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La donna più felice del mondo


di blowroyal
18.04.2012    |    10.743    |    1 9.2
"Avevo avuto già esperienze con altri uomini, ma questa era la mia prima avventura da trav..."
Avevo avuto già esperienze con altri uomini, ma questa era la mia prima avventura da trav. Era da più di un anno che mi stavo facendo crescere i capelli che liscissimi mi cadevano sulle spalle. Mi stavo radendo bene il viso, solo quello perché fortunatamente ho pochi altri peli per il corpo. Infilo un tanga nero, calze nere velate e un vestitino scuro a maniche lunghe che finisce in gonna. Per finire delle scarpe rosse col tacco. Mentre aspetto il mio uomo incomincio a truccarmi… eye-liner, mi allungo le ciglia col mascara e per evidenziare ancora di più i mie begli occhioni azzurri un po di ombretto viola, suggello con del rossetto rosso fuoco. Ultimo tocco prendo un bel bracciale di cuoio rosso da mettere al polso destro. Sono pronta. Qualche altro minuto di attesa e arriva Carlo. Entrando in casa mi squadra per bene da cima in basso, sorride e mi dice che sto proprio bene vestita così. Io arrossisco, lo abbraccio e con una mano scendo a toccare il gonfiore che ha nei pantaloni. Da sopra i jeans sento che è di marmo e io contenta gli accarezzo l'arnese da sopra i jeans e lo guardo dritto negli occhi. Con voce chiara e maschile mi dice di girarmi e piegarmi a 90 gradi. Eseguo subito e per restare comoda mi appoggio con le mani al tavolino nero comprato all'ikea. Non lo vedo più, capisco che si siede sul divano, e sento le sue mani che mi accarezzano le caviglie e salgono piano piano, fino al sedere, mi stringe e accarezza i glutei. Mi alza la gonna e oltre le carezze comincia a baciarmi le chiappe, io comincio a scaldarmi. Sento "strap", mi ha aperto le calze con uno squarcio dall'altezza del culo fino a davanti e con quella voce bassa mi chiede se ho qualcosa di fallico con cui farlo giocare insieme al mio culo. Gli rispondo che ho delle zucchine in frigo, mi dice che vanno bene e così sculettando sui miei tacchi vado in cucina e apro il frigo, do una sbirciata e prendo la zucchina più lunga che c'è e camminando sui miei tacchi gli porgo l'ortaggio mostrandogli anche il mio sorriso. Mi giro e riassumo la posizione di prima. Sento scostarmi il filo del perizoma dal centro delle mie chiappe verso l'esterno, con le mani maneggia i glutei, li unisce, poi li separa, li stringe, accarezza, li bacia, passa le dita sul solco del culo e poi sul buchetto sento la sua lingua umida. Incomincio a mugolare dal piacere, sono frastornata da tutte queste belle attenzioni sul mio didietro, sento la lingua che si fa strada nel mio culoo.
D'improvviso sento qualcosa di freddo proprio sul mio buco, cerca di entrare, all'inizio non capisco… ma poi ricordo subito che è la zucchina e mi rilasso, facilitando l'entrata. Me la spinge fino in fondo lentamente, sento ogni millimetro che entra, fra i miei mille mugoli e gemiti riesco a sentire complimenti e apprezzamenti che fa sul mio culo, dopo di che la muove in avanti e indietro, mentre aumentava la velocità aumentava il mio piacere. Poi si ferma e mi infila tutta dentro la zucchina e mi dice di girarmi. Lo vedo con i pantaloni abbassati e col suo cazzo svettante, io tenendomi la zucchina dentro mi inginocchio ad adorare quella splendida verga di 22 cm, la stringo fra le mani e lentamente la scappello. Con la lingua inizio un massaggio circolare sulle sue palle gonfie e odoranti di maschio, le succhio leggermente e comincio a risalire molto lentamente l'asta. Arrivato fin su la cappella con un po di esitazione apro la mia bocca e accolgo la cappella che succhio e aspiro avidamente. Sento la sua mano che di colpo mi prende la testa e me la spinge in basso, in un secondo ho il naso fra i suoi peli pubici e la sua cappella mi occupa tutta la trachea. La zucchina di contraccolpo, oserei dire per il rinculo dell'azione, esce dal mio culo facendomi