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Lui & Lei

Il mio capo


di Vipersniper
10.10.2012    |    2.182    |    0 8.7
"Come se fosse la cosa più naturale del mondo la invitai a sedere sulle mie gambe e lei senza dire ne bi ne ba vi si sedette..."
Anni fa, mi sono recato per lavoro presso un impianto nel quale non ero mai stato. Arrivai verso le 9,00 per iniziare quello che in gergo si chiama tirocinio. Il mio superiore era una giovane donna di qualche anno più vecchia di me che avevo 25 anni. Era carina ed io allora ero molto prestante essendo un atleta agonista... ci piacemmo subito ed io dimenticai che lei era a tutti gli effetti il mio capo e cominciai a corteggiarla in modi che sembravano molto graditi. Ad un certo punto mi ritrovai seduto accanto al banco da lavoro e lei in piedi me ne illustrava il funzionamento. Come se fosse la cosa più naturale del mondo la invitai a sedere sulle mie gambe e lei senza dire ne bi ne ba vi si sedette. A quel punto mentre lei ovviamente disponibile parlava del lavoro iniziai a carezzarle la schiena, aveva dei bellissimi capelli neri che le arrivavano al culo e insinuai la mia mano sotto la sua camicetta continuando a carezzarle la schiena. Lei si raddrizzò e cominciai a passarle la mano prima sulla pancia e poi più su sulle tette dure come il marmo e dai capezzoli turgidi. Si girò ed iniziò a limonarmi. La mattina passò così in un continuo di strusciamenti e di provocazioni finchè non venne l'ora di lasciare il lavoro. Mi invitò a casa sua e appena giunti la trascinai sul letto e iniziai a baciarle il collo, le tette la pancia e poi sempre più giù. Mi fermò ed iniziò a spogliarmi mi prese per mano e mi portò in bagno dove facemmo la doccia insieme e iniziò a lavorarmi l'uccello con la sua bocca. Su e giù su e giù un senza mani meraviglioso. Uscimmo dal box e lei senza dire una parola si appoggiò al lavandino ed inarcò il culo perchè potessi prenderla, era molto più bassa di me, la penetrai ed inizia a scoparla con passione. Non volendo che tutto finisse in un attimo, ero eccitato dal mattino, mi interruppi e la portai di nuovo in camera. La stesi sul letto ed inizia a leccargliela delicatamente attento a cogliere i suoi desideri. Mentre le succhiavo lentamente il clitoride di notevoli dimensioni mi accorsi che lei con una mano si toccava le tette e con un dito si masturbava il buchetto posteriore. Le tolsi la mano e dopo aver intinto un dito nella sua fichetta glielo spinsi dietro, piano piano, prima solo facendolo entrare poi muovendolo in modo circolare, in seguito girai la mano e presi a spingere non uno ma due dita nel suo dolce culetto. Lei mugolava dal piacere e assecondava i miei movimenti con spinte del bacino che mi portavano a sprofondarle sempre più nel culo. Tolsi le dita e lei protestò per l'interruzione, le sollevai le gambe agganciandole alle mie spalle e spinsi il mio cazzo nel suo buco più intimo.... Gridò ma di godimento e mi venne incontro al punto che mi ritrovai con le palle che spingevano contro le sue chiappe spalancate. Iniziai a pomparla e lei a masturbarsi con due dita il bel clitoride eretto allo spasimo. Mugolava e sparlava dicendo cose sensa senso ed incitandomi a incularla con più forza. Venne e io sentii lo sfintere pulsarmi sul membro con forza, urlò, ed io mi lasciai andare gridando il mio piacere e sborrandole dentro un clistere di sperma bollente. Continuai a pomparle il culo fino a che il mio cazzo divenne mollo tanto da uscirle dal buco. Lei si liberò in fretta dalla posizione e me lo prese in bocca continuando a succhiarlo e a menarlo finchè di colpo fu nuovamente duro e anche allora continuò e continuò anche se io le dicevo di smettere e che volevo scoparla. Niente, le sue pompate continuavano ed io sentii di essere nuovamente vicino all'orgasmo. Glielo dissi e lei accelerò fino a farmi quasi male. Esplosi in uno dei più begli orgasmi della mia vita e le innondai la bocca della mia sborra. Lei continuò a succhiare e a degluttire tutto quanto e smise soltanto quando il mio cazzo le si ammosciò tra le labbra. Alzò la testa e con un sorriso mi disse:< Mmmmmmm, buono! > Scoppiai a ridere e lei con me e non fu l'ultima volta che quel pomeriggio mi fece godere come mai. Anni dopo la ritrovai, sempre per cause di lavoro e mi chiese di essere molto discreto in quanto si era messa seriamente con un capo di entrambi e la cosa sarebbe stata fastidiosa se si fosse risaputa. Ebbe le mie rassicurazioni in merito e ne fu così contenta da regalarmi un ultimo favoloso pompino ed un'ultima meravigliosa cavalcata davanti e dietro. Che bel culo avevi e che labbra meravigliose, sarai sempre un bellissimo ricordo......
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