bdsm
Weekend da schiavo (giorno 1 parte 3)
di bisexpassivissimo
02.07.2017 |
13.493 |
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"Lui abbassa entrambi i sedili, mentre io mi tolgo tutto e appoggio il plug sul cruscotto, "Padrone, questo culo aspetta te" gli dico..."
Lui è pronto ad uscire, ora è vestito con dei jeans chiari ed un maglioncino leggero a v con sotto una t-shirt, io invece indosso una felpa con la zip a pelle, dei jeans strappati ed un perizoma che mi sono portato, che in quel momento sono abbassati alle caviglie visto che sono a 4 zampe sul pavimento in attesa di farmi inserire il plug-in dal mio padrone. Lo tiene in mano, lo sta cospargendo di lubrificante perchè non abbiamo tempo da perdere, ne mette un po' anche tra le mie chiappe e...in un attimo è dentro di me, ho già detto che non era molto grande, si sente ma non da molto fastidio per ora. "Vorrei lo togliessi e ci rinfilassi il tuo bel cazzo padrone!" gli dico voltandomi a guardarlo. "No troia, ora voglio umiliarti così portandoti in giro come la mia cagna personale!" mi risponde fermo sulle sue posizioni.Mi rialzo tirando su calzoni e perizoma e coprendo quindi il tesoro tra le mie chiappe, faccio qualche passo per verificare che non mi dia noie, al momento sembra di no, da come la sensazione di dover andare al bagno ma di poter resistere; perciò lasciamo l'appartamento, prendiamo la sua macchina e ci dirigiamo verso un centro commerciale che si chiama Borgo, parcheggia e scendiamo. Ci incamminiamo verso l'entrata, oramai sono completamente abituato ad avere il plug-in dentro di me ma guardare la gente che passa e sapere che loro ignorano quello che mi ha nascosto tra le chiappe comincia ad eccitarmi appena varcata la soglia. "Come ti senti troia?" mi chiede avvicinandosi e sussurrandomi, "eccitatissima padrone, ignorano tutti che sono la tua schiava.." rispondo continuando a guardarmi intorno. Entriamo nel negozio di vestiti più vicino, ci aggiriamo tra la merce mentre lui quando nessuno ci vede mi tocca il culo con vigore, io lo guardo leccandomi platealmente le labbra. Poi prende due paia di calzoncini a caso e me li passa ordinandomi di andare nel camerino a cambiarmi, così mi faccio indicare dalla commessa il camerino più vicino e mi ci dirigo, lui mi segue tranquillissimo, dopo tutto la differenza di età potrebbe farci scambiare per padre e figlio anche se non ci assomigliamo. Entro nel camerino, appendo i calzoncini che non proverò al muro, mi slaccio i pantaloni, li lascio cadere a terra, poi mi volto verso di lui che in quel momento entra nel camerino e chiude la tenda. "Come ti dona il perizoma troia!" mi dice attaccandomi al muro e baciandomi con passione infilandomi la lingua in bocca, sento le sue mani correre verso i miei glutei e poi afferrarli con forza, poi si stacca e mi volta con la faccia verso il muro, sporgo il sedere che viene subito provato del perizoma, lui si china e mi allarga le chiappe e preme sulla base del plug-in. Non abbiamo molto tempo per fare maialate nel camerino, perciò lo toglie da dentro, me lo passa ordinandomi di mettermelo in bocca e tenerlo bagnato. Io eseguo velocissimo ed inizio a leccarlo per poi nasconderlo nel caldo della mia bocca. Lui nel frattempo lecca il mio buchino e ci infila due dita, mi accorgo che il cazzo mi si è indurito e comincio a masturbarmi ma proprio in quel momento lui si rialza, mi prende il plug-in dalla bocca e me lo rinfila con violenza nel culo. "Rivestiti troia e nel prossimo negozio ti scopo!" mi promette, sorrido e mi rivesto velocemente. Usciamo dal camerino, rimettiamo a posto i calzoncini inutilizzati ed usciamo dal negozio.