emettere un enorme MMM col suo cazzone tutto in bocca. Incomincio a pompare su quello splendido pisello. Mi sentivo la troia più felice del mondo, anche se avevo un cazzo di marmo provocato dall'eccitazione e dal piacere. Il suo pisello mi riempiva la bocca, la lingua si attorcigliava intorno all'asta e le palle, lo guardavo negli occhi mentre lui accarezzava i miei lunghi capelli. Lo succhio e mi colpisco in viso con quel bastone di carne fino a che lui, con la sua voce ferma non mi ordina di mettermi a pecora. Io felice poggio le ginocchia e le mani sul divano e allargo le gambe, vogliosa di accoglierlo. Non vedevo la mia faccia ma sono sicura che avevo un gran bel sorriso stampato in volto. Con le dita insalivate mi inumidisce il buco e poco dopo sento la cappella del suo uccello a contatto con il mio culo. Spinge piano piano, non l'avrei detto ma la cappella fa fatica ad entrare, sento un po di dolore, so che sarà per poco e infatti io spingo il mio bacino con tutta la forza che ho verso il suo corpo, sta entrando pian pianino, cerco di non pensare al dolore quando in un istante la resistenza sparisce e quei 22 cm di cazzo entrano tutti insieme, accompagnati da un mio lungo "ooohhhh" di piacere. Ora sul buco non sentivo più premere la punta del suo cazzo, sentivo il diametro della sua verga e le sue palle che toccavano l'interno delle chiappe. Comincia così a cavalcarmi, invasa dal piacere mentre con i colpi affonda dentro di me mente io spingo il mio culo verso la base della sua asta. Sono in estasi. Ma lui si ferma, mi dice che è scomodo. Così mi prende e mi rigira sul divano, mi fa sedere e prendendomi per i fianchi mi sistema il sedere sul bordo del divano, col buco all'aria, le sue mani dai fianchi scivolano su tutte le gambe fino ad arrivare alle caviglie, afferra i tacchi delle mie scarpe e mi alza le gambe fino a che non le appoggio sulle sue spalle. Punta il cazzo sullo sfintere e con un colpo di reni lo affonda dentro di me, stavolta senza incontrare la minima resistenza. Io non posso muovermi ma in compenso posso vederlo in faccia, vedere i suoi pettorali e soprattutto vedere il suo uccello che scopa il mio culo selvaggiamente. Ad ogni affondo sento il cazzo che si fa sempre più strada dentro di me, mi sento piena, completa, appagata. Il mio uccello duro è uscito fuori dal piccolo triangolino del perizoma, si è scappellato da solo, sobbalza ad ogni affondo di Carlo, colpendomi dolcemente la pancia fino a che sento partire un'enorme scossa dalla prostata che risale ai miei testicoli fino al cazzo che schizza grossi fiotti di sborra inondandomi il vestito e colpendomi 3 volte in viso. Sono stremata, felice. Carlo si è gustato tutta la scena, sfila il suo cazzo dal culo e mi ammira per qualche secondo coperta dal mio stesso sperma. Avvicina il suo svettante uccello alla mia faccia, mi prende la mano e la mette sul suo cazzo e mi dice di farmi riempire la faccia di schizzi. Con le ultime forze stringo il manganello di carne, sento che si muove avanti e indietro, incomincio una faticosa sega. Dopo pochi minuti sento vibrare il suo cazzo nella mano, spalanco la bocca con la lingua, dei grossi schizzi di sperma mi arrivano in faccia, alcuni vanno direttamente in gola,mi sento colpire la fronte e le guance e Carlo lancia un grido profondo di goduria. Tolgo la mia mano appiccicosa dal suo cazzo, mi ordina di pulirlo per bene. Con la lingua gli pulisco la cappella e l'asta dallo sperma, per bene. Lui si riveste e se ne va. Dopo 20 minuti sono ancora sul divano, scossa e traumatizzata dal piacere, mi sento la faccia piena di borra, dal mento avevo un piaio di colate di sperma che si congiungevano col petto, il vestito era zuppo. Sentivo freddo al buco del culo e una sensazione di vuoto, allungai la mano e sentii una grossa voragine pulsante al posto del mio sfintere. Mi sentivo la donna più felice del mondo, anche se avevo un cazzo…
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