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UN POMERIGGIO IN PIENO CENTRO A ROMA


di Membro VIP di Annunci69.it AliTrav
15.06.2024    |    332    |    3 8.9
"Improvvisamente si avvicinano due ragazzi giovani che mi chiedono di scattargli una foto con lo smartphone..."
Pochi giorni, fa, esattamente sabato, ho deciso di uscire per la città, recandomi presso il centro e fare shopping. Ero molto eccitata nel vestire con abiti primaverili, le mie belle e toniche gambe scosciate, il trucco, la borsetta con pochi oggetti e gli occhiali scuri sul viso che amo mettere quando esco, motivo per cui mi lasciano penetrare nelle guardate altrui. Scendo le scale della metro a Cipro, corpo leggero, mi avvio a prendere il primo treno: la direzione era Spagna. C'erano molti turisti, mi sono seduta, ho accavallato le gambe leggendo per quei pochi minuti un romanzo che avevo portato. Sulla metro mi sono concentrata alle pagine del libro. Un ragazzo sui trenta, probabilmente tedesco, unito ad un gruppo di turisti mi guarda e lancia un sorriso ammaliante, sincero, curioso. La sua espressione mi stava dicendo: "Mi piacerebbe conoscerti, portarti nella mia stanza" Vi dico ho fatto per un attimo il mio sogno erotico fantasticando questo interessante ragazzo mentre mi scopava velocemente in piedi tra i corridoi del suo albergo laddove il resto dormisse e riempisse il mio tenero sedere di sborra calda. I pensieri cominciavano a formarsi, delinearsi e il livello di adrenalina saliva sempre più durante quelle poche fermate per arrivare a Spagna. Una volta scesa, sono salita sulle scale mobili tenendo lo sguardo dritto, ma osservando come un ragazzo della sicurezza fosse denso di eccitazione. Anche il suo sguardo mi ha penetrato, già pieno di belle viste quotidiane dopo una giornata di incantevoli turiste. Camminando per la piazza il mio corpo si è alleggerito, il mio passo si è fatto ancor più sensuale, sentivo i miei glutei morbidi e desiderosi di essere toccati. Mi sono diretta verso Via Frattina in quel percorso meraviglioso sentivo gli occhi puntati su di me. Improvvisamente si avvicinano due ragazzi giovani che mi chiedono di scattargli una foto con lo smartphone. Ad uno di loro chiedo sorridendo "Non ti piace scattare il selfie amore? e lui con voce tenue, leggera e maliziosa mi risponde "Sono sicuro che dalle tue mani uscirà una bella foto. I miei selfie non mi piacciono" Ho riso coinvolgendo anche l'altro ragazzo, anch'esso curioso ma ancora più timido. Mi presento al giovane della foto dicendogli "Sono Viola, ora voglio che scatti un selfie con me per vedere se sei bravo oppure imbranato". Il ragazzo mi ha lanciato un sorriso più rilassato e ci siamo scattati una foto. Poi abbiamo preso il mio i phone ed ho scattato il mio sefie. Quando ho scattato ile ho leggermente sfiorato e pizzicato il sedere come per dirgli "Tesoro, io sono qui, mi piacerebbe fare un aperitivo con te per poi dirigerci verso Villa Borghese e succhiarti il tuo bell'uccello" Naturalmente la mia era una provocazione poiché la mia intenzione di abbordare, conoscere qualcuno era ben concreta ma prima volevo godermi il pomeriggio romano.
Passeggiando per Via Frattina ho sono entrata in vari negozi precipitandomi in quelli di cosmetica per provare prodotti per il make up e sentirmi maggiormente Alice nel paese delle meraviglie. Le ragazze sono gentilissime, mi conoscono e si crea sempre quel feeling in quello spazio che ti ricavi. Ci guardiamo con amore, stima. Giochiamo con battute spiritose: adoro il loro look, la loro acconciature. Molto di loro hanno code di cavallo stupende, sensuali.
