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Io la mora e la bionda


di Ryanhorse
21.04.2021    |    239    |    0 6.0
"La cappella era lucida e tesa una piccola e trasparente goccia di sborra si affacciò dalla fessura Misi il dito indice in bocca e lo leccai lasciando..."
Mi sono sempre reso conto che il mio desiderio in determinate circostanze prende il sopravvento su qualsiasi altra situazione
Sono sempre stato un uomo pragmatico e meticoloso in ogni cosa. Analizzo e riporto alla logica ogni situazione.
Funziono come una sorta di meccanismo mentale dove ogni cosa che passa viene analizzata e posta nella giusta posizione come i pezzi di un puzzle.
Questo accade sempre tranne quando sono investito dal desiderio. Allora reagisco in modo impulsivo e scevro da ogni ostacolo mi precipito
di impeto sulla mia preda .... da vero lupo alfa ..... di quel momento o con la mano masturbandomi con estremo gusto.
Era un tardo pomeriggio del mese di ottobre.
Avevo iniziato da pochissimo una sorta di relazione con una splendida femmina veneta. Marta.
Mi piaceva tantissimo e ogni volta che pensavo a lei, pur non avendola mai posseduta, mi eccitavo in una maniera incredibile.
Erezioni violente al limite della sopportazione. Ogni volta che succedeva ero costretto a ricorrere alla mia cara mano immaginando
fosse la sua bocca.
Sarebbe dovuto succedere quella sera. Mi ero spostato in auto e mentre macinavo chilometri per raggiungerla immaginavo ogni
situazione che avremmo vissuto e come conseguenza coprii i quasi 600 km che ci separavano con il cazzo duro come la pietra.
Avevamo appuntamento presso un centro commerciale di cui lei mi aveva mandato la posizione sullo smartphone.
Arrivai in anticipo di un paio di ore perché avevo calcolato in modo errato il percorso.
Poco male ...pensai ...passerò un poco di tempo all'interno del Centro Commerciale in attesa di lei.
Mi ero premunito di prenotare una stanza presso un B&B con l'intento di portarci la mia preda dopo una frugale cena e di scoparla.
Non vedevo l'ora anche perché nel nostro primo incontro ebbi modo solo di "assaggiarla" ...ed aveva un sapore da femmina in calore
buonissimo.... e di infilarle due dita nella figa. Il suo profumo mi rimase appiccicato per ore. Non avrei mai voluto lavarmi le mani dopo quei tocchi.
Appena arrivato parcheggiai e senza scendere dall'auto le inviai un messaggio per avvisarla che ero arrivato.
Scesi e mi avviai verso l'ingresso entrai e una volta dentro controllai lo smart per vedere se avesse risposto, nulla.
Mi diressi verso alcune vetrine di abbigliamento intimo che mostravano completini di marca davvero molto sexy.
Uno bianco con pizzo con reggiseno a balconcino e perizoma microscopico ed uno nero velato con mutandina brasiliana.
Al solo vedere quegli indumenti e ad immaginare che fossero riempiti con le forme del suo corpo il mio cazzo ebbe un sussulto.
Entrai deciso con l'intento di acquistarli. Mi ricevette una donna matura di notevole portamento mora occhi verdi.
Bella cavalla. Faccia da troia. Avvolta in un leggero vestito verde che le arrivava sopra il ginocchio tacchi alti che slanciavano le caviglie che si facevano notare
e un bel decolté che metteva orgogliosamente in vista.
Per com'ero in quel periodo me la sarei scopata all'istante immaginando di tenerla faccia alla parete mentre la sbattevo da dietro.
Anche a lei questo pensiero ... o qualcosa del genere .... doveva esserle passato alla mente perché mi sorrise in modo ammiccante e
da dietro il bancone si protese verso di me facendomi ammirare le meravigliose tette di cui andava orgogliosa.
Posso aiutarla in qualche modo? ..... mi chiese
Si sbottona la patta e succhiami il cazzo ... pensai
Si certo grazie avevo visto in vetrina due completini che vorrei acquistare ... invece risposi
Bene mi dica quali e che misura le serve
Le indicai gli indumenti e le dissi le misure ...
Ah! Non potrei farle vedere come vengono indossati anche se volessi ... la misura del reggiseno è di due taglie
più piccola della mia ... disse ridendo con la luce da troia nel volto
Mi eccitai ancora di più e dissi in risposta ridendo ....Magari può mostrarmi come stanno le mutandine.
Ammiccò ancora ma non ebbe coraggio di darmi corda.
Io intanto ero sempre più eccitato e stavo pensando di chiedere a Marta se le andava di andare direttamente in camera e cenare più tardi. Anche se dubitavo ci
potesse essere una cena in quel caso.
Pagai i completini con gli occhi della commessa puntati sul mio volto. Si capiva che le piacevo ... e mi sembrò che ...per un istante ...
abbassando lo sguardo .... si accorse della mia eccitazione perché ebbe un sussulto impercettibile ed un sorriso malizioso comparve sul suo viso.
Prima di uscire dal negozio la mia immaginazione mi regalò l'immagine di Lei abbassata di fronte a me che pompava sul mio cazzo duro
accogliendo nella sua bocca la calda sborrata di un lungo orgasmo. Che troia! Se lo avessi avuto le avrei dedicato del tempo con vero piacere.
Tornato nei corridoi del Centro Commerciale presi lo smart e controllai se Marta avesse risposto al mio messaggio. Nulla.
Strano ... pensai .... ero stato all'interno del negozio per almeno 20 minuti e non aveva neppure letto quello che le avevo scritto.
Decisi di perdere del tempo facendomi un giro per i negozi del piano superiore. Mi incamminai e presi la scala mobile.
Arrivato al piano superiore iniziai la mia passeggiata. All'appuntamento mancava ancora più di un'ora abbondante e la mia idea
che potessimo passare più tempo insieme andava man mano facendosi meno concreta. Comunque visto che mi aveva indicato
il locale di fronte al quale avremmo dovuto incontrarci decisi di recarmi lì magari occupando un tavolo per bere qualcosa insieme.
