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Gay & Bisex

Maurizio&Maurizio


di ivrea69
03.01.2017    |    6.149    |    3 9.1
"Le nostre bocche si staccano solo quei pochi secondi per prendere fiato ma poi come due calamite ci riattacchiamo..."
Mi collego al sito così tanto per vedere se c’è qualche novità, senza illudermi di poter fare un incontro anche perché non ho mai trovato qualcuno che porti al termine le promesse. Un messaggio mi colpisce: cerco un ciccio peloso voglioso come me in quest’istante. Bah. Ci provo, mal che vada sarà una di quelle conversazioni che portano solo ad un indurimento del cazzo che poi dovrò calmare manualmente…. Cerco di essere subito accattivante e chiaro: gli dico che la sua descrizione corrisponde perfettamente alla mia persona e che riuscirei ad avere un oretta libera nel pomeriggio. Siamo vicini e quindi se ci va bene, senno amen non abbiamo fatto tanti km. Ci diamo appuntamento ad un posteggio un po’ fuori mano. Gli chiedo se conosce li vicino un posto dove potersi appartare perché in machina non siamo due pesi piuma e quindi limitati… mi dice che li c’è una stradina poco trafficata e così possiamo stare tranquilli. Arrivo all’appuntamento puntuale e lui è già li posteggiato seduto in macchina. E ci credo! Fa un freddo cane. Lo affianco e tiro giù il finestrino e lui mi imita. Ci salutiamo e mi dice di seguirlo che più avanti possiamo lasciare le auto e proseguire a piedi. In quei pochi minuti in cui lo seguo analizzo quel poco che ho visto di lui. Un bellissimo viso pulito tondo e roseo con un po’ di barbetta. Un bel sorriso che mi lascia pensare ad una persona gentile. Posteggiamo e scendiamo dall’auto… la visione è così completa: un bell’uomo, vestito casual. Ci stringiamo la mano entrambi imbarazzati. Effettivamente i nostri messaggi in mattinata sono stati veloci e concisi, senza troppi fronzoli: ci vediamo e se ci piacciamo…. Piacere Maurizio! Pure io! Che combinazione, sarà un segno? Mi dice che seguendo la strada si arriva ad un sottopasso e che a quest’ora non ci sarà nessuna macchina che va’ nei campi e così possiamo stare da soli e tranquilli. Il nostro breve tragitto parla del tempo rigido, che nei prossimi giorni sarà ancora più freddo. Siamo arrivati proprio in mezzo al sottopassaggio, La luce del giorno è fioca e sotto al tunnel non siamo molto illuminati, anzi siamo molto buoi. Scorgo a mala pena i colori ma vedo i suo lineamenti e allora appoggio la mano, ahimè; ghiacciata, sul suo viso per poterlo accarezzare. La sua barba pur essendo corta è morbida, il suo viso caldo e in men che non si dicala mia mano scivola verso la sua nuca e mentre le mie dita cercano il contatto della pelle del suo collo lui mette una mano dietro la mia testa ed insieme ci tiriamo l’uno all’altro. Le nostre labbra si avvicinano e si appoggiano dolcemente, si sfiorano; un bacio casto, timido, quasi innocente… ma tutto ciò non dura molto. La passione sboccia all’improvviso con le nostre bocche che si aprono e le lingue serpenteggiano mentre la sua mano mi accarezza il sedere e mi tira a se. Sento così la sua presenza che decido di accarezzare. E mentre lui mi palpa il culo io massaggio con la mano la suo biscione. Le nostre bocche si staccano solo quei pochi secondi per prendere fiato ma poi come due calamite ci riattacchiamo.
