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Incontri montani. Pt. 1


di Silver1984
09.10.2021    |    104    |    1 9.3
"Da li inizio a capire che qualcosa non tornava..."
Premetto che il racconto è reale.
Estate 2021, camminata nei sentieri della montagna veronese. Procedo con un passo spedito finché raggiungo una coppia sulla 50ina dal passo più lento e zainetti in spalla. Classico abbigliamento da camminata e nulla di che. Lei capelli corti fino alle spalle, fisichino niente male e fondoschiena piccolo ma bello sodo intravisto dai pantaloncini tecnici attillati. Lui un uomo di bella presenza, alto e prestante.
Nel sorpassarli lentamente, qualche battutina di circostanza e riesco ad incrociare lo sguardo con la lei che per qualche secondo mi fissa e stampa un bel sorriso suscitando l'imbarazzo visibile del lui.
Raggiungo la parte alta dove vi è una cascina abbandonata con delle panchine per riposarsi e mangio il mio bel panino mezzo stravaccato.
Dopo circa 20 minuti arriva la coppia, che si avvicina andandosi a sedere sul muretto proprio di fronte per rifocillarsi.
Da qui ci si inizia a conoscere meglio,nomi, coppia bresciana innamorata del territorio veronese, cosa si fa nella vita, hobby ecc ecc imbastendo una bella chiacchierata dove ad un certo punto pensavo di parlare con amici di vecchia data. Non sono però mancati gli sguardi penetranti con la lei dove ad un certo punto toglie la maglietta sudata per rimanere con un top striminzito dal quale erano impossibili da non notare
due capezzoli enormi in una seconda di seno. Lei si accorge dei miei sguardi insistenti e si fa la sua bella risatina.
Dopo un oretta circa, io e il lui decidiamo di scambiarci il numero di telefono e fissiamo un appuntamento in centro a brescia per una cena assieme nella stessa sera.
Da li inizio a capire che qualcosa non tornava. Un po stupito e nello stesso tempo desideroso di scoprire se la mia mente ci avesse azzeccato, mi congedo ed inizio la mia discesa in solitaria lasciando li la coppia.
Arrivati a sera, mi invia la posizione del lounge bar dove si trovavano e li raggiungo.
Ore 19.30, entro nel locale semivuoto per quell'ora, e li intravedo in un angolo abbastanza appartato. Mi incammino verso di loro e vedo la lei alzarsi dal divanetto per salutarmi.
Baaammmm: capello biondo stirato fino alle spalle, vestitino aderente in pelle che faceva fatica a contenere le sue chiappe sode e scarpa rossa tacco 12, Mezzo seno che fuoriusciva dal vestito stretto.
Mi blocco e spalanco la bocca per un attimo non riconoscendo la signora vista al mattino con scarponi da montagna e calzettoni in spugna!
Lui rimane seduto e mi saluta con una battutina che non lasciava spazio a mal interpretazioni " Hai visto la nostra bambolina"!!!
Mi siedo accanto a lei sul divanetto 2 posti e lui sulla poltrona alla mia sinistra. Iniziano a raccontarmi di questo loro piacere, lui amante di vedere la propria donna alle prese con altri uomini, che non erano nuovi a questo tipo di giochi e che la chiacchierata, ma sopratutto, gli sguardi della mattina avevano risvegliato qualche stimolo nella coppia, ferma da un po' a causa della pandemia. Avevano deciso di ricominciare con me. Avevano avuto esperienze non proprio positive senza mai perdere la voglia di cercare quel compagno di giochi ideale. Nel mentre ordiniamo un piatto veloce per cenare e una bella bottiglia di bollicine.
La conversazione prosegue in un clima molto più disteso, aiutato dall'ottimo vino, ci iniziamo a sciogliere sempre più finché lei, dopo dei discorsi piccanti (abilità e fantasie sessuali) mi appoggia la mano sul pacco, visibilmente rigonfio perché non riuscivo a staccarle gli occhi da dosso, si avvicina all'orecchio e mi sussurra:
- vuoi sapere una cosa? Non ho l'intimo.
Io la guardo e le rispondo sorridendo:
- e adesso cosa ti strappo da dosso?
Lei mi prende la mano e dopo aver dato uno sguardo verso la sala, aiutata dalle luci davvero soffuse, mi infila la mano sotto la gonna, aprendo leggermente le gambe, quanto basta per raggiungere la sua fighetta. io accolgo ventieri l'invito e cerco di farmi largo con la punta delle dita, tra le sue labbra molto umide.
Da qui interviene lui, capendo che la temperatura era salita non poco, dicendo:
- allora, che ne dite se andiamo a farci un giro???
Usciti dal locale, mi invitano a casa loro, libera dato che i figli erano ormai andati a vivere per conto loro. Invito che accetto volentieri...
Recuperiamo le auto, ci portiamo in un parcheggio di un casello autostradale li poco distante, per proseguire con la loro auto. Salgo in macchina e mi siedo dietro. Lui è al telefono e 20 secondi dopo chiude, si scambiano uno sguardo veloce e vedo lei scendere dalla macchina per poi salire sul sedile posteriore con me. Avremmo fatto il tragitto, circa 15 min, fino casa, con lui alla guida e io con la lei seduti dietro.
Dopo aver sistemato per bene lo specchietto retrovisore, partiamo.
Lei inizia a sbottonarmi la cinta e il pantalone, io l'aiuto abbassando la zip e facendo uscire l'attrezzo gia bello duro e in tiro. Mi abbasso i pantaloni e le dopo essersi adagiata a pecora sul sedile, sistemata bene, complice la macchina station wagon, inizia a segarmelo lentamente andando a baciare e farmi un lavoro di lingua sui testicoli. Sublime! Io con una mano le alzo il vestito e le infilo una mano tra le cosce iniziando un delicato massaggio sulle labbra e con la punta del dito medio entro dentro ed esco fuori delicatamente notando che ormai era davvero bagnata fradicia.
Pian piano lei con la sua lingua risale la china fino alla cappella e in un attimo fa scomparire il mio cazzo in tiro nella sua bocca iniziando un lavoro di bocca, labbra e lingua da mettermi in seria difficoltà. Io con la mano libera le prendo il capo, accompagnandolo su e giù .
Il respiro della lei diventa sempre più pronunciato ed inizia ad aumentare la foga con la quale tiene il membro in bocca, andandoselo di tanto in tanto a piantare in gola, finché veniamo interrotti dal lui che accosta di botto ed ansimando ad alta voce esplode in una copiosa sborrata all'interno di una mascherina, suscitando dei sorrisi da parte di tutti. Al ché decidiamo di ricomporci e aspettare sino l'ingresso in casa.
Arrivati ed entrati in questa villetta un po' in periferia, io e lui ci adagiamo sul divano in sala parlando del più e del meno, mentre lei sale al piano superiore per "sistemarsi".
Continua
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