Controllai di nuovo lo smart ma ancora nessuna risposta. Mentre stavo riponendo il telefono nella tasca della giacca che indossavo
la vidi. Restai davvero sbalordito ... come si dice in questi casi ... di stucco! 😨
Era ad un tavolo e chiacchierava sorridendo (ammiccando) con un uomo seduto di fronte a lei.
All'inizio pensai che non si trattasse di lei ma concentrandomi non ebbi dubbi ... la dolcezza (ambigua) del volto
lo stacco di coscia che intravedevo dallo spacco della gonna il colore dei capelli ed il portamento ... non lasciavano dubbi.
Iniziò a ribollirmi il sangue ... e quando vidi cosa accadde in seguito la temperatura ebbe una crescita decisa.
Si alzò dalla sedia e sorridendo mentre diceva qualche frase che doveva avere del divertente andò a posizionarsi sulle
gambe del suo accompagnatore. A quel movimento lui ... come per istinto le passò una mano sulla schiena facendola scivolare
sul fondo fermandola sul culo. Lei continuava a sorridere. A quel punto vidi che l'altra mano dell'uomo si insinuò tra le cosce di lei spingendosi fino in fondo.
Vidi l'avambraccio quasi scomparire sotto la sua gonna e poi stazionare per qualche secondo in quell'antro di miele.
Quando tolse la mano (solo perché la presenza di altri potenziali osservatori lo imponeva) guardò stupefatto le sue dita e gli
comparve un sorriso sul volto. Avvicinò le dita al naso sorrise e fece guizzare la lingua sull'indice. Poi quasi rise e disse qualcosa
che fece ridere anche lei.
Ero allibito mentre guardavo la scena ... la troia si stava "donando" con gioia senza remore nei miei confronti.
Ero rosso e roso dalla rabbia e non capivo cosa stava facendo. Dovevamo vederci .... passare una serata insieme e sicuramente scopare
e lei stava flirtando profondamente con un altro lo stesso giorno e nello stesso luogo dove avremmo dovuto incontrarci.
Decisi di provare a chiamarla per vedere il suo comportamento. Feci squillare il suo smartphone a lungo fino a quando la comunicazione fu interrotta
per mancanza di risposta. Lei non ebbe nessuna reazione e capii che aveva tolto la suoneria. La troia!
Il primo istinto fu quello di presentarmi al tavolo facendole fare la figura da grande puttana ma avrei dovuto farlo mentre era ancora sulle gambe dell'uomo
invece dopo il siparietto delle dita in figa era scesa ed era tornata al suo posto.
Poi pensai di andarmene lasciandola lì e non rispondendo ai messaggi che mi avrebbe inviato non vedendomi (se mai ricordasse del nostro appuntamento ... cazzo!!!!)
Non potevo restare lì comunque dovevo smaltire la rabbia e rilassare la mente.
Mi apprestai a continuare la mia passeggiata pensando potesse aiutarmi a rilassare i miei pensieri.
Camminai per parecchio e ... soprappensiero mi ritrovai di nuovo di fronte il negozio di intimo dove avevo acquistato gli indumenti
che avevo intenzione di donarle (per il piacere dei miei occhi). A quel pensiero mi tornò sul la bile che avevo smaltito e decisi che mai avrei
potuto regalarle qualcosa.
Di fronte la vetrina del negozio immerso nei miei pensieri .. non mi ero accorto che dall'interno del locale la "commessa gnocca" mi stava osservando.
Mi accorsi di lei solo quando ... dall'uscio del locale ... udii la sua voce che diceva ...
Vuoi acquistare ancora qualcosa per la fortunata donna a cui stai pensando?
Il suono della sua voce mi staccò dalla fisima che mi stava divorando. La guardai e sorrisi.
E in quel momento mi venne in mente un'idea che poteva essere geniale. 😈 mi ricordai di quello che mi aveva raccontato in precedenza
Marta era bisex e aveva avuto più di una relazione lesbica. L'idea cominciò a farsi corpo sempre più insistentemente
Guardando la donna con un sorriso le risposi ... Ciao si in effetti stavo pensando di fare un nuovo acquisto ma non per la persona che credi
Quello che mi hai detto prima ha acceso in effetti la mia curiosità ... e stavo pensando ... che sarebbe davvero carino poter acquistare qualcosa
per te e chiederti di farmi vedere come la indossi ... ma sai ... è una richiesta molto particolare e ci stavo riflettendo se fosse o meno il caso.
Sorrisi e continuai .... è il caso?
Lei fu chiaramente colta alla sprovvista e restò senza parole per qualche secondo smettendo anche di sorridere.
Capii che avevo azzardato troppo e mi apprestai subito a dire ... Scusami dai era un gioco mi sono permesso ma sono andato oltre ti chiedo scusa e
ti auguro una buona serata.
Le sorrisi ancora mi voltai e mentre mi accingevo a lasciarla mi raggiunse la sua voce
Dipende da quanto tempo hai a disposizione.
Al sentire il suono di quelle parole mi bloccai mi girai e le dissi .... tutto il tempo che vuoi 😎
Lei sorrise e aggiunse ... possiamo scegliere l'indumento ma per indossarlo o lo faccio quando in negozio non c'è nessuno ... e non è facile
oppure aspettiamo la fine del mio turno alle 19.
Era l'ora in cui mi sarei dovuto incontrare con Marta .... decisi che per quel che avevo in mente sarebbe stato perfetto.
.... Ok per la seconda .... non ho problemi ad aspettare fino al termine del tuo turno.
Entrammo nel locale e le dissi ... Scegli quello che secondo te potrebbe essere più sexy da indossare ma non farmelo vedere
dimmi solo la cifra che devo pagare e tienilo tu ... lo porterai con te quando ci vedremo più tardi.
Le sorrisi uscii e tornai verso il locale dove avrei dovuto incontrare la bionda veneta.
Arrivai e i due erano ancora seduti a godersi la chiacchierata emettendo ogni tanto delle risatine quasi impercettibili dal punto in cui mi trovavo.
