trans
L'amico delle superiori
di estercam
28.10.2021 |
940 |
7
"Sempre circondato dalle poche ragazze della scuola … Un tipo fighetto che se la tirava..."
Domenica pomeriggio.
Siamo alla fine di settembre e il sole è ancora caldo. Dopo pranzo m siedo sulla poltrona di vimini che ho sul terrazzo e mi prendo un libro da leggere …
Beeep … Beeep ...
Suona il telefono.
Che palle! Mi sono appena messo comodo, penso.
Prendo il telefono e vedo un numero privato...
Il solito call centre che rompe! Ma anche la domenica?
Di solito ai numeri privati non rispondo … dopo un po' risuona il telefono ...
Rispondo con noia “Pronto ...”
“Scusa sei t.?”
“Dica ...”
“Ciao sono Paolo D. ti ricordi di me?”
“Scusa ma in questo momento non mi viene in mente ...”
“Eravamo compagni di scuola alle superiori, quello seduto sempre al terzo banco vicino alla finestra ...”
Adesso ricordo: un ragazzo sveglio, sempre ordinato, un po effeminato. Sempre circondato dalle poche ragazze della scuola … Un tipo fighetto che se la tirava.
Adesso abita ad A, una cittadina del basso Piemonte a poco più di un centinaio di chilometri da casa mia.
Ricambio i saluti e lui, senza preamboli, mi dice: “So che ti piace stare al femminile e fare la porca.”
“Scusa ma che dici?”
“Mi sembra di averti visto su un sito di video chat, mi sembravi proprio tu.”
“Ma non scherzare! Magari mi assomiglia ma sono anni che non ci vediamo ...”
“E si sono circa trentanni che non ci vediamo ma mi sembri proprio tu ...”
“Ma hai visto il viso?”
“No. Ha sempre una mascherina ma più la guardo e più sembri tu”
“E scusa ma come fai ad avere il mio numero?”
“Ti ho visto molte volte sul sito di video chat e il tuo annuncio su un sito di annunci erotici ,,,
poi, con questa tipa, ci siamo sentiti su Skype e, quando ho sentito la voce, non ho più avuto dubbi – mi si gela il sangue: vuoi vedere che mi ha riconosciuta e adesso vuol fare casino? - poi ci siamo scambiati ws”
“Quindi?”
“Ho fatto la chiamata con il numero nascosto e ti ho beccata!”
Beccata! Mi ha chiamato con il numero nascosto così non ho capito che era un mio contatto che mi chiamava … Fregata alla grande!
“Sai già a scuola avevo notato, durante la doccia dopo l'ora di ginnastica, le tue tette e il tuo cazzetto piccolo. Nuda, sotto la doccia, sembravi una ragazza … non sai i commenti e i pensieri che ci facevano tra noi ...”
“Io, invece, mi vergognavo delle mie forme e delle vostre prese in giro. Ricordo che mi chiamavate al femminile ...”
“Si è vero ma perché avremmo voluto saltarti addosso. All'epoca era quasi impossibile vedere una ragazza nuda e te, con le tue tette, eri perfetta.”
“E allora perché non vi proponevate? Allora ero affamata di sesso ma non sapevo come fare con il mio cazzetto ...”
“Ma nessuno di noi era gay, almeno, loro …”
“Cioè? Tu eri gay?”
“Lo sono ancora adesso. Ma appunto perché gay sapevo come fare per farti godere ma non osavo dirtelo, ma era ovvio quale sarebbe stata la tua tendenza al sesso passivo.”
Parliamo un po' dei vecchi tempi della scuola e lui torna sempre sul tema del sesso.
Dopo un po' di chiacchiere gli dico: “Ma scusa non capisco dove vuoi arrivare ...”
E lui, molto tranquillo e serafico: “ Mi piacerebbe vederti al femminile, toccare le tue tette e scoparti”
“Non scherzare! Non se ne parla nemmeno ...”
