Racconti Erotici > trans > Quando l'abito non fa il monaco
trans

Quando l'abito non fa il monaco


di Bounce70
20.01.2022    |    941    |    2 9.7
"Che cazzo di scelta cretina che ho fatto..."
A volte basta ascoltare una canzone e ti si accendono ricordi che nemmeno la vita piatta di questi ultimi due anni è riuscita ad assopire.
"Gettin Over You" di David Guetta è una di queste: mi riporta la mente ad una delle tante recenti vacanze fatte nel "paese dei sorrisi" e alle tante mie strane, ma favolose esperienze.
Imbrunire, nemmeno poi così tardi visto che laggiù il sole tramonta alle 18, la città si anima, le luci si accendono, la musica copre il rumore del traffico e l'odore di fritto, misto incenso (e anche un po' di smog e fogna) satura l'aria.
La strada è piena di gente e scooter, nei 1000 bar che si affacciano sulla strada le ragazze si truccano in attesa dei primi clienti e le "butta dentro" dei 10.000 centri massaggi tentano di fermarti con ogni scusa.
E' la solita strada che dal lungomare mi porta all'hotel, dove tutti e tutte ti vogliono vendere qualcosa: cibo, vestiti, sesso non importa... e non importa nemmeno se ormai ti conoscono di vista e sanno che dirai l'ennesimo "no grazie".

Poi passo davanti al solito centro massaggi dove c'è lei, una ladyboy elegante e austera, che mi ha sempre un po' inquietato per quel suo look sadomaso.

Devo ammettere che è proprio bella: fisico atletico ma altezza e corporatura molto femminile. Viso attraente, forse un po' cupo per via del trucco, ma che si adatta perfettamente al suo stile. Giacchino in pelle con qualche borchia, tubino nero, scarpe in strisce di cuoio con tacco 12 e capelli corvini legati a coda di cavallo.
Per lei vedere un tipo come me era come vedere il cliente perfetto, del resto il suo genere sado nasce per adescare i maschietti "semplici" come me.

Come al solito mi si piazza davanti, sorride, mi piazza la mano sul petto e mi chiede se voglio un massaggio fatto da lei. Mi aspettavo l'immancabile ammiccamento avvicinandosi quasi a far toccare i corpi, strizzate di capezzolo e tastata aggressiva del pacco, e invece no: questa volta mi parla in maniera normale, forse perché ormai era abituata a vedermi passare più volte al giorno.

Cavolo, da vicino è proprio bella... gli occhi un po' oscurati dal trucco sono neri e profondi, i ciuffi di capelli dietro le piccole orecchie sembrano di seta e svolazzano su quel sottilissimo collo... le labbra sotto quel rossetto rubino sono davvero invitanti.
Poi, tralasciando la "vena poetica", belle tette e bel culo fasciato da quel tubino... e poi, CAZZO, ci sono 39 gradi, come farà con quel tubino e quel giacchino di pelle!

Però, non so perché, ma questo cambio di atteggiamento, da aggressivo ad amichevole mi ha confuso... confuso a tal punto che in pochi minuti mi ritrovo mano nella mano con lei che entriamo nel centro massaggi.

Sembra meno "cattiva", pur rimanendo con quell'aspetto di "strega di Cenerentola", sorride con sguardo ammiccante e complice.
Saliamo le scale e arriviamo in una stanza con un piccolo bagno diviso da una parete di mattoni di vetro. Mi dice di farmi una doccia se voglio e che lei avrebbe fatto altrettanto.
Mi svesto, e nel frattempo lei si allontana, probabilmente per recuperare asciugamani e il solito cestino col kit massaggio/scopata.
Ritorna docciata con un asciugamano legato sul corpo mentre io finivo di sciacquarmi, mi porge un asciugamano e si siede sul futon.
Arrivo e mi chiede se volevo il massaggio o...
e io opto direttamente per il "o..."

Cade l'asciugamano e: cavolo che fisico!!
Due tette spettacolari, piccoline ma perfette per un fisico atletico, cosa rara per una ladyboy che potendo scegliere, spesso non lesina sulla taglia del torace.
Una pancia piatta (adoro le pance piatte) con un leggero cenno di "six pack", l'addominale atletico, e quelle sexy mutandine sgambate che la rendevano estremamente elegante.

Mi salta addosso e comincia a baciarmi con molta foga, quasi togliendomi il fiato, scendendo per il corpo, mordicchiando qua e la.
Ho pensato:
"ecco, ora tira fuori un frustino e comincia a menarmi...
che cazzo di scelta cretina che ho fatto..."
e invece dopo avermi mordicchiato qua e la, torna su naso a naso con sguardo da gattona!

