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Lui & Lei

Incontrare una sconosciuta


di Membro VIP di Annunci69.it Ade-69
10.10.2017    |    16.074    |    2 9.9
"Feci scivolare il mio corpo sul suo volevo la sua bocca..."
La prima volta che la vidi
Da poco mi ero inscritto in un sito di incontri, mi trovavo così a sbirciare i vari profili degli iscritti quando fui colpito da un profilo in particolare. Lo lessi attentamente e guardando le foto fui colpito dalla scioltezza e sensualità per nulla volgare, che apriva infiniti scenari nella mia mente.
Immaginai la donna in un abbigliamento del tutto normale ma che indossato da lei assumeva un valore diverso, intravedevo la sua pelle morbida e vellutata gustandola ancor prima con lo sguardo che con il tatto.
Immaginai di Sfiorarla dolcemente sentendone l'essenza carezzandola.
Nella mia mente la spogliavo lentamente per prolungare il più possibile il contatto, per poi cominciare un lento massaggio con olio caldo.
cominciavo con le caviglie, le carezzavo e le avvolgevo con le mani, lentamente salivo verso i polpacci, la pelle diventata lucida dopo aver passato l'olio la rendeva ancor più eccitante, ma era bello resistere per prolungare il piacere, le mani salivano, sostavano sui polpacci morbidi al tatto, salivo più su sulle cosce e glutei, un fondoschiena degno di una dea mi si presentava allo sguardo, era sodo ed emana lussuria, mi soffermai nell'interno coscia con movimenti lenti e rotatori mi muovevo dal basso verso il linguine sfiorando le grandi labbra ma senza toccarli, tornai sui glutei e continuai la mia salita verso la schiena, la avvolgevo con le mani, sentendo il suo calore che mi giungeva attraverso le mani e mi arriva al cervello inebriandomi, ora ero all'altezza delle spalle che massaggiavo assieme al collo.
Per arrivare a massaggiare spalle e collo ero quasi disteso su di lei e pur non toccandola il suo calore raggiungeva il mio sesso che ormai era teso come la pelle di un tamburo.
Mi chinai su di lei mentre continuavo a massaggiare il collo, il mio volto si avvicinò ai suoi capelli, ne sentivo l’odore.
Poggiai la mia bocca sui suoi lobi delle orecchie e con dolcezza ne assaporai il gusto.
Lei immobile regina del mio piacere mi guidava in silenzio.
Si girò dandomi la visione del suo corpo perfetto.
Dal collo iniziai il viaggio inverso del mio massaggio.
Le mani scendevano dal collo alle spalle per poi posarsi sul suo seno, avvolgevo le mammelle con il palmo delle mani, le mie dita massaggiavano i suoi duri capezzoli, scendevo sul ventre morbido e invogliante, per arrivare poi al monte di Venere, sfacciatamente ma con eleganza lei allargava leggermente le gambe quel tanto che bastava per mostrarmi il suo sesso roseo.
Con le mani mi spostai tra l'interno coscia e le grandi labbra, l'olio faceva scivolare le mia mani senza problemi, massaggiavo le grandi labbra e il clito che si ingrossava, le dita scivolano tra le grandi labbra e malgrado l'olio sulle mani sentivo i suoi umori bagnarle.
Dovetti abbandonare la zona per non esplodere è così riprendevo la mia discesa, le cosce sempre più eccitanti, i polpacci, le caviglie ed infine la pianta dei piedi che massaggiavo a due mani intercettando ogni punto erogeno che vi risiedeva.
Poi mi misi in piedi ad osservarla dall'alto immobile incantato, era bellissima.

