trio
Quota 1,01
di cp2x2
25.04.2018 |
6.043 |
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"Questa volta però, eravamo alla ricerca di una variante al tema e iniziammo a pensare a varie soluzioni, magari coinvolgendo un suo amico o un’amica, ovvero..."
Coloro che avessero letto i nostri precedenti racconti, già sapranno che da anni frequentiamo un nostro caro amico milanese che in questo racconto chiameremo convenzionalmente Ugo, nome di fantasia, tanto per brevità quanto per rispetto della sua privacy; mentre mia moglie, assumerà per l’occasIone, il nome di Luna. I fatti risalgono allo scorso mese di dicembre 2017 in occasione di un viaggio in Svizzera, alla scoperta dei locali mercatini natalizi. Ci organizziamo facendo in modo di programmare una tappa a Milano e avvisiamo Ugo di questa nostra idea e lui, felice di rivederci, si impegna a liberarsi dal lavoro per trascorrere del tempo in nostra compagnia. Nei giorni precedenti la partenza, iniziammo a fantasticare nella nostra intimità, su come realizzare questo ennesimo incontro, tenuto presente che questa conoscenza, risale ad oltre cinque anni fa, con una frequenza di circa un paio di incontri l’anno. Questa volta però, eravamo alla ricerca di una variante al tema e iniziammo a pensare a varie soluzioni, magari coinvolgendo un suo amico o un’amica, ovvero una coppia oppure lasciare Ugo e Luna da soli, insomma, un’infinità di scenari, ognuno dei quali molto intrigante ma alla fine, non fu presa alcuna decisione, lasciando al caso lo svolgimento dell’incontro. Finalmente arriva il giorno della partenza e giunti a Milano, prendiamo possesso dell’apparmamento nei pressi della stazione centrale, che si mostra location adeguata per pulizia e comfort. Il tempo di una doccia e inviamo un messaggio su whatsapp ad Ugo per informarlo del nostro arrivo; immediata la risposta che ci assicura che entro un’oretta circa ci avrebbe raggiunti. Quell’attesa divenne ben presto lunga da passare in quanto, con il trascorrere dei minuti, riprendemmo a fantasticare e a provocarci sin quasi al punto di rovinare tutto, rischiando a più riprese di raggiungere un orgasmo che avrebbe precluso l’intensità dell’imminente incontro, impoverendone i contenuti, ragion per cui, decisi di uscire, a fare quattro passi, dando agio a mia moglie di potersi preparare senza le mie irrefrenabili incursioni. In giro a zonzo, ricevo un messaggio da Ugo che mi informa di essere in zona, il tempo di parcheggiare e ci saremmo incontrati. Eccolo girare l’angolo, soliti saluti di rito, quindi decidiamo per un drink al bar in modo da offrire ancor più tempo a Luna per questo nuovo incontro con il nostro ospite speciale. Mentre sorseggiamo il drink, il bip del telefonino mi annuncia un messaggio di Luna che ironicamente chiede se ci siamo persi, con faccine sorridenti. Dopo pochi minuti, siamo a casa, suono e faccio accomodare Ugo che resta di sasso nel vedere Luna avvolta in un mini kimono nero di seta al di sotto del quale si notava un reggiseno di tessuto lucido argentato che tratteneva a fatica uno splendido seno con due capezzoli che non chiedevano altro se non di essere liberati e coccolati a dovere. Dopo aver chiuso la porta, mi giro e trovo Ugo e Luna stretti in un abbraccio che si baciano appassionatamente, mentre le mani iniziano a frugare dapprima lentamente e con dolcezza, per poi divenire sempre più intraprendenti. Questa vista mi procura un forte stato di eccitazione e decido di non disturbare l’avvio dei giochi ma penso di immortalare quei momenti con il mio cellulare, chiedendo con discrezione ad Ugo l’autorizzazione che mi viene concessa con un fugace cenno del capo. Inizio così a filmare, non senza difficoltà in quanto l’istinto mi suggerirebbe di unirmi al gioco, ma prevale a stento la ragione e così riesco ad immortalare la scena dei preliminari che con il passare del tempo si fanno sempre più audaci, ma dopo quasi una decina di minuti, l’abbigliamentro di entrambi è ancora al suo posto, anche se un po’ stropicciato. Riuscire a trattenersi nell’assistere alle roventi scene, non è stato facile, anche perché nel frattempo Ugo era rimasto in boxer e mia moglie, preso per mano, lo condusse al letto ove si sedette, trovandosi con il suo bel viso, a pochi centimetri dall’arnese che con enorme difficoltà insisteva all’interno delle mutandine, al pari di un condannato alla pena capitale che chiede un estremo atto di clemenza e come un giudice di buon cuore, Luna provvede a liberare il recluso, iniziando un dolcissimo pompino che Ugo mostrò di gradire ed assecondare con lenti movimenti del bacino. Le riprese continuavano nel silenzio più assoluto, rotto di tanto in tanto da gemiti e sospiri. È Ugo che ora prende l’iniziativa e fa stendere mia moglie sul letto, tuffandosi tra le sue vellutate cosce, per uno strepitoso sessantanove che Luna mostra di apprezzare e gradire. Mia moglie è in stato di estasi assoluta e con gli occhi semi chiusi, in preda ad un piacere intenso, ci incrociamo con lo sguardo, lei mi mostra il segno delle corna e poi con l’indice mi invita a raggiungerla e a quel punto, decido di concludere le riprese e in un battibaleno sono abbracciato a Luna che mi bacia con trasporto sussurrandomi tanti ti amo. Si conclude così il primo atto di un film “in House”, sperando che ne possa seguire a breve un secondo. Ora la domanda è: questo filmato esiste per davvero o è frutto di pura fantasia? Per gli amanti delle scommesse informiamo che l’esistenza del filmato è quotato a 1,01
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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