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Gay & Bisex

4 - Vita vissuta


di Membro VIP di Annunci69.it Antoninopasss
08.10.2024    |    67    |    0 9.0
"Poi sentii la mano sulla pancia scivolare e stringere il mio capezzolo sinistro..."
4 – Vita vissuta
Ero tutto eccitato per quello che dovevo fare, mi preparai e andai all’appuntamento, arrivando pure in anticipo. Controllai la zona e una volta entrato mi accorsi che non c’era nessuno allora andai nella zona adiacente, dove andavano i pastori, mi abbassai i pantaloncini e con la saliva nelle dita mi lubrificai il buco infilandone un pò dentro, avevo paura di sentire male per cui volevo essere allenato visto il cazzone di Mario. Poi sentii un rombo di motori, ma più di uno, comunque mi affacciai e vidi che Mario era lì …. Ma non da solo! Era venuto con 5 amici e tre moto. La cosa che mi fece rientrare e tremare di paura fu la vista di mio fratello. Se lo era portato dietro, voleva sputtanarmi davanti a tutti e anche davanti alla mia famiglia. Ero sconvolto per tanta cattiveria, iniziai a singhiozzare, dal mio posto privilegiato vedevo che mentre lui entrava nella stanza centrale della casazza gli altri, fratello compreso, si nascondevano nei laterali dove vi erano i buchi delle finestre in modo da osservare tutto e chiudermi l’uscita se una volta scoperto e avessi cercato di fuggire. Ero terrorizzato, avevo ancora i pantaloncini alle caviglie con le chiappe al vento, poggiato con le mani, una al muro e l’altra sul petto. Il cuore mi batteva a mille. Come potevo uscirmene indenne da quella situazione. Cercavo una soluzione, ma oltre a restare fermo lì, cosa potevo fare? Tra l’altro dietro le mura c’era la bici e se l’avessero vista sarei stato spacciato lo stesso. Ma non potevo spostarmi da lì, era il mio rifugio e la mia salvezza. Il tempo stava passando e nella casazza iniziavano i mormorii degli amici di Mario e anche di mio fratello. Lui li tranquillizzava dicendo che era vero e che sarei venuto e che avrebbero visto tutti che Luigi, mio fratello, aveva un fratello ciucciacazzi. Lì mio fratello inziò a litigare tutti intervennero dicendogli che se non fossi andato il culo lo avrebbero fatto tutti a lui …e via dicendo. Gli animi si erano riscaldati. Nel mentre si senti un fruscio dovuto al vento, credevo, e in un istante una grande mano, da dietro, mi tappo la bocca e con l’atra mi cinse la pancia tirandomi indietro su di lui. Pensai che mi avevano scoperto, era finita, mi sentii mancare. Mi appoggiai completamente a quel corpo sconosciuto chiudendo gli occhi e immaginando il disprezzo e il disgusto di mio fratello, le risate di tutti i presenti che mi avrebbero offeso e insultato in tutti i modi. Il trionfo di Mario che annunciava di aver avuto sempre ragione e che frocio di merda, come diceva lui, fossi. Li sentivo parlare animatamente ma non capivo niente, era tutto ovattato. Io continuavo a camminare all’indietro appoggiato all’altro corpo con le chiappe scoperte, appiccicate ai suoi jeans, mentre con piccoli passi visto che i pantaloncini alle caviglie mi impedivano i movimenti. Aprii gli occhi e vidi che ci stavamo addentrando in una stanza buia, in cui forte era la puzza di pecore. Pensai verrò esposto dalla finestra centrale come trofeo di caccia di Mario, per poi essere buttato in pasto a tutti gli altri. Iniziai a pianger in silenzio. Le mie lacrime bagnavano le grossa mano che mi tappava la bocca e che a malapena mi lasciava libere le narici. Poi sentii la mano sulla pancia scivolare e stringere il mio capezzolo sinistro. Ebbi un forte brivido, e sentii l’alito della sua bocca avvicinarsi al mio orecchio destro. Sentii ancora le labbra aprirsi e il mio corpo tremare mentre i capezzoli divennero di marmo. Le braccia dello sconosciuto ora sembravano cullarmi, quasi fosse un abbraccio. Pensai allora che non era uno di loro, era troppo gentile, anzi, forse mi aveva salvato da quella situazione imbarazzante. Sentii qualcosa che stava diventando duro dietro le mie chiappe. Ero bollente, ero in calore, avevo il cazzo durissimo che svettava all’aria, il buco mi palpitava dalla voglia, la bocca asciutta e vogliosa di baciare, nonostante la mano, di cui avrei voluto succhiare le grosse dita. Decisi allora di lasciarmi andare e iniziai allora a strusciare il mio culo sulla protuberanza dei suoi jeans. La sua mano lasciò i miei capezzoli e impugno il mio cazzo segandomi lentamente …. stavo impazzendo dalla voglia. Un forte calore mi stava invadendo, non riuscivo più a controllarlo, d’un tratto iniziai a sborrare come non mai. Il mio corpo era preda di pesanti convulsioni che solo la sua forza fisica poteva reggermi, io sarei svenuto dal piacere. Percepii la vicinanza della sua bocca che con voce calda e bassa mi invitava a non urlare, a non girarmi e a non far rumore se lui mi avesse tolto la mano dalla bocca. Feci cenno di si con la testa, e lui lentamente inizio a mollare la presa e quando l’ebbe tolta, con la mia mano sinistra, che fino a quel momento erano rimaste come bloccate, bloccai la mano e iniziai a succhiare le sue dita……

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