Incontrarsi
Ci eravamo già scambiati dei messaggi e già mi sentivo rapito dal suo essere donna, sentendola poi al telefono ebbi conferma che ciò che mi aveva trasmesso era reale.
Concordammo di incontrarci una mattina, senza programmi solo per conoscerci.
Arrivai in anticipo all'appuntamento, mi sedetti al tavolino e malgrado cercassi di pensare ad altro non ci riuscivo mille pensieri mi passavano in testa: mi riconoscerà? Rimarrà delusa nel vedermi? Cosa farà?.
Poi voltai lo sguardo verso l'ingresso mentre una giovane donna faceva il suo ingresso, la sua sensualità catturò il mio sguardo che non riuscì a distogliere da lei.
Lentamente si avvicinava verso di me e quando mi fu vicina con un sorriso schiuse le labbra in un "ciao". Mi alzai dal tavolo e ricambiai il saluto allungando la mano per salutarla.
Lei contraccambio, sentivo la sua mano delicata nella mia, avevo quasi paura di farle male.
Si sedette e dopo le classifiche frasi di rito "è molto che aspetti" "no appena arrivato".
Tutta la tensione spari come non fosse mai esistita. Ordinammo e iniziammo a parlare scherzando e ridendo, io facevo fatica a togliergli gli occhi di dosso e per non sembrare invadente ogni tanto mi sforzavo di guardare altrove.
Si spostò di fianco a me, sentivo il suo profumo e il calore che emanava il suo corpo.
Timidamente posai una mano sulla sua gamba lei mi sorrise invitandomi ad aspettare, io sorrisi e tornai a posto. Il tempo passo leggero e piacevole. Alla fine decidemmo di fare due passi. Pagai ed uscimmo.
Passeggiammo un po', uno fianco all'altra come vecchi amici, e senza rendercene conto eravamo arrivati in spiaggia.
La spiaggia era deserta e il mare bellissimo così ci avventurammo sul bagnasciuga.
Ci sedemmo a guardare il mare.
Più è più volte mi girai ad osservarla, i capelli il volto il collo le spalle.
Le misi una mano sulla nuca massaggiando dolcemente, lei sembro gradire, ed io continuai portandola a me.
Si poggio sul mio petto. Non riuscì a resistere e la baciai dolcemente sul collo, volevo sentire il suo gusto, la lingua carezzava la sua pelle, sali dal collo a dietro le orecchie tracciando una pista di saliva, poi la mia bocca accolse il lobo del suo piccolo orecchio, lo sentivo tra le mie labbra e la mia lingua, era morbido e delicato come lo era lei.
Giro la testa verso di me e fu inevitabile. Ci baciammo, bocca contro bocca la mia lingua che inseguiva la sua assaporandola, ci abbracciavamo cosi intensamente che potevo sentire il battito del suo cuore. L'eccitazione saliva sempre più, le mie mani percorrevano tutta la sua schiena era un piacere intenso e passionale che mai avrei voluto finisse. Ma fini giunse l'ora di salutarci si era fatto tardi per lei ed il tempo traditore era passato troppo in fretta. Ci sistemammo e rifacemmo il tragitto per tornare indietro questa volta stretti tra noi, ci salutammo sapendo che la volta successiva non ci saremmo fermati al bacio.

Il secondo appuntamento.
La passai a prendere nel posto che mi aveva indicato, un sorriso un saluto poi entrammo in auto, decidemmo di fare un giro, la strada quasi non esisteva, chiacchieravamo come vecchi amici, battute e risate si sprecavano.
Senti dentro di me la voglia di stringerla e me e glielo dissi, lei mi guardò e confido che anche a lei avrebbe fatto piacere. Avevamo fatto molta strada costeggiando il mare, e come se qualcuno ci avesse ascoltato, apparve un alberghetto. Ci guardammo sorridendo e senza dover dire nulla, ci fermammo. L'albergo era semideserto, prendemmo una camera, in silenzio come a non voler fare scappare le nostre emozioni, salimmo in camera. Ci guardammo intorno chiusi la porta e la strinsi a me baciandola.
Sempre stretti tra noi ci spostammo a fianco al letto posto al centro della stanza.
Iniziai lentamente a baciarla, la bocca, il collo e scendendo delicatamente la sbottonavo baciando ogni lembo di pelle che scoprivo lentamente.
Via la camicetta. Ero con il mio volto sul suo grembo mentre le sbottonavo i pantaloni, via anche quelli. Mi fermai ad accarezzare e baciane le sue stupende gambe.
La feci sedere sul letto. Oscenamente l'è allargai dolcemente le gambe baciandola attraverso il perizoma. Poi lo presi delicatamente e lo feci scorrere giù con gli occhi puntati ad osservare lo spettacolo che lentamente mi si presentava, via anche il perizoma.
La strinsi a me mentre le mia mani le slacciavano il reggiseno, via anche questo. Osservai estasiato un attimo il suo seno prima di prenderlo tra le mie mani e posare la mia bocca sui suoi capezzoli.
Con la lingua ci giocavo girandogli attorno mentre delicatamente li succhiavo. Il mio piacere saliva sempre più e quando tocco a lei spogliarmi la mia eccitazione era più che visibile tanto che tirandomi giù i boxer il mio pene saltò fuori come spinto da una molla. Me lo carezzo guardandomi dritto negli occhi prima di dargli un piccolo bacio. La mia sensazione era paragonabile solo a un ragazzino che si affacciava per la prima volta al sesso.
La distesi sul letto, e mi posizionai con il volto tra le sue gambe, baciai con voluttà le sue cosce soffermandomi con la lingua tra l'interno coscia e le grandi labbra.
Sentivo il suo odore pervadermi.
Mi portai con la lingua tra le grandi labbra cercando di non perdermi nessuno dei suoi umori che la bagnavano.
Il clitoride mi invitava diventando sempre più turgido è così mi alternavo tra il succhiarglielo e il penetrarla con la lingua facendomi strada allargando le grandi labbra con le dita che facevo scivolare dentro.
Continuai così a lungo ero rapito dal piacere che mi stava dando mentre lei mi afferrava la testa spingendola tra le sue gambe e muovendo il bacino verso il mio volto.
Feci scivolare il mio corpo sul suo volevo la sua bocca.
La baciai con una passione unica come unica era lei, le lingue si intrecciavano mentre il sapore della sua fica che avevo ancora in bocca si mescolava alla sua saliva.
Sentivo il mio pene pulsare sul suo ventre e sentivo i suoi umori bagnarmelo.
Lo afferrai e cominciai a fare passare la cappella tra le grandi labbra senza penetrarla. I suoi umori la bagnavano tutta facendola scorrere bene tra le sue grandi labbra.
Posizionai la cappella al centro è lasciai scorrere dentro tutto il pene.
Mi afferro con entrami le mani i glutei portandoli con forza a se allargando le gambe su di me e facendomi spingere il cazzo sino in fondo.
Lo muovevo avanti e indietro, prima piano poi più forte dando di tanto in tanto dei colpi secchi che la facevano sobbalzare.
La feci girare su un fianco e la penetrai da dietro mentre con la mano giocavo con il suo clitoride.
Giocammo così a lungo cercando entrambi il piacere dell'altro.
Quando le dissi che non resistevo più e dovevo esplodere, me lo prese in mano e se lo portò alla bocca dicendo che voleva conoscere il mio gusto.
Lo senti scivolare nella sua bocca calda, la lingua lo carezzava mentre con la mano lo faceva muovere tra dentro e fuori, fu qualcosa di eccitantissimo ed alla fine non poté evitare di esplodergli in bocca.
Mi sorrise leccando le ultima gocce, la guardai era raggiante e la baciai sentendo quel gusto mischiato di noi.
Entrammo entrambi in doccia prima di andar via, ci insaponavamo a vicenda come bambini che giocano con l'acqua è quello fu fatale finimmo di nuovo a fare l'amore sotto la doccia.

