Tra acqua e vapore

Era la prima volta che Ele, mia moglie, ed io andavamo in un club privé del nostro genere preferito, quelli dove, oltre agli immancabili camerini e luoghi di ritrovo comune, sono presenti anche idromassaggio, sauna e bagno turco.
Ci eravamo preparati con cura, entrambi quarantenni e con poche esperienze fatte all'estero, dove la lingua ci proteggeva nelle nostre confidenze, ma ci isolava anche un pó dal classico rompere il ghiaccio.
Il nostro obiettivo era, come in precedenza, il passare una serata divertente in un’atmosfera carica di sensualitá e tentazione e, se possibile, conoscere un bel singolo con cui eccitarci prima della inevitabile conclusione tra le nostre quattro mura.
Al nostro arrivo, giá nello spogliatoio vediamo qualche bel ragazzo, etá compatibile, ma non vogliamo correre troppo e ci riserviamo eventuali conoscenze a dopo aver compiuto un giro di ricognizione del posto. In effetti lo troviamo bello ed accogliente: una comoda sala comune per scambiare quattro chiacchiere, dei camerini, strettini ma sufficientemente ampi per almeno tre persone, una sauna non molto calda e non molto grande, ma soprattutto una bella vasca idromassaggio con alcuni esemplari di maschio giá in acqua e uno stupendo bagno turco, con angoli piú riservati, tanto vapore e perfino una piccola parte con la luce esterna che filtra dal lucernario.
Decidiamo di esplorare la vasca: Ele siede su un lato ed io mi metto alla sua destra, cosí da lasciare spazio a chi desidera di potersi sedere di fianco a lei. Dopo pochi minuti in cui ci abbandoniamo al piacere delle bollicine dell’idromassaggio, un ragazzo siede alla mia destra.
Si presenta molto educatamente come Alessandro e quindi ci racconta di averci notato nello spogliatoio, quando siamo arrivati, e gli é particolarmente piaciuto il mio modello di perizoma, chiedendomi dove lo avessi trovato. Non lo ricordo con esattezza e faccio sí che intervenga anche Ele nella conversazione. Mentre continuiamo a parlare, Alessandro non riesce a sentire bene quello che Ele dice, oltretutto a volume non elevato, e quindi si sposta mettendosi di fronte a noi. Mentre la discussione si amplia e si parla di diversi argomenti, io ho un braccio intorno alle spalle di Ele, mentre Alessandro le ha entrambe in acqua, coperte dal movimento provocato dall’idromassaggio. Ancora pochi minuti e Ele si accosta al mio orecchio e mi sussurra che Alessandro ha messo una mano sulla sua coscia e la sta accarezzando. Le dico di lasciar fare, se cosí desidera, e di muoversi anche lei come preferisce (cosa che sapeva giá da sola, ma mi sto eccitando anche solo al pensiero di quel che potrebbe fare). Mentre si spazia su argomenti vari, tra cui la bellezza dell’idromassaggio e del posto dove siamo, Ele mi informa che la mano di Alessandro le é giunta sulla figa e la sta accarezzando su e giú in modo molto piacevole. Le chiedo, non facendomi sentire da Alessandro, cosa stia facendo lei con le mani sott’acqua, visto che anche Alessandro si é spostato avvicinandosi ancora di piú alle sue gambe. La risposta non si fa attendere: “Ha un bel cazzo duro... lo sto accarezzando”. Ormai é inutile parlare d’altro. Pochi secondi ancora in silenzio e poi propongo di uscire e riposarci qualche minuto. Ele e Alessandro annuiscono ed Ele é la prima a uscire dalla vasca mettendosi un asciugamano intorno alla vita. Seguiamo io e Alessandro, anche se i nostri asciugamani non bastano a coprire le nostre erezioni.
Ci avviamo verso la zona “camerini” per un pó di relax e al primo libero entra Ele seguita da noi due. Il tempo che io mi giro per chiudere la porta e come riporto lo sguardo sul lettino trovo Alessandro con la bocca incollata alla figa di Ele, che intuisco ben bagnata e non solo dall’acqua della vasca. Lei é sdraiata sulla schiena con le gambe larghe ed il cazzo di Alessandro é troppo vicino a me per non farmi desiderare di sentirlo prima con le mani, accarezzandogli i testicoli gonfi, e poi con la bocca per tutta la lunghezza (non enorme, ma rispettabilissima). Non li posso vedere ma capisco dal mugolio che le loro lingue sono intrecciate e anche Ele reclama, per ora con la mano, un cazzo duro da tenere. Le offro il mio e contemporaneamente tiene nell’altra mano anche quello del nostro amico. Le sue tette sono preda delle nostre labbra ai suoi fianchi, finché decide di chiedere ad Alessandro di infilarsi un preservativo, segnale che lo vuole sentire dentro di sé. Mentre lui si prepara sento con piacere in bocca ad Ale il sapore del cazzo di lui e nella mia mano, che le passo sul solco, ho la conferma che é pronta ad essere aperta. Alessandro la monta da sopra e comincia a farle sentire il suo cazzo sempre piú a fondo, mentre io nel baciarla, le sussurro se le piace. Il suo “mmmmmm” é una chiara risposta, e mi piace soffermarmi per un pó a guardarli ed accarezzare a turno le tette di Ele ed il bellissimo culetto di Alessandro. Mi metto dietro di lui e faccio strusciare il mio cazzo lungo il solco senza andare oltre, ma giá questo basta per fargli intensificare le spinte e capisco che sta per venire. Ele fa appena in tempo a mettergli le gambe sopra la schiena stringendolo nell’amplesso e lui evidentemente viene a piú riprese. Esce con il preservativo pieno ed é il mio turno di sentire la figa di mia moglie grondante umori. La penetro con dolcezza e anche io non resisto molto alla sensazione di provare quanto sia aperta e allagata. E’ il momento di ricomporci, ci ricopriamo, un bacio a tre, e usciamo per un ristoro al bar. Il pomeriggio é iniziato bene.