Il mare in Primavera

Una passeggiata in riva al mare in un tiepida giornata di metà aprile, si è trasformata un una delle esperienze sessuali più belle e più orgasmiche. Il 17 aprile del 2021 lo ricordo come ieri. Stavo camminando sulla spiaggia nera per nudisti di Santa Severa, per allontanare i pensieri di una dura giornata di lavoro e per recuperare energie fisiche e psicologiche; quando subito dopo la torretta militare, ormai inutilizzata, scorgo dietro un grande albero morto e portato a riva dalla corrente una coppia intenta a masturbarsi. Massimo aveva 63 anni e Anna 61. Una potenza e un'eleganza nei movimenti che rendevano ancor più erotico il momento. Ad un certo punto il mio sesso si muove, sento che inizia a spingere sui bottoni dei miei jeans Dondup chiusi. Loro si accorgono della mia presenza e per un po' fanno finta di nulla; io proseguo a camminare per una decina di metri e poi. Poi il mio essere malato per la perversione mi ha fatto rinculare repentinamente e mi sono avvicinato a una decina di metri da questa fantastica scena. Massimo mi guarda e subito dopo volge il suo sguardo verso Anna; ed è proprio quest'ultima con la mano a farmi cenno di avvicinarmi a loro. Massimo a questo punto si è alzato e mi ha chiesto di proseguire con sua moglie, come se nulla fosse, mentre lui ci osservava. A questo punto prende le redini del gioco Anna che si tira su e si mette in ginocchio, mi apre i pantaloni, abbassandoli insieme alle mutande: un pompino meraviglioso, una voracità che non mi era mai capitata di ricevere. A questo punto mi invita ad andare qualche metro più dove quell'albero era più coprente e mi tende un preservativo. Mi tolgo la maglietta, i pantoloni, le mutande e le scarpe e infilo il preservativo. Anna si gira, si piega e mi invita a penetrarla da dietro, il tutto mentre Massimo ci osservava e si masturbava. Per l'eccitazione e per la situazione avevo un pene durissimo, con una cappella rossa, quasi viola. Entro dentro Anna facilmente e lei dopo una decina di colpi viene; a me di colpi ne servono un altro po'. Massimo mi chiede di venire dopo di lui e di resistere. Lo faccio tranquillamente, perchè una cosa sono sempre riuscita a farla: ritardare l'orgasmo a seconda della mia voglia e del mio momento. Passano tre-quattro minuti e Massimo con una schizzata potente scaglia una corposa eiaculazione sulla faccia di Anna; io mi eccito ancora di più e dopo sei-sette colpi esco dal sesso di Anna e velocemente mi tolgo il preservativo per finire sulla schiena di Anan con una pioggia di sperma lunga, densa e calda. Alla fine abbarccio Anna da dietro e con un istinto meno animalesco le bacio e le tette e successivamente i seni prosperosi che forse entravano in una quinta abbondante di reggiseno. Quella non fu l'ultima volta che incontrai Anna e Massimo. Ci rivedemmo altre due volte: una al parcheggio dell'Acquafelix a Civitavecchia e l'altra nella spiaggia per nudisti di Alberese; con loro ho ancora un rapporto epistorale, intenso, diretto e comunicativo. Ci siamo dati appuntamento per un rendez-vous che non ha ancora data, ora e luogo, se non la consapevolezza che dovrà essere tutto folle.