Primario Stallone

E il mio primo racconto di pura fantasia. Sono un infermiera e stamattina sono di turno nel giro di visita dei pazienti, come primario c'è un bel dottore sulla 50 anni, fisico asciutto e atletico, un bell'uomo, ancora molto arrapante, stiamo facendo il giro dei pazienti in corsia, e io sono al suo fianco ( indosso camice bianco corto che copre a mala pena le mie autoreggenti bianche con riga dietro, sorrette da un reggicalze rigorosamente bianco e senza perizoma) entriamo in stanza da un paziente ed io sono davanti a lui che lo sto preparando x essere visitato, quando vedo ( tramite uno specchio posto sul lavandino) il suo sguardo cade sul mio lato b, e si accorge che si vede la riga del mio culetto, e da lì capisce che sono completamente nuda sotto, e con disinvoltura fa la mano morta, io lo sento e nel girarmi muovo la lingua sulle mie labbra, finito di visitare il paziente usciamo dalla camera e ci fermiamo ad un banchetto x guardare le cartelle, e scorgo che dalla sua patta c'è un rigonfiamento che lascia poco all'immaginazione, e mouvo la mano per prendere una cartella dal tavolo, e di proposito la passo sopra al rigonfiamento dei pantaloni, in maniera palese, vedo il tuo stupore sul viso e mi eccito mordicchiando il mio labbro inferiore, lo vede ma con molta professionalità continiamo il giro, con la differenza che stavolta io cammino davanti a lui sculettando, ma c'è la luce del sole che filtra dalla finestra e incontroluce si vede tutto dal mio camice. Finito il giro mi dici di seguirlo nel suo studio per discutere il caso di un paziente, lo seguo, entriamo nel suo studio, si siedi alla scrivania e mi dici di accomodarmi, io con molta disinvoltura accavallo le gambe in modo tale che il camice si ritiri e lasci intravvedere il ricamo delle autoreggenti, lo vede e con una scusa mi dici di venire vicino a te che non capisci una parola, giro la scrivania e con le mani mi appoggio alla scrivania, sono quasi a novanta, quando all'improvviso sento la sua mano sulle mie gambe e salire verso il mio fiorellino, un brivido pervade la mia schiena, e dalla bocca mi esce un leggero mugunio, sto incominciando ad ansimare, giro lo sguardo verso di lui e vedo nei suoi occhi il desiderio di possedermi e li assimo ancora di più, e nel frattempo la tua mano è arrivata al mio fiorellino, e con movimenti circolatori sul buchino, mi stai facendo bagnare a tal punto che gocciolo, smette e si slaccia i pantaloni e lo tira fuori, un bel attrezzo duro come il marmo, mi fa cenno di prenderlo in bocca, mi ci fiondo avidamente "eccitata come sono", e lo faccio sparire tutto in bocca, succhio con gusto il suo bel cazzo, sento che ansima così forte che mi stimola a continuare, con la mano spinge sulla mia nuca tenendola ferma, poi la toglie faccio uscire il suo cazzo bello lucente della mia saliva, continuo con la lingua tutto intorno al cappellone e giù per tutta l'asta fino alle palle leccandole e succhiandole, ad un certo punto talmente è eccitato che mi tira su e mi fai mettere a novanta sulla scrivania, incomincia a leccarmi il mio fiorellino e copiosamente gocciolo, talmente sono bagnata, sputa sul mio fiorellino e infila un dito, giro lo sguardo e gli dico "nn mi basta voglio essere sfondata" a queste parole me lo punta, e con violenza me lo sbatte tutto dentro, dalla bocca mi esce un urlo di piacere, sento che con foga mi sta sfondando nel farlo gli dico " oooo dio si continua di più sfondami" e a quelle parole il suo ritmo accelera, sento le sue palle sbattere contro le mie chiappe, e un suono melodioso che non fa altro che aumentare il mio gocciolio che ormai x terra se formata una chiazza evidente, ad un certo punto sento che sta x venire esce, mi giro e me lo sbatte in bocca, dopo un paio di succhiate, sento che mi riempie la bocca della sua crema calda e gustosa, la ingoio, lo riprendo in bocca e lo pulisco x bene, fino a che non c'è più traccia, mi guarda mi tiro su mi stampa un bacio con la lingua e mi ringrazia , a mia volta mi giro e mi dirigo verso la porta sculettando, prima di uscire gli dico" se vuoi io sono in corsia mio primario stallone", esco e chiudo la porta dietro di me.