Gay & Bisex
I primi uomini
di BoccaYes
11.11.2024 |
51 |
3
"Mi piaceva anche se non accadeva nulla se non che ci toccavano ognuno per se mentre si guardavano le riviste e si commentava e si rideva..."
Da quando ero bambino ho sempre sentito pulsioni di ogni genere. Amavo le femminucce però sentivo i primi eccitamenti immaginando di trovarmi nudo di fronte ad altri ragazzi. Gia quando andavo al mare scappavo in pineta e mi piaceva rimanere nudo immaginando di avere intorno dei ragazzi che mi prendevano in giro che mi facevano inginocchiare e che mi legavo. Erano le prime fantasie per le sottomissioni che iniziavano a farsi avanti e che poi non mi avrebbero più abbandonato. A 12 anni avevo un amico vicino di casa di tre anni più grande di me e anche lui era molto curioso ed intraprendente ma non saprei dire che cosa avesse nella testa perché aveva già una fidanzatina. Eravamo molto amici e compagni di avventure come accadeva tanti anni fa ai bambini e ai ragazzi che giocavano in strada insieme a tanti loro coetanei. Inizió a procurarsi dei giornali porno e a guardarli insieme a me. La cosa mi piaceva perché stavo scoprendo il sesso per come era davvero ed ero attratto sia dalle donne che dagli uomini. Quindi guardavamo insieme e a volte c’erano anche altri amici. Era molto divertente e passavamo il tempo cosi in un scantinato di un palazzo. Poi un giorno il mio amico iniziò a toccarsi mentre si guardava la rivista e anch’io pur essendo ancora bambino mi piaceva strusciarmi il pisellino da fuori i pantaloni. La cosa andava avanti cosi fino ad un pomeriggio dove il mio amico tirò fuori il suo pisello che era già abbastanza maturo e peloso. Lui mi disse che dovevamo spogliarci tutti per poter divertirci meglio a guardare le riviste porno e cosi rimanemmo nudi come lui aveva deciso. Mi piaceva anche se non accadeva nulla se non che ci toccavano ognuno per se mentre si guardavano le riviste e si commentava e si rideva. Lui era già sviluppato e mi incuriosiva vedere per la prima volta una cappella scoperta bella gonfia. Io con il mio pisellino non era in imbarazzo perché lui non diceva nulla e mi trattava alla pari. Il gioco era comunque tutto centrato sulle troie che vedevamo in foto e anche piaceva. Poi una volta lui volle simulare quello che vedeva in foto e ci alzammo in piedi e lui venne a strusciare il suo cazzo duro in mezzo alle mie natiche. Sentire il calore del suo pisello fu una sensazione sorprendente ed assolutamente piacevole. Si divertiva cosi mi teneva le chiappe con le mani e strusciava il suo cazzo nel mezzo al mio sederino liscio. Si giocava cosi e anche a me si induriva il pisellino. Poi a volte mi faceva toccare il suo e la consistenza fu per me un’altra gradita sorpresa. Non andammo mai oltre ma per me fu il modo per capire che stare nudo andava bene e si doveva fare.
Con questo primo battesimo del sesso ambiguo, direi vero esordio da bisex, mi trovai catapultato nella prima esperienza quando stavo per comoiere 13 anni. Già da due anni andavo a lezioni di pianoforte da un professore della mia città e mi trovavo bene e mi divertivo molto. Di solito ci andavo in autunno e inverno e d’estate facevo festa. Poi però quell’anno lì decisi di fare qualche lezione anche in piena estate dopo che era finita la scuola e ci andavo la mattina mentre i miei genitori erano al lavoro.
