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A volte ritornano (Storia Vera)


di spartano82
27.08.2022    |    159    |    0 6.0
"L’aria era intrisa di odori intimi, riconoscevo quello di Paola e sentivo anche quello di Fabio nonché il mio che saliva con le pulsazioni regalatemi dal..."
Il silenzio telefonico aveva alimentato in me dei pensieri.
Decisi di rientrare a casa,volevo chiarire i miei dubbi.
Per strada in macchina un pezzo dance degli anni 90 mi teneva compagnia aiutandomi a ripercorrere i discorsi intrattenuti con Paola, sei anni di storia, le confessioni sui nostri orientamenti e fantasie sessuali che giorno dopo giorno ci avevano preso sempre più la mano o meglio dire il cervello e forse ora si stavano prendendo qualcosa’altro?
-ci sei- le scrissi, nessuna risposta -ehi- ancora silenzio.
Giunto al portone tirai un sospiro introducendo la chiave aprii, non c’erano mandate segnale che lei era in casa.
Percorsi il corridoio, un’eternità, il cuore alla gola, forse, pensai, mi sto illudendo, forse ho paura, o ci spero? Ad arrivare in soggiorno mi erano sembrati chilometri interminabili, poi come un lampo tutto si materializzò.
Paola era in ginocchio, di fronte a lei un ragazzo della nostra età all’incirca, integralmente nudo si apprestava a far saltare nel reale senso della parola il suo pene turgido fuori dagli slip.
La scena mi aveva sconvolto e adesso? Rimasi bloccato continuai a guardare con un nodo in gola misto tra il piacere e la gelosia.
-beh non volevi che scopassimo in tre- si le risposi io
-bene ho deciso di farti questo regalo e ho scelto Fabio-
-Ciao Luca- esclamò con la voce che iniziava a calare mentre lei aveva messo la sua cappella in bocca assaporandola con la lingua quasi a studiarla.
Dovevo reagire del resto lo avevo voluto anche io, iniziai a spogliarmi monitorando la scena, Paola era adesso intenta a succhiare con ritmo scandito quel pene che era cresciuto, aprendo la bocca lo lasciava arrivare in gola e contemporaneamente, con la lingua, toccava le palle regalandogli un piacere enorme, che riuscivo a notare dai muscoli delle natiche di lui che ad ogni risucchio si contraevano; Fabio era un suo ex con il quale aveva avuto una storia e da ciò che mi aveva raccontato lei stessa, anche una buona intesa sessuale.
L’aria era intrisa di odori intimi, riconoscevo quello di Paola e sentivo anche quello di Fabio nonché il mio che saliva con le pulsazioni regalatemi dal momento.
Raggiunta Paola di spalle le adagiai il mio pisello semi duro sulla spalla,lei lo impugnò all’inverso con la mano libera e dopo essersi liberata la bocca, voltandosi sempre in ginocchio mi fissò negli occhi prima di riceverlo esclamò- cosa stai pensando adesso di me che sono una Troia che non ha alcun principio - la risposta fu una mia mano sulla testa e il conseguente raggiungimento con la mia cappella della sua gola, lei soffocò un istante e indietreggiò per riprendere fiato mentre io le dissi - penso che sei una porca e credo che lo pensi anche Fabio- il quale annuì e nello stesso momento le infilò nuovamente il cazzo in bocca soffocandola.
Le intimammo di alzarsi, lei stava sulle punte dei piedi era in tensione, le piaceva, la afferrai per le mandibole la baciai con avidità e nel mentre Fabio le schiaffeggiò quelle natiche sode facendo rimbombare per tutta la stanza il suono della carne di Paola che era calda e bagnata come non mai.
