Con Massimo III parte

Passarono pochi minuti e vidi che il suo bel cazzone stava riprendendo vigore sollecitato dalle sue carezze. Si stava menando l'uccello davanti a me mentre mi guardava pieno di voglia. Uno spettacolo indecente che fece cadere gli ultimi freni inibitori.
- Voglio che mi scopi come una troia- mi sentii eslamare ed incominciai a fargli una sega prima di fargli un altro pompino. Mi piaceva da matti succhiare quel cazzo che sapeva di maschio e di pulito. Mi eccitava sentirlo ingrossarsi in bocca e gia' sognavo come sarebbe stato bello prenderlo dentro di me.
- Bravo succhi proprio come una troia -disse- si vede che ti piace il cazzo.
Continua cosi' che tra un po' te lo ficco dentro in culo e vediamo quanto sei ancora piu' troia.
-Muoio dalla voglia di sentirmi aperto dal tuo cazzone -risposi interrompendo per un attimo il pompino.
Non se lo fecere ripetere. Mi tolse il cazzo dalla bocca e mi fece girare. Inizio' a leccarmi il buco facendomi provare piacere puro. La sua lingua correva dentro e fuori il mio ano raggiungendo piu' volte il perineo per farmi sussultare di piacere.
Dopo qualche minuto di quel gioco lo vidi alzarsi con l'uccello ancora in tiro e andare ad aprire un cassetto da cui estrasse un gel lubrificante.
Era giunta l'ora. Dopo piu' di sei mesi che non scopavo finalmente potevo godermi un cazzo nel culo. E che cazzo direi.
-Ora la troietta avra' quel che si merita - disse Massimo.
-Si ma fai piano all'inizio -gli chiesi quasi implorante- ti prego di non farmi male.
-Non preoccuparti -sussurro' dolcemente- voglio che siamo in due a godere. Quando ti fa male dimmelo che mi fermo.
Mi fece mettere alla pecorina e dopo aver spalmato il gel sul mio buchetto e sul suo membro inizio ad incularmi. Sentii la cappella che si faceva largo lentamente nel mio sfintere seguita dal resto dell'asta. Se gemevo di dolore Massimo si fermava e poi riprendeva la spinta finche' non fu tutto dentro. Stavo godendo tantissimo, allungai la mano verso il mio buco e sentii che ormai le sue palle aderivano al mio ano.
-Dai scopami maschione - urlai in preda all'eccitazione.- tu sei il mio maschio e voglio che godi della mia fichetta.
Mi rispose cavalcandomi ad un ritmo crescente e facendomi godere come una vacca. I suoi colpi mi facevano tremare tutto il corpo e facevano salire dentro me l'orgasmo. Ad un certo punto decise di cambiare posizione e mi fece mettere a gambe larghe girato verso di me. Mi scopava alla missionaria e contemporaneamente limonavamo. Non ce la feci piu': dal mio cazzo che non avevo neanche toccato esplose una marea di sborra che impiastriccio' i nostri corpi. Pochi istanti dopo fu la volta di Massimo che tolto l'uccello dal mio culo spruzzo' un fiume di sperma calda sulla mia faccia e anche questa volta approfittai per assaggiarne qualche goccia. Il suo sapore era un po' salato ma non mi dispiaceva.
-Se ci sara' una prossima volta -dissi- vorrei provare a bere tutta la tua sborra. Ti e' piaciuto scoparmi?
-Mi e' piaciuto scopare con te e mi piaci tu -rispose Massimo con dolcezza- e se vorrai potremo continuare a farlo.
-Anche tu mi piaci. Fin dal primo momento che ti ho visto. Quando vorrai il mio culo e la mia bocca saranno disponibili.
Ci baciammo nuovamente e ci mettemmo sdraiati a cucchiaio sul letto fino a che ci addormentammo.