trio
Io, mia moglie e il mio amico
di QuestioneMentale
27.12.2019 |
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"Era li’ che ci stava guardando e si stava masturbando; aveva il cazzo durissimo, la cappella sembrava dovesse scoppiargli da un momento all’altro, la sua..."
Come tutti i miei racconti anche questo è puramente di fantasia.Estate in citta. Mi chiamo Marco sono sposato con Stefania ed abbiamo rispettivamente 45 e 40 anni.
Abbiamo sia io che mia moglie un po’ di tempo libero in questo periodo, molte attivita’ ludiche le svolgiamo insieme: shopping, divertimento, relax ecc. ecc.
Quel venerdi’ di agosto pero’ avevo voglia di attivita’ sportiva, non essendo mia moglie un amante del genere, ci demmo appuntamento alla sera.
Chiamai al telefono Giorgio chiedendogli se sarebbe stato libero per una partita a tennis, dopo la risposta affermativa ci demmo appuntamento per le 11.00 al campo.
Non essendo per niente dei campioni preferiamo campi isolati, con poca gente , lontano dai circoli frequentati da piccoli “ federer”.
Arrivato al campo, mi accorsi dalle auto parcheggiate che, complice anche il periodo,
il circolo era deserto. Meglio cosi’ pensai.
La partita fu bella e combattuta, quando stavamo per riordinare il campo mi squillo il cellulare. Era mia moglie che mi chiedeva se ne avevamo ancora per molto, perche’ nella fretta le avevo portato via le chiavi di casa e aveva urgenza di tornare.
Le chiesi dove si trovava, perchè pur facendo in fretta avrei avuto bisogno ancora di una mezz’ora. Non avevo assolutamente voglia di cambiarmi e docciarmi in tutta fretta, cosi’ visto che con una piccola deviazione sarebbe potuta arrivare al campo in 10 minuti, le diedi le indicazioni.
Avevamo finito di sistemare il campo, ci avviammo verso gli spogliatoi, confidando che se Stefania non mi avesse visto avrebbe capito che ero alla doccia e magari mi avrebbe fatto uno squillo.
Dopo alcuni minuti, sentimmo bussare e un permesso da parte di Stefania.” Ho provato a chiamarti ma si vede che quaggiu’ non prende” “Passami le chiavi” mi disse.
Io ero appena uscito dalla doccia, Giorgio era ancora sotto, si stava insaponando energicamente con il getto dell’acqua spento. Non lo si poteva ne sentire ne vedere se non tramite uno specchio posto di fronte a me. Controllai bene che fosse fuori dalla vista diretta, anche perche’ nel lavarsi cosi accuratamente si era fatto crescere un‘erezione di tutto rispetto.
Urlai a Stefania che poteva entrare, non c’era pericolo che vedesse nudita’ oltre al sottoscritto
Quando entro’ rimasi basito: aveva il vestitino leggero estivo che piaceva a me, il decolte’ in vista, abbronzata, fresca di parrucchiera ed a ogni passo le si apriva uno spacco sul davanti a dir poco invitante.
Le feci i complimenti, era bellissima e molto sexy, continuavo a guardarla. Ancora, dopo tanti anni di matrimonio, la trovavo desiderabilissima , in quel giorno ancora di più.
Il mio pene non tardo’ a farsi notare, dal riposo assoluto in pochi secondi me lo ritrovai duro. Mia moglie se ne accorse e si mise a sorridere…” dai dammi le chiavi, che poi ti aspetto a casa…” mi disse.
La voglia di baciarla e toccarla era però troppo forte.
Con le sue spalle girate allo specchio la presi fra le mie braccia e le diedi un bacio appassionato con la lingua, lei rispose con altrettanta passione per poi staccarsi in tutta fretta chiedendomi dov’era Giorgio e preoccupandosi se ci poteva vedere.
La risposta da parte mia fu che era impossibile che ci vedesse, stava ancora facendo la doccia.
Mentii. Perche’ Giorgio tutto insaponato ci stava guardando tramite lo specchio e non aveva assolutamente intenzione di smettere.
Le nostre lingue si intrecciarono di nuovo, le mani cominciarono a scendere lungo il corpo sinuoso e invitante. La mia erezione le premeva sulla pancia. Con la lingua andavo a titillarle i suoi punti deboli: le orecchie e il collo.
Ero eccitatissimo, a quel punto anche se sapevo che il mio compagno di giochi avrebbe potuto vederla benissimo, Le alzai la gonna da dietro scoprendole il suo fantastico sedere. Passando sotto l’elastico del perizoma le palpai con foga le natiche indugiando ogni volta che passavo vicino alla sua figa.
Il mio uccello nel frattempo l’avevo insinuato fra le sue cosce, Stefania gradiva di questa nuova variante e si strusciava il clitoride con un movimento di bacino che era tutto un programma.
Nella foga mi ero completamente dimenticato di Giorgio, lanciai uno sguardo allo specchio….Era li’ che ci stava guardando e si stava masturbando; aveva il cazzo durissimo, la cappella sembrava dovesse scoppiargli da un momento all’altro, la sua mano stringeva il pene andando su e giu’ lentamente, i nostri sguardi si incrociarono , non dissi nulla ero troppo eccitato.
Mia moglie non poteva vederlo aveva le spalle girate, cosi’ con la mano andai verso la sua passera, le stuzzicai il clito e poi entrai con due dita. Era fradicia. Partii con un lento ditalino mozzafiato. Stefania cominciò ad ansimare silenziosamente, le piaceva e stava godendo moltissimo.
