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il Carnevale


di Manuela-inpvt
24.02.2025    |    73    |    0 6.0
"Poi siamo passati a vedere cosa mettermi io e così lei mi disse che con la sua amica avevano deciso che loro in abiti maschili avrebbero dovuto avere un..."
Le mie esperienze da trav in privato continuavano grazie anche alla relazione segreta che avevo con mio cugino anche se in maniera ridotte per gli impegni che ognuno di noi avevamo con il lavoro e la famiglia, ma sempre intense e sempre molto belle. In quel periodo io e mia moglie frequentavamo una coppia di qualche anno più piccola di noi e la frequentazione era data da un fatto puramente di amicizia e non di altro.
Quell’anno, nel periodo di carnevale, le mogli decisero che avrebbero voluto assistere alla sfilata dei carri vestiti in modo divertente e dopo varie idee giunsero alla conclusione di essere un po stravaganti e cioè scambiando i ruoli, quindi le donne si sarebbero vestiti da maschi e gli uomini si sarebbero vestiti da femmine.
Quella sera mia moglie, dopo cena, mi disse dell’idea che aveva avuto con l’amica per carnevale. La cosa dentro di me mi esaltò, ma non diedi questa impressione, anzi feci molto il riluttante e alla fine dopo varie discussioni feci finta di cedere ed accettai. Subito dopo lei chiamò la sua amica per comunicargli che nonostante ero contrario avevo accettato.
L’indomani sera, sempre dopo cena, mi disse che poiché mancavano 10 giorni a quella uscita che avremmo dovuto fare per andare a vedere i carri di carnevale, voleva vedere cosa ci saremmo potuti mettere e che, d’accordo con la sua amica, voleva rendere la cosa la più bella e veritiera possibile, per cui dovevamo decidere cosa mettere e cosa eventualmente comprare.
Allora ci siamo messi a parlare di cosa metterci e poiché avevamo la stessa misura degli abiti abbiamo deciso di metterci gli abiti che già avevamo.
Cosi andammo in camera da letto e aprendo armadio lei scelse di mettersi un mio vestito giacca e pantalone con camicia e cravatta ed anche le scarpe ed i calzini miei. Poi per rendere la sua faccia più mascolina disse che si sarebbe fatta disegnare dalla sua amica dei baffi tipo alla messicana e che lei, a sua volta, li avrebbe dovuto disegnato alla sua amica.
Poi siamo passati a vedere cosa mettermi io e così lei mi disse che con la sua amica avevano deciso che loro in abiti maschili avrebbero dovuto avere un aspetto maschile e macho e che noi maschi in abiti femminili avremmo dovuto avere un aspetto molto sexy. Feci delle rimostranze (ma solo di apparenza perché dentro di me ero veramente contenta) e così mi disse : “dai su non fare il guastafeste e divertiamoci”.
Io facendo finta di accettare contrariato gli diedi l’ok.
Mi chiese cosa volessi mettermi ed io gli risposi di scegliere lei.
Allora cominciò a guardare i suoi abiti e alla fine scelse un vestito corto che a lei arrivava poco sotto la mezza coscia ma che lei lo usava mettendolo sopra i leggings. Pensando che mi avrebbe fatto mettere i leggings anche a me gli chiesi quali avrebbe scelto per me ed invece lei mi disse che lo avrei indossato solo con le collant sotto, poi scelse un body aderente in modo da poter nascondere meglio il mio pisello e poter mettere in evidenza anche le tette ed infine scelse le scarpe, uno stivaletto in finta pelle scamosciata con tacco di 10 cm.
Mi piaceva molto quello che aveva scelto ma non dissi nulla sul vestito, in quanto io essendo più alta di lei quel vestito sarebbe stato più corto su di me e feci finta di assecondare la sua scelta. Prese tutti gli abiti, sia maschili che femminili e li mise da una parte dicendo che domani sera li avremmo provati per vedere come ci stavano indossati ed eventualmente trovare delle soluzioni.
Dopo siamo andati a letto e abbiamo fatto l’amore ed io mi sento molto eccitata pensando a come sarebbe stato bello ed eccitante poter essere enfemme in pubblico e durante il sesso mi immaginavo di essere io al suo posto.
