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Sesso a tarda età (seconda parte)


di albert1010
23.02.2023    |    1.948    |    0 4.0
"Cosa poteva eccitarlo di più se non una signora sposata, una bella e fine signora che gli teneva il cazzo in bocca succhiandolo e leccandolo mentre con le..."
Andò avanti così per più giorni, intervallati dai weekend e da quei giorni che Bruno non usciva. Lui mi masturbava senza toccarsi poi io lo facevo godere con la bocca.
Sensi di colpa? Solo la prima volta. Non c’era amore, era solo sesso tra anziani. Non mi pareva di togliere nulla a mio marito-
Il cambio avvenne quando dal masturbarmi da seduto sul divano cambiò la posizione dicendo che sarebbe stato più comodo.
Si mise in ginocchio avanti me e prese a masturbarmi con le dita. Mentre io ero goduriosa colsi un nuovo tocco. Stava usando la bocca sulla mia vagina . Aveva spostato lateralmente le mutandine e la sua lingua si era poggiata nella mia vagina.
Mio marito, ai tempi, lo faceva raramente anche perché a me piaceva poco e preferivo una bella scopata; ma qui era una masturbazione completa e la sua lingua fece quello che facevo a lui ed i miei orgasmi da quel giorno giunsero dalla somma dell’ azione della sua lingua e delle sue dita. Era una cosa veloce, ma piacevole.
Ma tant’è che va la gatta al lardo che….
Ormai ci spogliavamo completamente della parte sotto e ci mettevamo nella posizione che il partner riteneva più comoda per lui.
Io nel fargli il pompino mi inginocchiavo tra le sue gambe ;lui nel lavorarmi la vagina si metteva tra le mie gambe e a discrezione le alzava sulle sue spalle o me le faceva tenere giù.
Ultimamente mi faceva tenere le gambe larghe che cadevano dai braccioli laterali del divano, in quella posizione la mia vagina era più alta della mia testa che era poggiata più in basso sul divano.
Era la posizione che mi dava più godimento.
Non solo le sue dita e lingua spaziavano comodamente, ma anche il mio cervello vagava.
Per giorni continuammo a goderci le nostre “masturbazioni”.
Un pomeriggio mentre mi deliziava con la lingua colsi un suo movimento. Fu un attimo. Dovette essersi alzato lasciandomi in quella posizione che non avevo mai pensato potesse essere di sua massima comodità per una penetrazione.
Gambe aperte, vagina sollevata avanti e ben in vista già eccitata da lui, il corpo sul divano con la testa che non vedeva , fu un nulla in quella posizione penetrarmi.
Sentii il suo uccello premere e poi entrare con facilità in me. Ero fracida in vagina già sollecitata a dovere e prossima a godere. Quel nuovo profondo stimolo mi portò immediatamente ad un orgasmo che nessuna lingua o dita avrebbe mai potuto darmi.
Poi sconvolta dal fatto e dal piacere lasciai che spostasse le mie gambe portandole ai suoi fianchi e senza toglierlo dalla vagina continuò a scoparmi.
Poi alzò le mie gambe sulle sue spalle. Mi sentivo il cazzo che sfregava contro le mie pareti e la mia vagina lo stringeva traendone piacere Non smise il movimento sino a che non si accorse e mi accorsi che stavo avendo un nuovo orgasmo. Vide come mi dimenavo e come la mia bocca chiedesse aria. Si portò in avanti, in quella posizione il suo uccello occupava l’intera mia vagina e sollecitava la cervice. Gli dissi: sono vicina, godo. Non so come mi uscì: vieni anche tu.
In quel momento lo autorizzavo a venire in me non tanto per rassicurarlo su una maternità che alla mia età non sarebbe mai potuta essere, ero in menopausa da oltre dieci anni, ma per rassicuralo che mi fidavo di lui. La verità? Volevo sentire il suo cazzo esplodere in me. Si chinò in avanti e mi sussurrò all'orecchio: è tuo.
Allungò una mano infilandola sotta la camicetta, spostò il reggiseno e mi tirò un capezzolo provocandomi una scossa La mia vagina come di riflesso si strinse forte sul suo pene innescando il mio orgasmo. Tracimai il mio godimento ma non potei esprimerlo. La sua bocca aveva sigillato la mia e la sua lingua era penetrata nella mia bocca, Godetti con il suo cazzo in vagina e la sua lingua in bocca. Quando il mio cervello uscii dal black out sentii le sue spinte in vagina e il suo cazzo urtare ripetutamente la cervice dandomi una sensazione di dolore che veniva compensata dal passaggio della base del cazzo contro la clitoride. Lo tirava fuori tutto per poi rimetterlo dentro sino in fondo. Non potevo vedere ma lo immaginavo. Durò poco che si irrigidì, sentii il suo cazzo vibrare piantandosi in me. Aveva raggiunto l’orgasmo.