Per alimentare la mia idea nel migliore dei modi decisi di farle squillare lo smartphone una decina di volte e a lasciarle alcuni messaggi
in cui le chiedevo dove era e di rispondere alle chiamate.
Quando mancavano 10 minuti al nostro appuntamento vidi che i due si alzarono e si diressero al piano sottostante. L'uomo era alto e longilineo. Li seguii senza che se
ne accorgessero e vidi che prendevano la scala mobile verso i parcheggi interrati. Sempre nascondendomi vidi che raggiunsero l'auto della donna
lei aprì lo sportello ma prima che riuscisse ad entrare in auto l'uomo le mise una mano sulla schiena l'avvicinò a lui e le diede un bacio.
Lei sembrava contraccambiare perchè si avvicinò con il suo corpo al corpo dell'uomo e rimase nella sua bocca per qualche secondo.
Vidi che lui tenendola stretta le mise una mano tra le cosce ... lei aprì leggermente le gambe ed inarcò la schiena.
Vidi il movimento veloce e ritmico del braccio dell'uomo e sentii impercettibilmente il mugolio di lei. La rabbia tornò a ribollire.
La scena durò qualche secondo poi lei si tirò indietro e mentre lo fece mi sembrò ... me non so se fu un miraggio originato dal mio stato emotivo ...
di vedere la mano destra di lei palpeggiare e poi stringere il cazzo di lui.
Alla fine entrò in auto e chiuse lo sportello e partì. Lui la vide allontanarsi e poi si avviò ... presumibilmente ... dove aveva parcheggiato la sua auto.
Io rimasi lì nonostante tutto ancora sbigottito. Presi lo smart e provai a contattarla di nuovo. Non rispose ancora.
Mentre riponevo il telefono vidi dei fari rientrare nel parcheggio e man mano che si avvicinavano riconobbi l'auto di lei.
Parcheggiò nei pressi del posto dove era stata in sosta poco prima e scese dall'auto.
A quel punto prese lo smart dalla borsa e controllò. Vidi il suo volto irrigidirsi e premere subito qualcosa sullo schermo. Dopo poco sentii
il mio cellulare vibrare lasciai che squillasse fino a che non smise.
Lei riposto il telefono in borsa si avviò verso la scala mobile per tornare all'interno del Centro Commerciale.
La seguii senza farmi notare. Senza fermarsi si diresse verso il locale dove avremmo dovuto incontrarci e una volta arrivata
sedette allo stesso tavolo dove aveva consumato in precedenza. Preso lo smart e provò di nuovo a contattarmi.
Lasciai che squillasse a vuoto. Erano ormai le 19 e io avevo due appuntamenti con due donne diverse. Ciascuna troia a suo modo.
Dovevo muovermi come avevo pianificato.
Presi il telefono e chiamai la bionda seduta al tavolo.
Ciao! Dove sei ... esordì
Ciao dolcezza ... ho cercato di contattarti in tutti i modi ma non ci sono riuscito ho avuto dei problemi e sono in ritardo ... non ce la faccio ad essere lì ora.
Una volta arrivato devo andare in albergo a prendere la stanza e vorrei farmi una doccia. Avevo pensato che potresti raggiungermi lì ... se non ti crea
troppi problemi ....
Ci fu un attimo di silenzio e poi lei rispose ... Si scusami ma non potevo rispondere ... sai il lavoro.
Si proprio il lavoro .... che troia! .... pensai.
poi continuò ..... Mi aspettavo di andare a cena in realtà
Certo possiamo farlo ma devo prima fare un salto in albergo ... se avessi avuto modo di contattarti ci si poteva organizzare.
Ma hai timore per qualcosa? Altrimenti dimmi tu come fare
Ancora un attimo di silenzio e poi disse ... No certo nessun timore solo che non mi aspettavo di raggiungerti in albergo ...
la interruppi e dissi ridendo ... così presto? 😈 (troia .... pensai)
Anche lei rise e disse ... Si dai va bene ... mandami la posizione sullo smart e ti raggiungo lì ... dimmi verso che ora
Non prima delle 20 e 30 ... per quell'ora dovrei essere lì
Ok ... rispose
Ci salutammo e chiusi la conversazione. A passo spedito mi diressi verso il negozio di intimo e vidi che la commessa stava
salutando una sua collega, probabilmente colei che doveva finire il turno per quel giorno.
Mi vide e sorridendo e mi venne incontro. Fermandosi di fronte a me disse ....
Prima che possa vedermi in intimo penso che sia il caso almeno di presentarci ... Mi chiamo Gioia ... disse porgendomi la mano
Presi la sua mano e risposi ... ciao Gioia ... io sono Gianni ...
Aveva la pelle come pesca ... vellutata e setosa ... già pregustavo il rossore dei suoi glutei ....
Allora? Come ci organizziamo per questa piccola sfilata? .... continuò
Aveva le labbra carnose e occhi quasi a mandorla .... e il suo seno sembrava ancora più prosperoso rispetto al nostro precedente incontro.
sentivo il cazzo gonfiarsi ... ero eccitatissimo già dalla mattina e questo faceva prospettare una sborrata coi fiocchi.
Le dissi ... Non voglio sembrarti troppo sfacciato o materiale ... ma se ti invitassi nella mia stanza d'albergo?
Lei sorridendo disse ... Troppo sfacciato? E dove potremo mai andare?
Che troia! ... pensai ... se tutto va bene oggi mi scopo le due più grandi troie del paese ... pensai ancora sorridendo tra me e me.
Le risposi con un gran sorriso .... Bene .... ho l'auto nel parcheggio se anche tu hai la tua puoi seguirmi oppure possiamo andare con la mia
e poi ti riaccompagno dove vuoi.
Mi disse che preferiva usare la sua auto e che mi avrebbe seguito.
Ci dirigemmo verso la nostre vetture e lei mi disse di aspettare all'uscita del Centro Commerciale. Così feci e dopo qualche minuto mi si affiancò
una mini bianca. Era lei e dal finestrino mi disse di partire che mi avrebbe seguito.