Uscita dalla profumeria mi sono avviata verso un bar per prendere un succo di frutta ed un dolce. Mi sono seduta, ho accavallato le gambe, sentivo l’emozione leccare la mia pelle, il corpo era eccitato, si sentiva libero, usciva da ogni routine quotidiana. Il sole caldo rilassava corpo e mente. Mi sentivo una 16enne che usciva per le prime volte ed aspettava il sabato proprio per scrollarsi di dosso tutte le fatiche settimanali, gli stress della famiglia della scuola, delle amiche quelle negative o in competizione con te. Guardavo il sole e chiudevo gli occhi. Il sorriso esprimeva la voglia di vivere il meraviglioso centro storico di Roma, le mille culture che s’incrociano. Tutto d’un tratto sento una voce che interrompe il mio sogno: “La disturbo se le chiedo un' informazione” Apro gli occhi e davanti a me un ragazzo sui 30, alto, corpo statuario, bel viso, vestito con un jeans ed una camicia bianca leggermente tirata su da cui esplodevano i muscoli con dei tatuaggi splendidi.
“ Cosa fai mi dai del tu?” rispondo interessata.
“ Sono qui ti vedo spesso e mi sono deciso di rompere il ghiaccio e conoscerti”
“Perché tu abiti in questa zona?”
“Si, proprio in una di queste stradine del centro”
A dirvi la verità questo ragazzo l’ho visto in altre giornate al punto di pensare che lavorasse in uno dei negozi. Abbiamo parlato molto: una voce calda, sensuale, decisa.
Abbiamo preso fatto l’aperitivo insieme, li è cominciata dapprima la mia provocazione con sguardi, ammiccamenti, frasi scherzose, interesse alla sua vita e al personaggio. Anche lui ha cominciato a giocare nello stesso modo. Passato un po' di tempo bisogna far capire come passare la giornata. Diego mi chiede se voglio andare a gustare un calice di vino nella sua casa. “Come ci muoviamo?” Le chiedo…. “Come ti ho detto Viola sono qui a due passi, una piccolissima passeggiata” Esaltatissima, mi sono alzata ed ho notato che molti occhi erano puntati su noi due. Il sesso per me è soprattutto imprevisto, questa è una delle mie perversioni naturali. Le occasioni che nascono dal nulla mi fanno entrare in un’altra dimensione mentale, staccare con il mondo, la quotidianità, soprattutto mi danno una botta di energia pazzesca, incontrollabile. Sono semplicemente felice. Entrata nel suo appartamento che si affacciava in uno dei tanti luoghi storici del meraviglioso centro di Roma, avevo la pelle d’oca… A metà del calice mi sono avvicinata a Diego ed ho cominciato a leccargli il collo con una delicatezza rara. Volevo vedere il suo corpo baciare i suoi tatuaggi, cavalcarlo ed essere presa da dietro con tutta la sua forza. Diego emanava un odore fantastico, tra l’olio di mandorla e il tipico testosterone maschile. Gli tolgo la camicia, lo faccio stendere sul divano, bagno la mia lingua con il vino e lecco il suo corpo con una passione naturale, fresca. Diego rimane quasi inerme di fronte alla mia forza sessuale, ma quando mi piace un ragazzo sono così: mi trasformo e preferisco comandare il gioco, Scendo con la lingua e mi aspetta il suo grande fallo, pronto, caldo, duro. La mia bocca si riempiva di saliva, ancor più calda del suo membro che seppur turgido mostrava una certa timidezza. Si sentiva assalito improvvisamente, inerme, la sua resistenza era arrendersi amorevolmente. Sempre con leggerezza guardo gli occhi di Diego persi, immersi in un suo mondo impalpabile, irraggiungibile. “Tieni gli occhi chiusi baby, lasciati scopare da Viola!” Voce soffusa, leggere, penetrabile. Lo ripeto, lo ripeto, deve viaggiare, perdersi nel paese delle meraviglie...
Diego mi ascolta, mi stringe con delicatezza. Salgo su di lui, comincio a cavalcarlo con le mie lunghe gambe profumate. Il suo pisello entra, scivola. Comando io i giochi. Ballo sopra di lui, mi abbasso e cominciamo a baciarci. Sento che sta per raggiungere l’orgasmo, avverto quanto voglia godere questo momento. Mi sollevo tolgo il preservativo, comincio a succhiarlo finché non mi sborra in bocca: il primo, il secondo, il terzo schizzo…. Lascio scivolare la mia sborra sulle gambe mentre la sua la mando giù. Latte per il mio caldo corpo, il suo orgasmo scende lungo le pareti interne…. Lo lascio con gli occhi chiusi e con la mia voce lo invito a rilassarsi sempre di più. Amo fare due pompini consecutivi, è la mia specialità, la mia voglia perfetta. Così è stato anche per Diego in un sabato indimenticabile nel centro di questa meravigliosa città: Roma!

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