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Punizione esemplare


di LensMax
24.09.2020    |    1.204    |    0 8.7
"Cominciai a trattarla malissimo, a tal punto di scatenare in lei una cattiveria inaudita, cominciò a colpirmi sempre di più, fino a quando non risposi alla..."
Vacanza in Campania quasi terminata…
La prima vacanza da soli non si scorda mai, settimana ricca di esperienze sessuali a tutto spiano.
Tutto questo mi fece intuire alcune cose, la persona che avevo di fianco era più avanti rispetto alle mie perversioni nascoste.
Dopo l’esperienza sotto la doccia, e dopo quella del mio culo rotto con la scusa del massaggio, passammo al punto successivo.

Durante questa vacanza con gli amici di viaggio, ci furono delle inevitabili discussioni, così si crearono distaccamenti, ma in una occasione diedi torto alla mia ex, cosa che fece scatenare un litigio pazzesco tra me e lei, a tal punto che una sera dovemmo tornare a casa prima di tutti gli altri.

Arrivati nella stanza da letto, presa dalla rabbia e dalle sue manie di protagonismo, cominciò a fare la valigia con l’intenzione di voler andare via, io incredulo restai a fissarla immobile.
Stupita della mia tranquillità, cominciò ad umiliarmi come non mai, dicendomi ogni tipo di offesa per farmi sentire ridicolo davanti alla sua presenza, andò avanti per circa 30 minuti, fino a quando nella mia testa scattò una rabbia inaudita!

Mi alzai dalla sedia e la spinsi sul letto, lei si alzò e mi sferrò uno schiaffo in piena faccia… in quel momento non capii più nulla, dentro di me c’era una rabbia pazzesca, ma nello stesso tempo una voglia di farle del male sessualmente, mi eccitava vederla “padrona”.

Cominciai a trattarla malissimo, a tal punto di scatenare in lei una cattiveria inaudita, cominciò a colpirmi sempre di più, fino a quando non risposi alla sua violenza, tra un colpo e l’altro le strappai la maglietta lasciandole fuori una parte del seno, si spaventò, ma io non mi fermai, ormai dirigevo io il gioco!

Con forza riuscii a denudarla completamente, nuda sul letto cominciai a darle delle sculacciate sul quel bel culotto, fino a quando vidi che la sua voglia di liberarsi pian piano si trasformava in cenni di piacere.

La situazione si invertì radicalmente, era diventata una punizione vera e propria.

Vidi in lei una voglia matta di essere punita, le davo forti sculacciate sul culo fino a renderlo viola, sentivo cenni di dolore misti piacere.
Dopo una trentina di minuti di sfogo, decisi di fermarmi, girò la faccia verso di me e disse: “chi ti ha detto di smettere? Uomo piccolo”!

In quel momento presi la mia cintura e comincia a colpirla, si rannicchiava di dolore, ormai era rossa ovunque, dalla schiena alle cosce, ma nonostante questo non mi ero soddisfatto, volevo farle del male per come mi aveva trattato, ero eccitatissimo, avevo una voglia irrefrenabile, mi denudai, avevo il cazzo in fiamme, mi misi sopra di lei immobilizzandola, le puntai il cazzo tra le chiappe senza un minimo di lubrificante o altro, si girò impaurita chiedendo cosa volessi fare, le risposi che ora le avrei fatto sentire come un uomo piccolo potesse rompere un culo a secco, intenta a liberarsi e pronunciando ad alta voce un “no” di paura, non mi preoccupai minimamente di cose avrei potuto causarle!

In pochi attimi puntai il cazzo su quel buchino spingendo forte, diede un urlo di dolore pazzesco, la scopai così per una ventina di minuti, la inculavo forte e le davo schiaffi sul culo contemporaneamente, piangeva di dolore e di godimento, ma non mi interessava, in quel momento volevo solo sfogare la mia rabbia rompendole quel culo abbondante!

Una volta terminato il tutto mi soffermai a guardarla, la feci alzare e le sue parole furono: sento passare aria dal buco del culo, me l’hai rotto, mi fa malissimo, con delle minime lacrime pronunciò: perché l’hai fatto? Le risposi che se lo meritava.
Ma per lei no nera ancora finita… La presi per mano e la portai in doccia, entrai con lei,
la feci mettere in ginocchio e le presi la testa, vedendo un rifiuto nel farmi un pompino le dissi: “apri la bocca puttana”, con il mio cazzo davanti aveva poche speranze, solitamente avvisavo in procinto di venire, ma quella volta feci finta di niente, le riempii la bocca di sperma, si staccò lasciando il tutto gocciolante sulle labbra, ma quella volta, come solitamente accadeva mi rifiutai di baciarla.
Tentò di alzarsi, ma con forza decisi di tenerla in ginocchio, non si rese conto di cose le stesse accadendo, dopo qualche secondo, volontariamente cominciai a riempirle il corpo e tutta la faccia di pioggia dorata, era bagnata su tutto il corpo, anche in bocca, una volta terminato le dissi: ora abbiamo finito, lavati e poi vieni in stanza che ti metto un po’ di crema sulla schiena.
Mi preoccupavano i segni delle frustate e schiaffi su tutta la parte posteriore del corpo, per evitare domande fu costretta a passare gli ultimi 2 giorni con un pareo per nascondere il tutto!
Era mio compito ogni sera spalmarle la crema su tutto il corpo, ma ad ogni passata non perdevo occasione per giocare con il suo culo!
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