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trio

Il valore aggiunto


di Master_Bear
10.10.2019    |    8.018    |    2 8.7
"Con un po’ di difficolta riesce a mettersi di schiena, le sollevo le gambe afferrandola per le caviglie e gliele allargo dolcemente trovando un pube ornato da..."
Nell’annuncio di un famoso sito di incontri si dichiaravano coppia cinquantenne che cercava un maschio maturo ospitale per la lei che veniva descritta come molto formosa tipo BBW, però nessuna foto corredava l’inserzione.
La corporatura dichiarata e l’età erano sicuramente di mio gradimento per cui avevo deciso di propormi all’indirizzo mail indicato allegando qualche foto.
Dopo qualche giorno arriva risposta dove mi viene comunicato il loro interesse, chiedono il numero di telefono e la disponibilità per un incontro.
Adempio alle loro richieste dopo di chè, mi chiama lui presentandosi come Sandro e ci accordiamo per un incontro nella località di mare dove ho una seconda casa.
Raggiungo in auto il luogo concordato e li attendo. Ad un certo punto vedo avvicinarsi una coppia assolutamente normale ed insospettabile; Luisa, bruna sul metro e 65, molto formosa e con un gran seno, camicetta e pantaloni neri. Lui di corporatura normale, poco più alto, rasato. Vado loro incontro e ci presentiamo, quindi li faccio salire in auto per raggiungere un bar per bere qualcosa ed approfondire la conoscenza. Dopo una ventina di minuti ci si rende conto che ci sono tutte le condizioni per rendere concreta la conoscenza e si decide di raggiungere il mio appartamento poco lontano.
Una volta saliti, li faccio accomodare sul divano ed invito Luisa a mostrarmi qualcosa, lei con un pò di titubanza che tradisce una certa timidezza (è sempre ostico rompere il ghiaccio) comincia a togliersi la camicetta incoraggiata da Sandro che si è un po’ defilato e si sta gustando la scena. Rimane seduta col reggiseno che stenta a trattenere un seno che si rivela di dimensioni davvero importanti; mi ci siedo vicino e stavolta sono io ad incoraggiarla a mostrare quella meraviglia. Non le rimane che “liberare” quello splendore: due mammelle dalla carnagione candida davvero enormi con due grossi capezzoli rosa corredati da due areole larghe e ben proporzionate a quell’incanto che data l’età e le gravidanze finiscono per scenderle sopra la pancia prominente, ma che rimangono comunque molto attraenti per cui non posso trattenermi dall’allungare una mano per accarezzarlo, palparne la consistenza e la morbidezza. Lei non si sottrae, ma mi invita a fare altrettanto, spogliarmi per mostrarmi nudo: mi alzo, tolgo la camicia e sfilo i pantaloni, rimanendo con i boxer dai quali risulta già evidente la mia eccitazione, anche Sandro si sta spogliando e lo fa completamente rivelando una buona dotazione già in palese stato di alterazione.
Mentre ci avviciniamo insieme io mi abbasso l’intimo per mostrarle il mio cazzo che fuoriesce con un guizzo e si mostra in tutto la sua arroganza. Perfettamente depilato, anche nello scroto, già in erezione col glande scoperto che fa capolino sotto al prepuzio. Lei sembra apprezzare, ma è soprattutto Sandro che guardandola negli occhi sottolinea palese soddisfazione:
“Ne abbiamo trovato uno più grosso del mio!”

Lei sorride assentendo e rimane incuriosita soprattutto dai cockring che indosso alla base dello scroto e dell’asta, li tocca e li esamina con interesse, ma è lui a chiedermi esplicitamente cosa sono e a cosa servono. Spiego loro che hanno la funzione di esaltare e prolungare l’erezione e che mi trovo molto bene nell’ usarli. lei approva stringendolo alla base ed allo stesso tempo impugnando anche quello di lui sempre più eccitato. Inizia a masturbarci insieme, la presa è ferma e decisa accompagnata da una luce accesa nel suo sguardo che denota un grande coinvolgimento. E’ un vero piacere vederla alle prese con due membri in erezione che con il suo sapiente movimento raggiungono presto il massimo del turgore. Lei contempla i due scettri che stringe fra le mani mentre noi la guardiamo negli occhi, il suo sguardo si sposta un attimo solo per incontrare quello di lui che con un cenno la invita a prendermelo in bocca, lei sorride nuovamente mentre mi scopre il prepuzio e senza tanti preamboli se lo imbocca con determinazione, succhiando con forza. Lui, sempre più eccitato, le si avvicina ulteriormente per rivendicare lo stesso trattamento, che non tarda ad arrivare. Si barcamena con maestria fra l’uno e l’altro mentre io non resisto e mi piego sopra di lei per palparle quel seno enorme e morbidissimo. Le strizzo con delicatezza i capezzoli carnosi, lei non si scompone minimamente e continua a pompare provando anche ad imboccarli contemporaneamente.
