Il mio primo incontro appassionato

Quel giorno mi trovavo in una forma quasi mistica data da un esagerata o meglio abnorme secrezione endorfinica........... infatti mi stavo preparando ad incontrare una nuova conoscenza che avevo realizzato nel magico e torbido mondo del web.
L'ipotetico e virtuale che stava diventando a breve anche il futuro reale partner era una ledyboy splendida almeno quello era il mio giudizio scaturito dalle fotografie che quello splendido essere mi aveva allegato durante i nostri incontri virtuali preparativi al reale.
Il mio stato di eccitazione era dovuto fra le varie cose principalmente al fatto personale che io non potessi essere all'altezza rispetto alla sua performante bellezza e questa paura di non essere subito accettato avrebbe avuto come minimo un effetto intimidatorio frustrante, con l'ovvio risultato di apparire impacciato, bifolco, e con effetto negativo rendendomi minidotato per via della restrizione morfologica conseguente al fallimento.
Finalmente l'ora era giunta il momento della verità era arrivato e il mio indice tremolante era sul pulsante del citofono della sua abitazione, non riuscivo a suonare e nella mia mente passavano in maniera vertiginosa un infinità di pensieri e di immagini come scorre una pellicola di film all'interno del proiettore, certamente queste sensazioni non le avrei facilmente dimenticate in quanto oltre alla euforia mi facevano sentire stranamente felice.... e finalmente in un attimo di coscienza senziente riuscii a suonare e...... chi e!, quella voce mi fece rientrare nella realta e non fui sorpreso che il tono sensuale era quello che avrei voluto sentire, cioè una voce calda voluttuosa e femminile.
Sono Fabio risposi con un groppo in gola e con il fiato mozzo……..ciao Fabio Sali seconda porta a destra al primo piano…ti stavo aspettando.
Per fortuna l’appartamento era al primo piano, in quanto armai il battito cardiaco rasentava la fibrillazione in quel salire parossistico il cervello non smetteva di mandarmi segnali contraddittori come quello di avere un alito che non poteva gradire, perche ormai la bocca era completamente secca, e contestualmente invece sentivo nel basso addome un evoluzione eccitativa che andava esponenzialmente ingrandendosi e che dava finalmente segni di vita.
Ed ora eccomi davanti la porta, era socchiusa quindi senza pormi alcun dubbio, aprii la porta ed entrai mi trovai in un soggiorno ampio con una luce soffusa ed un impercettibile motivo musicale
Che aleggiava per tutto l’ambiente, venendo dalla luce solare ebbi un effetto emeralopiaco di difficoltà di visione ma come i miei occhi si adattarono alla scarsa luminosità individuai subito il mio oggetto del futuro piacere. Lei era la sdraiata sul divano con una lingerie e calzava delle decolté con dei tacchi a spillo perfettamente in armonia con un corpo da pantera. Sulla destra della panterona si trovava un letto grande (lo scannatoio) in cui avrei addirittura potuto passeggiare.
Ciao Fabio mi disse ed io risposi ciao Fiona (o meglio figona pensando fra me e me).



Fine della prima parte