Beh, a me non piace avere il ruolo di "manichino da rianimazione", quindi la schieno, e comincio a contraccambiare le attenzioni.
E' liscia, profumata, morbida ma consistente come muscolatura e scendendo pian piano, mi ritrovo uno splendido cazzo già pronto, bello da vedere e perfetto quasi come fosse finto in silicone.
Lo bacio, lo lecco e comincio a prenderlo in bocca fino alla base e ci riesco!!!
Del resto in quella zona non sono poi così esuberanti in misure.
Insomma, mi tolgo tutte le voglie di esplorare con la mia lingua tutte le zone del suo corpo, mandandola letteralmente in visibilio mentre sento le sue mani che mi spettinano.
Mi è rimasto molto impresso il suo sguardo sorridente e complice mentre sentivo il suo pisello pulsarmi in bocca e le sue parole: "you like it soo much"!.

Ora è il mio turno per avere le sue attenzioni e ribalto la situazione.
Girando la testa nell'oscurità, a fianco, ecco uno specchio mezzo scheggiato e riparato con lo scotch.
Che bello vedere il suo profilo su di me: la coscia elegante, la vita sottile e il sedere a palloncino e soprattutto quelle tettine, belle e perfette come una coppa di champagne.
Intanto lei succhiava e mi sfiorava il buchetto con la lingua... fino a quando, con una manovra da giocoliere con la bocca e due dita mi infila un profilattico e sale a cavalcioni.
Wow... sono dentro!!!
Mille sensazioni, le mie mani sulle sue cosce fresche, le sue che mi toccano la faccia e la bocca, fino ad infilarmi le dita per farsele succhiare. Spesso si china e mi bacia, poi si alza e si dimena... BELLISSIMO, ma non volevo finire così, troppo in fretta.
La sposto, mi sfilo e lei mi toglie il preservativo riprende a succhiarmi ancora, poi sale lungo il corpo, mi bacia e mi dice: "vorrei scoparti"!
Eh... che dire... certo che sì, ma le sussurro: "Però non venire..." inteso di non venirmi dentro perché la cosa mi inquieta sempre un po' e poi amo finire diversamente, lei mi risponde: "ok, nemmeno tu".
Fa un mezzo gridolino di soddisfazione e si infila i preservativo, mi prende le caviglie e comincia lentamente ad entrare, con poca difficoltà e mio disagio, fortunatamente.
Si muove sempre più velocemente, comincia a "sbuffare" e finalmente comincio a sentire la sua schiena non più asciutta e liscia: finalmente anche lei comincia a sudarsela un po'!

Mi bacia e mi sega, poi ribacia ancora e mi sega ancora più forte, fino a quando non resisto e vengo alla grande riempiendole mani e pancia.
La vedo delusa e un po' dispiaciuta, e nonostante io sia ancora nel pieno della foga, lei si alza e scappa in bagno.

Mi pulisco con l'asciugamano e dopo aver ripreso il controllo delle ginocchia tremolanti, mi alzo e vado a vedere cosa stava facendo in bagno.
La trovo che si sta masturbando con gli occhi chiusi seduta, o meglio appoggiata, al lavandino.
Le chiedo: "ma cosa fai???"
Lei mi risponde con un filo di voce, quasi come fosse stata sgridata da me, dicendo: "Scusa, mi hai chiesto di non venire, ma tu mi ecciti tanto e non riesco a trattenermi"
"MA POVERA STELLA..." ho pensato tra me e me...
Insomma, spiegare in inglese che non è che non volessi che lei si divertisse, ma semplicemente volevo che venisse "fuori", non è così immediato... soprattutto considerato che anche il suo inglese non è perfetto.
La fermo, l'abbraccio, la bacio chiedendole scusa.
Poi, scendo a succhiarla un po' e dopo, da dietro, sentendo il mio pisello ancora barzotto tra le sue chiappe e baciandola, la tocco fino a farla esplodere sullo specchio che c'era davanti al lavandino.
Ecco ricomparire il sorriso sul suo volto.

Insomma, mi aspettavo una "mangia uomini sadomaso" e mi sono ritrovato con una fanciulla sensibile, che non ha voluto contraddirmi per una richiesta (travisata) un po' atipica.
Una ragazza che da presunta mistress si è rivelata una sensibile miciona, che dopo l'azione ha anche dimostrato di apprezzare le coccole più di quanto immaginassi.
Siamo rimasti abbracciati per un'altra oretta nella classica posizione romantica stile cucchiaio.

Che dire... ho voluto provare un'esperienza con sfumature sadomaso e alla fine ho solo realizzato che l'abito non fa il monaco... ma è andata bene anche così!!!!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Quando l'abito non fa il monaco:

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni