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Lui & Lei

Brezza marina 1* p.


di LoveFear
05.02.2024    |    1.353    |    3 7.5
"Come avrei passato il mio raro tempo libero? Non ci pensai più di tanto, feci uno zaino in fretta e furia, un asciugamano, un costume, una crema solare..."
Era un lunedì assolato di giugno, ed era uno di quei giorni in cui cominciano a martellare i primi caldi forti. Non dovevo lavorare, il capo mi aveva lasciato qualche giorno per riposare, dopo un grande evento fatto qui a Roma.
"Bene! Che faccio?". Mi svegliai con questa domanda, i miei amici lavoravano, ai tempi ero single. Come avrei passato il mio raro tempo libero? Non ci pensai più di tanto, feci uno zaino in fretta e furia, un asciugamano, un costume, una crema solare (che puntualmente non uso mai, ma si sa', ce la devi ave'!). Bottiglia congelata di acqua, immancabile. Era tutto pronto, potevo andare. Salgo sullo scooter, metto in moto e parto, con il sole sulla faccia e con l'incertezza di come sarebbe proseguita quella giornata.
Dopo una mezz'ora di viaggio, eccolo finalmente li, in lontananza.. Il primo scorcio di mare di quell'anno, bello, azzurro, ma decisamente mosso. Non mi scoraggio, non ho paura delle onde, sono un surfista, anzi, mi attiravano solamente di più. Mi piace il brivido, l'adrenalina, mi fanno sentire vivo. Quindi parcheggio, prendo il mio zainetto e mi butto in spiaggia. C'era poca gente, sparsa qua e là, ancora doveva iniziare la stagione, era tutto come piaceva a me..Anche se, non avevo nessuno con cui condividere il momento.
Era una spiaggia libera di Fregene, c'erano anche qualche cane qui e li, tutti legati e vicino ai padroni. Tranne uno. Era di una ragazza, che intenta a parlare al telefono, non si era accorta che il cane si era allontanato da lei.
A piccoli passi e annusate, il cane era sempre più vicino all'acqua, che nel mentre aveva aumentato la sua potenza rispetto a quando ero arrivato. Cerco di farle un cenno, gli indico l'acqua, e mentre ci giriamo entrambi a guardare, il piccolo Chihuahua sfida la sorte e si tuffa in acqua, cominciando ad essere sballottato qui e là dalle onde. Succede tutto in pochi secondi, lei mi guarda, io la guardo, anche il Chihuahua ci guarda disperato. Lei comincia a correre e a urlare in preda al panico "Non so nuotare, aiutatelo, vi prego".
Non ci ho pensato due volte, il piccolo amico andava salvato. Quindi mi alzo, corro e mi tuffo tra le onde, lo prendo ma mi mozzica sulla mano, ci riprovo, si fa prendere, lo porto al petto e tenendolo stretto con un braccio mi faccio strada con l'altro verso la riva. Missione compiuta, era salvo, e la padrona cominciava a riprendere colore.
"Grazie, grazie grazie. Non so come avrei fatto senza di te, da sola non sarei riuscita a salvarlo"

"Figurati", dissi io. "L'importante è che sta bene e che siete di nuovo insieme".

"Non ci hai pensato due volte, mi ha colpito molto questa cosa. Ora credo proprio che tu ti meriti un ringraziamento speciale", esclamo lei.

"Ma tranquilla, non c'è bisogno, ho fatto quello che era giusto fare"

"Sei qui solo? Sei fidanzato?" ribatte' lei.

"Si sono solo, non ho una ragazza, e i miei amici sono tutti al lavoro."

Lei si avvicino', con un aria completamente diversa, mi afferro' la mano e mi disse "Vieni con me li dietro!"

Neanche il tempo di pensare, e già stavamo camminando verso una duna isolata dal resto. La mia mente viaggiava, in quel breve percorso immaginavo cosa avrebbe voluto fare per sdebitarsi con me, e cominciavo a sentire più caldo del previsto.
Ma i pensieri in un attimo divennero realtà, appena girato dietro la duna, mi afferro' il costume e lo butto a terra, mi guardò con uno sguardo erotico e penetrante, si lego i capelli, sempre guardandomi, e scese giù, in ginocchio davanti a me.
"Adesso sei solo mio, fatti ringraziare"
Lo prese in mano con vemenza, e comincio a far scorrere la sua lingua umida sui testicoli, salendo lentamente fino alla cappella. Un gioco di saliva, mani e sguardi comincio a farci ardere. Era una situazione nuova per me, ma mi stava facendo impazzire. Il rischio di essere scoperti rendeva tutto più bello ed eccitante. La sua bocca continuava a succhiare a più non posso, le sue mani correvano su di me. Lo sentivo duro, totalmente. Lo sentiva anche lei, e lo voleva, lo desiderava. Era il momento di massima eccitazione, basta, Dovevo entrare dentro di lei!


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