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Cornuto e contento


di Membro VIP di Annunci69.it Daiquiri
22.10.2013    |    20.346    |    6 9.3
"Le chiesi come poterla contattare e Lei, con quella punta di malizia che soltanto le Donne sanno avere, mi disse : “Parlane con Lui !”..."
Io e Lui non ci conosciamo.

O almeno, non ci siamo mai incontrati, eppure devo a Lui il merito delle meravigliose scopate che faccio con sua moglie.

Tutto è iniziato su quel famoso sito, dove di tanto in tanto pubblico qualche mio racconto erotico, per lo più ispirato al mio vissuto.

Non è raro che un marito mi contatti, curioso di sapere se uno dei miei racconti è realmente accaduto. Con qualcuno di quei mariti intrattengo ancora della corrispondenza, in genere sui loro turbamenti e sui desideri mai realizzati.

Alcuni mi raccontano di temere che la loro moglie li tradisca, ma che mai andranno ad indagare, trovando molto più eccitante immaginare quel che realmente accade. Altri mi raccontano che vorrebbero essere traditi, ma che la moglie non lo sa, oppure che non sembra molto interessata all’idea.

Quella volta sembrava diverso. Sembrava che quell’uomo avesse davvero condiviso quella decisione con sua moglie e che, forse insieme, avessero deciso di contattare proprio me.

Ci scambiammo mail per un paio di settimane. Era garbato, ma le domande che mi poneva, erano ogni volta più puntuali, tese a convincerlo di aver scelto l’uomo giusto per sua moglie. Ed io rispondevo ogni volta con la massima sincerità, un pò affascinato, lo ammetto, dalle ragioni che spingevano quel marito ad affidarmi la sua amata donna.

Fu così cortese da inviarmi qualche foto di sua moglie, nulla di particolarmente sconcio, ma che rendevano bene l’idea di una donna che, superati gli “anta”, aveva ancora molto da dire. Lui volle da me qualche mia foto e glie ne mandai, qualcuna sobriamente vestito, altre più esplicite.

Sempre via mail, Lui mi chiese infine se fossi disposto ad incontrarla da sola, sapendo che Lui ci avrebbe osservati. Io, incuriosito, accettai.

L’incontro fu concordato in un noto centro commerciale, nei pressi di un bar più grazioso degli altri. Lui mi disse che mi avrebbe mandato un sms, indicandomi dove e come l’avrei potuta riconoscere ed incontrare. Volle il mio numero di telefono, senza darmi il suo.

Ed eccomi lì, quel giorno, davanti quel bar a guardarmi intorno, sapendo che in mezzo a quella folla distratta ed indaffarata, un uomo stava mandando sua moglie ad incontrare me, uno sconosciuto.

Il suono di un messaggio in arrivo mi fece battere il cuore come non ricordavo accadermi da tempo, lo lessi: “Forse ti vedo, se sei tu, fingi di sistemarti la cravatta”. Mi guardai intorno e guardai anche in alto, perché Lui, furbamente, aveva scelto per me un luogo da dove avrebbe potuto osservarmi anche dagli altri due piani di quel bel centro commerciale.

Sistemai più volte la cravatta, per dargli modo di assicurarsi che fossi proprio io. Poco dopo, un altro suo sms : “Bene, lei arriverà tra pochi minuti, si fermerà a guardare quel cartellone con la mappa dei negozio. Io vi guarderò. Buna fortuna.”.

Cercai con lo sguardo quel cartellone, che individuai a pochi metri da dove mi trovavo, Un’anziana coppia lo stava guardando, poco dopo se ne andarono e finalmente arrivò Lei.

La vedevo soltanto di spalle e non avevo alcun elemento per essere sicuro che fosse Lei. Avrei voluto chiedere conferma a Lui, ma sapevo che in quel momento avrei dovuto giocare tutte le mie migliori carte. Mi accorsi di non aver pensato fin ora a cosa dirle, ma feci un respiro profondo e mi avvicinali lo stesso a Lei.

