trio
Lasciarsi andare rende liberi


27.08.2021 |
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"Marcella sente la corda stringersi alle estremità..."
Lasciarsi andare rende liberi. Godere fino a non poterne più fa sentire vivi come non mai. Questo Marcella lo sa bene e la sua consapevolezza nei confronti del piacere le dà forza ma le crea anche astinenza. Un’astinenza che Max definisce malattia che altro non è che voglia, una voglia di sesso e di esplorare sempre di più modi per raggiungere il piacere.Quello che più piace a Marcella è l'essere dominata da Max perché lui sa come farlo e sa fino a quanto spingersi.
L'appuntamento quella sera era come al solito in una via vicino alla tangenziale per poi andare in un posto che Marcella non conosceva.
Marcella vede la macchina, si avvicina, fa un cenno a Max di saluto dal finestrino e sale. Il cuore le batte forte e non ha voglia di parlare. Guarda Max e gli dice di andare. Le basta guardarlo per venire assalita dalla voglia di essere posseduta ma sa che deve ancora attendere. Ripensa all'ultima volta quando è stata ripetutamente scopata da Max e il pensiero si ferma a quando lui la prendeva da dietro provocandole un piacere immenso.
Guarda Max e decide di non attendere. Vuole un po' di piacere, subito. Gli sbottona i pantaloni e gli prende il pene. E’ caldo e non ancora duro. Marcella inizia a massaggiarlo nello stesso modo in cui aveva visto Max masturbarsi. La mano di Marcella stringe il pene dal basso e si muove su e giù stringendolo. Con il pollice sfiora la cappella e si muove con un movimento costante fino a sentire il pene che piano piano diventa sempre più turgido.
Decide di chinarsi e prenderlo in bocca con un affondo profondo. Poi passa la lingua sulla cappella, la bagna con movimenti circolari, gliela succhia per poi affondare nuovamente. Gli succhia il pene con ardore mentre Max con la mano le prende la testa per dirigere i movimenti. Marcella si fa guidare. Sente tutto il pene nella sua bocca, a volte le sembra di soffocare. Continua a stringerlo tra le labbra mentre la testa va su e giù. Le piace prenderglielo in bocca.
Poi viene invasa da una voglia irrefrenabile, non può più continuare, ha bisogno di sentire Max. “Accosta appena puoi” dice Marcella a Max. Lui esegue senza fare domande.
Una volta fermi sul ciglio della strada Marcella gli sposta indietro il sedile e gli sale sopra. Per la serata non aveva messo le mutande e le fu facile accogliere il suo pene. Era caldo e grande. Lo sentiva penetrare. Max la scopa con forza. Bastano pochi e forti affondi per dare a Marcella un orgasmo pungente che dura poco ma che riesce ad acquietarla.
Urla. Stringe le gambe per allungare il piacere. Poi si alza e torna seduta al posto del passeggero. “Ora possiamo andare” dice a Max con un sorriso. Da quel momento Marcella sapeva che era lui a prendere in mano la situazione perché lei quella sera sarà la sua sottomessa.
Il posto era magnifico. Una casa di campagna in mezzo al verde. Max le prende la mano e si dirige all'ingresso. Tira fuori una chiave, apre la porta e invita Marcella ad entrare. Non c'era nessuno, sembrava una casa privata.
Marcella non fa in tempo a capire dov'era che viene spinta da Max contro il muro. lui la immobilizza con tutto il suo corpo. la spoglia e inizia a baciarla sul collo, a toccarle i seni e i capezzoli. Poi la sua mano si dirige sul ventre e con un delicato movimento delle dita inizia a masturbare Marcella. Le dita scorrono e premono la parte alta del clitoride per poi penetrare lievemente nella vagina.
Marcella è eccitatissima. Le piace la forza e l'impeto di Max. Le piace l'idea di essere scopata con forza all'ingresso di quella casa. Max la prende in braccio e inizia a penetrarla con colpi violenti che tolgono il fiato a Marcella. Poi si interrompe e le dice di aspettare. Marcella è eccitatissima e vorrebbe che continuasse ma è Max a decidere come condurre il gioco. “C'è tempo” dice Max, “c'è ancora tempo… Vieni con me”.
La porta al piano di sopra in una stanza enorme. Marcella si guarda intorno e vede un letto con delle corde all'estremità. “Sdraiati” le ordina Max “e indossa la mascherina. Apri le gambe”.
Max si mette a cavalcioni sopra il corpo di Marcella ed inizia a legarla. Marcella ansima, e piano piano si libera e si lascia andare. Max parte dalle caviglie. Marcella sente la corda stringersi alle estremità. Le fa un po' male ma resiste. Vuole andare avanti. “Va tutto bene?” chiede Max a Marcella. “Solleva un po' la schiena che mi metto sotto di te.”
