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LA COLLEGA


di mimixdonne
08.11.2010    |    20.705    |    1 7.2
"La vista della sua figa è irresistibile: mi inginocchio e la bacio tutta..."
LA COLLEGA

La crisi economica ha colpito anche l'azienda dove lavoro, e nell'ufficio da sei siamo rimasti in due: io e Patrizia. Fino a quel momento il nostro è stato un rapporto di semplici colleghi, anche se lavoriamo insieme da otto anni. Rimasti soli abbiamo cominciato a legare anche come amici: passare otto ore al giorno insieme da soli ti porta automaticamente a legare. Patrizia è una donna di trentotto anni, ben portati, alta 1,70 circa, fisico non proprio asciutto, ma con un culo e due tette che si fanno guardare.
Al ritorno dalle vacanze estive l'ho notata molto turbata; pochi giorni e ha vuotato il sacco: la vacanza è stata purtroppo un fallimento, con suo marito i rapporti già tesi si sono ulteriormente rotti. E' a pezzi, non sa come comportarsi, più giorni passano e più è confusa. Un giorno dopo la pausa pranzo andiamo a prendere come solito il caffè al bar e due uomini le fanno dei complimenti abbastanza espliciti sul suo fisico.
Usciti lei si sente molto in disagio, ma le dico che è anche normale, essendo una bella donna. A quelle parole mi guarda e dice:
Anche tu la pensi come quei due? -
Certo, non sei una che passa inosservata, vesti in modo molto sexi, molto attillata, e le tue curve sono apprezzate. -
Ma non ho mai notato che miguardi in quel modo-
Ti guardo, ti guardo, non sono mica una checca! E' che lo faccio in modo da non farmene accorgere, ma ti assicuro che stare ogni giorno con te è difficile, susciti fantasie -
Fermati qua, è meglio – mi ferma e ritorniamo in ufficio.
Il pomeriggio di lavoro neanche l'ombra, parliamo solo, e noto che apprezza molto i miei complimenti. Poco prima di andarcene lei con la scusa che fa molto caldo si sbottona un po' la camicetta, lasciando vedere bene le sue tette. “Non lo ha mai fatto” penso, “secondo me tutti i discorsi l'anno fatta arrapare, e se non scopa da tempo con il marito....”. Mi avvicino alla sua scrivania, vado dietro la sua sedia e mentre con le mani le massaggio le spalle le sussuro che vorrei stare qualche ora con lei dopo il lavoro. Lei toccandomi una mano, sorridendo mi dice: - Speravo che me lo chiedessi-
In quel momento le mie mani scendono sulle sue tette dure, le bacio il collo e cominciamo a toccarci a vicenda. Il mio cazzo è in erezione e nei pantaloni sta scoppiando.
Usciamo e decidiamo di andare da lei, visto che il marito la sera ritorna tardi.
In macchina mi eccito ancora di più nel pensare a quello che è successo e a fantiscare su quanto ancora dovrà succedere a casa sua. Arrivati a casa sua non appena entriamo le afferro i fianchi e la bacio appassionatamente, le sbottono la camicia e il reggiseno e mi tuffo tra i suoi seni turgidi. Ci buttiamo sul divano, lei mi sbottona i pantaloni, me li sfila insieme ai boxer e si avventa sul mio cazzo duro. Lo lecca voracemente, si vede che è assetata di sesso. La sua lingua va giu e su e poi ingoia tutto il mio pene, è un pompino meraviglioso, ma non voglio venire ancora. La spoglio tutta, la faccio sdraiare, le allargo le gambe e le lecco la sua figa fradicia. Comincia a gemere di piacere, le piace la mia lingua sul clitoride, è sempre più eccitata. Mi alzo e con un colpo secco la penetro, alterno dei movimenti veloci a movimenti molto lenti, con il cazzo che quasi esce per poi entrare fino in fondo, con le palle che sbattono sulla fua figa. E' un piacere divino vedere la sua espressione di goduria, i suoi ululati e le imprecazioni di spingere forte. Dopo la alzo e mi siedo: lei si mette su di me, si sbatte sempre più forte, mentre con la lingua le lecco quei capezzoli che sembrano dei missili.Con un dito le tocco l'ano, voglia capire se quel buco può essere la prossima tappa del mio cazzo. Si fa toccare e penetrare senza problemi. Anzi a un certo punto è lei che si solleva e indirizza il mio pene verso il suo sfintere. E dopo qualche tentativo la penetro. Si sbatte e mi incita a spaccarle il culo, fin quando la riempio del mio sperma. E quando esco dal suo culo lei prende il mio cazzo e lo lecca per ripulirlo bene. E' davvero una gran porca Patrizia, non l'avrei mai pensato. Ci buttiamo sul divano, lei ha un'espressione di gioia, e mi chiede se posso ancora restare, il marito ritorna tardi e lei vuole approfittarne. Sono indeciso, e non perchè non voglio scoparla ancora, ma il pensiero del marito mi preoccupa un po'. Lei mi assicura, almeno per un'ora c'è da stare tranquilli. Così mi salta addosso offrendomi le sue tette in faccia. Le lecco e le bacio, i suoi capezzoli sono ancora duri, si gira e ci troviamo a fare un 69. La sua figa è umida e depilata , la mia lingua lavora bene, è la posizione mia preferita. Lei ciuccia da vera professionista, il mio cazzo è diventato duro come una pietra. Mi dice che vuole prenderlo a pecorina, e non me lo faccio ripetere. Mi alzo e mi posiziono dietro di lei. La penetro e la sbatto forte, con una mano le accarezzo le tette e con l'altra le massaggio il clitoride. Quanto gode, mi sembra un'indemoniata, ha più orgasmi in questa posizione. Sfinita si siede sul divano a gambe aperte. La vista della sua figa è irresistibile: mi inginocchio e la bacio tutta. Lecco i suoi umori caldi che scorrono tra le sue cosce. Poi le alzo le cosce, e la penetro. Lei adagia le gambe sulle mie spalle per avere una penetrazione ancora più profonda. E vado su e giu come un forsennato, comincio a sudare, il tutto è inebriante fin quando non godo: esco dalla sua vagina e le porgo il regalo: fiotti di sperma che schizzano sull sua pancia, sulle sue tette, e lei con le dita se lo strofina su tutto il corpo. Ora si, siamo davvero soddisfatti entrambi, ci guardiamo e ci facciamo una bella risata, insieme andiamo in bagno. Ci facciamo una doccia e vedo l'orologio: cazzo, sta per arrivare il marito! Mi vesto velocemente mentre lei rassetta il divano: Ci salutiamo e me ne vado. Arrivato in macchina quando vado via incrocio suo marito che parcheggia sotto casa. Giusto in tempo!
Il giorno dopo in ufficio approfittavamo di ogni momento per baciarci o toccarsi, e da allora periodicamente ci vediamo dopo il lavoro per grandi scopate.

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