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Un banale ritardo aereo


di cp2x2
23.08.2017    |    6.610    |    114 9.9
"Mia moglie Tania è una bella signora che non passa di certo inosservata, ama vestire in maniera sobria ed elegante ed ha molta cura di se e in quella..."
Tutto ebbe inizio in una calda mattina d’estate nell’aeroporto di Bari, mentre ci apprestavamo a partire per una vacanza a Londra ove avevamo prenotato un appartamentino. Non appena superato il controllo bagagli, ci dirigemmo verso il Gate d’imbarco e qui scoprendo che il volo portava un ritardo di ben due ore a causa di un’avaria all’aeromobile, ancora fermo nell’aeroporto di provenienza. Decidemmo allora di andare al bar alla ricerca di un tavolino libero, ma erano tutti occupati, tranne uno al quale siedeva un distinto signore intento a leggere un libro mentre sorseggiava una fresca bevanda – chiedemmo se avessimo potuto accomodarci e lui, molto gentilmente acconsentì, liberando il tavolo da chiavi, cellulare e borsello. Ordinammo un caffè e iniziammo una partita a burraco tra noi per ingannare l’attesa e fu allora che egli si intromise dicendo di essere anche lui appassionato di quel gioco ma lo praticava solo ‘on line’ e quindi ci venne naturale proporgli di partecipare; fatte le debite presentazioni, noi Tania e Luca e lui Andrea, iniziammo la partita durante la quale ci disse di avere 47 anni e di essere ingegnere informatico sempre in giro per lavoro e per questa ragione il suo matrimonio era entrato in crisi. Mia moglie Tania è una bella signora che non passa di certo inosservata, ama vestire in maniera sobria ed elegante ed ha molta cura di se e in quella circostanza indossava una gonna nera svasata sopra il ginocchio con un’aderente camicia bianca che mostrava il suo delizioso decoltèe; trucco leggero e lucido sulle labbra ne esaltavano la sua spiccata sensualità.
Di certo Andrea non poteva immaginare di avere di fronte a se una coppia iscritta al sito A69, anche se con il passare dei minuti, fu colto dal dubbio che potessimo essere comunque una coppia di larghe vedute o se preferite….libertina. La partita procedeva spedita e Andrea vinse quasi tutte la giocate per cui proposi di pagare pegno al bar ma proprio in quel momento l’altoparlante invitava i passeggeri del nostro volo a recarsi al Gate per l’imbarco.
Una volta a bordo, sistemati i bagagli a mano nelle cappelliere, ci accomodammo, io al finestrino e Tania sul sedile centrale e chiusi i portelloni, notammo Andrea due file davanti che aveva ripreso il suo libro, cosicchè chiesi a mia moglie di invitare il nostro neo-amico a sedersi accanto a noi, considerato che il posto fosse libero, ma Tania era perplessa, forse anche imbarazzata, esitò un pochino ma poi si decise e chiamò Andrea indicadogli il posto libero al suo fianco, inutile dire che prima ancora del rullaggio in pista, Andrea era seduto a fianco a Tania ed aveva già riposto il libro, pronto a riprendere la conversazione appena interrotta. Mentre si parlava, spesso poggiavo la mia mano sulla gamba esposta di Tania, portando un po’ più su il lembo della gonna, senza esagerare per non alimentare naturali imbarazzi, ma il gesto non passò inosservato agli occhi attenti di Andrea che azzardò un timido contatto di gamba dal quale Tania si scostò subito. Accortomi di tutto, confidai un pizzico di delusione per l’atteggiamento assunto da Tania, in fondo si era trattato semplicemente di un innocente approccio, al che Tania di rimando, propose subito un nuovo contatto di gamba dal quale Andrea naturalmente non si sottrasse. Ormai era chiaro che quella conoscenza occasionale, non si sarebbe esaurita all’arrivo nel Regno Unito e mentre stavamo decidendo come raggiungere il centro della City, Andrea si offrì di darci un passaggio visto che il suo Pick Up era parcheggiato in aeroporto – accettammo di buon grado sia per stanchezza ma anche per continuare ad approfondire la piacevole conoscenza. Giunti all’auto, Andrea si fece più audace e nel ricordare che ero debitore di un pegno per la partita persa a burraco, disse che avrebbe gradito la presenza di Tania sul sedile anteriore – dopo un breve attimo di stupore misto a perplessità, accettammo di pagare pegno e durante il tragitto, con molta discrezione ed in modo quasi impercettibile, Andrea posò più volte la mano sul ginocchio di Tania, per poi insistere portandosi ancora oltre e complimentandosi per la liscia e vellutata pelle. Quel contatto gradito a Tania, fu la molla che lasciò intendere a tutti, quale potesse essere la naturale evoluzione di quel casuale incontro.