L’indomani sera arrivò il momento della prova. Io mi sentivo molto eccitata, ma lo trattenevo per non dare adito a mia moglie di pensare che mi piaceva e che oltre a finire il nostro matrimonio sarebbe saltata quella giornata, così rimasi impassibile.
Gli dissi di cominciare lei a provare gli abiti e così si spogliò e indossò i miei abiti al completo chiedendogli di mettersi anche il calzini e le scarpe. Tutto gli andò benissimo e vista da dietro, anche se aveva i capelli lunghi all’altezza della spalla, non sembrava essere una donna.
Adesso toccava a me.
Mi spogliai e cominciai ad indossare le collant (e già mi sentivo felice), poi indossai il body, poi ancora il vestito ed infine gli stivaletti. Finito di vestirmi mi guardai allo specchio, mi piacevo ed ero euforica solo che mi contenevo per non far trasparire questa felicita e come prevedevo il vestito a causa della mia altezza risultava più corto e questo mi entusiasmava di più. La chiamo per farmi guardare e mi dice che mi sta bene tutto. Poi mi disse : “prova a camminare”.
Cominciai a camminare e facendo finta di non camminare in modo tranquillo lei mi disse : “devi abituarti a camminare sui tacchi altrimenti va a finire che martedi prossimo mi cadi per terra mentre siamo in strada”.
Io : “e che devo fare?”
Lei : “beh da domani quando tu sei a casa ti metti questi stivaletti e ci cammini così ti abitui ai tacchi alti”.
Io con un tono un po scocciato gli dissi . “e va bene, ma devo mettere anche le calze?”
Lei : “beh si, visto che non sei abituato ai tacchi, così le scarpe non ti fanno male. Se non vuoi metterle le collant ti compro i gambaletti di nylon”.
Io : “come vuoi, ma non c’è bisogno di spendere altri soldi, a meno che poi li usi tu”.
Lei : “no io non li uso i gambaletti. Allora ti metti le collant. Poi dobbiamo andare a comprare la parrucca per te”.
Io : “pure? “ (quanto sono stato paraculo, con queste affermazioni mi sono fatto vedere scocciato ed invece dentro di me ero felice)
Lei : “si certo, con Luana abbiamo detto che dobbiamo essere più realistici possibili e poi ti ricordo che ti dovrò anche truccare e Luana truccherà suo marito. Martedi prossimo prenditi un giorno di ferie perché saremo a pranzo a casa di Luana e ci truccheremo a casa sua, così appena pronti usciremo per andare a vedere i carri”.
E così tutte le sere dopo cena io andavo in camera da letto mi mettevo le collant e poi calzavo gli stivaletti, mi rimettevo la tuta o il pigiama e piano piano gli facevo vedere dei miglioramenti nel camminare. Troppo bella la sensazione di poter indossare qualcosa di femminile senza nascondermi, anche se non facevo trapelare questa gioia.
Ed eccoci arrivati al giorno fatidico.
A pranzo stiamo dai nostri amici per prepararci alla sfilata dei carri anche perché loro abitavano vicino al posto dove sarebbero passati i carri .
Dopo aver preparato tutto l’occorrente verso le 11 usciamo di casa per recarci dai nostri amici e a mezzogiorno, dopo aver pranzato iniziamo le trasformazioni.
Le donne in una camera e gli uomini in un’altra. Io però avevo deciso di mettermi le collant senza slip (come faccio sempre quando mi vesto da donna), ma dovevo farlo di nascosto per non dare giustificazioni e dare adito a vari pensieri e così mentre Lucio era intento ad infilarsi le calze io mi tolgo gli slip e mi infilo subito le collant che essedo più esperto faccio prima, e subito dopo indosso il body che mi aveva preparato mia moglie ed essendo molto aderente lo misi in modo molto sgambato dietro. Ad un certo punto sento Lucio borbottare perché non riusciva a mettersi bene le calze. Lui aveva scelto delle calze con reggicalze ed aveva difficoltà in quanto le calze gli si giravano. Allora gli dissi che gli avrei dato una mano e così mi avvicinai a lui mentre ero in collant e body. Lo aiutai a sistemare le calze prima su una gamba e poi sull’altra e mentre lo aiutavo a sistemare la seconda calza, essendo di fianco a lui mi disse : “però Andrea conciato così hai un bel culo” e dicendo questo mi palpa il culo.
