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DAL PROVINO DA TRAV AL LAVORO NEL PORNO SHEMALE - 1^ PARTE
di stefypadova
20.11.2012 |
21.542 |
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"Ci salutammo riproponendoci che ci saremmo risentiti di li a qualche giorno appena avevo il risultato del test HIV..."
Correva l'anno 1987 ed io me ne stavo all'università a Bologna a studiare Medicina da circa un anno e vivevo in un appartamentino in affitto, quando un giorno di marzo mi informarono i miei che l'azienda di famiglia navigava in brutte acque economiche e quindi, per farla in breve, non mi avrebbero più potuta matenere agli studi per pagarmi affitto, libri, e quant'altro necessario per vivere da studente.Inutile dire che la notizia mi gettò disperatamente nel panico e cercai di arrangiarmi economicamente facendo vari lavori come cameriere o pizzaiolo per cercare di mantenermi ma, le entrate erano insufficienti e, soprattutto, mi portavano via un sacco di tempo per lo studio.
Un giorno, in maniera del tutto occasionale, mi imbattei in un annuncio su di una rivista pornografica nella quale cercavano attrici e attori per film porno shemale a Berlino.
Devo confessarvi che fin da giovane sono sempre stata attratta dal sesso, ma soprattutto, mi è sempre piaciuto rivestire il ruolo della femmina, elegante, educata,maliziosa, provocatrice che riesce a far drizzare gli uccelli dei maschi per poi prenderseli tutti dentro e sentirsi possedere fin nell'anima.
Mi piaceva accarezzarmi, toccarmi maliziosamente, indossando lingerie provocanti, di fronte al maschio che mi ammirava e si arrapava prima di prendermi e di farmi tutta sua, lasciando andare alla fine in un effluvio di piacere eiaculante.
Mi piaceva da impazzire essere guardata così, provocante ed eccitante, e adoravo moltissimo fare giochi erotici con i miei partner....insomma mi piaceva vivere il sesso intensamente.
A Bologna vivevo da sola in un appartamento in affitto e quindi potevo, sia pure nella piena privacy ed insospettabilità, vivere tranquillamente la mia femminilità e divertirmi sessualmente con qualche partner maschile.
Perciò l'annuncio della ricerca di attrici porno shemale a Berlino mi eccitava non poco e decisi di iscrivermi quasi per gioco, tanto chissà se mi avrebbero risposto.
Dopo circa un mese ricevetti la raccomandata con la quale mi invitavano a prendere contatti telefonici per fissare l'appuntamento con la segreteria di una nota casa di produzione di film porno shemale che per correttezza non rivelerò.
Mi diedero l'indirizzo per telefono e mi dissero di presentarmi lì la settimana successiva.
Arrivai quindi all'indirizzo in una zona semiperiferica di Berlino ed entrai in una specie di capannone con adiacente una piccola villina e mi recai nella segreteria dove mi fecero compilare un specie di questionario di identità...e poi mi fecero accomodare in una sala piena di vestiti femminili con le truccatrici.
Di li a poco giunsero due uomini, di cui credo che uno fosse il produttore; ci siamo seduti ed ho risposto ad una serie di domande del tipo quanti anni hai, come ti chiami, che fai nella vita, ed io gli ho risposto che stavo studiando. A quel punto il produttore si mise a ridere e mi chiese come mai avessi deciso di fare il provino per shemale (da noi in italia si dice trav invece). Gli spiegai allora che cercavo un modo per guadagnare dei soldi potendo continuare a studiare per arrivare alla laurea, che non volevo assolutamente fare il lavoro definitivo dell'attrice porno shemale e che volevo solo fare questa esperienza e provare.
A quel punto lui, facendo una risatina sorniona, mi chiese se l'avessi mai preso nel culo.
Io, un po imbarazzata, risposi che si l'avevo preso nel culo, ma solo un paio di volte, dilettandomi a giocare nel sesso con qualche amico, che a volte mi piaceva indossare lingerie e fare la femmina maliziosa, e che comunque mi bruciava un po quando me lo hanno infilato dietro.
E a questo punto lui si è fatto un'altra risatina, che mi ha messo ancora di più nell'imbarazzo e mi ha detto: "ma allora se ti ha bruciato un po vuol dire che ti piacciono i cazzi grossi!!!"