Ci si sta dedicando con troppo impegno e lui la ferma, sollevandola per le mani per invitarla ad alzarsi in piedi, io ne approfitto per chiedergli un attimo di pazienza mentre mi precipito a prendere una coperta dalla camera da letto che torno per distendere sul tavolo del soggiorno. Lei mi sta aspettando con aria interrogativa, la invito ad avvicinarsi e a piegarcisi sopra quindi le abbasso le mutandine sotto lo sguardo compiaciuto di lui; la scena che mi appare rivela un paio di fianchi importanti e due natiche molto generose, la carnagione è molto chiara e la pelle è ancora piuttosto tonica senza eccessi di cellulite; mentre comincio ad accarezzare quei magnifici glutei per dimostrare il mio completo gradimento, non posso che manifestare esplicitamente il mio gradimento:
“Complimenti, sei proprio una meraviglia!”
Lui sempre più soddisfatto per la piega che sta prendendo l’incontro, come premio le offre il suo membro da succhiare, mentre io mi godo quel favoloso posteriore, palpandolo, manipolandolo, baciandolo. Voglio gustarmela per bene e la invito a girarsi sulla schiena per poter assaggiare il sapore della sua intimità.
Con un po’ di difficolta riesce a mettersi di schiena, le sollevo le gambe afferrandola per le caviglie e gliele allargo dolcemente trovando un pube ornato da una lieve peluria bruna. Preferisco la donna glabra, ma comunque non resisto a quella visione, le piego le cosce verso l’addome fermandole con gli avambracci e mi abbasso a lambirle con la lingua la parte alta delle cosce, le bacio l’incavo delle gambe mentre mi pregusto quelle labbra umide leggermente dischiuse che sembrano guardarmi ansiose di farsi blandire.
Indugio con la lingua attorno alla vulva per farmi un po’ desiderare ed accentuarne l’eccitazione: voglio trovarla fradicia e succulenta di umori. Si vede che si sta eccitando, comincia ad aprirsi ed a tradire tutta la sua eccitazione; alla fine non resisto e devo affondargli la lingua ritrovando l’inconfondibile sapore di donna, quel mix di agrodolce particolarmente pungente ed assolutamente irresistibile che mi provoca sempre un fremito al membro. Ormai sono eccitatissimo, una femmina così oscenamente offerta e disponibile non può che meritarsi tutte le mie attenzioni, la lappo con estese slinguate percorrendola per tutta la lunghezza della pussy, le affondo nella fessura per risalire a lambirle il clitoride che spunta impertinente al margine delle labbra, lo succhio con energia e lo titillo con passione.
Riesco a vedere che lui si è chinato su di lei e si stanno baciando con autentica passione; è un piacere particolare vederli così complici ed affiatati.
Mi concentro nuovamente sulla leccata provando ad estendere il raggio d’azione anche al pertugio posteriore, ma si irrigidisce subito e mi riprende immediatamente:
“Lì no!”
Non mi sembrava niente di particolarmente sconveniente, ma rispetto scrupolosamente la sua volontà e ritorno a slinguare quel succulento frutto senza divagare altrimenti.
Lei gradisce sicuramente, ma non emette né un verso, né un gemito, solo qualche fremito che tradisce comunque tutto il suo piacere. Ma il vero piacere è il mio che la sto letteralmente spolpando fra le gambe: adoro il cunnilingus e non smetterei mai di praticarlo, tanto che dopo una decina di minuti che me la sto gustando, Lui mi invita a prenderla:
“Adesso è ora di scoparla!”
In effetti tra i suoi umori e la mia saliva è davvero grondante e merita trattamenti più consistenti.
Mi copro in un attimo e sono pronto per violarla, la lascio nella stessa posizione, sollevando ed allargandole le gambe, mi mostra un sesso bagnato, aperto ed invitante che non aspetta altro che essere profanato, ma non la penetro subito, mi diverto a strusciarci sopra il glande, lei solleva la testa per la piacevole sensazione, io le strofino il membro gonfio sul clitoride, glielo tengo premuto con decisione mentre mi muovo avanti e indietro, lei continua a non dire una parola, ma comincia ad agitarsi per il desiderio, nonostante l’erezione sia talmente vigorosa da fare quasi male resisto alla tentazione di affondare in quel lago di piacere ed imperterrito continuo a frizionarla con studiata lentezza.
Lui si gode la scena sorridendo e toccandosi e ad un certo punto mi invita con un cenno a penetrarla. Lo faccio con una facilità irrisoria, lasciando scorrere il glande un poco più indietro che mentre transita sopra la fessura viene praticamente fagocitato scivolando fino in fondo con una piccola spinta. La particolare sensazione della frizione sulla parete vaginale è sempre estremamente piacevole anche se attenuata dal profilattico, comincio ad affondare i colpi con un ritmo sempre più frequente piantandomi ogni volta in profondità; l’eccitazione è al massimo e continuando così non credo di durare ancora a lungo. Se ne accorge anche lui che mi raccomanda di non venire in questo modo, ma di trattenermi per la conclusione dell’incontro. A questo punto è opportuno rallentare il ritmo ma vengo invitato a fermarmi da lei che nel mantenere a lungo la posizione ha dolore alla schiena. La aiuto a scendere dal tavolo e lui mi chiede se è possibile portarsi nella camera da letto.
