Zoom

Livia da qualche tempo aveva un debole per i ragazzi più piccoli, anche di venti anni. La voglia era tanta e il compagno non riusciva a soddisfarla come lei voleva. Pertanto Livia inizia un'amicizia con Antonio, un fascinoso ragazzo di 26 anni, alto, magro, timido e di buona cultura. Gli interessi in comune erano vari e nell'ambito di uno di questi interessi in comune che nasce questo racconto.
Nell'ambito di questo periodo di pandemia le riunioni venivano svolte via zoom e dato che il giovane ragazzo non aveva molta dimestichezza con questa tecnologia e soprattutto dato che doveva esporre una relazione ad una platea di persone che lo avrebbero potuto mettere in difficoltà con delle domande, Livia gli propose di venire a casa approfittando del fatto che era da sola.
Antonio senza avere dubbi accettò.
La riunione avrebbe avuto inizio alle 20,30 ma già Antonio per preparare tutto il materiale per l'esposizione alle 19,30 era a casa di Livia che accolse l'ospite con un vestitino corto a mezza coscia e scollato che quando si muoveva lasciava trasparire le sue forme
Da perfetta padrona di casa prima di iniziare la riunione Livia preparò un aperitivo accompagnato da un buon vino che Antonio apprezzò.
Livia trattava Antonio come un fratello minore, lo aiutò a montare il computer nel salone e alle 20,30 ognuno dalla propria postazione, ma non molto lontani, si collegarono via zoom.
Livia presentò Antonio alla platea di ascoltatori, facendogli molti complimenti e nel mentre proseguiva nella discussione iniziò a bagnarsi pensando alle mani di Antonio tra le cosce in quel momento e lei col cazzo in mano a segarlo sotto il tavolo e a continuare nella relazione come se nulla fosse.
Finita la presentazione, iniziarono a parlare altri relatori ed approfittando della relativa distanza delle postazioni Livia avvicinò la sua gamba a quella di Antonio che non indietreggiò.
Antonio appena fu il suo turno iniziò la relazione con Livia che era completamente bagnata perchè in quel momento immaginava la lingua di Antonio in mezzo alle sue gambe a leccarla fino a farla esplodere ed ormai priva di ogni freno e vedendo che veniva assecondata da Antonio, spense la cam ed iniziò ad accarezzargli la coscia.
Antonio imperterrito continuava la propria esposizione, ma le carezze sempre più spinte di Livia gli fecero diventare un cazzo di marmo che era l'obiettivo della milf porca pregustandosi il dopo-riunione.
Antonio finì la relazione, Livia accese la cam paonazza in viso e con uno sguardo da gran porca che avrebbe fatto arrapare chiunque domandò se c'erano domande, che fortunatamente non ce ne furono.
Livia ed Antonio ormai avevano mostrato le proprie intenzioni e mentre gli altri relatori parlavano si avverò il sogno di Livia, infatti si trovò la mano di Antonio in mezzo alle cosce che risalivano verso la figa che era completamente bagnata, mentre le mani di Livia avevano afferrato il cazzo di Antonio e lo segavano.
La riunione fortunatamente finì presto, anche perchè alle 22 iniziava il lockdown e Antonio doveva essere a casa e una volta chiusa la cam Livia si fiondò sul cazzo di Antonio, gli sbottonò i pantaloni e spostandosi le mutandine che per l'occasione aveva indossato delle brasiliane si fece penetrare dolcemente sul tavolo.
Livia, come era suo solito fare, venne dopo pochi colpi ben assestati di Antonio emettendo un forte gemito di piacere ed Antonio non riuscendo a resistere a Livia che stringeva la fica le venne dentro copiosamente rassicurato dal fatto che la milf non era in un momento fertile.
Livia però non ancora soddisfatta ed approfittando del fatto che ancora aveva qualche minuto prima che il ragazzo dovesse andare via e che il cazzo non si era ammosciato, lo fece accomodare in poltrona e a smorzacandela si mise di sopra e sgrillettandosi, da gran porca e dimenandosi come solo lei sapeva fare, venne altre due volte e fece venire un'altra volta dentro l'esausto ragazzo.
Dopo averlo spompato per bene Livia lasciò andare Antonio, con la promessa che quella sera non l'avrebbero raccontata a nessuno...