tradimenti
La moglie di Michele (Capitolo 3)
di Infid3l
20.08.2024 |
916 |
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"Vanessa d'istinto si abbassa il vestitino mentre io sgattaiolo nel bagno degli uomini con il suo perizoma tra le mani..."
L'indomani nel tardo pomeriggio ci fu la famosa presentazione che andò molto bene. Non nascondo che riascoltando Michele il mio pensiero corse a quanto successo in casa sua la sera prima.Rientrati in auto feci la mia mossa. Accesi l'auto e collegai il telefono alla macchina poi porsi il cellulare a Michele chiedendogli di chiamare Vanessa. In fondo ci aveva aiutati con la presentazione e era giusto dirle che era andato tutto molto bene. Aggiunsi che così facendo potevo poi salvarmi anche il numero di sua moglie in rubrica (furono le mie testuali parole).
Come sempre Michele obbedì. Dall'altro lato Vanessa rispose titubante non avendo il mio numero in rubrica. Subito Michele si affrettò a farsi sentire raccontandogli che era con me in macchina e che era andato tutto alla perfezione.
A quel punto intervenni dicendo: "stasera dunque, dobbiamo festeggiare, metti qualcosa di carino per me che ti passiamo a prendere". L'uso del singolare per la prima parte della frase non fu casuale. Eravamo come sospesi entrambi (io e Michele) nell'attesa della risposta di Vanessa che non si fece attendere: "certo è proprio il caso di festeggiare". Mi chiese poi se fossimo andati in un posto elegante o alla mano per così scegliere l'outfit più idoneo. La mia risposta fu da vero maiale considerando che ero seduto accanto al marito: "come preferisci basta che metti in risalto le tue forme per me". Vanessa diede il via alle nostre erezioni rispondendo: "come desideri".
Arrivammo sotto casa e Vanessa ci lasciò senza fiato. Aveva indossato lo stesso vestito delle famose mail che avevo adocchiato per caso dal PC di Michele. Molto corto, molto stretto, e con la schiena scoperta. Scendemmo dalla macchina per salutarla e devo dire ci fu un certo imbarazzo. D'altronde era chiaro a tutti che Vanessa si fosse vestita così per me.
Rompo il ghiaccio millantando che mi ero davvero stancato di guidare, chiedendo così a Michele di portarci al ristorante. Michele come sempre si mostra disponibile mentre Vanessa ha un attimo di esitazione. Capendone il motivo chiedo a Michele: "non ti dispiace vero se tua moglie mi fa compagnia dietro, non mi vorrai lasciare tutto solo". Michele sta per rispondere mentre Vanessa ha già aperto la portiera per mettersi dietro con me. Michele non può che dire che non c'è alcun problema, e probabilmente, avrebbe risposto così ugualmente.
Michele parte e ogni tanto sbircia dallo specchietto retrovisore le mie mosse. Il vestitino corto di vanessa salendo in auto è salito ancor più su. Lei è alla mia destra. Aspetto l'ennesimo sguardo fugace di Michele per mettere la mia mano destra sulla coscia sinistra di Vanessa proprio all'altezza del bordo del vestito. Nel farlo il mio braccio blocca il suo braccio sinistro tra le nostre cosce.
Michele e Vanessa hanno un piccolo sussulto. Inizio ad accarezzare leggermente con i polpastrelli la coscia di Vanessa che resta immobile. Inizio a raccontare come fosse andata la presentazione e di come Michele si fosse impegnato. Intanto continuo ad accarezzare la coscia della moglie e, soprattutto, inizio a mettermi comodo sulla seduta dell'auto con le gambe bene aperte di modo che fosse visibile la grossa erezione nel mio pantalone.
