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Lui & Lei

Ode a Catullo


di McLuke44
05.05.2024    |    134    |    2 9.0
"Nel carme 37, infatti, viene mostrata una taverna di basso bordo in cui si trovano alcuni uomini a vantarsi di loro certe doti sessuali; tra di loro si..."
Io ve lo ficcherò su per il culo e poi in bocca,
Aurelio succhiacazzi e Furio fregna sfondata,
che pei miei versetti pensate, sol perché
son teneri e gentili, ch’io sia poco pudico e virtuoso.
Giacché è appropriato per un poeta onesto esser casto
con se stesso, ma nulla è dovuto dai suoi versetti;
i quali hanno ora e per sempre arguzia e grazia,
quando son tenerelli e un poco spudorati,
e riescono a risvegliar un certo pruriginoso desiderio,
non dico nei fanciulli, ma in quei vecchi pelosi
incapaci ormai d’inarcar la schiena rattrappita.
Voi, che avete letto de’ miei innumerevoli baci,
pensate forse ch’io sia uomo perverso e poco virile?
Credetemi, ve lo ficcherò su per il culo e poi in bocca fino a farvi sentire il mio caldo godere.
Poi ricomincerò, fino a farvi svenire fino a farvi aver voglia di rifarmi godere.

Come puoi, Gellio, spiegare perché queste tue labbrucce rosee
divengono più candide della neve d’inverno,
quando alla mattina esci di casa o quando nel primo pomeriggio
delle lunghe giornate estive ti ridesti dal pigro riposo?
Per certo non saprei come avvenga: ma potrebbe esser vero, qualcuno lo sussurra,
che sei un divoratore di quell’enorme arnese ch’esce dall’inguine di un uomo?
è così, di sicuro: lo gridano la schiena rotta di Vittorio,
pover’uomo, e le tue labbra segnate dal latte che hai succhiato.

Il Catullo “proibito” è quello delle cosiddette nugae, «schiocchezze», i primi 60 componimenti del liber: tra poesie d’amore ed elogi al nobile sentimento dell’amicizia si annidano alcuni testi aspri, in cui l’autore non si tira indietro dal prendersela con qualcuno o qualcosa, abbandonandosi anche al turpiloquio.
A dimostrazione del fatto che la storia tra Catullo e Clodia non sia idilliaca come la tradizione ci vuol far vedere, ecco due carmi in cui l’autore non si risparmia dall’insulto la – non si sa più quanto – amata. Nel carme 37, infatti, viene mostrata una taverna di basso bordo in cui si trovano alcuni uomini a vantarsi di loro certe doti sessuali; tra di loro si aggira una donna che si concede a loro con estrema facilità: Lesbia.
Nel carme 16, ad esempio, quello tradizionalmente intitolato Ad Aurelio e Furio, Catullo prende di mira due rivali che lo accusano di mollezza per aver espresso il desiderio, in un testo, di volersi abbandonare in mille baci: il poeta li accusa di essere tra quanti leggono di queste sue mollezze, dal momento che sono così pronti a puntare il dito contro di lui

Io sono il vostro Catullo, cultura e sesso sporco senza limiti e senza barriere
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