Fino ad allora non c’era stato mai niente di ambiguo ma forse lui covava da tempo desideri perversi. Cosi una mattina lui si mise a sedere dietro di me mentre ero alla tastiera perché voleva farmi vedere bene l’impostazione delle mani per un pezzo particolare. Era molto molto caldo e lui era in pantaloncini corti da mare, maglietta e ciabatte. Si mise dietro e mi si appiccicò subito cingendomi bene con le braccia e, stando letteralmente col fiato sul collo, mi teneva le mani dicendo come dovevo tenerle per migliorare la tecnica. La situazione non mi infastidiva e ci stavo tranquillo. Poi con la scusa del caldo si tolse la maglietta e ricordo bene questo suo torace peloso e due capezzoli grossi e anche un po’ grassi. Era un uomo possente e decisamente sovvrappeso. Cosi disse anche a me di levarmi la maglina e che potevo rimanere in mutande senza problemi. Cosi lo feci. Lui si prese un rischio enorme ma in quegli anni non c’era tutta l’attenzione alle avance sessuali verso minorenni. Io ero sinceramente divertito anche se non capivo bene la situazione. Avevo peró avuto l’esperienza di nudita con il mio amico quindi in qualche modo non trovavo niente di strano. Cosi chiesi se dovevo togliermi tutto. Ricordo ancora il suo sguardo eccitato e incredulo che a distanza di anni ho focalizzato meglio visto che all’epoca ero poco più di un bambino. Lui mi fece sedere e inizió a farmi tantissimi complimenti e accarezzarmi. Si tolse tutto anche lui e ricordo questo cazzo enorme pelosissimo e un po’ storto. Mi colpirono le palle grosse che avevo visto sui giornaletti. Mi facevano ridere…. Lui si strusciava su di me e poi mi fece alzare e continuava a strusciarsi dietro di me e sentivo questo cazzone grosso premere dietro la schiena e ricordo bene la sensazione dei suoi peli che strusciavano sul mio corpo. Dopo un po’ il tempo era scaduto e mi rivestii per andare via. Non era successo nulla. Allora lui mi disse che ero stato bravo e che mi avrebbe fatto lezioni gratis cosi io potevo tenermi i soldi che mi dava il mio babbo. Con il senno di poi direi che era stata vera prostituzione in maniera indiretta perchè lui non mi pagava ma io tenendomi i soldi era come se lui me le desse. Io ero super contento di tenermi i soldi per le mie cazzate.
Così già dalla volta successiva mi fece subito spogliare per palparmi ovunque e poi si spogliò anche lui. Inizió a strusciarsi anche dal davanti e ricordo bene il suo odore che non era sgradevole anzi sapeva di sapone e profumo. Nel giro di poco mi prese una mano e mi fece stringere il suo cazzo e fu per me divertente e vidi che si drizzava anche il mio. Lui appena vide la cosa andò su di giri e iniziò a dirmi “prendilo, stringilo dai…” cose così. Subito mi guidò con la sua mano sopra la mia mentre stringevo il cazzo e mi insegnó a fargli una sega. Lui sborró subito e fui strabiliato dal vedere tanta sborra e fu tutto una specie di film in cui io non capivo più niente ma il ricordo era positivo. Non percepivo violenza.
L’escalation fu veloce e già dalle volte successive me lo fece assaggiare in bocca. Io non è che facessi molto mi limitavo a tenerlo in bocca e lui inizió a guidarmi e io ubbidivo e imparavo presto. Prevaleva la curiosità e mi sentivo comunque eccitato per quanto può esserlo un ragazzino. Lui si faceva succhiare poi lo tirava fuori e sborrava sulla sua pancia. A volte mi sborrava in piedi o dietro di me su schiena o sedere oppure davanti mi schizzava sul pisello.
Poi verso fine estate mi disse che la volta successiva sarebbero venuti dei suoi amici a vedermi e che mi avrebbero fatto dei bei regali. Io dissi va bene non sapevo cosa aspettarmi.