Avevo già inserito l'indirizzo nel navigatore e impiegammo 15 minuti per raggiungere l'albergo. Lei parcheggio poco distante da me
ed io prima di scendere dall'auto inviai un messaggio a Marta ... "fammi sapere quando sei arrivata"
Scesi dall'auto e seguito da Gioia entrai in albergo. Al banco del check-in lasciammo di documenti presi la chiave della stanza e
senza farmi sentire da lei che si era già avviata all'ascensore dissi al ragazzo del banco ... tra poco dovrebbe raggiungerci un ospite
per un meeting lavorativo può farla salire ed indicarle la mia stanza?
Il ragazzo annuì ... non senza che un pensiero malizioso si infiltrasse nella sua mente
Ci avviammo verso la camera.
Una volta entrati ci guardammo intorno e gradendo l'atmosfera ci mettemmo più comodi.
In quel momento sentii lo smart vibrare lo presi e lessi il messaggio che mi aveva inviato la bionda.
"Tra una decina di minuti dovrei essere lì"
Sorrisi e chiedendo scusa alla mia ospite per un inconveniente lavorativo risposi al messaggio
"ok se vuoi lascio detto al check-in che aspetto un ospite così puoi salire invece di attendere giù ...
io intanto mi faccio una doccia e lascio la porta socchiusa ... tu entra senza problemi"
"... Ok" ..... fu la sua risposta
Riposto lo smart mi rivolsi alla mora ... Allora il bagno lo hai visto se vuoi procedere io intanto metterei su un poco di musica ...
Mi sorrise prese dalla borsa la scatola contenente l'intimo e entrò nel bagno.
L'idea che uscisse con qualcosa di supersexy indossato mi eccitò e il pensiero che potesse entrare in quel gioco anche Marta mi provocò
l'immediata erezione. Mi avvicinai alla porta della stanza ed aprii lasciandola socchiusa.
Dopo qualche minuti uscì dal bagno e rimasi abbagliato.
I capelli lisci scurissimi le arrivavano sotto le spalle aveva un fisico da pin up nonostante l'età
gonfia nei posti giusti le labbra carnose le davano un'aria da troia navigata perennemente vogliosa di cazzo
Indossava un intimo bianco ... era un pezzo unico formato da un reggiseno che a malapena copriva i capezzoli collegato ad un perizoma. Anteriormente aveva una fascia in pizzo
che partiva più larga al di sotto del seno e si stringeva ad imbuto fino a congiungersi davanti al micro perizoma
Nella parte posteriore invece era legato con due fili che passavano sulle spalle e si incrociavano dietro la schiena
e da altri due fili che partendo dalla parte bassa del reggiseno si congiungevano al di sopra dei glutei per unificarsi
diventando il filo posteriore del perizoma. il tutto in cotone e pizzo ... wow ....
Il mio cazzo rispose senza degnarsi di attendere che iniziasse la sua sfilata. Mi venne duro e cominciò a premere sui pantaloni.
La donna sorridendo iniziò a "sfilare" sculettando ... arrivò alla finestra ... non troppo distante ... e tornò indietro verso di me che ero in piedi
con le spalle alla scrivania che si trovava nella stanza.
Mi sorrise di nuovo e disse ... Allora? Come mi sta? Si indossa bene?
Quasi con la bava alla bocca le risposi sorridendo anche io ... Fantastica! Sei una gran bella donna. Mi stai eccitando
Lei anche sorridendo aggiunse ... Allora funziona! E' un indumento che consiglierò alle clienti
Risposi ... Funziona alla grande ... se non avessi quel minimo di ritegno che invece ho te lo dimostrerei.
Fece una gran risata e provocandomi aggiunse .... E allora elimina quel poco di ritegno e rendimi partecipe della dimostrazione
Ammetto che non mi aspettavo una risposta del genere ed ero ancora indeciso sul da farsi ...
Vedendomi titubante continuò ... In che modo vuoi dimostrami che funziona??? Dai coraggio!
A quelle parole sbottonai la cinta dei pantaloni e abbassai la lampo della patta
Il cazzo premeva sul tessuto degli slip che avevo liberato ... allungai l'elastico e feci irrompere all'esterno la mia asta
poi mi rivolsi a lei e dissi ... E' una dimostrazione valida?
Lei lo guardò il sorriso le scomparve dal volto e con aria meravigliata disse ... Cazzo! Ma che cazzo hai!!??
Avevo un'erezione marmorea il cazzo era diventato durissimo l'asta era completamente estesa e la pelle a malapena riusciva a contenerla
Sulla superficie erano evidenti in rilievo le venature. La cappella era gonfia e lucida e sentivo che lo sperma gorgogliava al solo suo sguardo.
Non riusciva a staccare lo sguardo del mio membro. Allora mi tolsi le scarpe e mi liberai dei pantaloni e dello slip ...
Lo presi in mano e comincia ad andare su e giù ... la cappella era bagnata e qualche gocciolina poteva intravedersi nella fessura.
Mi disse ... Fermo ... che fai? ... ma la sua voce non era categorica ... vidi che si toccava con le mani le tette e le stringeva
con le dita titillava i capezzoli che si vedevano diventati durissimi al di sotto del reggiseno ... liberò le tette scostando il tessuto dell'indumento
si inumidì le dita della mano e cominciò a torturare i capezzoli.
Io iniziai a menarmi con più insistenza e lei fece scivolare una mano all'interno del perizoma ... Vedevo le labbra della sua figa fuoriuscire
dalle estremità dello stretto lembo di stoffa ed il suo indice che massaggiava con calma il clitoride.
Fu in quel momento che sentii un flebile rumore alla porta. Mi fermai d'istinto dal masturbarmi ma riuscii a non girarmi verso la porta.
Gioia non si accorse di nulla. Era intenta a toccarsi la figa sempre più umida ... la vedevo infilare il dito medio della mano destra nella sua fessura dalla quale cominciavano
ad uscire goccioline di godimento.
