Lui & Lei
Il corriere
di SweetDevilAngel
07.12.2022 |
9.783 |
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"In quel momento credetti che se ne fosse accorto di cosa guardavo e senza tanti preamboli mi prese la mano e se la portò sopra i pantaloni, dove sentii..."
Era una mattina in cui mi svegliai particolarmente vogliosa...A seguito di questo risveglio sessuale, la mia mano incominciò a scendere lungo il mio corpo infilandosi sotto le mutandine, finendo per arrivare ad accarezzare il clitoride e le labbra già umide.
Erano bastati pochi tocchi per raggiungere il piacere fisico, ma essendo ormai tardi mi ero accontentata così.
Dopo la doccia, mi vestii ed uscii per delle commissioni.
Al mio rientro trovai il foglio del corriere che era passato senza trovarmi per consegnare un pacco. Chiamai in sede per sapere se fosse ripassato in giornata o avrei dovuto attendere il giorno dopo. Mi risposero che sarebbe potuto passare a fine giro il giorno stesso dato che è ancora in zona, verso le 17 circa.
erano le 15 e nell’attesa approffitai per fare un riposino.
Mi svestii, come sempre dormo in slip, amo la sensazione delle lenzuola pulite sulla pelle nuda, odio i vestiti a letto, mi si attorcigliano sempre addosso e poi sono scomodi.
Per rilassarmi mi accarezzai come la mattina, si sa, la masturbazione aiuta a prender sonno e a distendere i nervi, quando all’improvviso suonò il campanello. Saltai giù dal letto e corsi a vedere al videocitofono chi fosse. “cavoli, il corriere con il mio pacco!”
Gli aprii invitandolo a salire, avevo solo il tempo di mettermi la maglia lunga che avevo tolto per mettermi a riposare.
Suonò il campanello della porta e gli aprii.
Mai e poi mai avrei pensato di trovarmi un ragazzo tanto bello di fronte. Alto, slanciato, capelli neri ricci e due occhi come due pozzi senza fine dalla pelle olivastra.
Lo feci entrare per metter giù il pacco e firmare quando gli chiesi se avesse finito il giro.
Mi rispose che il giro lo aveva finito velocemente e che ora rientrava.
Gli offrii un caffè, anche per il fatto che fosse passato per la seconda volta. Accettò.
si accomodò sulla sedia e notai che mi osservava intensamente mentre gli preparavo il caffè., solo in quel momento realizzai come ero svestita…..in slip di pizzo, con una maglia che copriva appena il sedere e i capezzoli liberi dal reggiseno che spiccavano turgidi sulla stoffa leggera della maglia.
Imbarazzata per lui mi scusai per il vestiario con cui avevo aperto e gli confessai che stavo dormendo e che avevo messo la prima cosa capitata a tiro.
Gli passai vicino e gli appoggiai il caffè sul tavolo e senza farlo a posta gli guardai il pacco, dopo tutto quella mattina non ero ancor soddisfatta del tutto e nemmeno dopo mentre cercavo di prender sonno. Gli sorrisi.
In quel momento credetti che se ne fosse accorto di cosa guardavo e senza tanti preamboli mi prese la mano e se la portò sopra i pantaloni, dove sentii qualcosa di duro che si muoveva.
L’unica cosa che riuscii a dire e fare fù chiudere gli occhi ed esclamare un sonoro “mmhhhmmmm” di frustrazione e senza accorgermene, d’istinto, mi passai la lingua sulle labbra.
Ero piegata a quasi 90 grandi, su un uomo che non conoscevo a toccargli il cazzo duro da sopra i pantaloni, mi si era riaccesa la voglia assopita.
Andai in bagno e presi la confezione di salviette umide intime e una volta tornata mi inginocchiai davanti a lui, e guardandolo negli occhi gli aprii la patta dei pantaloni. Lì, intrappolato nei boxer grigi trovai il mio nuovo amico.
Senza pensarci un attimo iniziai a baciare quel ben di dio da sopra i boxer per poi liberarlo.
In mano era caldo, duro, morbido allo stesso tempo faceva una gola immensa.
L’ho pulii con una salvietta e poi con la mia bocca iniziai a coccolarlo, prima passandoci le labbra lungo tutta la lunghezza mentre la mia mano lo teneva fermo, per poi arrivare in cima alla punta e guardandolo in viso lo feci entrare nella mia bocca. Giocai con la lingua sulla punta, roteandola, lentamente e continuando a fare su e giù , finendo per prenderlo il più possibile in bocca.
In generale sentire un uomo che geme e mugola durante un pompino mi manda in estasi e mi invoglia a continuare ancora di più.
Nel frattempo con l’altra mano, mi stavo accarezzando le labbra umide e vogliose di prenderlo e sentirlo dentro di me..
La sua mano si era posizionata sulla mia testa e cercava di spingermi sempre più giù per prenderlo tutto in bocca. Dopo un paio di minuti finii con lo schiocco e gli chiesi se volesse sbattermi tutto il cazzo nella mia figa vogliosa.
Rispondendo di si, gli passai un preservativo, liberai il tavolo e mi appoggiai sul bordo a pancia in giù a 90 gradi. Mi sollevò la maglia sopra i fianchi, mi appoggiò una mano sul fianco come per tenermi ferma, spostò le mutandine e in quel momento sentii la punta del suo cazzo che sfregava sulle labbra e piano piano cercava di insinuarsi tra di loro. Con un colpo fu’ dentro di me. Dio, quanto è bello sentirsi riempire di carne dura e sentire che pulsa.
Iniziò a muoversi uscendo quasi tutto e tornando dentro con colpi secchi e veloci. Io mi sentivo impazzire, perché ogni volta che mi penetra stimolava il mio punto magico.
Allungò una mano ed iniziò ad accarezzarmi in modo circolare il clitoride mentre mi scopava con foga.
Gli intimai di continuare e di non fermarsi, mentre lui infilava le mani sotto la maglia per arrivare al mio seno per stringerlo, toccarlo, stimolarmi i capezzoli con le dita e le mani calde.
Venni in un’esplosione di schizzi e sentii il mio piacere correre lungo le mie gambe nude fino alle caviglie. Credo di aver bagnato mobili e pavimento col mio caldo piacere.
Mi raddrizzai ringraziandolo, poi mi voltai e mettendomi ai suoi piedi liberai il cazzo dal preservativo per farlo venire con la mia bocca. Lo stimolai come all’inizio e mentre stava per godere iniziai ad usare la mano tenendo la bocca aperta dirigendo lo schizzo sul mio seno, caldo, copioso che mi imbrattò tutte le tette.
Lo guardai sorridendo per il caldo regalo. Gli passai le salviette umide per ripulirsi.
Si rivestì, prese le sue cose e se ne andò. Ma prima di andarsene gli chiesi di mantenere la cosa per noi, e chissà se gli ordini online ci avrebbero fatto rivedere.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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