Non posso fare altro che accompagnarglieli.
Lui, dopo essersi infilato un profilattico si distende sul letto e la invita a raggiungerlo, lei conosce il copione e lo raggiunge prontamente andando a sedersi sopra alla sua invitante erezione, mentre si china per baciarlo rivela tutta l’eccitante visione della penetrazione che mi provoca un fremito di desiderio.
Si vede che l’esposizione è provocatoriamente intenzionale, tanto che lui mi invita ad intervenire:
“Dai vieni anche tu!”
Non mi faccio certo pregare, mi avvicino da dietro muovendomi sulle ginocchia fino a raggiungere l’obiettivo, le allargo con le mani i glutei ed appoggio il mio glande turgido.
La sede è già adeguatamente occupata e sembra che non rimanga altro spazio, ma con una pressione decisa, riesco a forzarne la resistenza ed a scivolare dentro anche io.
A questa intrusione Lei si irrigidisce lasciandosi sfuggire un lamento che diventa gemito non appena cominciamo a muoverci dentro di lei; la doppia penetrazione la sconvolge davvero, per la prima volta la sento contorcersi e mugolare per il piacere, la afferro per i fianchi per piantarmi saldamente all’interno di lei che si inarca e uggiola per la goduria.
Lui nel vedere la sua donna posseduta in questo modo così dissoluto, estremamente condivisa, oscenamente sconvolta ed eccitata, non riesce a resistere e dopo poco, mentre si baciano profondamente per suggellare l’intensità della situazione che stanno vivendo, raggiunge un orgasmo prematuro ed inatteso, che non può che concludere la penetrazione visto che on tarda a scivolare fuori dal bersaglio.
Ci alziamo dal letto e mentre lui si infila nel bagno per rassettarsi, io ancora in piena erezione cerco di rimetterla carponi sul letto, ma lei è un po’ recalcitrante, non si vuole concedere senza la sua presenza:
“Aspettiamo Sandro.”
Ma io ho troppa voglia e la convinco a rimettersi in posizione per infilarla prontamente, la penetro con gusto e con vigore, muovendomi con ritmo e determinazione, affondo con piacere gustandomi lo spettacolo di quei glutei traballanti.
Lui ritorna che le sono ancora sopra, mi guarda sorridendo con approvazione, trovando conferma di quanto mi piaccia sua moglie e di quanto mi stia impegnando per mostrargli tutta la mia gratitudine per il privilegio dell’offerta.
E’ arrivato il momento di concludere, così lei si siede al bordo del letto, mi libera il membro dal profilattico lo mi impugna tirandomi a sé in modo da potermi manipolare comodamente, lo tiene con particolare decisione e fa scorrere il prepuzio con buon ritmo alternando leccate alla punta e repentine scivolate in bocca, intanto con l’altra mano va a cercare quello di lui che gustandosi la scena si sta ringalluzzendo.
Ha un gran bel tocco e la mia eccitazione arriva presto al massimo, il glande è gonfio all’inverosimile e paonazzo dal turgore, mentre lo mena non gli stacca gli occhi di dosso e si gusta tutta la mia frenesia che mi costringe a piegare le gambe mentre aumenta il ritmo sotto lo sguardo compiaciuto di lui, che la esorta ad imboccarlo più frequentemente ed a lungo. Le gambe cominciano a tremarmi, sintomo evidente che non resisterò a lungo, lei ne è consapevole ma non del tutto preparata, infatti il primo schizzo, violento ed abbondante, la coglie di sorpresa e le imbratta il collo, mentre lei con deliziosa imperturbabilità continua a masturbarlo ottenendo in questo modo altri 2-3 fiotti che vanno ad impiastricciarle il seno riducendola davvero in condizioni indecenti.
Un orgasmo davvero intenso con un’eiaculazione copiosa che mi lascia proprio sfinito e pienamente soddisfatto.
Interagire con una coppia è sempre un’esperienza particolare, come in questo caso, in genere è lui che governa il gioco, la mente viziosa che si esalta in questa situazione: concedere la propria donna, condividerla con chi ne mostra grande apprezzamento e le doti e le qualità per farlo in modo pienamente appagante, una profferta di perversa generosità a cui lei si presta convinta, coinvolta e coinvolgente. Arrivare a questo punto significa aver trovato una splendida ed invidiabile intesa che consente loro di superare arcaici pregiudizi e vivere una piena sessualità ad un livello superiore rispetto alla scontata consuetudine, allargando la loro intimità ad altre persone che rappresentano uno straordinario valore aggiunto.
L’affinità con loro si è rivelata sin da subito straordinaria, pochissime parole hanno lasciato spazio a molti cenni, sorrisi ed ammiccamenti, tutti presupposti per una saltuaria ma regolare frequentazione che poi si rivelerà tale.
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