La mia mente però tornò al rumore sentito alle mie spalle ... le opzioni che andavo ad analizzare furono due
Che Marta inorridita da ciò che stava vedendo si voltasse e andasse via ... e in questo caso non sapevo come farle eventualmente cambiare idea
Che invece la sua natura trasgressiva e da troia la spingesse ad unirsi al gioco.
Per un lungo minuto non successe nulla poi la mora spinta dal desiderio si avvicinò tentando di prendere in bocca il mio cazzo.
La bloccai e le dissi ... Lo devi meritare!
Lei sorpresa si fermò mi guardò con aria alterata poi accondiscendente sorrise.
Io presi il cazzo e lo spinsi in su verso il mio ventre invitandola a leccare le mie palle. Lei lo fece con goduria.
Non sentivo null'altro alle mie spalle e pensai che la bionda fosse andata via infastidita dalla scena
Però il pensiero che probabilmente avesse provato la stessa rabbia che avevo provato io vedendo il suo incontro profondo con l'altro uomo
mi fece quasi sorridere ... e poi pensavo che mi stava aspettando una scopata galattica con la troia libidinosa che stava facendomi il servizietto.
Mi concentrai su di lei abbandonando il pensiero dell'altra.
Le dissi .... Ora inumidisci l'asta senza toccare la cappella e fai attenzione perché se sbagli .... e feci la mossa della sculacciata
Lei mi guardò negli occhi e con la sua bocca iniziò prima a baciare l'asta e poi a lubrificarla con la lingua.
La cappella era gonfia e piena di sborra ... ma non volevo finisse subito ... volevo che i preliminari durassero ore per arrivare ad un orgasmo indimenticabile.
Una delle mie zone erogene sono sicuramente i miei testicoli e a lungo andare già sapevo che sarei venuto.
Mentre la donna continuava a massaggiarmi le palle con la lingua la bloccai afferrandole i capelli e fu in quell'istante che la vidi
Era al mio fianco un poco più indietro rispetto a me ma con la visuale completamente aperta.
Mi accorsi che stava guardando con aria meravigliata il lavoro di lingua della mora. Mi voltai verso di lei
Lei mi guardò e riuscì a dire soltanto ... ma ....
sorridendo le chiesi ... brava sei arrivata ... vuoi unirti a lei?
Gioia sentendo la mia voce si fermò ed alzando sguardo vide la bionda e mi fissò perplessa.
Mi rivolsi a lei e le dissi con voce decisa ... perché ti sei fermata? Continua troia! Mi piace sei brava ... continua e poi avrai un premio
Allora si rivolse ancora verso le mie palle e continuò il servizio
Marta rimase per qualche secondo in imbarazzo ... poi fece un passo avanti
Le misi una mano sul culo e la spinsi verso di me ... mi avvicinai alle sue labbra e le misi la lingua in bocca
lei la accolse tiepidamente ... allora le alzai la gonna e le toccai la figa ... era un lago
La troia si era già eccitata con l'altro e ora vedendo la scena stava andando davvero su di giri
Le infilai il dito medio della mia mano destra nella fessura ... scivolo come se fosse coperta d'olio
A quel punto le dissi in un orecchio ... dai oggi hai fatto il bis
Mi guardò enigmatica ... continuai ... Ti ho visto mentre di facevi penetrare da quel perticone e ti ho visto mentre mugulavi come una cagna in calore!
Mi sono molto arrabbiato ... ma ora hai la possibilità di farti perdonare.
Al sentire quelle parole la sua espressione cambiò ... cercava di dire qualcosa ma non ci riusciva
Io comunque la precedetti e le dissi ... puoi unirti a questa troia se vuoi ... mentre stavo dicendo queste parole
la mora passò la sua lingua sulla cappella ... fremetti e trattenni a stento l'orgasmo.
La bloccai subito e le ordinai di alzarsi. Una volta che il suo sguardo era di fronte al mio le dissi ...
Ti avevo detto che ti avrei punito se avessi sbagliato vero?
Annui con la testa abbassando lo sguardo
Continuai ... chinati e mostrami il culo
Obbedì .... Mi rivolsi a Marta e le dissi ... Ora puniscila tu ... sculacciala
Lei restò un attimo in attesa ed io continuai ... Preferisci che sia lei a sculacciare te?
Guardò il culo dalla mora ... si avvicinò e le diede un piccolo schiaffo sulla natica...
La presi per il braccio e con decisioni la voltai verso di me e dissi ... Mi prendi per culo????
Ti faccio vedere come si fa ... mi avvicinai alla mora chinata e le diedi uno schiaffo che riecheggiò per la camera e lasciò sulla pelle liscia della donna
un vivido rossore .... Al contatto della mia mano la mora ebbe un fremito ed un mugolio tra il piacere e il dolore uscì dalla sua bocca.
Mi rivolsi di nuovo alla bionda e dissi ... Ora tu ... ma fa attenzione perchè se non lo farai come si deve ti darò due possibilità
O lasci immediatamente la stanza oppure accetti di essere sculacciata da lei ... ed indicai la donna che era sotto di noi.
A quel punto si avvicinò al culo della mora e alzò la mano per schiaffeggiarla ma la bloccai ...
Le dissi ... Aspetta ... carota e bastone ... prima baciale il culo
Lei mi guardò e poi si abbassò verso le natiche e le baciò. Stava rialzandosi ma la bloccai e dissi ... ora leccale il buco
mi guardò ma fu solo per un attimo ... Con le mani allargò le natiche dell'altra fece uscire la lingua e diede una leccata al buco umido
Al contatto della lingua la mora ebbe un fremito di piacere e disse ... Si mi piace ...
Feci alzare la bionda e a quel punto le ordinai di sculacciarla.
Lo fece una volta ... due volte ... tre volte ....
Ad ogni schiaffo il rumore si diffondeva per la stanza ... ed il rossore sulla pelle si accendeva sempre più. La mora ad ogni colpo emetteva un gemito
Se non l'avessi fermata al quarto schiaffo avrebbe continuato all'infinito godendo della situazione.