Fu Fabio a rilanciare l’iniziativa, chiedendo quasi un consenso, che io gli diedi naturalmente - vieni qui Paola - la prese in braccio con il suo fisico possente e allenato, poi armeggiò sistemando il suo cazzo tra le labbra lasciandolo affondare lentamente; in poco tempo cominciò a sbattere Paola con ritmo deciso, vedevo le sue gambe dondolare, mentre si teneva con le braccia al collo di Fabio che instancabile per alcuni minuti continuò a sbatterla lasciando che le sue palle rimbalzassero sulle labbra gonfie di lei.
La porcella aveva iniziato ad ansimare come una cagna.
Mi ero seduto e disteso sul divanetto, anche per stendere la muscolatura, quando Paola scese la invitai a montare su di me; iniziò a saltare su e giù, mentre Fabio sedutosi al mio fianco le teneva con una mano il seno, con l’altra masturbandosi le chiese - ti sta piacendo dillo che ti piace- Paola annui’ chinandosi lateralmente prendendo il cazzo di Fabio in bocca mentre io reggendola dalle natiche la orientavo nello scandire il ritmo.
A quel punto saltando di posto accavallò su Fabio che imperterrito continuò a spingere mentre io, in piedi, da sopra il divano la invitavo a prenderlo in bocca, lasciandola rifiatare di tanto in tanto.
Da quella posizione lo stesso Fabio la mise a pecora lei obbedì e mentre lui la sbatteva con ritmo alternato da dietro, io aprendo le gambe e arretrando un po’ il bacino lasciavo che lei mi leccasse le palle donandomi un piacere a dir poco paradisiaco.
Rotammo di posizione presi il posto di Fabio e lui andò al mio, potevo notare il suo cazzo duro che entrandole in bocca la soffocava mentre io da dietro continuavo a sbatterla con animo non omettendo di rallentare alle volte poiché non volevo giungere al piacere conclusivo; mi fermai un attimo cercai concentrazione Paola comprese - fai attenzione - tranquilla - le risposi- con la punta durissima poggiai sul suo ano caldo, inarcò la schiena, Fabio comprese la delicatezza del momento, si fermò le accarezzò i capelli cercando di tranquillizzarla, io armeggiai ancora un po’; Paola ebbe qualche attimo di esitazione - piano piano piano- io continuai nel tentare l’affondo - aspetta spetta - disse assestandosi con le natiche mentre mezzo pene era già dentro, scivolai lentamente e dopo qlc istante fu magia.
Paola era bagnata, il cazzo nel culo la faceva impazzire , pian piano la pressione del suo ano si era trasformata in totale piacere.
Fabio da quella posizione le scivolo’ sotto entrandole conseguentemente davanti, era la prima doppia penetrazione per ognuno di noi.
Paola ormai aveva perso il controllo era totalmente in balia dei nostri cazzi che la riempivano davanti e dietro; potevo sentire fisicamente il mio cazzo con quello di Fabio toccarsi separati dalle pareti di Paola che bagnatissima regalava emozioni ancora più profonde e piene di sensibilità.
In piedi poi provammo quella classica posizione da film in doppia penetrazione, cosa che riuscimmo a fare nonostante le reali difficoltà del caso, Paola si tenne in braccio tra me davanti e Fabio che questa volta la penetrava da dietro, in maniera virile.
Capimmo di essere giunti al capolinea invitammo dunque Paola ad inginocchiarsi, lei non se lo fece chiedere, si inginocchiò chiudendo gli occhi ed esclamando - riempitemi chi va per primo- - io io - disse Fabio con voce serrata mentre afferrandola per il capo e puntandola, le schizzò in faccia quello sperma bianco e caldo che le coprì per intero il viso come una maschera cosmetica.
A quella scena conseguentemente toccò a me venirle sul suo collo e sul suo seno con un piacere che era particolare, intenso, pieno di energie che ad oggi non riesco a spiegare.
Soddisfatti ci sedemmo sul divano e Fabio mi disse che credeva fosse uno scherzo quando Paola lo aveva contattato, sapendo fosse impegnata.
-Allora tieniti pronto per il prossimo scherzo - affermai, perché la prossima volta sarò io ad organizzarlo.

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