“Dai dimmi di si … è dalle superiori che ti sogno ...e adesso che ti ho ritrovata e ho trovato il coraggio di dirtelo non puoi dirmi di no ...”
In effetti era sempre piaciuto anche a me … a scuola ci avevo fatto dei pensieri su di lui, e decido di andarlo a trovare.
Doccia, reggiseno nero, tanga nero con pizzo, calze a rete nere con reggicalze nero in pizzo.
Poi la solita maglia ed un paio di pantaloni lunghi, ovviamente al maschile.
Esco con la borsa dell'occorrente, e salgo in macchina. Qualche chilometro e mi viene un'idea: perché non cambiarmi subito e viaggiare al femminile? Non l'ho mai fatto ...
Ma se puoi ti fermano? Oppure hai un incidente? ...
Mi fermo in una piazzola, penso ancora ai rischi e poi, da incosciente, decido di cambiarmi.
Dove vado non mi conosce nessuno quindi i rischi sono minimi.
Mi tolgo i pantaloni e mi metto una gonna a pieghette bianca, corta e leggermente trasparente, una maglietta femminile con le spalline larghe, anch'essa bianca, smalto rosso sulle unghie e rossetto.
Riparto e, per la prima volta, guido vestita da donna. La cosa mi piace e mi eccita: devo farlo più spesso.
Dopo un centinaio di chilometri giungo a casa del mio compagno di scuola. Ho dovuto posteggiare ad un paio di isolati di distanza e mi sono fatta un pezzo a piedi, c'era parecchia gente ma nessuno ha detto niente.
Suono, mi apre e salgo a casa sua.
Mi aspetta sulla porta ….
“Ciao carissima, come stai? Finalmente ti rivedo ...”
“Ciao Paolo ...”
“Che sexy! Gonna semitrasparente che lascia intravvedere l'intimo ….”
Ci sediamo sul divano, mi offre da bere, scambiamo due parole …
“Dai fatti vedere nuda come quando facevamo la doccia a scuola ...”
“Assolutamente no! Mi hai detto che volevi vedermi al femminile e non altro ...”
“Ma dai, sei venuta sino a qui solo per quello?”
“Io non mi spoglio. Vedi tu che fare”
Si alza, mi viene vicino e cerca di sfilarmi la maglia. Faccio finta di non volere e, dopo una piccola resistenza, me la lascio sfilare.
“Uuummm che bei seni – dice mentre me li palpeggia – da leccare e mordicchiare ...”
Mi alzo e gli tolgo la maglia... avvicino le labbra ai suoi capezzoli e li succhio …
“E no cara … non siamo pari ...” e così dicendo mi allontana, mi gira e mi slaccia il reggiseno …
Poi, sempre da dietro, mi afferra il seno e lo stringe, nel mentre mi bacia sul collo … dietro le orecchie … uuummmm …
Mi abbassa la gonna e mi palpeggia il culo … e poi allunga le mani sul mio nini pacco …
Allora mi volto, gli slaccio i pantaloni e li tolgo … gli slip hanno uno strano gonfiore … meglio controllare!
Abbasso gli slip e salta fuori un membro impressionante … lungo … grosso … duro come la pietra …
Mi abbasso e inizio a leccarlo … come se fosse un gelato …
“Uumm … che bello …”
Lo infilo in bocca e inizio a succhiarlo ...Lui inizia a scoparmi in bocca tenendomi ferma la testa con le mani … Mi arriva in gola … quasi non respiro … tento di allontanarlo ma non ci riesco … il membro si ingrossa ancora … si toglie AAAHHHH respiro …
Mi butta sul divano e mi toglie la gonna e il tanga, resto solo con le calze a rete ed il reggicalze … prende il bocca il mio cazzetto ed inizia a spompinare … “Mettiti meglio che facciamo un bel 69” gli dico, e lui si gira e si allunga su di me … mi ficca il suo palo in bocca e prende il mio nella sua bocca …
Iniziano un bel 69 per diversi minuti ….