Guardai Marta negli occhi con volto severo e le dissi ... Ora devi fare la brava ... la presi tra le braccia e la baciai con passione infilandole la lingua in bocca.
Si sciolse avvinghiando la mia lingua con la sua
Le dissi ... ora fai avvicinare Gioia e mettile il mio cazzo in bocca
mi guardò con un pizzico di gelosia e si apprestò a fare quel che le dissi ... intanto la mora si era alzata e non vedeva l'ora di leccare finalmente la mia asta rigida e gonfia
Marta mi toccò il cazzo che ebbe un fremito .. le bloccai la mano e le dissi ... Troia! Non ti ho detto di toccarlo ... fai avvicinare lei ... prendile la testa e spingila
Voglio che le fai arrivare il cazzo fino in fondo la gola ...
Obbedì ... prese la testa di Gioia che intanto si era avvicinata alla mia cappella pregustandone il sapore ...
Aprì la bocca ed accolse il mio cazzo che al calore della sua lingua si irrigidì ancora di più.
Cominciò ad andare su e giù lubrificando l'asta perché agisse senza sfregamenti ... all'improvviso Marta le spinse la testa
verso il mio ventre ed il cazzo penetrò nella sua bocca fino a raggiungere la gola
Gioia si fermò cercando di tirare indietro la testa ma Marta la tenne ferma lasciando che la mia cappella strofinasse per alcuni secondi la sua gola
Marta ebbe una sorta di gonado e a quel punto la bionda lasciò la presa ... la mora si emise un colpo di tosse e fece rapidamente uscire il mio cazzo
Le mancava il fiato e aveva gli occhi che le lacrimavano e abbondante saliva le usciva dai lati delle labbra ... emise due profondi sospiri e tornò a respirare normalmente.
Guardai Marta ... stava osservando con desiderio il mio cazzo duro e grondante di saliva ....
Le dissi prendi uno delle due scatole che sono su quella sedia ... le indicai ... ci sono due completini intimi ... te li volevo regalare prima che scoprissi
quanto sei troia ... prima di sapere che non vedevi l'ora di farti scopare del perticone ... ora li userai per il mio piacere ma non li porterai con te ...
indossane uno ... quello più sexy ... e bada di non scegliere quello sbagliato altrimenti sarai punita più a lungo ... una volta indossatone uno torna qui
Lei mi guardò e mi disse ... vuoi punirmi?
Le risposi ... certo! ... Ti sei fatta scopare con la mano dall'altro ... cosa ti aspetti? Un premio? So io quale premio farti dare da Lei ... e indicai la donna mora.
Mi fissò in volto .. si avvicinò e mi diede un bacio sulle labbra ... lentamente sentii la sua mano toccarmi il ventre ... ed ebbi un fremito sulla cappella
fece scivolare la mano fino ad agguantarmi le palle le permisi di massaggiarle ma quando cercò di spostarsi verso l'asta la bloccai e le dissi guadandola con severità
... Ti ho forse detto che puoi toccarlo? Hai già toccato un cazzo oggi ... anche se di pessima qualità ed è più che sufficiente! ... Vai a cambiarti e torna qui!
Abbassò gli occhi si diresse verso il bagno dopo aver preso i due pacchetti che erano sulla sedia.
Intanto mi rivolsi a Gioia che aveva continuato a massaggiarmi le palle ... e le dissi
... stringile forte .... agguantò i testicoli e li strinse con forza facendomi assaporare una sensazione di dolore mista al piacere... ebbi un fremito di desiderio ... e pensai di appoggiarla alla parete e sbattergli il cazzo nel culo.
Mi trattenni perché volevo che il divertimento continuasse ...
Prendilo in bocca ma non farmi venire ... le dissi ...
Iniziò a leccarmi la cappella ... usava la lingua con la massima cautela ... lunghe e lente leccate sul glande ... intorno la base ... sulla fessura
Sentivo la sborra che ribolliva cercando di salire lungo l'asta per irrompere dalla fessura ... decisi che poteva bastare perché volevo che il godimento fosse
lungo e completo ... bloccai la testa della donna e le infilai il cazzo in gola ... lei cercò di protestare e le dissi ... Ferma troia! Solo un secondo ... voglio sentire la tua gola
Si blocco permettendomi di farle ingoiare l'asta fino alle palle ... quando il cazzo uscì si portò dietro una grande quantità di saliva e la donna ebbe un fremito di sollivo
Marta in quell'istante uscì dal bagno indossando il completino nero velato con la brasiliana che le metteva in risalto il culo perfetto.
La guardai ed ancora una volta il mio cazzo ne sentì il richiamo ... sentii affacciarsi una goccia di sperma dalla fessura mentre la cappella ribolliva di desiderio
Volevo scoparla con forza e decisione ... volevo farle male per vendicarmi del tradimento subito ... prima però volevo divertirmi con altro
Marta di avvicinò e si fece guardare ... la osservò anche Gioia e notai che non disdegnava ... la sua natura bisex era evidente
... Voltati ... ordinai a Marta ... lei si girò mettendo in mostra la sua merce .... splendida! Aveva gambe da urlo un culo che parlava e diceva sbattimelo dentro
il seno non era grande ma giusto e ben proporzionato con due capezzoli duri come chiodi che rivelavano quanto fosse eccitata nonostante tutto
Mi rivolsi ancora alla mora e le chiesi ... Ti piace la troia? ... Lei rispose con un sorriso ... Si davvero molto ...
