trio
vacanze lampedusane
di orsolupo
20.03.2015 |
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"Al termine della serata, delusi per l'andazzo, decidemmo di tornare al camping, quando una voce di donna alle mie spalle disse, " MA ANDATE VIA..."
Quest'anno, come il resto degli anni passati, ancora a giugno non si era deciso dove andare in vacanza con gli amici. L'idea del momento fu:" Campeggio a Lampedusa", isola che tra l'altro adoro per via della passione del mare. Imbarcati sul traghetto a mezzanotte, io e il mio amico che chiamerò Luca, notammo subito due ragazze sole, zaino in spalla e borsone da campeggio. Eravamo troppo stanchi per partire subito all'attacco e decidemmo di aver provato una mossa l'indomani mattina. Sbarcati sull'isola, niente da fare, sparite per non so quale campeggio. La sera, dopo aver destato l'attenzione di tutti i santi del paradiso per montare la tenda, decidemmo di noleggiare una di quelle macchinette decapottabili stile anni 60 e di fare un giro in paese. C'era l'imbarazzo della scelta, di tutte le razze e di tutti i colori. Luca , nonostante alle donne piaccia parecchio, nasconde una grande timidezza all'approccio, quindi io facevo da apripista. Eravamo seduti ad un tavolo di un bar con due ragazze parigine appena conosciute, quando il mio sguardo cadde su due culi che ricordavo benissimo. Erano loro, le ragazze del traghetto, che promuovevano una discoteca del posto. Si avvicinano a noi , ricordandosi di averci visti sulla nave, e ci offrono una riduzione per l'ingresso in discoteca. Io tutto pensavo, tranne alla riduzione. Quelle magliettine attillate che se non l'avessero indossata facevano prima, mostravano due seni da paura, per non parlare dei pantaloncini scosciati e stretti che mostravano tutta la forma della fighetta. Nel frattempo, luca, che di francese non ne capisce un acca, si era fatto scappare le francesine. Poco male pensai, ormai la testa era in discoteca. Giunti sul posto e preso da bere, cominciammo a cercare le ragazze, quando ad un tratto vidi Luca fissare il palchetto con la bocca aperta. Erano loro, seminude, con la lingua nella bocca dell'altra. Mi caddero le palle a terra. Cazzo , pensai, stanno assieme , abbiamo perso solo tempo. Ormai eravamo li e non avevo più l'umore per andare altrove. Al termine della serata, delusi per l'andazzo, decidemmo di tornare al camping, quando una voce di donna alle mie spalle disse, " MA ANDATE VIA COSÌ". Così come, pensai. Beh , tutto pensavo tranne che di li a poco saremmo finiti nella loro canadese. Era enorme quella tenda e con tutti i comfort, tranne che era in un unico ambiente. Ci spiegarono che erano solo amiche e si pagavano le vacanze facendo le cubiste in varie discoteche. Erano lesbiche ma ogni tanto si concedevano un extra. Il mio cazzo era già di marmo mentre ascoltavo ma Luca nulla, non si trovava a scopare in presenza di altri. Lo volevo uccidere, anche perché le ragazze non avevano intenzione di separarsi. Beh, garbatamente mi disse di godermi la serata e lasciò la tenda. Oddio, pensai, adesso mi smontano in piccoli pezzi. Tolti i vestiti e gli ultimi freni, cominciarono a farmi un pompino in tandem alternandosi in un 69 da paura. Le mie dita capirono subito che anche i loro culetti erano ben sfruttati, si inghiottivano 3 dita alla volta. Poi fecero una cosa che neanche nei porno ho mai visto. Dopo avermi infilato il condom , si sedettero entrambe su di me incrociando le fighe e con il mio cazzo nel mezzo. Non so bene come definirlo, se una sega o una scopata, fatto sta che sapevo che di lì a poco sarei esploso. Un lento su e giu , una morsa piacevole , le mie dita dentro i loro culi e i loro seni che si alternavano nella mia bocca. Le sorprese non erano finite. Sentivo sulle gambe i loro succhi che colavano e dalle smorfie capii che stavano per esplodere anche loro fino a quando giunte al limite successe una cosa che fino ad allora pensavo fosse una legenda. Mi squirtarono entrambi sul cazzo e ancor prima che godessi, mi fecero alzare e si misero entrambe con la bocca aperta. Che sborrata, le inondai tutte come non mi era mai successo prima. Ma non erano ancora sazie. Fortuna che il mio fratellino lo conosco bene e con due colpi di lingua ritorno subito in tiro. Ora guido io. Le feci mettere una sopra l'altra a pecorella e dopo aver inumidito ancora di più i loro buchini , le battezzai entrambe. Uscivo da una ed entravo nell'altra. Un po nel culo e un po nella figa. Dopo varie inondazioni , adesso toccava nuovamente a me. Gli dissi che volevo sborrare sulle loro tette e mi accontentarono. Mi fecero sdraiare e con una sincronia da far invidia alla nazionale di nuoto, si misero una di fronte all'altra e cominciarono un lento e continuo su e giù. Vedevo il mio cazzo sparire tra quelle tette enormi e ricomparire nella bocca di una e poi dell'altra, fino all'esplosione sulle loro facce. Ancora sdraiato a terra , con le due bellezze abbracciate a me, mi venne spontanea una risata, pensando al povero luca e ciò che si era perso. Ahahahahah, ancora rido.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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