trans
Ritorna potente - cap. 2
di alessiapuledra
10.10.2019 |
1.558 |
7
"Mi sfilo la gonnellina rimanendo in autoreggenti..."
Finalmente ci sono riuscita……Questa sera Paolo ha organizzato di vederci a casa di un suo amico, Aldo. Entrambi li ho gia’ conosciuti. Specialmente Paolo ed il suo cazzo magnum. Ma non sara’ un incontro veloce di car sex…..questa volta mi hanno invitato come la loro donna, la loro femmina. Sara’ una serata di sesso pieno, completo, selvaggio…..finalmente Alessia.
Tremo di piacere all’idea di dover posteggiare e poi raggiungere il palazzo dove si trova l’appartamento.
Immagino la strada da percorrere, citofonare, entrare nell’androne e prendere l’ascensore. In centro a Milano. Mi bagno per il piacere di quest’attesa.
Voglio essere super sexy, ma non volgare. Perizoma nero di pizzo. Autoreggenti nere velatissime. Minigonna nera. Trucco leggero. Decollete nere con suola rossa, tacco 11 a stiletto.
L’incontro e’ fissato per le 22. Verso le 21 comincio a sentire le farfalle nella pancia. Vi vengono mille dubbi. Piacero’? Saro’ all’altezza di soddisfare due uomini insieme? Saranno violenti? Ma piu’ i dubbi mi assalgono, piu’ quel sottile piacere di essere femmina cresce dentro di me.
E’ giunto il momento. Sono pronta. Chiudo la porta e scendo alla macchina. Per strada cerco di rispettare tutte le regole per evitare problemi. Eccomi in zona. Fortunatamente trovo posteggio a circa 400 metri dal portone. Sto tremando.
Apro la portiere e appoggio il tacco a terra. E’ come un interruttore. Alessia prende il controllo totale. Esco mostrando le gambe orgogliosa. Sul marciapiede mi accendo una sigaretta e poi avvio disinvolta e sexy. Un signore con il cane mi incrocia e commenta: wow che dea!
Citofono. Paolo risponde: ti apro e scendo a prenderti. Entro ed eccolo arrivare. Mi guida verso l’ascensore della scala corretta. Sussurrandomi: ogni volta che ti vedo sei sempre piu’ bella. Mi e’ gia’venuto duro.
In ascensore mi sorride e mi fa scorrere una mano sulla coscia fino sotto la gonna.
Eccoci: avanti.
Il suo amico mi accoglie sorridente: finalmente Alessia..wow sei uno schianto! Accomodati.
Quanto tempo che non ci vediamo, sei sempre bellissima. Dai mettiti comoda. Nel frattempo Paolo mi palpa il culetto. “Ale, questa sera ci divertiamo”.
Mi tolgo il soprabito. Aldo mi prende per mano e mi accompagna verso la camera da letto. Eccoci. Si stringono a me. Aldo mi bacia, anzi intreccia la sua lingua con la mia, mentre Paolo da dietro mi lecca il collo facendomi sentire tutta la sua erezione appoggiando il pacco al sederino. Le loro mani sono ovunque.
Mi sfilo la gonnellina rimanendo in autoreggenti. I loro cazzi svettano orgogliosi di fronte a me. Me li gusto entrambi. Pi chiedo a Paolo di sdraiarsi e mi accoccolo tra le sue gambe per potermi lavorare il suo grande uccello mentre Aldo con la lingua mi prepara per bene la fica anale. Mugulo di piacere.
Improvvisamente squilla un cellulare. Paolo risponde mentre con la mano mi tiene la testa. Sta parlando con una donna. “Si, sono con Alessia. E’ davvero brava. Mi sta succhiando l’uccello.” Poi rivolgendosi a me Alessia ti piace? Ti piace leccarmi il cazzo? Con la voce piu’ sensuale possible rispondo “Adoro succhiare il tuo uccellone. Mi fa impazzire” Questo breve scambio di parole ha ulteriormente riscaldato l’atmosfera. Aldo mi appoggia il cazzo e con un colpo secco e’ dentro di me. Accarezzo e gioco con il giocattolone di Paolo, lo riempio di saliva, lo succhio, lo lecco per tutta la sua lunghezza. Intanto mi godo le spinte di Aldo. E le sue mani. E’ una sensazione grandiosa.
Poi e’ il turno di Paolo. Che vuole prendermi da sdraiato. Salgo su di lui e dolcemente mi impalo sul suo cazzo magnum. Lentamente il mio buchino si allarga fino a farlo accomodare interamente. Ecco il mio culetto appoggiato sulla sua pancia. Aldo mi slingua e poi mi porta il suo uccello alla bocca. Una lama mi squassa dentro. Lo sento fino alla pancia. Danzo sulla spada rovente. Aldo e’ allo stremo. Tremando mi riempe la bocca di nettare bianco. Paolo mi chiede di mettermi alla pecorina. Lo sento scivolare dentro come nel burro. Tremo di piacere. Il mio culo e’ un lago. Ho un orgasmo anale. Paolo grida di piacere. Cazzo, che culo incredibile. Sei fantastica…godo godo….e mi riempie. Sento i suoi colpi possenti ed il getto caldo del suo piacere. Rimane dentro di me ancora un attimo. Poi crolla sul letto.
Coem una gattina cerca il cazzo con la lingua, voglio sentire il suo sapore, il mio sapore, il nostro. Poi gli scivolo in braccio e intrecciamo le lingue in un bacio dolcissimo.
In bagno mi rendo conto che e’ trascorsa un’ora e mezza. Mi lavo e mi sistemo. Mi tremano le gambe. Loro si sono ricomposti. Ci salutiamo.
Paolo mi accompagna. In ascensore mi accarezza le cosce. Un ultimo bacio.
Sono fuori. Cammino per strada, altezzosa, felice, potente. Sento l’aria sotto la gonna. Sono senza slip e l’aria mi accarezza il buchino dilatato. Il mondo sotto i miei tacchi alti. Attraverso la strada, tagliando il fascio di luce della macchina che si e’ fermata. Un fischio. Sento lo sguardo che mi percorre.
Salgo in macchina. La sensazione di potere assoluto non mi abbandona e cosi’ invece di guidare verso casa mi dirigo verso Parco Lambro….ho ancora voglia di essere posseduta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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