Poi fece una cosa che ripeté spesso nei nostri successivi sessuali incontri: mi ha leccato e baciato il collo prima di sistemarsi nella sua posizione preferita dopo il sesso. Si stendeva sopra di me aspettando che il cazzo si sgonfiasse lentamente ancora dentro me poi si metteva al mio fianco mettendo una mano sotto al mio collo avvicinandomi a lui.
La cosa era molto intima, più da innamorati che da amanti, ma non mi dava fastidio e se piaceva a lui….
Dopo solo il rilassamento. Mi era piaciuto. Me l’ero voluto. Non posso trincerarmi dicendo che fossi stata ingenua. Sapevo che sarebbe stata solo questione di tempo e che saremmo arrivati a fare sesso completo e sapevo pure che quel momento non mi sarebbe dispiaciuto.
La sera nel nostro letto matrimoniale ero poggiata come al solito su mio marito per poi girarmi a cucchiaio con lui che mi teneva stretta. Questa era solo una piccola dimostrazione dell’amore e d’affetto che ci lega da oltre quaranta anni ; vi erano numerose altre cose e non avrei mai rinunciato per nulla al mondo a lui; con Marco era solo sesso e sarebbe finita a breve mi dicevo.
Da quel giorno non vi furono limiti o scusanti; ci si masturbava a vicenda e si finiva quasi sempre con una bella scopata.
I giorni passavano e la tv “andava” con il suo video porno mentre eravamo sul divano e Marco in un modus ormai consolidato era con la testa tra le mie gambe e la sua lingua nella mia vagina; lì restava sino a quando non mi sentiva ben eccitata poi si sollevava e rapidamente offriva il cazzo alla mia bocca che ricambiava il favore avuto. Non serviva ad indurirlo più di tanto, si vede che la pastiglia faceva bene il suo dovere, ma solo ad eccitarlo mentalmente. Cosa poteva eccitarlo di più se non una signora sposata, una bella e fine signora che gli teneva il cazzo in bocca succhiandolo e leccandolo mentre con le mani gli solleticava i testicoli ? Lui intanto si occupava della mie tette ancora coperte dal reggiseno. Dopo i figli e l’allattamento erano diventate una bella terza che purtroppo non stavano più su da sole ma che un pregevole reggiseno continuavano a fare una bella figura su un corpo allenato. Sono alta un metro e sessantasette e i miei punti di forza sono sempre stati culo e gambe, peccato che l’età... Comunque non ero male anche a questa età.
Gli leccavo e succhiavo il cazzo mentre lui stringeva le mie tette poi dovevo interrompere il pompino per un attimo per permettere di togliermi il reggiseno. Poi ricominciavo a spompinarlo e lui giocava con le mie tette ed i capezzoli. Dopo breve si staccava portandosi tra le mie gambe e mi scopava. Adesso oltre a scoparmi usava mani e bocca sulle mie tette facendomi provare ulteriore piacere. Mi scopava a lungo fino a portarmi all’ orgasmo ed alla fine gli piaceva suggellarmi la bocca con la sua mentre godevamo. La sua durata non dipendeva solo dalla pastiglietta, aveva aggiunto e me ne aveva spiegato l’uso un anello di gomma, un anello fallico, alla base del cazzo che toglieva solo prima di venire.
Il bello era che finito il sesso ci rivestivamo e scendevamo ai giardini con i nostri cani senza parlare di cosa avevamo fatto come se nulla fosse avvenuto.
Ogni giorno poteva essere quello della variante in più. Ci fu il giorno del gioco di lingue che anticipò il resto.
Limonammo come adolescenti ci toccammo e spogliammo e quasi senza rendermi conto fui completamente nuda come lui, unica copertura i peli della vagina che tenevo corti grigi o bianche che non facevano certo bella figura, Il mio colore originale era il castano ma questo potevo tenerlo solo grazie alle tinte utilizzate dal parrucchiere e non avevo mai pensato a tingere i peli della vagina, non l’avrei mai fatto. Infatti non lo feci e risolsi più avanti il problema tagliandoli del tutto lasciando una depilata vagina. Mio marito non se ne sarebbe mai accorto se non vedendomi nuda in doccia; ma quegli eventi erano talmente rari che facilmente non se ne sarebbe mai accorto.
Per due vecchietti come noi fare l’amore sul divano non era il massimo delle comodità, anzi.
Avevamo ancora ammobiliata la camera dei ragazzi che veniva utilizzata quando i figli ci lasciavano i nipoti a dormire; nella stanza che era di fronte alla nostra camera da letto c’ erano un letto a castello ed uno singolo.
