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Lui & Lei

La mia prima assistita


di Membro VIP di Annunci69.it caretonurse
16.01.2016    |    2.918    |    0 8.5
"?? Cerco di non farmene accorgere ma si vede, devo aggiustarmi il cazzo nel pantalone..."
Sono un infermiere e da un po' di anni lavoro in una struttura sanitaria convenzionata con la ASL di un paesino campano. Ho avuto la fortuna di iniziare praticamente giovanissimo, avevo appena compiuto 23 anni. Un bel ragazzo moro, alto e simpatico. Devo dire che il tempo ha scolpito il mio corpo, ma tutto sommato dimostro molto meno dell'età che ho.
Col primo turno lavorativo venni affiancato ad un collega più anziano che all'epoca avrà avuto 46-47 anni. Era un caldo lunedì notte quel 14 luglio del 1997. Caso volle che nel reparto dove lavoravo, la mattina fu ricoverata una ragazza per un sospetta lipotimia.
Come di prassi, facemmo il giro visite dei pz. per le varie camere, portando i nostri sorrisi e un po' di conforto. In una delle prime camere travammo la ragazza ricoverata di mattina. Fu un colpo appena entrati. Stava sdraiata sul letto con un completo di pizzo nero, tutto ricamato, e con una vestaglia di quelle che sembravano veli. A stento entrava nel letto, bellissimo viso, occhi azzurri, capelli corti e biondi, corpo da sirena, avrà avuto 26-27 anni... Una modella..?? Pietrificati sull'uscio della porta, la salutammo e senza dire una sola parola uscimmo in silenzio.
Finimmo il giro e nel mentre ci accigevamo a preparare i farmaci da somministrare da lì a poco, vedo lei nel corridoio avvicinarsi verso il locale dove eravamo. Con un accento francese chiede se doveva fare qualche terapia. Controllo sulla cartella e le dico di no. Non posso non ricordare l'abbigliamento che indossava in occasione del ricovero, tipicamente insolito, tipicamente sensuale e provocante. Mai capitato e specie poi il primo giorno di lavoro.
Iniziammo la terapia serale, che prevedeva come anche adesso terapia parenterale da effettuarsi alle 21.30 e dopo averla finita, ci accomodammo nel locale adibito a infermieria, che oggi si chiamerebbe office infermieristico, per guardare la TV.
Verso le 22.30 una chiamata da una camera, essendo il più giovane, mi precipitai, era la camera di quella strana ragazza. Il cuore andava a mille. Entrai e la trovai in posizione prona senza vestaglia, gli slip sgambati mostravano un fondo schiena da favola, sulla chiappa destra un tatuaggio raffigurante una rosa in un filo spinato, era fresco di qualche giorno.
Si gira con la faccia maliziosa e mi chiede di spalmarle la vasellina sul tatuaggio.
Resto di nuovo pietrificato, inizio una sudorazione profusa, tachicardia e pallore. Lei mi fa, chiudi la porta per favore. Non posso crederci, stavo sognando?
Poi prendo coraggio mi avvicino e mi siedo accanto a lei sul lato sinistro così da poter raggiungere agevolmente e con più disinvoltura il gluteo destro, sodo e roseo che ho sotto gli occhi. Già prima di toccarla ho un erezione improvvisa. Lei se ne accorge ma fa finta di nulla. Le divise da infermiere sono di quel cotone leggero, se prese a misura le forme appaiono. Prendo la crema e inizio a spalmarle sul tatuaggio, cerco di evitare di spostarmi dal punto dove si trova, non voglio mica farle capire che sono un maiale?? Quei 5 min mi sembrano un eternità. Mi agito, sudo, sono nervoso. Le si gira e mi guarda, "ti va di farmi un massaggio?".
Non me lo faccio dire una volta in più, intanto il mio cazzo inizia a cacciare liquido prostatico, l'eccitazione è alle stelle, se mi tocco esplodo. Le dico aspetta fammi avvisare il collega e ritorno.
