trio
Campeggio nudista in Croazia
di MAPA51
17.04.2020 |
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"Comunque, sistemammo tutto e lei se ne andò a fare la doccia, mentre io cominciai a preparare la cena..."
La storia che stò per scrivere è realmente accaduta ad una coppia di miei amici; proverò a raccontarla così come l’ho saputa da loro. Per renderla fluida, la scriverò in prima persona. Per i nomi utilizzerò Aldo per me (il lui), Bea per mia moglie, Carlo per l'altro. Buona lettura.......Mi chiamo Aldo, mi sono sposato a vent'anni con Bea, una donna mia coetanea che giudico meravigliosa sotto tutti gli aspetti, ma soprattutto sotto l'aspetto sessuale. Abbiamo passato i primi 20 anni di matrimonio all'insegna di un’inesauribile sesso sfrenato e per tutti e due il desiderio era (ed è tuttora) far godere l'altro..
A 40 anni poi c'è stata la svolta definitiva, quella che ha fatto prendere al nostro matrimonio la via del completo libertinaggio....................., ma andiamo con ordine.
Per quella estate avevamo prenotato una vacanza in un campeggio Croato, essendo noi appassionati camperisti. .Arrivati a destinazione, però, ci accorgemmo che il campeggio era riservato ai nudisti. Li per li ci siamo rimasti male e quasi quasi volevamo fare dietrofront per cercare un campeggio normale. Ci mettemmo da una parte a ragionare e, forse complice lo splendido mare che si intravedeva dall'ingresso, decidemmo, anzi Bea decise, che dall'errore poteva nascere una vacanza interessante, quindi entrammo.
Fin da subito ci trovammo a nostro agio e Bea, mettendo da parte tutte le perplessità, cominciò ad apprezzare la vista degli attributi che i maschietti orgogliosamente esponevano e, spesso, mi chiedeva di rientrare in camper per placare i bollori che tutta quella mercanzia le risvegliava...
Passammo tre settimane ad abbuffarci di sesso. Più volte Bea è stata quasi per cedere alla corte che le facevano i maschietti, sopratutto uno che, per il fisico e la dotazione, la faceva uscire di senno. Per quell'anno li, come approcci con altri uomini, non era ancora pronta, ma sentirsi corteggiata le stuzzicava molto la fantasia ed era costantemente eccitata. Diventammo amici con quello che la stuzzicava di più, che chiamerò Carlo. Anche Carlo, per quell'anno, dovette accontentarsi di veramente poco....Un bacio fuggente, mentre lei gli sfiorava l'erezione, e un bacetto alla passera di lei, pagato come pegno di un gioco che facemmo l'ultimo giorno prima di partire (oltretutto avevamo anche bevuto un pò di più).
Comunque, quella vacanza ci aveva letteralmente cambiato la vita.
Gli effetti di quella tre settimane, infatti, si conservarono a lungo e ci trovavamo sempre molto eccitati..... Ci prese la voglia di tenere comportamenti strani, come, per esempio, far tenere a lei le gambe sopra il cruscotto, la gonna tirata su e senza mutandine, per far vedere la passera ai camionisti.
Questa ed altre trasgressioni ci portarono ad aumentare la nostra già esuberante attività sessuale. Qualcosa tra di noi era cambiato in meglio! Spesso, durante le nostre scopate sfrenate, immaginavamo cosa fosse potuto succedere se lei avesse ceduto alle proposte di Carlo e questo ci faceva raggiungere orgasmi stratosferici.
Manco a dirlo, l'anno dopo, prenotammo allo stesso campeggio e per lo stesso periodo, con la segreta speranza di trovarvi nuovamente il nostro amico. Arrivati al campeggio guardammo immediatamente dove l'anno prima c'era il camper di Carlo, ma, con grande dispiacere, notammo che Carlo non c'era. Pensai: "pazienza vuol dire che faremo conoscenza con qualcun altro". Bea non lo dava a vedere ma era palpabile il suo senso di delusione. Comunque, sistemammo tutto e lei se ne andò a fare la doccia, mentre io cominciai a preparare la cena. Ad un tratto, come un uragano, arrivo lei, si buttò addosso a mè raggiante di felicità e con tale foga che mi fece cadere sulla panca di vimini...... Mi abbracciò e mi baciò appiccicandomi la passera bagnata alla coscia. Non feci in tempo a chiedere il motivo di tanto vigore che, mordendomi un orecchio, mi sussurrò: “c'è". Capii immediatamente a chi si riferisse. Capii anche che quella sarebbe stata la settimana della svolta e già vedevo la mia dolce porcellina fra le braccia di lui. Ovviamente andammo subito a salutarlo (aveva messo il camper in un altro spazio) e lui ci invitò a cena. Già quella stessa sera Carlo prese a corteggiarla ed alla fine si salutarono con un bacio appassionato. Io ero combattuto tra due pensieri. Da una parte ero contento ed eccitato, perchè finalmente si sarebbe realizzato quello che per un intero anno avevamo sognato, ma dall'altra c'era la preoccupazione di cosa potesse succedere "poi". Prevalse la grandissima voglia di trasgredire! Quella notte scopammo come dei forsennati più volte finchè non ci addormentammo esausti. La mattina le chiesi se volesse dar corso a quello su cui per un anno intero avevamo fantasticato e lei, dopo averci pensato per un po’, mi disse: "ma tu lo vuoi veramente?”. Mi venne un tuffo al cuore, che non mi fece rispondere, ma ebbi un'istantanea e violenta erezione. Lei, guardandomi il basso ventre, con un meraviglioso sorriso, mi disse: "ha risposto lui per te". Rimasi per qualche minuto inebetito, poi, tornando in me, le dissi: “sdraiati sul divano a pancia in giù e fingi di dormire, che al resto penso tutto io". Uscii ed andai a cercare Carlo.