Rivedersi
Decidiamo di andare al centro commerciale, giriamo un po' nei vari negozi, più per passare il tempo che per vero interesse.
Mi dici che hai bisogno di andare in bagno così ti accompagno. I bagni si presentano con un antibagno comune per i due sessi e poi dei bagni divisi per sesso. Una volta dentro ti porti per entrare nella sezione per donne, d'impulso approfittando del fatto che nell'anti bagno non c'è nessuno ti seguo nel bagno e chiudo la porta alle mie spalle. Mi guardi sorpresa in silenzio.
Ti spingo spalle al muro e ti trattengo con il mio corpo.
Presa tra la parete e il mio corpo i tuoi movimenti sono limitati.
L'adrenalina nel pensiero che nei bagni vicini ci possa essere qualcuno fa salire l'eccitazione.
Ci tratteniamo dal parlare ed ansimare. Con la mano frugo tra la tua gonna e le tue gambe. Giungo con il palmo alla tua figa che sento calda attraverso il perizoma. Ti blocco la bocca con la mia e faccio scorrere la mia lingua a rincorrere la tua. La mia mano scorre sul tuo sesso ed attraverso il perizoma allarga le grandi labbra per far scorrere al centro le dita. Ti scosto il perizoma e faccio scorrrere dentro le dita fino in fondo facendoti sobbalzare sempre stretta tra me e la parete. Le dita si muovono dentro di te in modo sfacciato e si bagnano del tuo piacere.
Sentire la mano bagnata mi eccita e mi fa osare sempre di più.
Spingo sempre più veloce e in profondità. Sbottono il pantalone e faccio uscire il mio cazzo con difficoltà per quanto eccitato.
Ti afferro la testa con una mano e ti faccio abbassare, e quando la tua bocca è all'altezza del glande, lo spingo contro la bocca e poi dentro, sento la tua lingua avvolgerlo dal basso mentre lo stringe verso il palato. La mia mano ti trattiene la testa mentre lo spingo in bocca e ti scopo la gola.
Debbo trattenere il piacere per non essere scoperti.
È una sensazione senza paragoni.
Ti sollevo e ti porto ad avere la tua bocca contro la mia in una passione senza freni. Ti sollevo una gamba e spostando il perizoma infilo senza remore volgarmente il cazzo dentro in un colpo secco e sino in fondo.
Ti scopo così in piedi contro il sottile muro non curante di chi sta dall'altra parte. La passione ci prende e se dovessimo essere scoperti adesso chi ci vedrebbe capirebbe a stento se siamo due corpi o solo uno.
Tu vieni più volte ed anche io sto per esplodere lo esco da quel dolce forno caldo e bagnato, e bastano pochi colpi per farlo esplodere nel wc. Mi asciugo con la carta igienica, mi riabbottono, mi assicuro che non ci sia nessuno nell'anti bagno ed esco. Tu chiudi la porta dietro di me e fai ciò per cui eravamo lì.
Ne approfitto per lavarmi, intanto tu esci, un sorriso appare sui nostri volti e in silenzio usciamo e riprendiamo ad andare per negozi.
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