Marco aveva visto più volte il nostro appartamento, anche in presenza di mio marito. Quando una volta, scaldati per bene, emisi un grido di dolore per la posizione assunta sul divano senza dire nulla si staccò da me, si alzò, mi prese per mano e mi accompagnò verso le camere. Pensavo sarebbe entrato nella camera dei ragazzi, ma entrò nella nostra camera matrimoniale. Eravamo di fianco al letto e mi teneva le mani sul culo facendomi sentire la sua virilità. La sua bocca mangiava la mia. Volevo dirgli: no, no sul letto matrimoniale.
Nonostante l’età se la cavava bene: era alto come mio marito ed aveva un bel fisico e poi io non superavo i cinquanta Kg. Mi sollevò facendomi mettere le gambe intorno ai suoi fianchi penetrandomi così in piedi. Fece alcuni movimenti facendomi provare il piacere di una nuova posizione, poi per non farci male, mentre ero abbarbicata a lui si chinò verso il letto poggiandomi e rimanendo in me. Mi trovai distesa sul letto a gambe aperte mentre mi scopava. Nei momenti successivo occupammo l’intero letto.
Stavo scopando, tradendo, nel letto in cui dormivo con mio marito ma a quel punto cosa contava dove scopassimo?
Da quel giorno la comodità lo rese ancora più resistente. Sapeva controllarsi bene perché mi scopava a lungo; prima alla missionaria con poche variazioni e poi mi faceva girare per scoparmi alla pecorina come una cagna, la sua cagna.
Mi strizzava da dietro le tette mentre mi scopava.
Io ero invasata per il mio piacere e non bastavano le sue mani sulle tette e il cazzo in figa, come tante volte avevo fatto con mio marito utilizzavo le dita e sentivo il cazzo sfiorarle e toccarle mentre mi sditalinavo. Avevo pazzeschi orgasmi
Realizzai che spesso non sì unisse a me nel godere, attendeva che il mio piacere scemasse e che mi rilassassi. Poi mi scopava velocemente e in quei pochi secondi che precedevano il suo orgasmo ero come un oggetto che veniva usato.
Razionalmente mi dissi che in fondo era una puttana anche se non venivo pagata.
Raggiunto il piacere si stendeva al mio fianco e mi stringeva.
Dopo ogni “seduta” cambiavo le lenzuola.
Scopavamo veramente tanto come allupati giovani in ogni modo e punto della casa e ogni posizione era valida, tentò di prendere anche la verginità del mio culo, ma mi opposi fermamente, come mi apposi al suo desiderio di fare delle foto dei nostri incontri.

Infine successe qualcosa di eccezionale, una di quelle cose impreviste che possono cambiarti la vita. Le nostre copule duravano da più di un anno interrotte solo dai viaggi con mio marito; in quel periodo almeno un paio di volte rischiammo di essere scoperti, ma solo l’ingenuità o la grande fiducia di mio marito in me non fece svelare il mio tradimento.
La nostra casa al mare aveva bisogno di un intervento di ristrutturazione che avevamo programmato con un’impresa del luogo da tempo. Finalmente l’impresa era disponibile e aveva bisogno di noi poiché vi erano cose particolari da fare che richiedevano il nostro parere. Aspettavamo la disponibilità dell’ impresa da mesi e non potevamo rimandare. Secondo un vecchio preventivo ci voleva almeno una settimana di lavoro che chiedeva la presenza di uno di noi .Ci avevano chiamato il sabato per i lavori che sarebbero dovuti cominciare il lunedì successivo, ma tant’è: prendere o lasciare; prendemmo. Mio marito è più portato di me per queste cose e poi ci sarebbero stati dei disagi che onestamente preferivo evitare, quindi la domenica sarebbe partito e poi sarebbe tornato non appena possibile.
La coincidenza incredibile fu che anche la moglie di Marco partiva quel giorno ed io lo sapevo da tempo. Aveva programmato una settimana a mare con le amiche.
Marco ed io saremmo rimasti soli per una settimana.
Lunedì incontrai Marco ai giardini che mi confermò la partenza della moglie ed io gli dissi dell’improvvisa partenza di mio marito.
Colsi la sua sorpresa, ma anche il suo piacere alla notizia.
Lo stesso pomeriggio eravamo nel letto di casa mia a scopare.
Finalmente potevamo farlo, con i coniugi lontani, senza patemi e senza la preoccupazione del tempo che trascorreva ed effettivamente stemmo a letto a lungo anche solo per chiacchierare.
Era il tardi pomeriggio che lui si preparò per andare a casa sua e mi chiese: perché visto che siamo soli non ceniamo insieme?
Perché no?
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