Allora prendila per mano accompagnala sul letto
Si avvicinò a Marta le prese la mano e l'accompagno ai piedi del letto .... restando in piedi avvicinò le labbra alle sue e le diede un lungo bacio
Vidi le labbra delle donne schiudersi e la lingua di Gioia insinuarsi nella bocca di Marta ... vidi poi la lingua venire fuori e leccare con dolcezza le labbra dell'altra
Marta si irrigidì e poggiando le mani sui fianchi della mora accostò il suo corpo a quello di lei e ricambiò il bacio con passione..... i capezzoli di Marta si irrigidirono
e la mia eccitazione aumentò ... le due donne si baciarono facendo guizzare le lingue con piccolissimi rivoli di saliva che fuoriuscivano dai lati delle bocche
Baciandosi si sedettero sul letto ... Gioia spinse Marta che si sdraiò lentamente ... ero eccitatissimo
Presi il mio cazzo durissimo in mano e cominciai a massaggiarmelo ... la cappella era lucida e tesa una piccola e trasparente goccia di sborra si affacciò dalla fessura
Misi il dito indice in bocca e lo leccai lasciando abbondante saliva sulla pelle .... poi lo passai sul frenulo che teneva la cappella tirata verso il basso
Ebbi un fremito di piacere ... il godimento era profondo ... la sborra ribolliva e spingeva verso l'alto ... mi fermai prima di eruttare
Continuai ad osservare le donne che si baciavano .... l'eccitazione cresceva
Vidi Gioia slacciare il reggiseno di Marta ... far scivolare la mano sul seno della bionda e massaggiarla con dovizia ... le toccò il capezzolo del seno destro lo sfregò
facendo indurire all'inverosimile ... poi lo strinse ... Marta ebbe un sussulto e un gemito le uscì dalla bocca ... inarcò la schiena donando quel bottone rosa al volto dell'altra
Gioia le leccò il collo e fece scivolare la lingua verso il basso fino ad arrivare sul capezzolo che stava massaggiando ... fece uscire la lingua e cominciò a leccare...
Marta ebbe uno spasmo e ancora un gemito di piacere uscì dalle sue labbra ...
Con il cazzo durissimo mi godevo lo spettacolo ... l'eccitazione era irrefrenabile ... vidi la mora attaccarsi al capezzolo con le labbra e iniziò a succhiare con decisione
Marta cominciò ad ansimare ... la troia era in calore da quando si era fatta penetrare dal perticone ....
I suoi ansimi si tramutarono in gridolini quando la mora aumentò l'intensità del succhio facendole uscire una lacrima di latte dal capezzolo ... La troia era in ovulazione ....
avrei potuto scoparla e venirle dentro lasciando che il mio seme la rendesse gravida .... un ghigno comparve sul mio volto ... ma fu solo un istante ... subito dopo tornai concentrato
sull'idillio delle due donne ... Gioia passò sull'altro capezzolo e ripetè l'operazione generando a Marta pulsazioni e gemiti che la portarono ad un inizio di orgasmo
La mia cappella aveva assunto un colore violaceo e un rigolo di sperma meno trasparente del precedente scivolo lungo l'asta che evidenziava in modo più evidente le nerbature
in rilievo ... il cazzo vibrava e sussultava animato da vita propria ... avrei voluto scopare all'infinito quelle fighe meravigliose ....
Osservai ancora le donne e lo sguardo scivolò sulla figa di Marta che era ancora sdraiata di schiena e aveva la bocca di Gioia sul seno
Vidi le brasiliane che indossava ... avevano assunto un colore più scuro proprio sulla copertura della figa ... e osservai il luccichio del suo umore scendere lungo
la parte interna delle cosce ... era fradicia ... aveva voglia di godere la troia ... vidi che inarcava la schiena cercando la mano della mora ... voleva essere penetrata
A quel punto imposi a Gioia un ordine dicendo ... leccale la figa ... voglio sentire il rumore della lingua sul clitoride ... la mora non se lo fece ripetere due volte
scese sul corpo della bionda ed arrivata all'altezza del pube le baciò la figa e le tolse le mutandine ... l'odore del sesso mi arrivò alle narici ed ebbi un sussulto
il rigolo di sperma sull'asta del cazzo si fece più intenso e mi accorsi che quasi non resistevo ... stavo per sborrare
Distolsi l'attenzione dalle due troie per evitare la fine di quel momento di godimento intenso .... mi alzai ed andai in bagno ... mi gettati sotto la doccia aprendo l'acqua fredda
inondato da quel gelo improvviso la mia virilità perse di forza ed il sangue che alimentava la mia erezione defluì dal cazzo riportandomi in una condizione normale
Uscii dalla doccia con l'acqua che scivolava sulla mia pelle gocciolando sulle estremità del cazzo e delle palle ... mi diressi ... così bagnato .... di nuovo in camera
Le due donne non avevano smesso di scopare ... appena le vidi sentii di nuovo la mia eccitazione risalire ... mi sedetti sulla piccola poltrona che era in fondo alla stanza
e continuai ad osservarle ... Marta mugulava ... Gioia si dedicava al suo clitoride con veloci leccate a volte intermezzate da lunghe succhiate sulle labbra della figa della bionda
Ad un certo punto gli spasmi di Marta si fecero più intensi il respiro affannoso ... emise un lungo gemito ed inondò con un abbondante spruzzo la bocca di Gioia
La troia aveva squirtato! Mi eccitai immediatamente ... il cazzo si indurì la cappella si tese ... e di nuovo mi sentii come uno stallone pronta a montare all'infinito
Gioia fu colta alla sprovvista ed ebbe un colpo di tosse ... si staccò dalla figa di Marta e le servì qualche secondo per uscire da quell'apnea .... Marta sentitasi abbandonata
proprio sul più bello avvicinò la sua mano alla figa e cominciò a sfregarsela per godere ... le urlai ... FERMA TROIA! Non provare a godere altrimenti la punizione sarà molto severa!