Entriamo in un negozio di intimo e stavolta il tutto si svolge più velocemente, giriamo, lui prende 2 boxer, uno slip e anche un tanga da donna nascondendolo tra i boxer, poi ci dirigiamo verso il camerino che stavolta non ha la tenda ma una vera e propria porta. Prima entro io con i capi di abbigliamento, li appendo, mi spoglio completamente stavolta restando solo in perizoma, mi metto in ginocchio e attendo che lui entri senza farsi notare dalle altre persone. passa qualche secondo e finalmente lui entra rapido chiudendo la porta alle sue spalle, senza indugiare gli slaccio subito la patta dei pantaloni, tiro fuori il suo pisello ancora non duro ed inizio a succhiarlo per farlo eccitare quanto lo sono io che desidero ormai essere sbattuto forte in quel camerino. Il suo pene diventa quasi subito di marmo, "ora togli perizoma e plug-in e metti il tanga che ho preso, sbrigati vacca!" mi ordina, io eseguo più veloce che posso, poi con il plug-in bocca e il tanga femminili nuovo di zecca addosso mi volto verso il muro, lui scansa l'elastico tra le mie chiappe e finalmente sento il glande penetrarmi. Cerco di non mugolare ma il godimento mentale che mi provoca essere scopato in un camerino con una mutandina da donna ed un plug-in in bocca è esaltante. Mi fotte solo per 60 secondi circa purtroppo, e ovviamente non viene per non farci scoprire. Si rimette il bel pisello nelle mutande ed esce dicendomi di fare lo stesso dopo 2 minuti. Rimango frustrato nel camerino, mi tolgo il tanga, mi rimetto il plug che ormai ha trovato casa stabilmente nel mio ano, mi rivesto e esco portandomi dietro le mutande da provare. Roberto non lo vedo da nessuna parte, tocca a me quindi rimettere a posto le mutande (compreso il tanga) ed uscire imbarazzatissimo guardando a terra. Lo trovo di fronte al negozio, sorride molto divertito guardandomi avvicinarmi "e brava la mia cagna umiliata, ti sei meritata la mia sborra ma dovremo riprendere la macchina..." Torno ad essere molto felice sentendo quella promessa e parto a razzo verso la macchina seguito dal mio padrone. Saliamo e mi porta in un posto appartato mentre comincia a fare buio, io per tutto il viaggio gli strofino il cazzo da sopra i pantaloni per sentirlo duro e pronto a sbattermi. Finalmente parcheggia, si toglie la cinta e io gli salto letteralmente addosso, dopo un altro bel bacio appassionato lui mi spinge la testa verso il suo cazzo ed io subito lo tiro fuori mettendomelo in bocca e facendogli un lavoretto con i fiocchi come solo chi ama succhiare piselli sa fare. Lui abbassa entrambi i sedili, mentre io mi tolgo tutto e appoggio il plug sul cruscotto, "Padrone, questo culo aspetta te" gli dico mostrandoglielo e allargandomi le chiappe. Finalmente vengo preso, sbattuto a faccia in giù sul sedile con le gambe larghe e penetrato passionalmente, poi lui si mette sopra di me e col suo braccio mi circonda il collo stringendolo tra bicipite ed avanbraccio. "si padrone continua..." riesco a mormorare in completa estasi da passivo. Al momento di sborrare, si alza, mi fa voltare a pancia in su, poi si mette seduto sul mio petto e mi dice "voglio dipingerti la faccia puttana!". Chiudo quindi la bocca che avevo aperto pensando di berne un po' e attendo ad occhi chiusi i suoi schizzi che puntuali arrivano subito dopo. Li sento atterrare prima sulla fronte, poi su naso, labbro superiore e guancia, tiro subito fuori la lingua per leccare lo schizzo sul labbro ma lui mi ferma subito "no lascialo la, voglio portarti a fare un giro in macchina con la mia sborra sulla faccia!" L'idea mi eccita molto, rimetto il plug nel culo, mi rivesto tenendo la felpa slacciata così che semmai che lo sperma mi coli sul petto non mi sporchi il tessuto. Dopo che anche lui si è rivestito e sistemato, i sedili tornano in posizione normale e si riparte alla ricerca di un posto per cenare, il viaggio me lo faccio con il suo seme che cola dal mio viso al mio petto nudo, mi guardo nello specchietto vedendo riflesso il volto di una vera puttana affamata di sborra. Quando siamo in prossimità della paidineria che ha scelto per cenare mi passa un pacchetto di salviette umidificate per pulirmi.