Quando tornai a casa c’erano altri due uomini che stavano seduti sul divano accanto al pianoforte e lui me li presentò. Non saprei dire l’età perché da ragazzini si fa fatica darla. Ripensandoci direi sui 50 come il mio maestro. Lui mi disse di far vedere come ero bello e questi due signori mi indicarono una busta sul pianoforte dove c’era il regalo per me…..altri soldini…..ma tanti….. Così mi spogliai tutto davanto a loro e loro mi guardavano toccandosi ma rimanendo vestiti. Mi fecero avvicinare e mi tastarono tutto compreso il pisellino e facevano commenti su di me e un sacco di complimenti che mi divertivano. Mi facevano girare e mi guardavano e toccavano tutto. Poi tirarono fuori i loro cazzi. Ricordo uno era piccolo e con la cappella appuntita che mi sorprese, l’altro invece un cazzo normale bello tosto. Mi chiesero di venirgli a cavalcioni e di toccarli. Cosi fece ormai sapevo come toccare un cazzo. Loro gemevano e mi dicevano ogni sorta di complimento e uno iniziò a baciarmi sul collo e sul petto. Questa cosa mi fece senso e mi scostai così che non lo fece più. Fu allora che dopo che li avevo segati il mio maestro mi chiese di fargli vedere quanto ero bravo a prenderli in bocca. Fui contento di dimostrare questa cosa…..ero davvero un ragazzetto ingenuo. Cosi spompinai prima uno e poi l’altro. Spompinare è una parola grossa perchè non facevo un granché e mi limitavo a ciucciare come fosse un ghiacciolo. A loro piaceva molto. A quel punto ci fu la svolta perché mi rimisero in piedi e mi fecero girare. Mi aprirono le chiappe e iniziarono a guardare e toccare il mio buchettino facendo mille esclamazioni di piacere e apprezzamento. Sentivo che con le dita toccavano e premevano leggermente ma poi si fermarono. Mi fecero sedere accanto e li segai finché non vennero. E ci volle poco.
Mi dettero appuntamento alla settimana successiva dicendo che ci sarebbe stato un nuovo gioco. Io tutto contento andai via con la mia busta. I soldi li nascondevo a casa e stavo facendo un piccolo tesoretto.
Quando tornai fu tutto come la volta precedente e quindi io ero a mio agio con i loro cazzi e quello del mio maestro. Ma ad un certo punto mi fecero mettere a pecora sul divano e mi dissero che era il gioco della pecorina. Mi fecero inarcare bene in modo che il buchetto fosse bene in vista. Iniziarono a stuzzicarmi con le dita. Tutti e tre. Poi sentii freddo. Mi misero qualcosa che credo fosse un gel. Uno di loro affondó subito un dito e io sentii male e dissi “ahia “. Mi dissero di stare tranquillo e infatti appena il dito entró tutto mi passó il dolore. Poi però uscendo il dito sentii di nuovo dolore. Dicevano che era normale. Cosi tutti e tre si divertirono ad entrarmi nel culo. Io sentivo un po’ dolore e un po’ piacere. Dopo un po’ quello col cazzo piccolo mi venne dietro e inizió a premere la sua piccola cappella appunto al mio buco che era stato gingillato fino ad allore. Ricordo benissimo che sentii molta forza in quella spinta. Era decisa e costante. Sentii male e mi lamentai ma nello stesso momento lui era entrato tutto. Credo che avesse avuto un cazzo grosso come un pollice o poco più. Ripensandoci furono furbi ad iniziare a farmi inculare da lui. Sentivo male ma non troppo e quando era dentro era anche piacevole. Quest’uomo mugugnava come un maiale mentre mi inculava. Credo sia andato avanti per qualche minuto e poi ha sborrato dentro nel mentre il mio maestro mi strizzava delicatamente il mio pisellino facendomi stare bene in modo da attutire il fastidio del cazzo nel culo. Quando lo tiró fuori sentii molto male anche se era davvero mignon. Ma era il primo ed il culo era quello di un verginello. Lui si sposto e gli altri vennero dietro di me. Ovviamente non potevano incularmi cosi appoggiavano semplicemente le loro grosse cappelle al mio buco e sborrarrono tantissimo. Mi fecero asciugare e mi fecero rivestire. Mentre andai via sentii un calore nelle mutandine. Era la sborra che usciva dal culo. Non ero pronto e la cosa mi fece impressione e scappai a casa. Quello fu uno choc nonostante avessi gia fatto sesso con quegli uomini.
Non tornai più da quel maestro anche se lui mi scongiurava. Ci credo avere un ragazzino che succhia cazzi era stato un miracolo.
Non raccontai niente a nessuno. Non ero turbato ma era come se mi fossi fatto una scorpacciata di un dolce che adesso mi nauseava
Questa è stata la mia iniziazione sul lato bsx. Ripensandoci mi son detto quanto quei tre hanno rischiato…..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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