Ormai il ghiaccio era rotto e non vedevamo l’ora di giungere all’appartamento, ove non appena recuperata la chiave in una cassetta esterna, ne prendemmo possesso notando quanto fosse pulito ed arredato con gusto, oltre che dotato di ogni comfort, composto da soggiorno con angolo cottura e soppalco di zona notte raggiungibile con una scala molto ripida.
Ci voleva qualcosa per festeggiare questa amicizia e l’inizio della vacanza, ma ovviamente l’appartamento non offriva alcunchè e fu allora che Andrea, sempre in riferimento alla partita vinta a burraco e al pegno, a suo dire, solo parzialmente soddisfatto, disse che qualcuno avrebbe dovuto provvedere e se si esclude per ovvie ragioni il vincitore e per altrettanto ovvie ragioni una signora, risultava alquanto evidente che tale compito toccasse a me, ma Tania si oppose e mi prese forte la mano, in quei pochi istanti si era creata una situazione di grande imbarazzo, cercavamo tra noi due un cenno d’intesa che tardava ad arrivare finchè cercai di divincolarmi dalla presa di Tania, dicendo che i debiti di gioco si pagano e non volevo sottrarmi all’obbligo, ma Tania non mollava la presa e in un orecchio mi disse……’ma vuoi davvero che i renda cornuto’? No cara le risposi, le corna sono fatte all’insaputa del partner, questo è solo un gioco ad alto contenuto erotico che solo una coppia complice, affiatata e innamorata come noi può permettersi. Detto ciò, mi rispose: allora che aspetti, vai e paga pegno ma torna presto, questo gioco si sta facendo molto intrigante.
Rimasti soli, Andrea rivolse a Tania tanti complimenti e le confessò che appena la notò in aeroporto a Bari, finse di leggere il libro ma la seguì per ogni suo passo, colto dalla sua avvenenza e sensualità e mentre sfornava elogi a iosa, la cinse dalle spalle facendole sentire nel contatto lo stato di eccitazione crescente, con le mani che frugavano dappertutto accarezzando il turgido seno sotto una camicia i cui bottoni stavano cedendo inesorabilmente uno dopo l’altro.
Si accostarono alla ripida scaletta e Tania salendo i gradini, offriva in visione la sua intimità ad Andrea che non potè trattenersi dall’accarezzare quelle gambe e baciarne l’interno, favorito anche da un’inattesa sosta che si protrasse qualche secondo ancora, prima di giungere al lettone nel quale diedero sfogo ai desideri più reconditi. Nel pieno della ‘tempesta ormonale’, feci rientro in casa e già mentre salivo quella scaletta, udivo gemiti e sospiri che lasciavano poco spazio all'immaginazione e quando fui sul soppalco li trovai impegnati in un 69 che mi procurò uno stato estremo di eccitazione difficile da dominare. Il gioco continuò sublime finchè all’unisono raggiungemmo un orgasmo tutti e tre con Tania destinataria di schizzi in ogni dove………………….



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