Dopo aver riassunto un aspetto normale e aver riallacciato la sveglia entriamo in piadineria, ci sediamo e ordiniamo, nell'attesa Roberto mi propone una nuova sfida: "ho visto che non hai ancora sborrato, starai scoppiando, quindi ho un'idea: ora quando ti portano la piadina vai in bagno, ci sborri dentro e poi torni qua e la mangi davanti a me, d'accordo?" Rimango sbigottito da quest'idea, quello che mi eccita di più è proprio la sua mente perversa e come sa dominarmi e umiliarmi facendomi venire voglia di essere scopato allo stesso tempo. Annuisco "hai sempre idee fantastiche padrone!" e attendo la piadina con un altro tipo di fame adesso. Dopo qualche minuto finalmente arrivano, lui prende la sua e poi mi indica il bagno, io mi guardo intorno, incarto la piadina bene nei tovaglioli di carta e la nascondo dentro la felpa dirigendomi verso la porta indicatomi. Nel bagno degli uomini ci sono 3 porte, solo la prima sembra occupata, quindi entro nella terza, chiudo a chiave, mi slaccio la felpa tirando fuori la piadina che mi stava scottando la pancia e poi mi abbasso jeans e perizoma. Abbasso il copri water, vi appoggio sopra molta carta igienica, poi apro la piadina appoggiandocela sopra e mostrando il ripieno di salame e formaggio che avevo scelto. Il mio pene è già duro perchè l'eccitazione mentale è alle stelle, con una mano inizio a masturbarmi mentre con l'altra non dimentico il plug, lo tolgo e lo infilo varie volte ripensando a Roberto che mi scopa senza pietà, il mio cazzo è durissimo e sta già per liberarsi, tolgo il plug e me lo metto in bocca assaporando il gusto del mio sedere ed infine schizzo sulla piadina. Con tutta quell'eccitazione lo sperma ricopre copioso il salame quindi non perdo tempo, richiudo la piadina e la incarto nuovamente, poi mi rivesto e mi rimetto il plug per poi buttare la carta igienica e tirare l'acqua. Esco dal bagno con la piadina di nuova nella felpa, mi ridirigo al tavolo dove trovo Roberto che ha già finito di mangiare, mi siedo di fronte a lui e tiro fuori la piadina ora tiepida; lo guardo con espressione voluttuosa ed inizio ad addentare la mia cena, dopo due morsi il sapore di sperma comincia a sentirsi, l'insieme con salame e formaggio non aiuta ma mi faccio forza e cerco di finirla. Dopo molta fatica riesco a completare anche questo compito datomi dal padrone, lui è molto soddisfatto "sei proprio affamata di sborra eh cagna?"
Dopo aver finito ed essermi pulito la bocca, facciamo due chiacchiere normalmente come se non avessi appena ingoiata una piadina farcita dal mio stesso sperma, poi lui va a pagare nuovamente per entrambi e ripartiamo verso casa, la giornata di maialate varie comincia a farsi sentire e comincio ad avere sonno. Rientriamo in casa, penso che ormai non si farà più niente ma lui mi riattacca al muro, mi infila la lingua fino alle tonsille, mi slaccia con foga la felpa e la lancia a terra poi mi volta abbassando i jeans mentre io mi sfilo le scarpe, mi prende a sculacciate mentre ho ancora il perizoma. Poi mi prende in braccio e mi porta in camera sua, mi lancia sul letto e mi allarga le gambe, poi mi sposta il perizoma e toglie il plug, lo lecca e lo lancia a terra "con questo hai finito..." dice prima di lanciarsi a leccare bene il mio ano dilatato. Io sono inerme mentre lui ricomincia a scoparmi violentemente sculacciandomi fino a fare le chiappe paonazze. Dopo almeno venti minuti di trombata in diverse posizioni lui si svuota dentro di me, poi si sfila si distende sul letto e mi ordina "ora vai fuori di qui, tu dormi sul divano schiava, trovi lenzuola, coperta e cuscino nel baule in sala!" poi si volta e prende il cellulare da sopra al comodino iniziando a farsi gli affari suoi. "Si padrone" dico uscendo dalla camera con i vestiti in mano e mi richiudo la porta alle spalle, appoggio i vestiti sul divano e mi dirigo verso il bagno completamente nudo e con il suo sperma che mi cola dal sedere che solo adesso mi rendo conto che mi brucia dopo una giornata intera passata ad essere penetrato, mi guardo allo specchio soddisfatto e mi dico "sei proprio una gran troia..."
Lunedi prossimo la prima parte del secondo giorno se il primo vi è piaciuto!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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