Michele quasi inchioda ad un rosso distratto dalla situazione. Passa l'intera durata del semaforo a guardare dietro. Io sono spudoratamente e visibilmente arrapato mentre accarezzo leggermente la coscia di sua moglie. Vanessa non dice nulla e ogni tanto butta l'occhio sul mio pacco per poi cercare di intercettare lo sguardo del marito. Ci destano da quella situazione arrapante i clacson delle auto dietro. Scoppio a ridere e Vanessa con me, guardo Michele e dico: "qualcosa ti sta distraendo?". Io e Vanessa torniamo a ridere di gusto.
Arrivati al ristorante ci accomodiamo con Vanessa al centro. Il mio pacco gonfio spiccava nel pantalone. Appena arrivati ordiniamo poi Vanessa chiede dov'è la toilette e si alza. Guardo Michele e la seguo. La vedo entrare nell'antibagno e prima di seguirla butto un occhio verso Michele che allunga il collo per vedere cosa sta succedendo, sorrido ed entro.
Trovo Vanessa davanti allo specchio che si aggiusta i capelli. Lo sguardo corre nel bagno degli uomini a sinistra poi in quello delle donne a destra. Sono vuoti. Lei mi guarda dallo specchio quasi sorpresa mentre io mi avvicino appoggiando il pacco al suo sedere. Lei mi guarda e sorride io sorrido di rimando come se quel momento fosse il mio via libera definitivo. Non parlo, non chiedo, spingo solo forte il mio pacco sul suo culo tanto da costringerla a mettere le mani sul lavello. Leggermente piegata in avanti le mie mani avidamente afferrano i suoi seni mentre la mia bocca assaggia il suo collo.
La mia mano sinistra scende e le alza il vestitino scoprendo il suo sedere sodissimo. La mia mano destra scende anche lei entrando direttamente nel suo perizoma per accarezzare la sua figa bagnata. Sono di fianco a lei con le dita della mano destra dentro di lei e la sinistra che le tasta avidamente il culo. Sono fuori controllo. Tiro fuori le dita dalla sua figa fradicia afferro il perizoma e lo strappo. La guardo e dico: "questo per stasera non ti serve più". Vanessa mi guarda con le labbra socchiuse e sussurra: "che porco che sei". Sentiamo un rumore. Vanessa d'istinto si abbassa il vestitino mentre io sgattaiolo nel bagno degli uomini con il suo perizoma tra le mani.
Uscito dal bagno non vedo Vanessa e torno al tavolo dove mi aspetta accanto a Michele. Entrambi sono rossi in viso. Nel mentre era arrivato il vino. Li guardo sorridendo dicendo che era venuto il momento di brindare. Prendo il vino e dalla tasca tiro fuori il perizoma di Vanessa usandolo, dopo aver versato il vino, per raccogliere la goccia dal collo della bottiglia. Non faccio nulla per nascondere la natura dell'oggetto di modo che Michele possa capire che sto usando il perizoma della moglie. Poggio la bottiglia sul tavolo con vicino il perizoma in bella vista.
Vanessa guarda Michele e sorride, io intanto brindo dicendo: "a Michele che ha chiuso uno splendido contratto e a Vanessa che stasera sono sicuro mi farà divertire, giusto Michele?". Lo colgo di sorpresa, balbetta poi fa: "si certo, come desideri". Brindiamo e ci accomodiamo. Tutti e tre a guardare il perizoma di Vanessa sul tavolo. Sorrido e guardo Michele gli dico: "avanti miki, passami il perizoma di tua moglie così vedi anche quanto è bagnato". Per un attimo non so perché mi torna il timore di aver esagerato ma Michele torna a sorprendermi: "ecco a Lei" afferma.
Guardo Vanessa e le faccio cenno di avvicinarsi le sussurro qualcosa all'orecchio poi vedo chiaramente la sua mano spostarsi sotto al tavolo tra le gambe del marito che ha un sussulto. La guardo. Lei guarda Michele negli occhi mentre afferma: "aveva ragione Lei, il cornuto ha il cazzo duro". Michele diventa paonazzo.
Continua....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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