Io sono diventata ancora più rossa ma al contempo sentivo salire in me anche una certa eccitazione....lui cercò di togliermi da quell'imbarazzo chiedendomi se prima di allora avessi mai fatto sesso con più persone insieme ed io gli risposi solo con due amici una volta.
Le domande continuavano, in maniera precisa e dettagliata, si vedeva che era un vero professionista, mi chiese se facevo sesso orale, se praticavo regolarmente il sesso anale, se avessi mai preso due cazzi insieme dentro al mio culo in doppia penetrazione anale, se mi piaceva essere legata, se mi imbarazzava il pensiero di essere vista a farmi scopare da più persone e così via.
Gli risposi senza alcuna vergogna, gli feci capire che il sesso anale era il mio pezzo forte, che la doppia penetrazione mi sarebbe piaciuta, pur non avendola mai praticata, che non disdegnavo il sesso orale, mentre non mi piacevano assolutamente le situazioni sadomaso, e poi, circa la presenza di persone gli feci capire chiaramente che ero un po esibizionista e la cosa mi piaceva molto.
Mi fece vedere una rivista pornografica del settore e mi spiegò le cose che dovevo fare, e poi mi chiese di spogliarmi.
Dentro di me una voce mi sussurrava di spogliarmi senza alcuna inibizione tanto chi lo conosceva a quello ed il giorno dopo non l'avrei mai più incontrato.
Una volta che rimasi tutta nuda mi fece indossare un paio di scarpe col tacco 12 e camminare avanti e indietro tutta nuda; Dopo un po mi disse che sarei dovuta andare con le truccatrici e che ci saremmo rivisti dopo circa un ora.
Mi spostai così tutta nuda in un camerino li vicino, con le truccatrici e le acconciatrici, che mi truccarono e mi vestirono da femmina facendomi indossare anche dei finti seni di silicone che sembravano veri.
Alla fine mi guardai allo specchio e sembravo una gran puttana di classe: rimasi davvero stupità di quanto fossi attraente e desiderabile agghindata in quel modo e come praticamente nessun maschio mi sarebbe potuto resistere dallo scoparmi tutta.
Ritornai dopo quasi un'ora con il produttore che mi si avvicinò con la telecamera a riprendere più parti del mio corpo e commentava il mio culo ben tondeggiante, ad un certo punto il suo assistente con le mani mi allargava le chiappe e lui faceva un primo piano sul mio fiorellino.
Mi fece accomodare a pecora sul letto che stava li vicino, facendomi aprire le gambe mentre la telecamera catturava ogni parte del mio corpo, mi fece girare e rigirare nel letto,, mezza nuda e mezza vestita da troia, e dicendomi ...ora devi aprirmi sto culo...
Io ho obbedito mentre lui mi faceva dei primi piani mentre mi rigiravo nel letto finchè ad un certo punto il suo assistente mi porse un dildo e mi disse di mettermelo nel culo mentre il produttore continuava a catturare le immagini.
Dopodichè mi ha fatta sedere sul bordo del letto, mi ha fatto altre domande, mi ha chiesto se lo avessi fatto con più maschi, e mi chiese se fossi disposta davvero ad andare fino in fondo col provino perchè potevo essere ...per lui....interessante e per rassicurami un po mi disse anche che i provini non sarebbero mai stati proiettati, mentre, allorquando avessi deciso di continuare il provino avrei dovuto essere scopata da attori in carne ed ossa.
io risposi di sì e quindi mi invito a passare da una sua assistente che mi avrebbe spiegato i dettagli successivi e mi salutò.
Passai così dalla sua selezionatrice la quale come prima cosa mi disse che dovevo avere assolutamente il responso del test HIV, che era indispensabile e a tal proposito mi forni l'indirizzo di un laboratorio analisi di Berlino presso il quale loro mandavano i loro attori.
Quella era una loro ferrea misura precauzionale per la salute di tutti gli attori.
Mi disse che la mattina prima del provino ed il giorno precedente avrei dovuto fare dei clisterini alla camomilla per essere pulita dentro e mi spiegò le performances che mi sarebbero state richieste da un attore - esaminatore.
Ci salutammo riproponendoci che ci saremmo risentiti di li a qualche giorno appena avevo il risultato del test HIV.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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