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l'onomastico di irene


di ilcomandante
15.11.2020    |    205    |    2 9.6
"Il mio cazzo non era mai stato cosi' duro, vedere Mario che affondava la sua verga nel culetto di Irene e la cosa mi eccitava da morire..."
Erano i primi giorni di agosto ed ero perennemente eccitato, nonostante il caldo stavo sottoponendo la mia dolce mogliettina ad un tour de force sessuale .
Sabato sarebbe stato il suo onomastico e quindi le proposi una cenetta sfiziosa , e cominciai a sviluppare il mio piano.
- sai che Mario e' sempre piu' giu' dopo essersi lasciato da Tiziana?
-a me comunque non era mai piaciuta
-dovevano partire per 15 giorni per i caraibi ed invece niente , passera' le ferie da solo
-cavolo mi dispiace, e' l'unico dei tuoi amici che mi va veramente a genio
-si sta un po' isolando e non so' come aiutarlo
-fallo venire sabato a cena da noi, sicuramente gli fara' bene.
Bingo pensai, il primo tassello del mio piano era andato a segno.
Mario fu felicissimo dell'invito
-Cosa posso prendere come regalo per Irene?
-A lei piacciono molto i foular di seta
-Colori preferiti?
-Fucsia chiaro,con un regalo del genere te la potrebbe anche dare
-ahahahahha
Era finalmente sabato, Irene era indaffarata in cucina per preparare la cena ed io ero intento a perfezionare il mio piano.
Conoscevo bene la mia mogliettina e dovevo portarla all' ora di cena con una eccitazione addosso tale che alla fine si sarebbe lasciata andare .
Le ero sempre addosso , era con canotta ampia e coulotte per il caldo.
Per me era facilissimo , le ero sempre dietro le appoggiavo la mia erezione e le mettevo le mani dentro la canotta
-Dai che non ho tempo, sono in ritardo con i preparativi
La mia mano le entrava dentro la mutandina , le dita le allargavano le labbra della fighetta e la trovava bagnata.
-Alla tua micetta non importa del ritardo
Lei ansimava , mi sfregava il culetto sul mio cazzo , l altra mano stringeva i seni che si erano induriti, i capezzoli erano due punteruoli
-Cavolo, fra 15 minuti arriva, faccio una doccia veloce
Mentre volava verso il bagno notai le gote rosse come non mai, sotto la doccia si sarebbe masturbata ne ero certo, ma conoscendola non le sarebbe bastato, il mio piano stava procedendo benissimo.
Mario arrivo' e poco dopo Irene ci raggiunse .
Aveva una camicetta del suo colore preferito ed una gonnellina che le faceva risaltare le sue gambe bellissime.
Non aveva il reggiseno , i seni mentre camminava le ballavano ed i capezzoli erano ancora sufficentemente duri da essere intuiti da noi.
Dopo ogni portata con la scusa di aiutarla in cucina le mettevo le mani sotto la gonnellina
-Sei una fontana oggi
-Smettila ti prego
Il suo rossore al volto era evidente
-Spostiamoci sul divano ,io prendo lo spumante ,Irene amore, aiutami con i bicchieri.
In cucina , le abbassai le mutandine e cominciai a leccargliela
-Tu sei pazzo, sei pazzo...........e mi spingeva la testa verso la fighetta.
Le sfilai le mutandine e lei capi'
-E' come penso vero ? Mi hai portato a questo livello per farmi fare quello che vuoi vero?
-Ho la fortuna di avere una moglie intelligentissima.......e troia
-Porco
Tornammo da Mario ed Irene era in condizioni pietose, sembrava un automa.
-Siediamoci sul divano, vieni Irene siediti tra noi maschietti.
-Aspetta Irene , ti ho preso un pensierino per il tuo onomastico.
-Ma e' meraviglioso,grazie Mario, guarda come e' morbida questa seta senti.
Me lo passa nelle mani
-E' un peccato non indossarlo subito.
Arrotolo il foular e con esso la bendo .
Irene fece un sospiro profondo e si adagio' sul divano come per offrirsi a noi,le gambe leggermente divaricate e le braccia poggiate sulle nostre coscie.
Mario era titubante anche se aveva capito benissimo.
-Dai Mario ringraziamola per la cenetta che ci ha preparato.
Irene quando senti che entrambi le avevamo messo le mani addosso, fece un sospiro liberatorio, era consapevole che sarebbe stata scopata da entrambi.
-Mario leccamela per favore
Inginocchiato per terra le comincio' a lavorarle la fighetta ,io tolta la camicetta le lavoravo le tette.
Irene comandava il gioco e ci dirigeva
-Mario mettimelo in bocca,
-Mario adesso scopami
-Mario hai un cazzo favoloso,grazie maritino mio........qualcuno prenda del burro dal frigo,oggi saro' una puttana e potrete permettervi tutto.
Il mio cazzo non era mai stato cosi' duro, vedere Mario che affondava la sua verga nel culetto di Irene e la cosa mi eccitava da morire.
-Dai Mario, aprila per bene
Le tolsi la benda , e presi il posto di Mario , adesso era il mio turno di trapanarle il culetto
-Vieni Mario.
Irene porto' il mio fortunato amico a se' e lo bacio' con avidita'
-Questo pompino lo ricorderai per sempre Mario
Mentre la inculavo Irene sembrava volesse inghiottire la verga di Mario.
Venimmo insieme io dentro il culo di Irene e Mario in volto.
-Grazie ragazzi.......................
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