La cosa mi piaceva e di istinto prima gli sculettai e poi gli dissi : “dai Lucio finiscila che già è complicato per me figuriamoci ad aiutare anche te” (intanto lui continuava a carezzare le mie cosce e culo). Le sue carezze sul mio culo e le cosce in collant mi piacevano tantissimo e con la scusa di sistemargli bene le calze persi un po di tempo in più godendomi quelle carezze facendo finta di non sentire .
Dopo averlo sistemato con le calze andai a finire di vestirmi e così mi misi il vestito ed infine le scarpe.
Mi misi seduta difronte a Lucio ed aspettai che finisse. Mentre aspettavo seduta non mi accorsi di aver accavallato le gambe. Appena ebbe finito chiamai mia moglie dicendogli che noi avevamo finito e lei mi rispose che adesso sarebbe arrivata per truccarmi e così mia moglie venne da me e Lucio andò da sua moglie per farsi truccare.
Comincio a mettermi il fondo tinta, la cipria e poi passò agli occhi, con mascara, ombretto e rimmel e per ultimo mi mise il rossetto. Fatto tutto questo, che ci volle un po di tempo, mi aiutò a mettere la parrucca e a sistemarla. Ero pronta. Adesso lei e Luana dovevano disegnarsi i baffi e quindi saremmo stati pronti per uscire. Mentre si preparava lei e Luana io mi ammiravo allo specchio ed oltre a sentirmi bene mi piacevo.
Bene tutti pronti si esce e visto che era ancora un po freddino mi sono anche messa il giaccone sempre di mia moglie .
Mi sentivo euforica ed ero felice di poter essere enfemme in pubblico senza la paura di essere additata o schernita.
Camminavo, per raggiungere la piazza dove sarebbero passati i carri, in modo molto femminile e sculettando trattenendo la mia euforia e la gioia e mi sentivo veramente a mio agio mentre il mio amico era un po goffo nel camminare con passo decisamente maschile.
Mi sentivo proprio bene ero anche molto eccitata nel sentirmi con le collant e quel body che mi facevano sentire le mie chiappe leggermente aperte con la cucitura delle collant ed il cavallo del body infilati nel mezzo del solco del culetto e questo mi faceva tenere un atteggiamento decisamente femminile.
Raggiunta la piazza gremita di persone ci siamo messi ad aspettare da una parte l’arrivo dei carri. La gente era tanta ed eravamo quasi a contatto ed ad un certo punto mi sono sentita toccata dietro come se qualcuno si fosse appoggiato al mio culetto. Sul momento non diedi molto peso alla cosa, un po perché la ritenevo una cosa casuale e un po perché mi piaceva e non volevo rompere quel piacere che mi stava provocando. Dopo un po però la cosa non finiva, anzi sentivo proprio un pacco appoggiato sul mio culetto, ma non facevo la schizzinosa ne mi sono girata per vedere chi era, non volevo interrompere quel momento in cui questa persona pensava che io fossi una donna reale (o quanto meno questo era il mio pensiero), anzi ho cominciato a fare la troia e così ho inarcato la schiena protendendo il culetto all’indietro e quindi appoggiandolo di più sul suo pacco che sentivo abbastanza gonfio. Poi con la scusa della musica muovevo le chiappe e sculettavo sul posto strofinandomi sul quel pacco e credo che questo atteggiamento lo abbia incoraggiato nelle avance tanto da sentirlo sempre più attaccato al mio culetto e così approfittando calca delle persone che c’era in quel momento l’ho provocato ancora di più e così con la scusa di prendere da terra un fazzoletto di carta che mi era caduto mi sono piegata in avanti per raccoglierlo. Questo movimento, a causa del vestito corto che indossavo, ha scoperto tutte le mie cosce ed una piccola parte del mio culetto e sempre appoggiato con le chiappe a lui mi muovevo strusciandomi sul suo pacco con la scusa di pulire una scarpa. Questo lo ha veramente incoraggiato e a quel punto lui mi ha appoggiato una mano in modo delicato sulla mia coscia e non vedendo alcuna reazione di fastidio, anzi mi ero appoggiata con il culetto con più decisione al suo pacco, ha cominciato a palparmi la coscia con