La schiena e i glutei di Marcella aderiscono perfettamente al corpo di lui. Marcella con la schiena sente il suo petto e i suoi glutei aderiscono al pene di Max. Le mani di Max iniziano ad accarezzarla dovunque, inizia dai seni, dalla pancia, dal ventre. Risalgono e riscendono. Poi ancora le accarezza le braccia, e di nuovo i seni fino all'interno cosce. Marcella si sente vibrare. Si sente interamente nelle mani di Max.
Poi un lieve rumore richiama l'attenzione di Marcella. Sì lo riconosceva. Era il lubrificante. Max inizia ad accarezzarle la vagina e l'ano. Marcella sente le mani calde e oleose muoversi insieme. Una si dedica alla vagina, l'altra all'ano. Sente che le dita la stanno penetrando da due parti ed è un piacere immenso. La penetrazione da dietro stimola quella davanti e ne amplifica la sensazione. Marcella vorrebbe poter allagare di più le sue gambe per accogliere l'orgasmo ma sono già spalancate.
Lascia che il godimento la invada pienamente. Max toglie il dito dalla vagina e avvicina il suo pene. La masturba con la cappella cercando di penetrarla. Marcella sente le vibrazioni e il piacere provenirle dall'ano quando Max affonda il suo pene davanti. Marcella urla. Ansima e poi urla ancora. Sente di essere posseduta. Vibra, gode, ha un orgasmo lungo che non sembra finire. Il dito dietro continua a muoversi provocando delle scosse quasi elettriche. Marcella è in estasi. A questo punto Max la stringe per permettere che il piacere le pervada tutto il corpo. Poi si sfila da sotto e lascia Marcella sola sul letto.
Lei è ancora eccitata. Vorrebbe continuare....bendata e legata sul letto Marcella sente dei rumori. Non capisce cosa stia succedendo.
Ad un certo punto Max si avvicina, si struscia contro il suo corpo per metterle gli auricolari con la musica. Ha un brivido perché sa che qualcosa accadrà. Aveva già provato questa sensazione. Aveva già scopato bendata e con la musica ed era stato indimenticabile.
Marcella sente allentare la presa della corda alle caviglie. Max si avvicina e la gira mettendola in ginocchio. Con una mano le spinge la testa sul cuscino e poi le apre ulteriormente le gambe. Poi Marcella sente una presa sui polsi. Mani calde che le legano i polsi al letto, stringendo forte la corda. di chi sono? Così è
totalmente immobilizzata. Così può essere totalmente dominata.
Max inizia a toccarla dietro. Prima la vagina e poi l'ano. Poi altre mani iniziano a toccarle i seni. Marcella è confusa. Non sa cosa stia succedendo. C'è qualcun altro nella stanza. Le piace ma ha paura. “Max ci sei?” Chiede Marcella. “Sono qui” gli risponde Max appoggiandosi alla sua schiena. Sente il suo sapore e il suo sospiro. Ora è tranquilla, si abbandona e si lascia possedere. Sente Max continuare a toccarla ed è eccitatissima. Le altre mani calde continuano a stuzzicarle i capezzoli, ad accarezzarle i seni. Poi scendono ed insieme a quelle di max vanno sul clitoride. Si confondono. le dita si muovono insieme fuori e dentro facendo provare a Marcella una sensazione nuova. eccitante. Marcella non sa più chi la stia penetrando con il dito, chi le stia stuzzicando il clitoride. ma non è importante. lei cerca il piacere, lei vuole l'estasi.
Ad un certo punto due mani le sollevano i glutei per prepararla alla penetrazione da dietro. Marcella non sa di chi siano quelle mani. forse di Max o forse dell'altro uomo. Sente caldo sull'ano. è la cappella calda che si appoggia e cerca il buco. Contestualmente delle dita calde continuano a toccarle il clitoride con movimenti lenti e forti e affondano di tanto in tanto nella vagina.
Marcella è quasi pronta ad avere un orgasmo esterno quando all'improvviso sente un pene penetrargli nell'ano. La penetrazione avviene con cautela anche se con movimenti decisi. un affondo dietro l'altro provocano in lei un piacere mai provato prima. Marcella sta per venire ma non sa da dove arrivi l'orgasmo. Se è esterno o interno. Sente solo che è profondo. Inizia ad urlare. Gli affondi nell'ano continuano ed a Marcella le manca il respiro. Ad un certo punto sente invadere l'orgasmo in tutto il corpo. Dall'ano e dalla vagina arriva alla pancia, alle gambe. Sente che anche chi la sta sodomizzando prova un piacere immenso e raggiunge anche lui l'orgasmo. Si sdraia sopra di lei e ansima.
“Come stai?” chiede Max a Marcella mentre la slega. Marcella annuisce e sorride. Delicatamente la gira in modo che abbia la schiena appoggiata sul letto. “Aspettami un attimo, mantieni la mascherina e continua ad ascoltare
la musica.”
Aveva avuto ragione a far capire a Max che le sarebbe piaciuta un’esperienza con due uomini. E’ stata l’esperienza più intensa che abbia mai provato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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