Era in spiaggia che prendeva il sole ed io mi avvicinai per cominciare a parlare. Lui subito si scusò per la licenza presa la sera prima, ma io lo rassicurai e gli dissi che noi volevamo dare una svolta al nostro rapporto ed eravamo intenzionati a trasgredire. A quelle parole i suoi occhi ebbero un lampo di libidine ed ebbe una irrefrenabile erezione. Devo dire che la situazione non mi lasciava per nulla indifferente ed ebbi anch'io il mio prepotente "alzabandiera" . Con un fil di voce chiese: “ ora dov'è?” ed io " vieni con me". All'entrata del camper gli feci cenno di non far rumore e piano piano entrammo. Bea stava tutta nuda distesa a pancia in giù sul divano e lui appena entrato le stampò un bel bacio nel canaletto del culo. Lei si alzo di scatto, ma trovò il cazzo di lui, teso come un bastone, davanti alla bocca. Fece per parlare, ma, aprendo la bocca, si trovò quell'asta pulsante tra le labbra ed allora si arrese e guardandomi mi chiese: " lo vuoi veramente? “ E bastato un cenno di assenso da parte mia per toglierle qualsiasi dubbio e si mise a ciucciare avidamente. Lo spompinava con passione ed ogni tanto mi guardava, poi lo tolse un attimo dalla bocca per dirmi: "da questa vacanza uscirai cornuto”. A quel punto la prendemmo e la mettemmo in mezzo, io davanti e lui di dietro. La "lavorammo" per bene e lei godeva come una porcella in calore. Andammo avanti per parecchio tempo e la facemmo sbrodolare come una fontanella. Ad un certo punto lui la adagiò supina e le puntò il cazzo all'entrata della fica, che ormai era un lago. Lei, pur godendo tanto, gli chiese di fermarsi perchè ancora non era pronta a fare il passo e cosi Carlo, da vero gentiluomo (anche se ormai lo aveva quasi imboccato), si fermò per rispettare la richiesta di mia moglie. Lei, forse un pò sorpresa da tanta eleganza, lo volle premiare con un meraviglioso pompino. I gemiti di piacere di lui echeggiavano per tutto il campeggio. Finito il pompino, volle scopare con me e ci facemmo una scopata megagalattica in presenza di Carlo che ci guardava voglioso. Con lui la scopata era solo rimandata. Alla sera ne parlammo e mi disse che all'ultimo momento aveva rifiutato perchè aveva pensato che scopare, con tutto il gran trasporto che le provocava l'eccitazione, in qualche modo potesse ferirmi e aveva preferito, prima di fare il passo, chiarire ancora meglio con me. La rassicurai e le dissi che, se le faceva piacere, poteva fare tutto, perchè io ero super contento di vederla godere. Lei mi guardò con gli occhi carichi di dolcezza e, buttandomi la braccia al collo, mi baciò appassionatamente. Quando ci staccammo mi fece volteggiare davanti alla faccia la mano chiusa con il mignolo e l'indice tesì, ebbi un'erezione fortissima e scopammo violentemente.....
La mattina dopo, sul presto, sentimmo bussare lievemente alla porta ed io andai ad aprire. Era Carlo, allora chiesi per proforma a mia moglie: " è Carlo, lo facciamo entrare?”. Lei: " sii, siii, certooooo!” Risposta fin troppo eloquente. Entrato Carlo, con dolcezza l'abbiamo presa e distesa sul letto matrimoniale (stavolta non sul divano). Abbiamo cominciato a baciarla e leccarla dappertutto e lei ci ricambiava prendendo in bocca ora il mio cazzo ora il suo. Andammo avanti cosi per quasi un'ora, con calma e dolcezza, senza forzare finchè lei, ebbra di piacere , non prese lui per i capelli, togliendoselo dalla fica che stava leccando con passione, e quasi urlando gli disse: "ora mettici il cazzo, il cazzooooo e fai forte!”. Lui non chiedeva altro, e, dopo aver puntato la cappella all'ingresso della fica grondante di piacere, con un secco colpo di reni è entrato completamente, sembrava non dovesse più finire, l’ha scopata a lungo e lei aveva un orgasmo dietro l'altro. Io ero al limite ed appena lei me lo ha preso in bocca le ho riversato dentro una sborrata torrenziale... Scopammo tutta la mattina ed anche i giorni successivi. Ormai vedere la cappella turgida di Carlo entrare nelle carni vogliosi di mia moglie era quasi diventata un'abitudine!.
In quella vacanza di mare ne vedemmo poco, ma furono le 3 settimane che ci cambiarono la vita. Da quella volta, infatti, cominciammo a trasgredire portando coppie e singoli tra le lenzuola del nostro letto ed anche oggi, che abbiamo 65 anni, continuiamo a trasgredire, forse perchè cambiare spesso mantiene giovani. Quando molti miei amici, a me coetanei, mi confidano che i rapporti sessuali con le proprie mogli sono ridotti al lumicino, sarei quasi tentato di svelar loro il segreto della mia longevità sessuale, ma poi penso che diventerei l'oggetto delle loro chiacchiere morbose ed allora ci ripenso e lo tengo per me….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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