La domenica

Domenica 3 settembre. Mi sono svegliata tardi erano le dieci circa. Nel palazzo nessun rumore, la domenica si va meno di fretta.
Dopo la doccia preparo il caffè. A un certo punto sento suonare alla porta, vado ad aprire con una maglietta addosso, non essendomi ancora vestita.
Era Carlo, il vicino. "Mia moglie è a messa. Fammi toccare le tette"
Mi alza la maglietta e mi guarda voglioso. Non riesce a prendere tutta in mano la mia quinta.
Si avvicina con la bocca e mi succhia i capezzoli, prima l'uno e poi l'altro, frenetico, con la lingua di fuori che le lecca tutte, le dita che strizzano, tornano, massaggiano
"Belle belle le tettone" mugugna mentre lecca e succhia così forte che la figa mi si bagna tutta. Si allontana un attimo per calarsi i pantaloni e tirare fuori il cazzo. Duro come il marmo. Si siede sulla poltrona che era lì vicino.
"Mettilo tra le tette dai". Mi abbasso, prendo le tette con le mani e con quelle afferro il cazzo.
Inizio a fare su e giù con le tette. Gli tiro sulla cappella un po' di saliva, così scivola bene. Su è giù su e giù.
Le tette sfregano tutta l'asta del cazzo. I capezzoli gonfi e duri. "Brava brava la mia troia. Che bella spagnola".
Su e giù sempre più veloce. Vedo il cazzo sparire in mezzo alle tette. Le mani ai lati, stringo bene, quando le spingo in basso spunta la cappella, tutta bagnata e rossa.
Tiro fuori la lingua. La lecco. Poi quando risale apro la bocca e la succhio tutta.
"Come ti piace il cazzo. Dai succhialo un po'"
Lo prendo in bocca senza aiutarmi con le mani. Le labbra si stringono intorno, cazzo ben tirato senza bisogno di dita, solo con la bocca.
Avanti e indietro, dentro e fuori. Mi prende la testa e inizia a scoparmi la bocca
"Prendilo tutto brava bambina così. Ti piace il cazzo eh?"
Poi lascia fare di nuovo a me. Lecco tutto e scendo fino alle palle.
Le prendo in bocca e le succhio. La mia saliva gli gocciola addosso. Le palle bagnate.
"Che pompinara fantastica che sei".
Lo prendo ancora in bocca. Stringo le guance per succhiare. Vado più veloce, il cazzo dentro e fuori lui riesce a sospirare "Brava brava succhia dai, dai che ci siamo quasi. Succhialo succhialo così. Dai che te la do tutta. Dai che vengo brava"
La testa ormai si muove veloce, la bocca succhia e la lingua si muove frenetica.
Il cazzo è gonfio, lo sento pulsare.
"Ecco arriva. Sulle tette sulle tette.....sborro dai!"
Se lo prende in mano con due colpi di sega tira un fiotto di sborra calda sulle tette "Sì sì godo godo!"
Uno due tre spruzzi, su una tetta e sul l'altra e poi ancora. I capezzoli bagnati.
"Spalmala tutta. Che bel pompino"
Io la passo sulle tette e mi succhio le dita.
"Siediti che ti lecco la figa"
Le gambe poggiate sui braccioli, la figa aperta. Inizia a leccare dal basso verso l'alto. Arriva al clito, lo succhia bene e poi scende. Infila la lingua, mi scopa così. Poi risale succhia con le labbra. Io sono tutta un gemito "Oh sì lecca cosi che bravo che sei".
Tira fuori tutta la lingua e si dedica al clito. Lo lecca intorno, lo succhia, lo rilecca "Vieni dai godi troia"
Lo guardo. Mezzo viso bagnato della mia figa. Sono eccitata come una vacca.
Uno due tre colpi di lingua, quattro cinque. Al sesto vengo così forte che la poltrona sussulta.