Al sentire la mia voce Marta si bloccò ... mugulava di delusione ... stringeva le gambe per ricevere quell'ultimo godimento ... poi si fermò e mi guardò con aria sommessa
Gioia intanto si era ripresa e mi guardava anche lei timorosa ... stavano aspettando le mie disposizioni
Feci trascorrere un minuto per raffreddare gli istinti ... poi mi alzai ... avevo il cazzo duro e dritto rivolto verso l'alto ... mi avvicinai alle donne ... l'odore del sesso era intenso
e mi inebriava i sensi ... le donne guardavo con golosità il mio cazzo ... mi fermai in piedi con Gioia in ginocchio rivolta ancora verso il pube di Marta e la bionda distesa
di schiena con le gambe strette ... mi voltai verso il volto di Gioia e le dissi ... leccami la cappella ... voglio che me lo fai venire più duro di quello che è ora ma bada a non farmi venire
perchè sarei spietato ... la donna avvicinò il viso alla mia cappella e cominciò a lavorare con la lingua ... leccandola con delicatezza intorno e poi sopra e poi ancora intorno
la bagnò di saliva e si soffermò qualche secondo sul frenulo dandomi un piacere intenso ....
Marta si mise a sedere guardando la scena che si stava consumando proprio davanti ai suoi occhi ... guardava Gioia che si dava da fare sulla mia cappella e ogni tanto
alzava lo sguardo verso di me quando emettevo piccoli gemiti
Ad un certo punto si avvicinò anche lei ... la lascia fare ... osservava da vicino Gioia che leccava con dovizia la cappella ...
si avvicinò ancora e vidi la sua lingua uscire dalla sua bocca ed avvicinarsi al mio cazzo allora le dissi ... Ferma! Non provare a leccare ... puoi solo guardare
si tirò subito indietro al sentire la severità della mia voce ... si fermò a 10 cm. di distanza e continuò a guardare ...
A quel punto dissi a Gioia ... ora puoi prenderlo in bocca ... ingoialo leccalo .... fammi il più bel pompino che tua abbia mai fatto!
La mora non perse tempo ed ingoiò con avidità il cazzo che aveva leccato fino a qualche secondo prima ... lo bagnò completamente e cominciò a pompare
Marta era in preda ad una sensazione di impotenza ... so che avrebbe voluto attaccarsi al mio cazzo ... fino a staccarlo dal mio corpo e portarlo via dalle grinfie della troia che mi stava spompinando
Mi gustai quell'espressione delusa del suo volto mentre la lingua calda di Gioia continuava a lavorare sulla cappella
La mora faceva di tanto in tanto sparire il mio cazzo nella sua bocca e quando sentivo che la cappella raggiungeva la gola con la mano le tenevo bloccata la testa e davo due colpi
con il ventre scopandola in bocca.
Marta era livida ... vedevo la sua voglia salire sempre di più e allora le concessi ... Masturbati dai .... mentre ti stai godendo la scena
Così fece ... ma prima di iniziare mi sorprese .... andò verso la sedia dove aveva lasciato la sua borsa .. la aprì e tirò fuori un vibratore nero a forma di fallo
Mi accesi ... ero eccitatissimo ... la vidi allargare le gambe ... la sua figa era completamente bagnata ... goccioline di umore le scendevano all'interno delle cosce ...
accese il vibratore e cominciò a manovrare sul clitoride ... ogni tanto lo infilava all'interno della figa e poi riprendeva a titillarsi il clitoride ... ad ogni penetrazione sgorgava liquido come una fontana
nel momento di massimo godimento uno schizzo caldo mi raggiunse la coscia ... le intimai di fermarsi e di non venire ... obbedì e con aria quasi soddisfatta si lasciò cadere all'indietro
Fermai la mora che mi stava spompinando e le dissi ... vai da lei ... leccale la fica e poi vieni a baciarmi ... voglio sentire il suo sapore ...
Gioia si alzò e si avvicinò al sesso di Marta ... iniziò a darle grandi leccate raccogliendo con la lingua una quantità di umore vaginale della bionda ... poi si alzò venne verso di me
e mi baciò liberando il liquido che aveva raccolto ... assaporai l'acre dolcezza di quel nettare e lo divisi con Gioia tra le nostre lingue ... vedevo Marta ancora eccitata che
si infilava due dita nella figa le tirava fuori e le leccava con dovizia .... mi fece impazzire ... decisi che era il momento di scoparla
Spostai Gioia al lato la feci inginocchiare ... presi Marta la voltai e la feci abbassare le dissi ... ora stai ferma ... non muoverti e le diedi uno schiaffo sulla natica che arrossì all'istante
Dissi a Gioia ... prendi in bocca il mio cazzo e lubrificalo per bene ... così fece ... leccò e diede un paio di colpi ingoiandolo fino a raggiungere la parte alta delle palle ...
Le dissi ora poggia la cappella sul buco del culo .... di sua iniziativa diede una leccata sul buco e ci poggiò la cappella del mio cazzo ...
al solo contatto Marta ansimò ... sapevo che il cazzo sarebbe entrato senza nessuna difficoltà per quando la troia era bagnata di desiderio
Spinsi il cazzo dentro e Marta gemette ... allargai con le mani le natiche della donna e lo spinsi in fondo fino a che potei ... poi iniziai a scoparla nel culo
ad ogni colpo la donna mugulava e godeva ... sentivo il suo umore sulle palle mentre schizzava ... la sborra spingeva per eruttare ... Marta urlava dal piacere
Gioia guardava sbalordita il mio cazzo scopare senza tregua il culo della bionda .... arrivai all'apice ... uscii dal culo di Marta e porsi la cappella a Gioia
lei aprì la bocca ed accolse il mio cazzo ... diede due colpi di lingua ... il piacere era immenso e sapevo che non sarei riuscito a trattenerla
Ma fu quando mi strinse le palle che il godimento ebbe il suo apice ... le sborrai in bocca violentemente ... il liquido bianco le inondò la bocca e lei non seppe trattenerlo tutto
il mio schizzo le raggiunse la gola ... schizzai di nuovo continuando a svuotare la cappella .... e schizzai ancora finchè l'ultima goccia di sperma uscì dal mio corpo ....
ero sfinito dall'orgasmo ... ed intravidi Marta che si avvicinava a Gioia porgendo la lingua al margine della sua bocca ... La mora schiuse le labbra e copioso il liquido bianco
raggiunse la superficie delle lingua di Marta ... le due donne si persero in un lungo bacio tra lingue scambiandosi lo sperma ed ingoiandolo lentamente....
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