Si alza … mi gira e mi mette alla pecorina … mi infila un dito con lubrificante nel buchetto …
“Mi sembra già dilatato …..”
“Con la voglia che mi hai fatto venire ...”
Appoggia la punta della cappella al buchino … inizia a spingere … non con colpi ma continuo … lentamente … lo sento farsi strada nelle mie viscere … sempre più in profondità … uuuummmmm che bello .. sembra una lama che penetri …
“Aahhhh … che … bello ...sssiii …”
“Ti piace?”
“SSSiii … bellissimo ...”
Poi, sento le sue palle battere contro le mie natiche .. un piccola pausa poi inizia a stantufarmi … sempre più veloce …
“Aahhhh ...aaahhhhh .. ah … ah ..ah..”
“Che .. bel ...lo … ooohhhhh …”
Si ferma … esce … spalma ancora della crema … rientra e riprende la cavalcata-
Mi afferra le tette e mi tira a se con colpi ritmati …
“Vengo … aaahhhhh ….” e sborro come non mi succedeva da tempo.
Si ferma … mi fa girare con la schiena appoggiata al divano e le mie gambe sulle sue spalle
Mi penetra con calma mentre io lo posso vedere mentre mi penetra ...
Riprende la cavalcata ma in questa posizione va più in profondità ..
“Come … godo … grazie ... Paolo”
“SSSIII ti riempio!!!! … ti vengo dentro … “
“Ah .. ah … ah .. aahh ...” Ogni colpo mi scappa un urlletto di goduria … sono sfinita e lui continua … sono due ore che mi scopa … con tecnica, quando sta per arrivare si ferma un attimo e poi riprende ...
“AAAAHHH ...SSSIIII. Vengoooo ...” e un fiotto di sperma caldo mi riempie le viscere ...Ancora un paio di colpetti ed esce. Faccio per abbassare le gambe ma me lo impedisce … mi fa vedere un enorme plung e, senza tante gentilezze me lo infila
“Così tieni tutto dentro”
Sono sfinita. Mi allungo sul divano. Lo sento andare in bagno e aprire l'acqua. Torna e mi infila il cazzone ancora dura in bocca. Si siede sulla mia pancia e mette del lubrificante tra le mie tette.
Appoggia il cazzo tra le tette ed inizia una spagnola
“Adesso ti vengo in bocca e tu bevi tutto”
“Non ce ... la fai a … venire una seconda ... volta in così breve ... tempo ...”
“Vedrai ...”
Continua la spagnola per alcuni minuti
Poi smette e mi mette il pene in bocca e mi riempie la bocca di sperma
Buonissimo … abbondante … cremoso …
Non pensavo che ne avesse ancora così tanta …
Mi fa alzare e mi accompagna in bagno. Mi fa entrare nella doccia, una doccia doppia. Entra anche lui e mi dice: “Una bella doccia per finire.
Apre l'acqua, la regola …
“Inginocchiati! … veloce!”
Mi inginocchio
“Guardami in faccia”
Alzo la faccia per guardarlo e uno scroscio di piscio mi colpisce in faccia, sulle tette …
“Goditi la doccia dorata cagna!”
Dopo mi toglie il plung e facciamo, finalmente, la doccia.
Dopo circa 4 ore di gioco, tutti e due nudi e tutti due sfiniti, ci ritroviamo seduti ed abbracciati sul divano
“Finalmente ti ho scopata. Era dalle superiori che volevo farlo!Tu hai goduto? Io si e molto ...”
“Si caro ho goduto come non mai, sei fantastico ...”
Mi vesto. Sto per mettermi i pantaloni ma decido di vestirmi ancora da donna come sono. Mi cambierò prima di arrivare a casa.
“Ciao cara. Ci vedremmo ancora?”
“Certamente! Ho goduto troppo”
...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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