Mentre continuiamo a slinguazzarci, a succhiarci e a leccarci le labbra a vicenda le nostre mani cercano impazientemente di sbottonare i calzoni e tirare giù le cerniere. E mentre i miei pantaloni e mutande scivolano verso il basso lui con le mani mi afferra le chiappe, le accarezza e le stringe. Io invece dopo aver sbottonato i calzoni infilo la mano negli slip. Sento un bel cazzo grosso ed una bella cappella tonda e soda. Mi stacco da lui per cercare di guardare meglio e vedo un bel cazzo e inizio a masturbarlo dolcemente. Una mano accarezza le palle ma con il freddo che fa sono contratte. Vorrei scendere e con la lingua lappare le palle e assaggiare quella bella cappella che al tatto sembra bella tonda… ma le nostre bocche ritornano ad avvinghiarsi. Lui mi accarezza la schiena sollevando così il maglione. Sarà -3 gradi ma i nostro corpi sono moooolto caldi. Mentre una mano gli stringe il cazzo, l altra gli accarezza il viso; stacco le labbra dalle sue e accarezzando la sua guancia con la mia avvicino le labbra all’orecchio. Un semplice respiro nel suo orecchio ed inizia a fare dei versi di godimento. Mi gira di schiena e mi abbraccia mentre infila il suo cazzo tra le mia gambe subito sotto al culo. Miseria, se questo mi vuole infilzare mi farà un male boia, è un tronco! Mi rigira e ritorniamo a baciarci. Le mie mani esplorano il suo corpo, il suo sedere è sodo, la sua schiena liscia e muscolosa, mmmhhhh, la sua pancia tonda e la pelle tesa. Le mie mani salgono verso i pettorali e le mie dita incontrano i capezzoli lunghi e sodi. Come vorrei leccarli e morderli.. ma con il freddo che fa è impensabile. Mi rigira e mentre mi ansima sul collo le sue mani afferrano il cazzo e accarezzano le palle. Mi appoggio al muro che ho di fronte e così facendo inclino la schiena e lui pensa sia un segnale di procedere. Nooo! E’ troppo grosso e non sono rilassato ne lubrificato. Porta la bocca vicino al mio orecchio e mi dice che sono fantastico e poi inizia a leccarmi e mordicchiarmi l’orecchio. Sento il calore del suo respiro, la morbidezza delle lebbra che si alternano alla durezza dei suoi denti che mordicchiano… mi sento sciogliere e non riesco a dare peso a quello che lui sta facendo ‘la sotto’: sta preparando la pista di lancio al piacere. Si lubrifica il cazzo e lubrifica anche il mio buchetto. Mi flette più avanti con schiena sempre baciandomi l’orecchio e non riesco ad opporre resistenza. Sono totalmente in suo possesso. E mentre le sue mani allargano le chiappe il suo cazzo entra nel mio culo. Sento la cappella tonda che prima sonda la tensione del buchetto e poi scivola e accarezza l’interno. Sento che è tutto dentro ed uno spasmo mi colpisce da dentro. Mi afferra ai fianchi e inizia a sbattermi piano. Sento la sua cappella tonda che accarezza l’interno ed il suo cazzo duro come legno che accarezza lo sfintere. Mentre mi appoggio solo con una mano al muro con l’altra gli accarezzo le palle. Lui continua ad andare avanti ed indietro ed all’improvviso.. OH CAZZO! Una macchina entra nel sottopasso e le luci ci colpiscono. Di corsa cerchiamo di ricomporci! Lui si riabbottona velocemente e scappa fuori dal tunnel abbottonandosi i calzoni. E grazie… io con i calzoni alle caviglie non potevo certo mettermi a correre come aveva fatto lui. Me li tiro su e mi abbottono mentre nel frattempo la macchina mi ha raggiunto e mi passa davanti. Cavolo! La macchina sembra rallentare la marcia ma non si ferma. E appena vedo che la macchina è scomparsa esco dal sottopasso e vedo Maurizio che mi viene incontro ancora allacciandosi i pantaloni. Miseria che paura! Ci guardiamo intorno come per vedere che non ritorni indietro. Rientriamo sotto al tunnel per finire di vestirci. E commentiamo quello che ci è successo, ci abbracciamo ed entrambi abbiamo il cuore che batte a mille. Decidiamo che per oggi ci è bastata l’adrenalina e ci scambiamo un ultimo bacio e la promessa di rivederci ma in un ambiente più sicuro.
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