Esco dalla camera e vado dal collega e gli spiego il fatto, vado in bagno mi devo masturbare, non posso farcela, se questa me la dà, non duro più di un minuto. Mi tiro una sega immaginandolo nelle sue chiappa sode o nella sua bocca da troia, pochi colpi e lo sperma copioso fuoriesce dal meato e una macchia imbrattata il water, scarico mi sistemo e vado da lei.
Entro è ancora lì mi aspetta, ha una faccia da troia. Le dico di rilassarsi e le chiedo se ha qualche olio per il corpo, prontamente me lo mostra sul comodino, era già pronto. Le sbottono il reggiseno e le faccio colare l'olio, già caldo per la temperatura infernale, sulla schiena. Lei ha un sussulto e io la seguo parimenti. Inizio il vigoroso massaggio alla schiena, cerco di essere quanto più delicato e incisivo quando riconosco una piccola contrattura così da darle sollievo e quel piccolo dolore lancinante che si riacutizza nel toccare il punto dolente. Sembra essere soddisfatta, accenna a qualche gemito e dopo qualche secondo ho una nuova erezione. Cazzo già..??
Cerco di non farmene accorgere ma si vede, devo aggiustarmi il cazzo nel pantalone.
Continuo disinvolto il massaggio, oso, scendo verso il culo. Intanto sale la mia eccitazione sempre più. Inizio a massaggiarla scendendo verso le gambe, poi risalgo coscia, interno coscia e qui mi fermo e inizio una vera e propria manipolazione sensuale. Si gira e mi guarda con il viso rosso ardente di passione. Passa in posizione supina e mi invita a massaggiarla. Non ce la faccio sto per scoppiare. Le tocco il collo e mi avvicino. La bacio lentamente sulle labbra, poi scendo sul collo. La mia lingua cerca altro. Inizio a trastullarle le orecchie, lei geme si agita. Con un guizzo scendo sul seno. Tolgo il reggiseno già sbottonato e inizio a leccarle e secchiare i capezzoli, una 5 soda, capezzoli che sembrano ciucciotti. Sembra avere spasmi di piacere. Scendo all'obelico, ci ficco la lingua dentro. Poi le apro le gambe e inizio a baciarle l'interno coscie. Apre sempre di più vuole la mia lingua. Le abbasso le mutandine. Una figa spettacolare, tutta rasata. Inizio a perdermi negli umori, ho la bocca attaccata, non riesco a toglierla come se fosse una calamità. Con ardore e devozione le succhio il grosso clitoride come se fosse un cazzetto, le faccio un pompino. Lei geme mi vuole dentro di sé. Non ancora. Smetto di accanirmi sul cazzetto e infilo la lingua nella sua vagina profumata, succhio e ingoia i suoi umori. L'ho riscaldata è pronta a avermi.. Lo vuole, mi vuole dentro di sé. Afferro il mio cazzo e mi diriggo dentro di lei. Un colpo secco, la sento gemere di piacere. Vuole essere scopata. Inizio a stantuffarla. Mi devo fermare per guardare il suo volto godurioso. Sento la sua vagina avvolgermi. Mi chiede di cambiare posizione, vuole comandare lei il gioco. Sono felicissimo. Si impala sopra di me. Sento il suo calore, i suoi umori colare copiosi sul mio cazzo. Mi imbrattano tutto. Un piacere inaudito. Si stantuffa e gode come una cagna. Le dico di fermarsi ma lei non vuole saperlo sta per venire e le suggerisco che da lì a poco sarei venuto anche io. La sento vienimi dentro, mi fermo, ho paura. Lei mi dice vieni prendo la pillola. Non riesce manco a dirlo che riprende a stantuffarsi il mio cazzo dentro. Lo sento che sale, il vulcano sta esplodendo, lei se ne accorge. All'improvviso uno strillo sta venendo, due, tre, quattro strilli e le unghie che entrano nella mia schiena mi avvertono. Non riesco più a trattenermi vengo. Mentre le sue urla si attenuano il mio cazzo sta esplodendo di piacere dentro di lei, si accompagna alle mie ultime spinte, mentre sente lo sperma salire nell'utero e gode come una troia.
È stato bellissimo le dico. Lei mi bacia e mi dice, vieni a trovarmi domani sera.
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