomi anche dei pantaloncini abbinati.
Per un attimo mi perdo guardandolo meglio in quella sua camicia che mette in risalto dei pettorali non scolpiti ma tremendamente sexy.
Mi riprendo e cerco di decidere ma ad occhio non riesco. Lui capisce la mia indecisione e con il suo bel sorriso mi incoraggia a provarle in camerino. Titubante e preoccupato per la sua pausa gli faccio presente la cosa ma mi assicura che per lui non c'è nessun problema e che sarebbe felice di aiutarmi. Io lo ringrazio ed ipnotizzato dal suo profumo continuo a guardarlo. Per un attimo rimaniamo fermi occhi negli occhi poi lui mi riporta al momento scusandosi di essersi soffermato a pensare a quale sport praticassi. Ironicamente rispondo che il trekking non mi avrebbe fatto indossare bene una camicia come la sua. Lui ringrazia mentre poggia 2 maglie nel camerino e mi fa passare dicendomi che quelle magliette taglia L sono comunque fascianti e mi staranno sicuramente bene. Mi lascia la tenda metà aperta, io lo ringrazio ed inizio a togliermi la tracolla. Lui mi dice che sarebbe andato a prendermi 2 pantaloncini abbinati.
Nel frattempo io mi tolgo la maglia e rimango a torso nudo. Stavo partendo con le mie fantasie e volevo vedere fin dove potermi spingere lasciando la tenda metà aperta e facendo finta di temporeggiare a provarmi la maglia. Ogni tanto sbirciavo attraverso lo specchio e vedevo lui che rovistava dietro file di pantaloncini appesi e di tanto in tanto alzava lo sguardo verso il camerino.
Lo sento arrivare ed indosso la prima maglia. Mi giro e lui era lì che guardava. Mi dice che aveva ragione e che mi calzava bene aggiustandomela con le mani. Mi stavo eccitando molto e la sensazione dell'aria che ti manca mi faceva inebriare ancora di più.
I suoi occhi scrutavano bene ogni cm di tessuto appiccicato al mio torace e le sue dita avevano sfiorato già un paio di volte un mio capezzolo facendolo inturgidire.
Ero di spalle allo specchio e non potevo vedere il mio viso ma dalla sua espressione avevo capito di essere arrossito e molto probabilmente a lui era piaciuta la cosa.
Mi chiede di provare anche un pantaloncino e rimane vicino al camerino ad osservare. Li il suo interesse si è palesato allora mi lascio andare. Sbottono la cintura ed i pantaloni e li abbasso tirando giù un pezzo di slip e lasciando intravedere qualcosa in più. Chiedo scusa guardandolo dallo specchio e rialzo un po gli slip. Lui ha le mani sulla patta quasi per nascondere l'erezione che inizia a notarsi e che io continuo a guardare dallo specchio. Prendo i pantaloncini e li infilo ma mostrano la mia ereziine in una maniera assurda. Lui si avvicina alla tenda e mi dice che mettono molto in evidenza le chiappe se messi alti. Gli chiedo come dovrei metterli allora lui mi poggia entrambe le mani sui miei fianchi in modo delicato ed infila le dita tra l'elastico e la pelle e me li cala facendo scivolare i suoi pollici sulle chiappe. Nel farlo mi tira giù anche gli slip e mi ritrovo col culo mezzo scoperto ed un ragazzo di 1,80mt in piena erezione dietro di me.
Lui mi inizia ad accarezzare le chiappe leggermente, poi sempre con più confidenza iniziandosi a strofinare il cazzo con le mani attraverso il pantalone.
Mi giro ed allungo una mano verso quella patta che chiede di essere liberata.
Lo tocco e sento un sobbalzo.
Lui appoggia le braccia al muretto del camerino e si lascia toccare ed accarezzare godendosi la cosa con gli occhi chiusi ed il fiato sempre più corto. Mi inginocchiò, gli sbottono i pantaloni e li abbasso. Lentamente avvicino il mio viso a quelle mutande gonfie e pregne di voglia di uscire. Voglio godermi il momento e la situazione.
Voglio stuzzicarlo ancora allora allargo un lembo sullo scroto e stuzzico con la punta della lingua le palle gonfie di piacere di quel ragazzo così bello e profumato da sembrare di essere ancora in una delle mie fantasie.
Lui sobbalza ad ogni mia leccata poi mi mette una mano in testa e mi spinge il viso sul suo cazzo pulsante come a chiedermi di succhiarglielo. Le mie mani risalgono le cosce dure ed afferrando quei candidi slip li tirano giù svelando pian piano un pisello di gran rispetto che fluttua dritto davanti alla mia bocca. La apro e lentamente lo faccio entrare dentro per assaporarne bene ogni millimetro.
La voglia che ho la vede anche lui e mi lascia fare complimentandosi per come lo faccio eccitare.
Lo faccio entrare quasi tutto poi inverto la direzione.
Tutto lento e salivoso ed arrivato alla punta stuzzico il frenulo con la punta della lingua facendolo sobbalzare nuovamente di piacere. Così varie volte aumentando lentamente la velocità e l'affondo fino ad abbracciarmi alle sue cosce.
A lui piace molto ed inizia a prendermi la testa con entrambe le mani per gestire anche lui il ritmo.
Gode ansimando ogni volta più forte e va in estasi quando le mie mani dalle sue cosce risalgono su quei glutei flessi, scivolano sulla fascia lombare ed infilandosi sotto la camicia che lui inizia a sbottonare arrivano fino ai suoi capezzoli a stuzzicarli.
Alzo lo sguardo e lui è lì a fissarmi ed a incitarmi a continuare. Io eseguo tenendo quanti più centimetri della mia pelle attaccati al suo corpo eccitato ed eccitante.
Continua a tenermi la testa con le mani ed a scoparmi la gola come uno che non scopa da settimane.
andiamo avanti così per un po ed il mio cazzo richiede attenzione e la mia mano scende.
non resisto a lungo e lui capisce.
Mi chiede di venirmi sul petto ed io acconsento ed inizio a segarlo con l'altra mano. Il suo pisello pulsa e si irrigidisce avvisandomi del prossimo piacere.
Improvvisamente la sua sborra schizza accompagnata dal suo godimento ed esplodo anche io.
Erano oramai le 14:30 ma lui era contentissimo ed io in estasi nonostante fosse stato solo sesso orale confermandomi di aver gradito molto il tutto sperando in una fidelizzazione del cliente.
Credo che presto avrò bisogno di altro in quel negozio
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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