Le sfiorai una spalla con tocco leggero ed avvicinai appena un po la testa ai suoi capelli, chiedendogli : “Sei tu, vero? Sai chi sono?”.

Lei non si voltò, attese un paio di secondi che mi parvero un’eternità, le sentii fare un respiro lungo e profondo come quello che pochi istanti prima avevo fatto io. Poi, lentamente si voltò, mostrandomi un sorriso tra l’imbarazzato ed il divertito.

Mi presentai con il miglior sorriso di cui ero capace e dopo i miei sinceri complimenti, l’atmosfera si sciolse un po. Le chiesi se sapeva che Lui ci stava guardando e Lei annuì con un sorriso che trovai meravigliosamente intrigante.

Poi, ci spostammo verso il bar, sapendo che Lui avrebbe comunque potuto vederci, ovunque fosse, tra la folla distratta di quel centro commerciale.

Prendemmo un’aperitivo durante il quale le raccontai qualcosa a proposito del mio giocare su quel sito di incontri, poi senza indugiare troppo le chiesi se voleva giocare anche lei e lei mi rispose in modo molto sbarazzino : “ Tu provaci, poi deciderò !”.

Le proposi di seguirmi fino al parcheggio, promettendole di prendermi cura che Lui, suo marito, potesse comunque seguirci, e lei accettò. Poco dopo ci trovammo in uno dei parcheggi all’aperto di quel centro commerciale, nella mia auto posteggiata tra decine di altre auto, tra gente che andava e veniva. Appena fu possibile, le spostai i capelli, accarezzandole la nuca, mentre in quella strana situazione, sentivo crescere il mio desiderio per Lei. Ero certo che suo marito ci aveva seguito, ed ora da qualche parte stava osservando la mia auto, immaginando cosa potesse succedere.

Quella strana situazione sembrava eccitare anche Lei e di lì a poco, dopo averle fatto qualche altro complimento, ci stavamo baciando, mentre una mia mano accarezzava le sue cosce e la sua accarezzava il mio cazzo già duro. Di più, in quel posto così normale eppure così insolito, non potevamo spingerci e le proposi di spostarci in un posto più appartato, non distante da quel centro commerciale.

Le chiesi come poter fare affinché suo marito potesse seguirci, poiché non sapevo come comunicare con lui, ne come dargli modo di seguirci con la loro auto. Lei mi disse che prevedendo questa possibilità, loro si erano accordati: Lui sarebbe rimasto lì, ad aspettarla, ma Lei sarebbe dovuta tornare entro mezz’ora. Il tempo a nostra disposizione era davvero poco, e lo sfruttai subito. Misi in moto e mi avviai verso quel posto, dove Lei mi fece un succulento pompino, mentre io le infilavo due dita nella figa bagnatissima.

Godemmo insieme, scomodissimi, nell’auto, sapendo che in quella mezz’ora avremmo dovuto prenderci il massimo. E fu bellissimo sentirla godere sotto le mie dita, mentre la sua bocca si riempiva del mio piacere. Poi ci baciammo ancora e decidemmo che ci saremmo incontrati di nuovo, magari con più tempo per noi.

Guidai fino al centro commerciale, con Lei che si era ricomposta un po. Mi teneva una mano sui pantaloni ed io che le accarezzavo le cosce, stavolta con dolcezza.

Mi riavvicinai al parcheggio da dove eravamo partito, poco più di mezz’ora prima. Mi fermai in seconda fila, vicino l’ingresso pedonale trafficato di avventori. Le chiedi se vedeva suo marito, lì tra quella folla e Lei mi rispose di si.

La guardai ancora e malgrado si fosse ricomposta un po, le dissi che suo marito si sarebbe certamente accorto che qualcosa tra noi era accaduto. Lei rispose :”Si, lo so’...”.

Prima di salutarla le dissi che avrei voluto incontrarla ancora. Le chiesi come poterla contattare e Lei, con quella punta di malizia che soltanto le Donne sanno avere, mi disse : “Parlane con Lui !”.

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