più vigore. A questo punto ho cominciato a fare la troia e così grazie alla calca delle persone che c’era in quel momento ed alla musica ad alto volume, mi strofinavo sul suo pacco inarcando la schiena per protendere verso il suo pacco il mio culetto con la scusa di ballare sul posto. Lui ne approfittava sempre più arrivando a palparmi il culetto facendo anche scorrere un dito all’interno del solco. Ero in estasi e per non farlo smettere continuavo a muovermi protendendo sempre più il mio culetto verso di lui. Non smetteva anzi divenne più audace e grazie al fatto che la gente guardava verso l’alto in direzione dei carri, infilò una mano sotto il vestito appoggiandola nella parte anteriore della coscia e dopo una bella palpata mi tirò verso di lui facendo sbattere il mio culetto sul suo pacco simulando una scopata profonda con piccoli movimenti. Io non da meno assecondavo i suoi movimenti sculettando sempre sul posto strofinandomi sul suo pacco. Tutta questa situazione mi aveva portata ad una eccitazione tale che gli avrei uscito molto volentieri il suo uccello dai pantaloni per farmi scopare sul posto con foga urlando di piacere. Io come donna nel sesso sono molto porca e mi piace anche sentirmelo dire, ma per fortuna sono riuscita a controllarmi e a capire fino a dove mi posso spingere per fare in modo che nessuno si accorgesse di quello che stava succedendo o che stavo facendo, nonostante quella per me era la prima volta (ed anche l’unica) che stavo enfemme in pubblico e nonostante questo lui arrivò a spingermi il dito medio nel mezzo del solco sgrillettando il mio buchino facendomi avere un orgasmo anale molto forte ma credo che anche lui ha avuto un orgasmo. Come accade in tutte le cose belle il tempo vola e non te ne accorgi e così arrivò il momento in cui la festa finì, la gente cominciava ad andare via e a svuotarsi le strade e così dovetti andare via, mi staccai da lui che non aveva smesso di strofinarsi a me e di palparmi e sgrillettarmi il buchino spingendo il dito sempre più forte come a voler bucare il body e le collant per raggiungere il mio buchino. Non so se si sia accorto che non ero una vera donna ed ero particolarmente eccitata e senza girarmi per guardarlo andai via insieme a mia moglie e ai nostri amici.
I nostri amici andarono a casa loro che era li vicino, mentre io e mia moglie dopo averli salutati abbiamo preso la macchina e siamo andati a casa per cambiarci, cenare e poi andare a prendere i nostri figli dai suoceri. Fu la prima (ed anche questa l’unica) volta che guidavo enfemme e durante il tragitto mia moglie mi disse che mi ero calata bene nella parte mentre Lucio sembrava molto goffo. Ero molto eccitata ed avevo tanta voglia di scopare e volevo anche approfittarne per dirgli a mia moglie del piacere che provavo nel sentirmi donna anche io e così arrivati a casa senza spogliarmi l’abbracciai e cominciai a stuzzicarla carezzandola e palpandola sperando che lei facesse lo stesso in modo che presi entrambi dall’euforia e dalla voglia di sesso gli avrei chiesto di toccarmi il culo e magari di farmi un ditalino anche mentre la scopavo. Tutta questa mia idea si rilevò purtroppo una illusione in quanto lei mi disse che prima mi sarei dovuto spogliare in quanto a lei non gli piaceva fare l’amore con me vestito da donna. Mi crollò tutto il castello che avevo immaginato ed ormai essendomi esposto a voler far sesso mi spogliai e a letto abbiamo fatto l’amore. Ci riprovai un’altra volta, cominciai a leccarle la passera e mettendomi a 69 su di lei provai a mettergli in faccia il mio culetto nella speranza lasciando il mio cazzo mi avrebbe leccato il culetto e magari anche infilarmi un dito ed invece mi sollevò il bacino spostandosi per arrivare solo al cazzo. Con questo atteggiamento ho capito che a lei non piaceva affatto e che non avrebbe mai assunto un ruolo maschile e così ho desistito nell’insistere.
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