Dagli umori che sentivo nella sua figa e dai movimenti del bacino che faceva, capii che non sarebbe durata a lungo prima di venire; il suo perizoma era ormai in terra bagnato fradicio e il suo godimento non era piu’ tanto silenzioso.
Mi sedetti sulla panca offrendole il mio cazzo da succhiare, Giorgio nel frattempo aveva il suo arnese in mano e se lo stava torturando con una sega da mille e una notte.
Si chinò su di me , aveva la bellissima abitudine che per chinarsi non piegava le ginocchia ma bensi il busto, me lo prese in bocca con avidità e partì con un pompino dei suoi , fantastica.
L’aveva tutto in bocca quando vidi giorgio che si stava muovendo verso di noi con il cazzo in mano, nel massimo silenzio, era ormai ad un paio di metri , ci guardammo e con occhi supplichevoli di un maschio arrapato mi fece capire di tacere.
Qui nella mia mente si presento’ un bivio, Tacere o parlare? Tacqui.
In un secondo Giorgio fu dietro a Stefania, il suo arnese a pochi centimetri dalla figa di mia moglie…..nel frattempo , infoiata piu’ che mai mi stava succhiando anche il cervello masturbandosi come una pazza.
Fu questioni di un attimo, Puntò la sua mazza e la penetro’ in un solo colpo…
Non fece assolutamente fatica, era bagnata fradicia.
La mia Stefania strabuzzo’ gli occhi, Il suo sguardo annichilito sembrava chiedermi spiegazioni, ma ormai era fatta, il cazzo di un altro era dentro mia moglie.
Sentivo distintamente il rumore dell’uccello di giorgio che si muoveva nella fica bagnata di Stefania, l’espressione di lei lasciava intendere che assolutamente non sapeva che fare, ma ormai travolta dalla passione e dalla voglia, si stava godendo il momento, mugolando e muovendo il bacino verso giorgio per godersi tutti i suoi 22 cm.
La tirai verso di me baciandola ancora , per poi chiederle sottovoce se voleva smettere e interrompere il tutto; la risposta arrivò dopo 2 secondi, non perche’ indecisa , ma perchè travolta dalla lussuria, cominciava a non connettere più.
“ no, mi piace , fatemi godere . voglio finalmente godermi due uomini solo per me” fu la risposta.
Si girò verso giorgio, lasciandomi la sua figa da leccare, colava da tanto bagnata era.
Glielo prese in mano da inginocchiata, guardandolo dal basso verso l’alto, la sua mano scorreva lenta lungo l’asta, aveva uno sguardo verso il viso di giorgio che faceva capire senza mezzi termini quanta voglia aveva.
Io mi sedetti e feci accomodare la mia mogliettina sopra al mio bastone, un brivido le percorse la schiena, sapevo che le piaceva prenderlo in quel modo, dandomi le spalle.
Sempre con in mano l’uccello di giorgio si mise a muoversi, su e giù, avanti e indietro.
Al mio amico pero’ non bastava la sontuosa sega che Stefania gli stava facendo, quindi le mise le mani sulla nuca e l’accompagnò verso il suo cazzo.
Pur essendo tanto grosso la mia lei riuscì a farselo scomparire tutto in bocca,
la stanza era piena di odore di sesso, sussurri e mugolii di godimento.
Giorgio era al colmo, muoveva il suo arnese nella bocca di mia moglie come se la stesse scopando, anche mia moglie ormai era al culmine; urlarono entrambi che stavano per venire. lo sperma di giorgio colava dalla bocca di lei che nel frattempo era percossa da brividi di piacere.
Io ero al limite del godimento, ma volevo gustarmi ancora per qualche istante questo momento di follia collettiva. Quando giorgio uscii dalla bocca di Stefania non potei fare a meno di notare, con una punta d’invidia, che la sua erezione non era retrocessa di un millimetro, il suo cazzo era duro e teso come non mai, sembrava non conoscesse la fatica. Per mantenerlo in queste condizioni Stefania non si sognò nemmeno per un attimo di lasciarne la presa, continuava a scappellarlo lentamente.
In quel momento decisi che volevo il massimo da questa arrapantissima situazione,
usci dalla figa di mia moglie con il cazzo in fiamme, lo appoggiai sul buco del fantastico mandolino e cominciai a spingere, lentamente ma inesorabilmente finchè non entrai , ero in paradiso…
mia moglie gradiva molto ma si vede che anche lei fece il mio stesso pensiero sul massimo della vita…..alzo il viso verso giorgio e chiese: “ dai giorgio voglio anche il tuo dentro”
Mia moglie in mezzo a due cazzi infoiati come non mai, non connetteva più , straparlava; io e il mio amico avevamo preso il ritmo giusto e non lasciavamo un attimo di tregua ai buchi di Stefania che ormai era un lago, Lei però voleva di più, voleva provare qualcosa di mai fatto: avere due cazzi insieme dentro la fica, l’accontentammo e cosi con fatica riuscimmo ad entrare. I tessuti della sua vagina erano tesi al massimo, ma d’altra parte era anche cosi bagnata e goduriosa che riuscimmo a farli scorrere su e giu’ entrambi. Godeva, mugolava come mai successo, si avvicinava il momento dell’orgasmo collettivo…………
Ci prese all’unisono, con Stefania che urlava di piacere e noi che le venivamo ovunque .
Ci accasciammo in terra distrutti, solo in quel momento forse realizzammo cosa avevamo appena finito di fare . ci prese una leggera euforia che sfocio’ poi in una risata collettiva che era il modo ideale per chiudere questa parentesi di pazzia.
Spero che il racconto vi sia piaciuto. Per chi volesse fare due chiacchiere, può contattarmi in privato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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